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L’incubo Meningite e il test che “crea” l’epidemia; dati omessi e verità non dichiarate,la frode continua.

Il ritorno della meningite, le falsità e le omissioni che inchiodano una frode volutamente pianificata.

I dati CONFERMANO che non vi è alcuna epidemia.

MENINGITE E LA NUOVA FARSA DEL TEST CHE crea l’epidemia.

Vacciniinforma ringrazia di cuore i professionisti che hanno collaborato nella stesura di questo reportage.

Come possiamo essere sicuri che il test sia sicuro? Un test molecolare brevettato ,alcuni hanno scritto addirittura che sia un sistema nuovo efficace , ma qual è la verità?

Si parla di Abbott RealTime,e quindi di PCR (reazione a catena della polimerasi),inventata dal prestigioso Kary Mullis il quale ha dichiarato quanto segue:

“La Abbott Realtime  test è destinato all’uso in combinazione con presentazione clinica e altri marker di laboratorio per la prognosi della malattia e per l’uso come un aiuto nel valutare la risposta virale al trattamento antiretrovirale come misurato da cambiamenti nei livelli plasmatici di HIV-1 RNA. Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.

Tale tecnica, inventata da Kary Mullis negli anni 90, e per la quale Mullis ottenne il premio Nobel nel 1993, è parte della screening diagnostico e prognostico delle infezioni da HIV (ad oggi mai fotografato,ricordiamolo); in base a questo test si decide quando, quanti e quali farmaci somministrare a vita al paziente.

Ma lo stesso Mullis ha affermato che la sua tecnica “non è in grado di identificare virus”perché è una metodica di amplificazione aspecifica (Mullis stesso affermò “La PCR amplifica anche l’acqua”) di piccoli frammenti di codice genetico.

  1. Caratteristiche dell’Abbott RealTime
  2. (Potete scaricare gratuitamente il relativo foglietto illustrativo  Abbott_RealTime foglietto illustrativo )
Abbott RealTime
“Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.”

Strano che sui giornali questa importantissima verità non venga comunicata ai contribuenti i quali pagano le tasse e mantengono questo sistema sanitario al collasso. Diversi gli articoli che vantano il prestigio di questa grande invenzione (avremmo potuto capirlo se fossero stati loro ad inventarla ma non è così), diversi gli articoli che parlano di questa tecnica miracolosa senza dichiarare il vero e la realtà dei fatti.

Ancora una volta ci troviamo dinnanzi un’epidemia volutamente costruita ma ora, la nostra attenzione si sposta sul fantomatico “nuovo” test brevettato .

Riprenderemo il discorso su questo “nuovo” e miracoloso test molecolare (in grado -dicono loro- di trovare lo stesso “Hiv” ad oggi né visto,né fotografato) in seguito; ora focalizziamoci sui dati reali di questa “epidemia”.

Toscana,la regione nel mirino dei casi di meningite in soggetti VACCINATI.

Innanzitutto ricordiamo che la meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. La malattia è di origine infettiva o virale(detta meningite asettica ,non ha gravi conseguenze e si risolve nell’arco di una decina di giorni). I batteri più spesso responsabili sono Neisseria Meningitidis (meningococco) il quale è un ospite frequente nelle prime vie respiratorie,ed’è giusto dire che esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe (il “nuovo test” ovvero l’Abbott RealTime, serve proprio a questo,è bene che se ne parli e che si dica apertamente).

Sono stati identificati 13 sierogruppi ma 5  (A,B,C,W135,Y) quelli che maggiormente causano meningite e altre malattie gravi; i sierogruppi B e C sono i più frequenti in Europa (da qui, la pressione dei governi per l’iperimmunizzazione di massa verso i suddetti,nonostante le linee guida contrarie sulla vaccinazione contro il meningococco B da parte dello stesso AAP, a cui nei correlati troverete il riferimento).

Si,avete letto bene,lo stesso American Academy of Pediatrics (notizia di gennaio 2015) NON raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non vi siano dei rischi di malattie meningococcica; forse ai media è sfuggita volutamente questa importante notizia?

Ricordiamo per ultimo ma non meno importante,che dal 2% al 30% dei bambini sani in periodo non endemico ,vengono definiti come PORTATORI ASINTOMATICI, e questo dato di fatto,non è correlato ad alcun reale rischio di meningite e dell’epidemia volutamente messa in piedi per speculare sulla vaccinazione e sul fantomatico nuovo test che, proprio nuovo, non è.

Finita la premessa,a nostro avviso ,fondamentale per la comprensione della malattia,torniamo ai dati.

Come giustamente dichiarato dal Dr.Serravalle,ricordiamo che l’epidemia meningococcica (questa è la definizione dell’Organizzazione Mondiale della sanità) può essere definita tale quando si verificano un numero > di 100 casi/100.000 abitanti/anno, e sicuramente non riguarda il nostro paese.

“Nel 2015 in Toscana sono stati notificati 38 casi di meningococco di cui 31 appartenenti al sierogruppo C (e questa è una vera anomalia), 5 al sierogruppo B, 1 al sierogruppo W, 1 caso non risulta tipizzato, con 7 decessi di cui 6 riconducibili al sierogruppo C e 1 al sierogruppo B. I casi hanno riguardato in particolare le aree metropolitane di Firenze ed Empoli, per poi spostarsi verso le aree costiere (Pisa, Viareggio, Massa) nei mesi estivi e tornare nelle aree metropolitane in autunno. Insomma, si parla di epidemia dimenticando che queste, sono zone con maggiore densità abitativa. Altrettanto vero è che se non vi erano stati casi nel Senese invece,la tv ha trovato il modo per non risparmiare  l’epidemia mediatica infatti, anche in quel territorio è stato proclamato un “Vaccino day-Meningite “il 27 febbraio 2016, e non solo li.

I 31 casi di meningite da meningococco C su 3.750.511 abitanti indicano che l’incidenza è di 0,83 casi su 100.000 toscani, il che colloca la regione nel range più basso tra i paesi, dopo Belgio, Danimarca, Grecia, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Turchia, ma anche Austria Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Lettonia, Serbia, Slovacchia e Slovenia.

Si può perciò dichiarare tranquillamente che da noi non vi è alcuna epidemia.

I casi di meningite da pneumococco in Toscana nello stesso periodo sono stati 42, quelli da Listeria monocytogenes, un germe che può contaminare ortaggi, verdure, carni, formaggi molli, cibi preparati come hamburger e hot dog, paté di carne, salumi, burro sono stati  4.

Ma questi fanno poca notizia. Non se ne parla,come mai?

La paura e l’allarmismo, dove non serve.

La colpa della vaccinazione di massa qual è? L’aumento di infezioni provocate da alcuni sierotipi è correlabile al grande utilizzo del vaccino?

In Italia, sempre nel 2015, i casi totali di meningite da meningococco sono stati 174, in Lombardia sono stati 46. I casi totali da pneumococco sono stati 647, di cui 181 in Piemonte e 113 in Emilia-Romagna, senza per questo suscitare particolare allarmismo. Su scala nazionale, i casi di meningite da Listeria nel triennio 2011-2014 sono stati sempre abbondantemente superiori a quelli da meningococco C (Fig. 1), eppure tutti siamo spaventati solo da quest’ultimo.

meningococco1
La somministrazione di massa del vaccino in uso quindi,sta provocando un preoccupante fenomeno: l’aumento di incidenza di infezioni,provocate da altri sierotipi.

Oggi,un dato reale e sconcertante, riguarda la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici,con inevitabili conseguenze pertanto,sulla possibilità di efficacia terapeutica.  Se a questo, aggiungiamo l’inesattezza di un test “troppo specifico”, che nulla avrebbe a che fare con la diagnostica reale dei casi,siamo davvero al delirio. 

Il vaccino è sicuro? Guardando i dati,la risposta è “NO”.

La Fig. 2 illustra l’andamento della meningite da meningococco C in Italia: è evidente come la malattia si sia mantenuta costante dal 1994 al 2001, abbia registrato un incremento significativo dal 2002 al 2005, seguita, dal 2006  da brusca riduzione, poi lievi oscillazioni del numero dei casi. I dati del 2015 sono identici a quelli del 2008. Non è possibile attribuire la riduzione dei casi segnalata dal 2006 all’introduzione della vaccinazione dal momento che solo dal 2009-2010 il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati e che solo dal 2012 è stato inserito nel Piano Nazionale Vaccinazioni.

meningococco2

Immunogenicità? Di quale percentuale parliamo? Il vaccino non è efficace al 100%?

Menjugate e Menveo,quali sono i nei ad oggi mai visti di questi due vaccini?

Dalla scheda tecnica del Menjugate:

  • La necessità di una dose di richiamo in soggetti già immunizzati con una singola dose (ovvero soggetti di età superiore ai 12 mesi immunizzati precedentemente) non è stata ancora accertata.
  • Non esistono dati su adulti con età pari o superiore a 65 anni
  • Immunogenicità: non sono stati eseguiti studi clinici prospettici di efficacia.

Il Dr Serravalle continua, affermando quanto segue:

“Quindi,l’efficacia del Menjugate dopo 1 mese dalla somministrazione è del 78% nella fascia d’età 1-2 anni (epoca in cui il vaccino si somministra abitualmente), del 79% nella fascia 3-5 anni, per aumentare all’84% tra gli 11 e 17 anni e al 90% tra i 18 e 64 anni.

Anche la scheda tecnica di Menveo, andrebbe letta ai genitori e alle famiglie per fornire informazioni su efficacia e durata dell’immunità conferita,poiché la sua immunogenicità verso il siero gruppo C è del 73% dopo un mese per ridursi al 53% 12 mesi dopo la vaccinazione nei bambini 2-10 anni. I risultati sono migliori per gli adolescenti: l’84% 1 mese dopo la vaccinazione”.

Ringraziamo il Dr.Serravalle per le sue considerazioni e ricordiamo altresì la pubblicazione su PEDIATRICS dello studio (febbraio 2015) inerente all’aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica e di un esito fatale tra i bimbi con comorbilità rispetto ai bambini sani.

american pediatrics

Gli autori dello studio concludono “i sierotipi non inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile,sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia” (http://www.medscape.com/viewarticle/839127).

Non dimenticando gli effetti indesiderati,alleghiamo le importanti reazioni al vaccino,quale La sindrome di Guillain Barre ,conosciute bene dal CDC e dalla stessa FDA (http://fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/2005/ucm108494.htm ).

Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma. Lo stesso CDC nella sua pagina scrive che nessun vaccino è sicuro al 100% (https://vacciniinforma.it/?p=3587 )

Ricordiamo in ultimo che la rivista medica JAMA ha pubblicato le reazioni avverse riportate in USA durante i primi due anni (2000-2002) di utilizzo di massa del vaccino antipneumococcico eptavalente (quello in uso anche in Italia). Si tratta di oltre 4154 reazioni avverse presentate da bambini e adolescenti, con un’incidenza di 13,2 segnalazioni ogni 100.000 dosi distribuite.

Le segnalazioni più frequenti riguardano: febbre, reazione nel punto di inoculo, pianto anomalo e prolungato, rash cutaneo, orticaria, dispnea, disturbi gastrointestinali, artrite pseudosettica. Reazioni gravi sono state segnalate nel 14,6%, con 117 morti e 34 casi di infezione invasiva da pneumococchi, che con alta probabilità denotano, l’inefficacia della vaccinazione per quei soggetti. 

Eventi immuno-mediati sono stati registrati nel 31,3% delle segnalazioni. 14 pazienti hanno presentato reazione anafilattica. Altri 14 pazienti hanno sviluppato trombocitopenia ed altri 6 malattia da siero. Nel 38% delle segnalazioni si sono avuti sintomi neurologici. Convulsioni sono state descritte in 393 segnalazioni.

Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate. In realtà quello di cui abbiamo bisogno, quello che i giornali non dicono, quello che le istituzioni mediche spesso trascurano, è la creazione, anche per le vaccinazioni antimeningite, così come per tutti i vaccini, di un sistema di sorveglianza che valuti obiettivamente efficacia e sicurezza.

Più casi,più vaccini. Il test che smaschera  la finta epidemia.

Dopo aver chiaramente descritto tutto,torniamo a parlare del test,riportando le parole di colui che lo ha creato.

Non è assolutamente un test nuovo e rivoluzionario (come invece è stato scritto sui giornali quali repubblica,la nazione, etc) .

“il sistema di diagnosi batteriologica da un contributo “salvavita” alla salute pubblica: il metodo consente – con la macchina Real Time, utilizzata anche per la ricerca del virus Hiv – a tempo di record, al massimo in 45 minuti (contro i due giorni della coltura batterica che a volte impiega anche una settimana, quando non fallisce) di riconoscere il batterio responsabile della meningite e di altre infezioni”.

Dissentiamo da ogni affermazione scritta inerente a questo sistema di diagnosi che  (ricordiamolo) non può essere utilizzato e questo lo afferma CHI LO HA INVENTATO,ovvero,lo stesso Mullis.

Non è un nuovo metodo, e considerando che, quello della Toscana è un falso allarme alimentato dai media,ricordiamo altresì che lo stesso OMS , parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno, abbiamo ben capito la motivazione dell’utilizzo dell’Abbott RealTime, un test GRAZIE al quale  (loro stessi lo dichiarano) si rileverebbero moltissimi casi in più .

Paradossalmente, il più grande problema della PCR deriva proprio dalla sua elevata sensibilità ed efficienza. In effetti la reazione risulta molto sensibile alla presenza di materiale genetico contaminante che si può trovare in differenti posti: strumentazione, operatore, ambiente esterno.

Una delle maggiori fonti di contaminazione consiste nell’apertura di provette contenenti materiale amplificato (contaminazione da carry over) il quale, a seguito dell’apertura del recipiente, può disperdersi nell’aria sotto forma di aerosol che potrebbe contaminare successive PCR.

Considerato che non vi è alcuna epidemia e che in toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83 di che stiano parlando?

E perchè non viene specificato l’utilizzo di un  test molecolare che diagnostica innumerevoli casi in più di meningite?

In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino.

Test molecolare? Quello che serve per creare a tavolino la finta epidemia; peccato che qualcuno si sia dimenticato di far sparire le affermazioni di Kary Mullis.

“Test” PCR

Questo test genetico, chiamato PCR (Reazione a catena della Polimerasi), viene utilizzato per “confermare” e monitorare l’intensità dell’infezione Hiv in base al presunto numero di copie di virus per millilitro di sangue (IN QUESTO CASO, viene utilizzata per trovare più casi di meningite; tutto ciò dopo la perdita di milioni di dollari susseguita alla mancanza di analisi dei cittadini che hanno perso fiducia anche nella tematica HIV /AIDS, protratta in maniera meschina da anni) .

Qualche appunto di  microbiologia medica che dimostrano come funziona la PCR.

pcr1

pcr2

La PCR è controindicata quando il patogeno esiste davvero,figuriamoci quando non si conosce nemmeno ciò che si cerca.

Ancora qualche dubbio sulla panzana di casi che ci viene propinata?

A voi le considerazioni,noi crediamo solo ai dati di fatto.

Un test talmente specifico da trovare il batterio ovunque,questa non è prevenzione ma un piano ben organizzato,dall’inizio alla fine.

In ultimo per concludere,c’è  la palese contraddizione delle autorità che da un lato lanciano allarmismi (spingendo al vaccino) e dall’altra minimizzano il problema quando gli si fa notare che stanno creando un grave danno al turismo.

Dai virologhi agli assessori arrivano parole molto dure su chi non si vaccina ; gli stessi sostengono questa epidemia inesistente (non supportata da alcun dato scientifico) arrivando a danneggiare il turismo.

Gli albergatori toscani hanno perso lavoro (la maggior parte dei turisti che ha cancellato le prenotazioni erano esteri,parliamo di germania,america,francia etc); dinnanzi alla rabbia,qualcuno dovrà spiegare e dare delucidazioni assumendosene tutta la responsabilità.

Se è vero che dobbiamo tutti vaccinarci perché siamo in emergenza, allora dovrebbero raccomandare la vaccinazione anche ai turisti e a chiunque vada in quei posti della Toscana.

Siamo solidali con il Dr.Serravalle,il quale non ha avuto spazio (come accade di solito,viviamo in dittatura,è bene ricordarlo) il 5 aprile su Radio Rai1.

Invitiamo i gentili lettori ad ascoltare esattamente la trasmissione (riportato il link di seguito) ; il minuto 37 è particolarmente interessante e divertente per il dr. Rezza il quale,sui messaggi degli albergatori arrabbiati,cerca di sdrammatizzare dopo aver creato allarmismo.

A supportare le parole basate su evidenze scientifiche e dati ufficiali del  Dr Serravalle, c’era anche il Dr Tancredi Ascani,il quale è intervenuto scrivendo quanto segue senza ricevere però,alcuna risposta:

“quella della Toscana è un falso allarme alimentato dai media. Secondo l’OMS si parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno. In toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83. Ma di che stiamo parlando? E perchè non dite che state usando un test molecolare che diagnostica fino a 2/3 di casi in più di meningite? In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino”.

L’intervento del Dr Tancredi Ascani è stato letto dalla conduttrice (al minuto 25.30)  ma nessuno ha dato una risposta alle sue affermazioni e quesiti. Questo dimostra e conferma la poca voglia di fare chiarezza.

La censura non è più accettabile.

(Di seguito il link della trasmissione).

  • Radio Rai,trasmissione del 5 aprile 2016

Purtroppo i medici onesti ne fanno le spese. I cittadini, i genitori e quindi tutti noi contribuenti,ci stiamo rendendo conto delle bugie e delle omissioni perpetrate da anni.

Noi vogliamo verità e continueremo nonostante la censura e le minacce,a divulgare tutto ciò che può essere utile al fine di comprendere.

Sarebbe il caso di guardare le evidenze  e smetterla con questa farsa triste e indecorosa. Non solo i media,ma perfino le radio si prestano ad un teatrino ridicolo.

Nonostante ciò, altrove c’è chi lotta.  In Francia,seguiamo il caso dei lotti ritirati. In Italia aspettiamo una svolta.

RIFERIMENTI 

Meningococcal Vaccines: WHO position paper, November 2011.Weekly Epidemiological Record 2011:521–540.

Jafri et al.: Global epidemiology of invasive meningococcal disease. Population Health Metrics 2013 11:17.

http://sienafree.it/salute-e-benessere/257-salute/78858-meningite-vaccino-day-sabato-27-febbraio-sul-territorio-della-provincia-di-siena-modalita-della-giornata

http://www.iss.it/binary/mabi/cont/Report_MBI_20151223_v4.pdf

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110281&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-1

Rosenstein NE, Perkins BA, Stephens DS et al – Meningoccal disease – N Engl J Med 344, 1378-88, 2001

Christensen H, May M, Bowen L, Hickman M, Trotter C L. Meningococcal carriage by age: a systematic review and meta-analysis. Lancet Infect Dis. 2010 Dec;10(12):853-61.

Soriano-Gabarró M, Wolter J, Hogea C, Vyse A. Carri age of Neisseria meningitidis in Europe: a review of studies undertaken in the region n. Expert Rev Anti Infect Ther. 2011 Sep;9(9).

Dominique A. Caugant, Georgina Tzanakaki & Paula Kr iz. Lessons from  meningococcal carriage studies. FEMS Microbiol Rev  31 (2007) 52–63

Stephens D S. Biology and pathogenesis of the evolutionarily successful, obligate human bacterium Neisseria meningitidis. Vaccine, 2009, 27 (Suppl. 2):B71–77

The immunological basis for immunization series: module 15 – meningococcal disease. Geneva, World Health Organization, 2010. (Available from http://whqlibdoc.who.int/publications/2010/9789241599849_eng.pdf).

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110282&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-2

Il Tirreno 7 settembre cronaca di Pisa

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2015/10/24/meningite-un-caso-a-pisa-profilassi-per-pendolari-treno_69b4442c-3e5e-486e-b221-ec671008f9f8.html

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110279&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016

http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/meningite.asp

http://pediatrics.aappublications.org/content/pediatrics/early/2014/07/23/peds.2014-1383.full.pdf

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Bechini A1, Levi M, Boccalini S, Tiscione E, Balocchini E, Canessa C, Azzari C, Bonanni P.Impact on disease incidence of a routine universal and catch-up vaccination strategy against Neisseria meningitidis C in Tuscany, Italy.Vaccine. 2012 Oct 5;30(45):6396-401. doi: 10.1016/j.vaccine.2012.08.019. Epub 2012 Aug 23.

Borrow R et al. Antibody persistence and immunological memory at age 4 years  after meningococcal group C conjugate vaccination in children in the United Kingdom. Journal of Infectious Diseases, 2002, 186: 1353–1357.

Perrett K P et al. Antibody persistence after serogroup C meningococcal conjugate immunization of United Kingdom primary-school children in 1999–2000 and responseto a booster: A phase 4 clinical trial. Clinical and Vaccine Immunology, 2010,50:1601–1610.

http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php#a3

http://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Menjugate.asp#ixzz41NxHbWsV

http://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Menveo_Im_1_Fl_1_Sir_0_5_Ml.asp#axzz41NwpLvPI

Larrauri A et al. Impact and effectiveness of meningococcal C conjugate vaccine following its introduction in Spain. Vaccine, 2005, 23:4097–4100.

https://casellario.inail.it/cs/cci/comunicazione/news-ed-eventi/istat-non-si-ferma-il-calo-degli-incidenti-e-dei-feriti-i-dati-sono-stati-forniti-dallultimo-rapporto-aciistat.html

ttp://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/lizioli.asp

http://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/meningiti.ap

Versione on-line di Green n°13 aprile-maggio 2008. 10 domande sulla meningite meningococcica http://www.incaweb.org/green/n0013/index.htm)

http://www.assis.it/la_meningite_in_toscana/

 

 

 

 

ALLEGATI “ABBOT REAL TIME” IL TEST FASULLO

http://www.scamilloforlanini.rm.it/bandi/allegati/b000842/Allegato%20A%20-%20Lotto%202.pdf

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Meningite, vaccinati 150.000 giovani dai medici di base

Meningite, vaccinati 150.000 giovani dai medici di base

Per questo sforzo, la Regione pagherà ai medici di famiglia un compenso di 6 euro a paziente, lo stesso che riconosce per la vaccinazione influenzale, come stabiliscono gli accordi nazionali

Accordo con la Regione per velocizzare la “copertura” dei soggetti a rischio Per i pazienti la prestazione sarà gratuita fino a 45 anni, oltre questa età si paga


VACCINAZIONI

 

ARTICOLO E FONTE

http://iltirreno.gelocal.it/regione/2015/05/07/news/meningite-i-medici-di-base-vaccinano-150-000-giovani-1.11377259


 

FIRENZE. La Regione ha fatto un ragionamento. Deve “proteggere” al più presto la popolazione più a rischio di contagio da meningite. Soprattutto 150mila ragazzi fra i 15 e i 21 anni da compiere. La soluzione è a portata di mano: l’accordo con 3300 medici di famiglia che già li hanno in carico. E così il patto viene stretto. Ogni professionista, in media, avrà una cinquantina di pazienti da vaccinare e, al massimo in un paio di mesi, avrà esaurito il compito. E evitando che vadano in tilt i distretti sanitari.

Per questo sforzo, la Regione pagherà ai medici di famiglia un compenso di 6 euro a paziente, lo stesso che riconosce per la vaccinazione influenzale, come stabiliscono gli accordi nazionali. Ma per contrastare l’emergenza meningite, i medici di base sarebbero stati pronti anche a svolgere la prestazione gratuitamente.

Di sicuro, la vaccinazione non costerà nulla ai pazienti, a patto che rientrino nella fascia a rischio: quella fra gli 11 e i 45 anni. A elaborare il piano, il direttore del dipartimento della Sanità della Regione, che, con l’assessore alla Salute, Luigi Marroni, si era fatto promotore di un accordo analogo con i pediatri.

  • «L’esigenza dalla quale siamo partiti – spiega Giovannini – è quella di contrastare la crisi della vaccinazione che il mondo occidentale sta attraversando. Il modo migliore, a nostro avviso, è di affidarne la promozione a figure che ispirino autorevolezza e fiducia nelle famiglie: i medici di base, appunto. O i pediatri, per i bambini e i ragazzini fino a 14 anni».

Infatti un accordo con la REGIONE TOSCANA è stato siglato prima DELL’EMERGENZA MENINGOCOCCO (fonte alla fine dell’articolo)

Quando si è presentata l’esigenza di coprire al più presto la fascia della popolazione più esposta al rischio di contagio, è stato naturale pensare di estendere l’accordo anche ai medici di base. Soprattutto nelle Asl più colpite dalla meningite: Empoli (dove l’esperimento è già avviato), Arezzo, Firenze – dove inizia oggi – Pistoia, Prato, Pisa. «Per rendere più efficace questa operazione – precisa Giovannini – l’idea è di lasciare alle Asl e ai distretti sanitari la vaccinazione delle persone da 21 a 45 anni (gratuita). Vorremmo, invece, che pediatri e medici di famiglia si concentrassero sulla vaccinazione e ri-vaccinazione dei ragazzi da 11 a 20 anni (fino al compimento del 21° anno)».

Da 11 a 14 anni i ragazzi vengono ancora seguiti dai pediatri, da 15 in avanti, invece, sono di competenza dei medici di base «con i quali potranno iniziare a instaurare un rapporto di fiducia proprio da questa vaccinazione. Questa sarà l’occasione per capire che per tutta la vita avranno un medico della sanità pubblica a loro disposizione». E sarà anche l’occasione – conclude Giovannini – «per capire che è possibile organizzare un piano di vaccinazione di massa sostenibile, che non sfocia in una catastrofe organizzativa».

  • Questo anche per la disponibilità dei medici di base: Fimmg, Intesa sindacale, Smi, Snami sono le sigle sindacali pronte a sottoscrivere l’accordo che la giunta regionale ha appena adottato con una delibera di giunta. «Non credo – conferma Vittorio Boscherini, responsabile regionale di Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale – che ci saranno professionisti non disponibili a effettuare la vaccinazione.

In questa prima fase, però, l’attenzione sarà concentrata soprattutto sui giovani fino a 21 anni, considerati il serbatoio del contagio. Proteggendo loro, riusciremo a eradicare l’infezione che è il nostro primo obiettivo. Ovviamente, su richiesta vaccineremo anche pazienti da 21 a 45 anni, per i quali il vaccino è gratuito.

Oltre quell’età, invece, il vaccino deve essere acquistato in farmacia».


ALLEGATI

Sanità: nasce Nusa, progetto Fimmg e Federsanità Anci su cure primarie

Semplificare le attività, velocizzare i processi e allineare i comportamenti. Sono gli obiettivi della Fondazione Nusa (Nuvola per la sanità) costituita oggi da Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e Federsanità Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) per concretizzare la volontà comune di collaborare nell’ambito della creazione di infrastrutture info-telematiche per la gestione delle cronicità nelle cure primarie e nella sanità pubblica.

“La Fondazione – spiega Giacomo Milillo, segretario generale della Fimmg – ha come scopo quello di contribuire a migliorare la qualità e l’efficacia dell’intervento sociosanitario, con particolare riferimento a tutte le patologie e condizioni di cronicità e fragilità, a fronte di una contestuale razionalizzazione dei relativi costi, perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Nusa intende operare nei seguenti settori: assistenza sociale e socio sanitaria, assistenza sanitaria, istruzione, formazione, ricerca scientifica di particolare interesse sociale”.

“In particolare – si legge in una nota – si vuole realizzare la più grande rete sanitaria nazionale, mediante la condivisione dei dati inerenti alla realtà della sanità ospedaliera e di distretto con quella della medicina di base, al fine di attuare un sistema avanzato di integrazione socio-sanitaria a livello istituzionale, gestionale e professionale, in grado di migliorare l’efficienza del sistema assicurando una migliore risposta al bisogno assistenziale e una maggiore sostenibilità dei relativi costi, con vantaggio sia per gli utenti del servizio che per i soggetti coinvolti a vario titolo nella sua erogazione”.

“La decisione della Fimmg di condividere i dati relativi alle cronicità con le aziende sanitarie – sottolinea il presidente di Federsanità Anci, Angelo Lino Del Favero – rappresenta un vero e proprio salto di qualità, ovviamente nel rispetto della tutela del dato e delle norme sulla privacy”.

“Sono certo – aggiunge – che questa iniziativa potrà dare un contributo rilevante al governo delle patologie croniche e, in particolare, per la non autosufficienza con il fine specifico di incrementare efficacia ed efficienza delle aziende, aumentando il tasso di innovazione digitale nei processi di organizzazione interna e di erogazione dei servizi ai cittadini. La sinergia con Fimmg – conclude Del Favero – è la strada giusta per il miglioramento dei processi di integrazione, condivisione e sviluppo delle conoscenze che sono sinonimi di qualità dei servizi erogati e riduzione di sprechi e inefficienze”.

 

Fonte

http://www.oggitreviso.it/sanit%C3%A0-nasce-nusa-progetto-fimmg-federsanit%C3%A0-anci-su-cure-primarie-86971


 

Anche noi concordiamo con il Responsabile regionale di Fimmg,Vittorio Boscherini,il quale dichiara:

 “Non credo che ci saranno professionisti non disponibili a effettuare la vaccinazione”

E’ lecito in questo caso parlare di “CONFLITTI D’INTERESSE”?

PREMI DI OBIETTIVO AI PEDIATRI TOSCANI

CLICCA DI SEGUITO PER SCARICARE LA DOCUMENTAZIONE

E’ stato siglato il 9 aprile, ed è già in vigore, l’accordo tra le regione Toscana ed i pediatri di famiglia per migliorare la pratica vaccinale. L’assessore al diritto alla salute Marroni ha affermato “ Obiettivo di questo accordo è migliorare e ampliare i servizi assistenziali rivolti alla popolazione pediatrica, favorendo l’adesione da parte delle famiglie ai programmi vaccinali promossi dalla Regione, con l’implementazione del compito dell’esecuzione dell’atto vaccinale da parte del pediatra di famiglia nello studio dove di norma esercita la sua attività”.

La promozione delle vaccinazioni si articolerà in un lungo percorso che prevede interventi già prima della nascita, nei corsi di preparazione al parto, al momento del primo Bilancio di salute, e che prosegue con l’esecuzione dell’atto vaccinale avendo cura di seguire le indicazioni e la tempistica prevista dal calendario vaccinale regionale. Sono numerose le incombenze che i 430 pediatri dovranno espletare. Ma ne varrà la pena. L’accordo riconosce un compenso di 15 euro per ogni atto vaccinale e stabilisce “premi di obiettivo”interessanti:

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per terza dose di esavalente

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per morbillo

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > dell’ 80% per papillomavirus.

I relativi premi di obiettivo sono dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% per terza dose di esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% di papillomavirus.

 

E’ disponibile il PDF da scaricare di seguito

ALLEGATI

 

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Meningite:come incutere la paura e seminare il panico

Meningite:come incutere la paura e seminare il panico;è questo ciò che viene fatto quando si parla di malattie infettive.

Oggi su tutte le prime pagine troviamo la meningite, ieri l’influenza aviaria o la SARS.

L’informazione per i genitori, giustamente preoccupati, è affidata solo ai mezzi di informazione.

Questi svolgono come si deve il proprio lavoro? Sui giornali ripetutamente non vengono riportate le basilari informazioni sulle cause degli avvenuti decessi.

Campagna mediatica del terrore?

Esiste in realtà la vera libertà di Stampa? L’amplificazione mediatica (errata tra l’altro) porta a fenomeni d’isteria collettiva in mancanza di una chiara e corretta informazione scientifica.

libertà di stampa

“Siamo nell’attesa di una nuova pandemia mondiale che causerà milioni di vittime” questo ci viene propinato,ma è una realtà?

La sola parola”meningite” incute paura. Non c’è genitore che, dopo la notizia dell’ennesimo caso, prontamente riportato dai giornali, non si sia chiesto come sia possibile che ancora oggi si possa morire di meningite.

La parola al Dott.Serravalle e le sue considerazioni ormai note.

In realtà non esiste un vaccino contro la meningite. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi[1].

Sull’onda dell’emozione suscitata dai recenti e drammatici casi, si pensa di offrire gratuitamente le vaccinazioni contro pneumococco,meningococco C e finalmente il nuovo meningococco B, a tutti i bambini (tranne in Puglia,dove è gratis).

Risultato? Un bambino di 15 mesi potrebbe essere sottoposto, con i vari richiami, a più di 29 vaccinazioni, considerando che sono consigliate, oltre all’esavalente, anche le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia, varicella ed influenza.

  • Nessuno può sapere quali alterazioni del fragile equilibrio immunitario di un bambino si possano verificare nel volgere degli anni dopo un’esposizione così precoce, massiccia e ripetuta.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva, può essere causata da virus, da batteri o da funghi.

La forma batterica è più rara ma più importante clinicamente. Negli individui sani l’80% dei casi di meningite batterica è provocato da tre agenti patogeni: l’Haemophilus influenzae di tipo b (emofilo), lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e la Neisseria meningitidis (meningococco).

Dove la tubercolosi è ancora diffusa, il suo agente patogeno, il Mycobacterium tubercolosis, è ancora una temutissima causa di meningiti. Ma qualsiasi batterio può provocarla, da quelli che in genere causano una banale cistite, come l’Escherichia Coli, a quelli che provocano diarrea, come le Salmonelle. Anche la Listeria monocytogenes, un batterio ubiquitario che può contaminare gli esseri umani attraverso il cibo provocando la listeriosi.

Le diverse forme di Meningite

Esistono poi altre forme, più rare. La meningite cronica, ad esempio, è data da microorganismi che si riproducono molto più lentamente nell’organismo umano. I sintomi sono gli stessi di quella acuta, ma si sviluppano nell’arco di tre-quattro settimane. La meningite di origine fungina si manifesta invece su persone che presentano deficit immunitario. Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus eritematoso sistemico.

  • La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, solitamente non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di una decina di giorni.

I batteri spesso responsabili sono:

Neisseria meningitidis (meningococco).

E’ un ospite frequente delle prime vie respiratorie. Esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe. Dal 2 al 30% dei bambini sani, in periodo non epidemico sono portatori a sintomatici, e questa presenza non è correlata a un aumentato rischio di meningite o altre malattie gravi. In confronto ai portatori sani, il numero di casi di malattia è molto basso, e non sono noti i fattori che scatenano la malattia conclamata.

Sono stati identificati 13 diversi sierogruppi, ma sono 5 (denominati A, B, C, W135 e Y) quelli che causano meningite e altre malattie gravi ( i B e il C sono i più frequenti in Europa mentre il gruppo A si trova in Asia e in Africa ).

La trasmissione avviene per via respiratoria, i pazienti sono infettivi per circa 24 ore dall’inizio della terapia, con un periodo di incubazione di 1-10 giorni. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore.

Sintomi e diagnosi

I primi sintomi della meningite possono facilmente essere confusi con quelli di una qualsiasi malattia acuta. Solitamente peggiorano nell’arco di un paio di giorni, ma in qualche caso il decorso della malattia è estremamente rapido, con il rischio di un grave danno cerebrale o di morte.
La malattia classicamente si manifesta con:

  • irrigidimento del collo
  • febbre alta
  • mal di testa acuto
  • vomito o nausea
  • senso di confusione
  • sonnolenza
  • convulsioni
  • fotosensibilità

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti. Può esserci una spiccata irritabilità, con pianto, ipersensibilità agli stimoli esterni e sonnolenza al di sopra della norma. A volte si nota la estroflessione della fontanella cranica, che assuma un aspetto bombato.

  • Streptococcus pneumoniae (pneumococco): può essere responsabile di otite, polmonite, sepsi, oltre che meningite. Si riconoscono fino ad oggi 90 sierotipi diversi.
  • Haemophilus influenzae (haemophilus): può determinare infezioni asintomatiche o sintomatiche delle vie aeree superiori e inferiori.

Raramente è responsabile di malattie invasive, quali quelle a carico delle meningi. In questo caso spesso c’è il tipo B.

Ma qualsiasi altro batterio può provocare una meningite. Anche i funghi possono esserne responsabili, soprattutto nelle persone affette da immunodeficienza.

  • Infine, la meningite può derivare anche da forme allergiche, da qualche tipo di cancro e da malattie infiammatorie come ad esempio il lupus. Si può quindi verificare anche come risultato di diverse cause non infettive, come la diffusione alle meningi di neoplasie o l’assunzione di alcuni farmaci. Può anche essere causata da diverse condizioni infiammatorie come la sarcoidosi, che in tal caso prende il nome di neurosarcoidosi, malattie del tessuto connettivo,e alcune forme di vasculite (infiammazione della parete dei vasi sanguigni).

La meningite batterica può insorgere in modo improvviso, accompagnata da febbre molto alta, mal di testa acuto e vomito. L’infiammazione provoca un accumulo di cellule infiammatorie,quindi un aumento della pressione all’interno del canale spinale e della scatola cranica.

La diagnosi si effettua con un’analisi del contenuto del liquor (puntura lombare) e con una coltura batterica. Un intervento tempestivo può costituire l’unica possibilità per salvare la persona malata.

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non dà frequentemente luogo a importanti focolai epidemici. Secondo i CDC americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone.

Dagli anni ’80 esiste nel nostro paese un sistema di notifica obbligatorio e un sistema di sorveglianza speciale avviato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) all’interno del quale sono raccolti i dati sulla presentazione clinica della malattia invasiva da N. meningitidis e sull’agente identificato. All’Iss si provvede anche alla completa caratterizzazione degli stipiti batterici di Neisseria meningitidis isolati nei pazienti.

I dati definitivi pubblici fanno riferimento al 2005, anno in cui sono state registrate 1034 segnalazioni. Il patogeno più frequentemente identificato è stato lo pneumococco (291 casi) seguito da meningococco (324) e da haemophilus influenzae (30).

Abbiamo visto che sono numerosi i tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione della capsula polisaccaridica che li riveste. La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ad uno dei 23 tipi capsulari più comuni. Questa variabilità è alla base della difficoltà di messa a punto ed utilizzazione di vaccini efficienti. Inoltre, il polisaccaride della capsula ha un potere scarsamente immunogenico per i bambini sotto i due anni di età. Il vaccino pneumococcico per gli adulti contiene 23 polisaccaridi capsulari, quello per i bambini ne contiene 7.

  • L’età media dei casi di meningite da pneumococco è maggiore rispetto a quella dei casi da meningococco e da haemophilus: 33 casi nella fascia 1-14 anni; 230 in quella 25->64 anni.
  • L’incidenza della meningite da meningococco nel nostro paese è minore rispetto al resto d’Europa.

La malattia si presenta con forte stagionalità, con picchi in inverno e primavera. Nella fascia di età 1-14 anni vi sono stati 112 casi, 152 nelle fasce 15-64 anni. La maggior parte dei meningococchi identificati negli ultimi anni è risultata appartenere al sierogruppo B (75% nel 2001, 60% nel 2002, 56% nel 2003), tuttavia recentemente si osserva un incremento dei casi da sierogruppo C. Le infezione da Meningococco C sono state 115, quelle da sierotipo B 93 nel 2005. Dei 30 casi di meningite da Haemophilus influenzae del 2005, 6 sono stati segnalati nella popolazione da 1 a 14 anni, 20 in quella 15-64.

 

“Non può quindi esistere un vaccino contro la meningite, non esistono armi per combattere tutte le meningiti, i vaccini esistenti consentono di procurare anticorpi solo contro una piccola parte di queste infezioni”.

La durata della protezione vaccinale non è ancora stata definita.È quindi importante valutare l’efficacia, cioè sapere quanti, precedentemente vaccinati, hanno sviluppato la malattia.

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

Esiste infine un altro grosso problema che riguarda il vaccino antipneumococco. La somministrazione di massa ai bambini del vaccino in uso (attivo per 7 sierotipi) sta provocando un preoccupante fenomeno:

“l’aumento di incidenza di infezioni provocate dagli altri sierotipi (cioè di quelli non contenuti nel vaccino), l’insorgenza di infezioni provocate da sierotipi diversi, precedentemente non segnalati, e la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici, soprattutto la penicillina, con inevitabili conseguenze negative sulla possibilità ed efficacia terapeutica. L’utilizzo massiccio di questa vaccinazione contro 7 ceppi fa sì che aumenti la virulenza degli altri per diventare dominanti”.

Anche per il vaccino antimeningococco di tipo C si sono creati problemi analoghi. In Scozia, dopo l’introduzione estesa del vaccino contro il tipo C. si è registrato un aumento di morti causati dal meningococco di tipo B.

  • È stato ipotizzato che introdurre massicciamente un vaccino contro un sierotipo, possa indurre la proliferazione e la maggiore aggressività degli altri sierotipi contro i quali non c’è vaccino.

Un’evoluzione inattesa della vaccinazione di massa contro il meningococco di tipo C si è avuta anche in Spagna, dove, dopo estesa campagna vaccinale, è stata riscontrata la presenza di un tipo B molto virulento ed i ricercatori ipotizzano che possa essere derivato da una mutazione genetica del tipo C “vaccinabile”.

Si afferma che la vaccinazione di massa contro l’haemophilus influenzae B sia capace di ridurre l’incidenza di meningite provocata da questo batterio. Eppure in quei paesi come Olanda e Regno Unito che da qualche tempo eseguono questa pratica, dapprima si è avuta una diminuzione delle segnalazioni di malattia, ma qualche anno dopo, malgrado coperture molto alte, i casi hanno ricominciato ad aumentare anche in bambini correttamente vaccinati secondo lo schema vigente nel Regno Unito. Si ipotizza che il ripresentarsi di infezione invasive nonostante l’alta copertura vaccinale possa essere addebitato al fatto che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione si riducono o scompaiono nei bambini entro i primi cinque anni di vita.

  • Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma.

Ad esempio;

  • Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate.

 

Studio meningite asettica 

  • http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/18/11/12-0090_article.htm
  • http://www.cdc.gov/vaccinesafety/vaccines/mmrv/vsd_mmrv_safetystudy.html

VERITA’ OMESSA VOLUTAMENTE QUELLA DELLE LINEE GUIDA DELL’AAP?

Il nuovo vaccino contro il meningococco di tipo B. Cosa sappiamo in merito?

sipario1

L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.


  •  Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
  • Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

  • Scarica e leggi il documento in ful text:

Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines

Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni deiCenters for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

28/07/2014 per il rilascio: 28 luglio 2014

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT[MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletàinvece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

Testo e documento PDF  di seguito

 

Aspetti epidemiologici della meningite

Nei paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico e non causa frequentemente importanti focolai epidemici. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani l’incidenza della meningite nel mondo è di 0,5-5 casi per 100 mila persone. In Italia dal 1996 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che negli anni successivi si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo.

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 31 ottobre 2014 (Istituto Superiore di Sanità)issmen

ANNO

TOTALE
CASI

Streptococcus
pneumoniae
Neisseria
meningitidis
Haemophilus
influenzale
StreptB
M.Tubercolosis
Listeria
Altro
Non
identificato

2013

1369

963

162

78

20

9

47

63

54

2012

1178

797

137

63

18

10

40

71

58

2011

1113

730

152

49

14

8

40

61

78

2010

1343

848

149

70

21

15

68

82

70

2009

1276

738

187

54

16

10

55

79

137

2008

1255

691

180

49

24

13

56

84

158

2007

1063

524

183

38

27

13

44

78

156

2006

768

270

179

20

20

8

33

74

164

2005

1033

290

324

30

28

14

28

99

220

2004

982

300

343

19

34

16

35

67

168

2003

966

308

277

35

21

18

26

79

202

2002

838

228

217

38

29

33

36

70

187

2001

802

232

208

54

26

24

32

56

175

2000

910

243

250

57

26

33

39

65

197

1999

1057

306

275

84

30

52

36

65

209

1998

841

258

155

96

32

32

33

57

178

 

Dati e coperture vaccinali

Nello sviluppare il nostro pensiero, useremo i dati forniti dall’Istituto Superiore di sanità. Altre informazioni, cioè quelli adesso in esclusivo possesso dell’Ospedale romano, ci piacerebbe che venissero resi pubblici subito. E’ lecito comunicare se i tre bimbi in oggetto erano vaccinati? E se non lo erano, è forse dipeso dal fatto che la prima vaccinazione si esegue al 3° mese e che pertanto l’età di almeno due dei tre bambini malati non ha permesso l’immunizzazione? In cambio forniamo la tabella delle coperture vaccinali. Il dato nazionale indica un valore del 94,6%, e addirittura del 97,8% per il Lazio. La “famosa” immunità di gregge dovrebbe essere assicurata, e il calo delle vaccinazioni denunciato non appare confermato dai numeri.ped2013

La meningite da Haemophilus influenzae

Haemophilus influenzae: si tratta di un gruppo di batteri che, nonostante il nome, non hanno rapporto con il virus influenzale. Nel genere Haemophilus, la specie Haemophilus influenzae è la più importante per le patologie che può provocare. Essa comprende 6 sierotipi, classificati con le lettere A/F, ed un gruppo di ceppi non capsulati. L’Haemophilus influenzae di tipo B (HIB) è il ceppo patogeno più importante. Colpisce prevalentemente neonati e bambini di meno di 2 anni. Gli Emofili fanno parte della normale flora batterica della gola o del naso, dove non danno alcun problema e si trasmettono da una persona all’altra per via aerea, con le goccioline della saliva emessa con la tosse o lo sternuto. Quasi tutti i bambini durante i primi 5-6 anni di vita vengono a contatto prima o poi con l’Emofilo. In genere, a seguito di questo contatto, essi non subiscono alcun danno e sviluppano gli anticorpi che li proteggeranno nelle età successive. Tuttavia in alcuni casi, l’Emofilo riesce a raggiungere il sangue e, tramite questo, a localizzarsi in altri organi dove causa malattie molto gravi. Tra queste la più frequente è la meningite.

allegati alla fonte seguente

  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

Meningiti e informazione

ALLEGATI

  • Il vaccino pneumococco può non prevenire la malattia invasiva nei bambini. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato uno studio il 2 Febbraio 2015.
    “Il nostro studio ha trovato un aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica (IPD) e di un esito fatale tra i bambini con comorbilità rispetto ai bambini sani”, gli autori dello studio concludono. “I sierotipi che non sono inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia in questi bambini.”

Forse sarebbe il caso di riflettere.

Questa politica del terrore dovrebbe scomparire lasciando spazio all’informazione vera e giusta,reale e supportata da DATI.

Nulla dovrebbe essere omesso.

L’informazione va tutelata e ciò non viene assolutamente fatto.

I recenti avvenimenti hanno portato ad una paura insana,ad un terrore e ad una corsa alle vaccinazioni senza sapere nulla in merito.

Chiediamo ai giornalisti che nessun dato venga omesso e chiediamo alla stampa e ai media che venga fatta chiarezza.

Un esempio?

E’ morta la bimba di 40 giorni ricoverata per meningite. La mamma: “Non si è fatto abbastanza”

Questi drammatici casi mettono in luce quello che realmente accade. Si incentiva tramite terrorismo a vaccinare quando successivamente viene scoperto che la meningite in questo drammatico caso era una meningite da stafilococco ?


  • E poi ancora..

“Sanità, torna a colpire batterio meningite assente da anni: tre casi al Bambin Gesù”

I tre lattanti ricoverati, di 2, 3 e 5 mesi, uno dei quali in terapia intensiva per la criticità delle sue condizioni, hanno contratto in contesti completamente diversi questa forma di meningite che, fanno sapere dall’ospedale, “si riteneva debellata”.

20 Febbraio 2015

Approfondimenti/Bibliografia e articoli correlati

  • Tunkel A, Schilder AG. Acute Meningitis. In: Mandell GL, Douglas RM, Bennet JE, editors. Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and practice of infectious diseases. Sixth Edition ed. Philadelphia: Elsevier; 2005. p. 1083-126.
  • Angus DC, Linde-Zwirble WT, Lidicker J, Clermont G, Carcillo J, Pinsky MR.Epidemiology of severe sepsis in the United States: analysis of incidence, outcome, and associated costs of care. Crit Care Med 2001 Jul;29(7):1303-10

***pediatrics.aappublications***

***American Academy of pediatrics***www.aap.org***

***Fonte Medscape***

*** fonte epicentro***

ASTRATTO

VACCINI E NUOVE MALATTIE

24 GEN , 2015

Una malattia infettiva non è mai provocata esclusivamente da un agente esterno, da un virus o da un batterio. 

E’ fondamentale l’interazione con lo stato di salute della persona che ne entra in contatto. In alcuni periodi dell’anno, il meningococco, per esempio, è ospite abituale del naso fino al 40% dei bambini. Lo streptococco può provocare in alcune persone una tonsillite, in pochi bambini può causare una malattia reumatica, ma altre volte non causa alcuna patologia. L’articolo della dottoressa Emma Pistelli propone una riflessione su questi temi, analizzando la poliomielite e le infezioni virali che possono causare quadri clinici ad essa sovrapponibili, ed offre alcune soluzioni che vanno oltre le vaccinazioni…

  •  http://www.assis.it/vaccini-e-nuove-malattie/

  • http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php
  • http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/

 

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Anti-meningococco e le linee guida internazionali

L’American Academy of Pediatrics (AAP) non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.
Aggiornamento delle Linee Guida Internazionali
Linee guida sul vaccino anti-meningococco e alcune riflessioni sulla meningite da meningococco C

AGGIORNAMENTI AGOSTO 2015

Secondo un studio italiano pubblicato sia su Elsevier che su PubMed la vaccinazione antipneumococcica (in passato effettuata con Prevenar 7, oggi con Prevenar 13) andrebbe a modificare l’assetto della flora batterica nasofaringea favorirendo la colonizzazione di ceppi non tipizzabili – e conseguentemente non vaccinabili – di Streptococcus Pneumoniae e di Haemophilus Influenzae B ovvero di meningite.
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26190092

E’ l’ulteriore riprova di come l’ignoranza sul funzionamento del sistema immunitario da una parte e la continua ricerca di nuovi e più “aggressivi” vaccini, possano avere effetti assolutamente deleteri: non solo, come comprovato più volte, i vaccini sono spesso inefficaci e raramente possono far ammalare della patologia dalla quale dovevano difendere, ma spesso provocano delle gravi mutazioni all’organismo – flora batterica intestinale o, come nel caso di specie, flora batteria naso-faringea – in grado di aprire varchi importanti a moteplici patologie.
Nel caso in questione, la logica ancor prima che la scienza (che continuerà a negarlo contro la ragione) la mente va ai molteplici casi di decessi causati da meningite verificatisi in Toscana – una delle regioni con il maggior tasso di soggetti vaccinati – nei mesi scorsi non solo tra i bambini ma anche tra gli adulti, alcuni di loro regolarmente vaccinati.
E’ di tutta evidenza come l’eccesso delle vaccinazioni abbia provocato scompensi autoimmuni tali da consentire ad alcuni ceppi di meningite di avere il sopravvento sul sistema immunitario.

USA: ACIP FORNISCE UNA DECISIONE “TIEPIDA” PER I NUOVI VACCINI CONTRO IL MENINGOCOCCO “B”

Il Comitato consultivo del CDC per le pratiche di immunizzazione (ACIP) ha votato di espandere la sua raccomandazione per i vaccini contro il meningococco B
In realtà, però, non è stata l’ampia raccomandazione che molti – tra cui GSK e Pfizer – speravano di vedere.
La commissione ha votato per una raccomandazione di categoria B per i giovani adulti di età compresa tra 16 a 23, con un’età preferito di 16 a 18, il che significa che i medici possano prendere decisioni su base individuale se vaccinare i loro pazienti contro gruppo meningococco B o meno.
ACIP ha citato “livelli storicamente bassi della malattia, dati limitati circa la durata dell’efficacia dei vaccini e, potenzialmente, i costi alti” come argomenti contro una raccomandazione più ampia.
Mentre i vaccini per la meningite A, C, W e Y sono in pieno uso per gli adolescenti di età compresa tra 11 a 18, ci sono solo due vaccini contro la meningite B approvati dalla FDA: Trumenba di Pfizer e Men B di GSK (precedentemente Novartis).
Questi 5 sierogruppi causano la maggior parte dei casi di meningite negli Stati Uniti, ma il gruppo B è uno dei più diffusi: ha causato il 32% di tutti i casi di meningite nel 2013.

  • http://www.fiercevaccines.com/story/acip-gives-glaxo-pfizer-lukewarm-decision-new-meningitis-b-vaccines/2015-06-24

 

INTERVISTA AL DOTT. EUGENIO SERRAVALLE SUI CASI DI MENINGITE IN TOSCANA.

Sono state aggiornate a cura dell’”American Academy of Pediatrics“, e pubblicate sulla rivista “Pediatrics” le raccomandazioni sul vaccino anti-meningococco nei bambini e negli adolescenti. Il precedente documento era datato 2011.

Le malattie meningococciche sono gravi malattie batteriche causate dal Meningococco (Neisseria meningitidis). Il  Vaccino Anti-Meningococco parlando anche di Neisseria meningitidis – è un patogeno coinvolto in patologie gravi, potenzialmente fatali, come la meningite e la sepsi meningococcica.

L’American Academy of Pediatrics  non raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non ci siano dei rischi di malattia meningococcica.

Scarica e leggi il documento in ful text:

.Policy Statement: Updated Recommendations on the Use of Meningococcal Vaccines

  • COMMITTEE ON INFECTIOUS DISEASES

Pediatrics peds.2014-1383; Published online July 28, 2014 (10.1542/peds.2014-1383)

***Fonte Medscape***

Le nuove indicazioni dell’AAP aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta.

Raccomandazioni AAP per bambini al rischio  di malattia meningococcica

 

Ovviamente tutto tace sulle nuove indicazioni dell’AAP che aggiornano e ribadiscono quelle del 2011, integrando le indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ma pubblicate prima della commercializzazione dei vaccini  MenACWY-CRM [Menveo, Novartis] e Hib-MenCY-TT [MenHibrix GlaxoSmithKline] per uso pediatrico.

Dalla fine degli anni 90, l’incidenza della malattia meningococcica è diminuita negli Stati Uniti, ma per i bambini e gli adolescenti che potrebbero essere a rischio malattia, l’Accademia americana di pediatria (AAP) ha aggiornato le raccomandazioni per questo vaccino.

Per questo motivo nella dichiarazione politica pubblicata online il 28 luglio, l’AAP raccomanda     ( in caso di rischio per la malattia  meningococcica)  un vaccino meningococcico coniugato appropriato alletà invece del vaccino meningococcico polisaccaride per bambini e gli adolescenti.

Il consiglio è di usare il vaccino anti-meningococco di routine negli adolescenti e giovani adulti, limitandone l’uso sotto i 10 anni tranne i casi di aumentato o persistente rischio di malattia meningococcica invasiva.

Negli ultimi 20 anni la distribuzione dei sierogruppi del meningococco, implicati in forme sistemiche negli Stati Uniti, si è molto modificata. Circa il 30% dei casi è sostenuto dai sierogruppi B, C e Y, anche se la distribuzione varia nei diversi luoghi e nel tempo. Circa tre quarti dei casi fra gli adolescenti e gli adulti sono causati da sierogruppi C, Y e W135.

Nel lattante prevalgono i casi da sierogruppo B.

Testo e documento PDF  di seguito

Pediatrics-2014

 ***PER CAPIRE MEGLIO IL MENINGOCOCCO E RELATIVI VACCINI***

Meningococco di tipo C

Neisseria_meningitidis

Neisseria meningitidis

La malattia

Il meningococco (Neisseria meningitidis) è un batterio diffuso in tutto il mondo: vi sono 13 sierotipi differenti, ma solo i sierotipi A, B, C, W135 e Y sono frequente causa di malattia meningococcica. L’infezione si trasmette attraverso le goccioline respiratorie. Questo batterio è presente normalmente nel naso e nella gola di molte persone ( 1-2%) senza provocare malattia. In alcuni casi, per motivi non ancora conosciuti, il meningococco causa gravi malattie invasive, come la meningite e la setticemia.

Il vaccino

Esistono due tipi di vaccino:

  • Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene “debole”) legato chimicamente ad una proteina “carrier”. La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride e la proteina “migliora la risposta immunitaria”
  • Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y. Questo vaccino è composto solo da polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.

fonti di seguito

***pediatrics.aappublications***

***American Academy of pediatrics***www.aap.org***

 

Meningite da meningococco C : alcune riflessioni

  • La presenza dei casi di Neisseria meningitidis, a seconda del sierogruppo, è ben evidenziata dai dati diffusi dal SIMI (sistema informatizzato malattie infettive), aggiornati al 15 novembre 2004. L’incidenza sulla popolazione si può calcolare utilizzando come dati di riferimento sulla popolazione quelli pubblicati da Istat nel 2004.

 

Analizzando la fascia di età 10 – 14 i casi riportati nella tabella sono 9, la popolazione in quella fascia di età è di 2.850.510 e pertanto il numero dei casi corrisponde a 0,32 casi/100 mila, (con 10 casi registrati di meningite da meningococco tipo C al 31 dicembre i casi sarebbero 0,35/100 mila).
Nella fascia di età 15-24, la popolazione è di 6.185.635 con un numero di casi registrati al 15 novembre di 13. Ipotizzando che sui 12 mesi i casi siano  14-15, il numero di casi è di 0,25/100 mila.
Visto il numero comunque esiguo di casi di meningite prevenibili con vaccino coniugato, si ritiene che la vaccinazione anti meningococcica non sia da ritenersi un intervento di sanità pubblica. Inoltre è da osservare come, ad esempio per la fascia di età 15-24, il numero dei casi evitati di malattia (ammesso il 100% di efficacia del vaccino) è prossimo alla frequenza di un effetto avverso grave come lo shock anafilattico (0,25 casi di malattia evitati contro 0,2 casi attesi di shock anafilattico).


In Italia

  •  4 dicembre 2014In Italia dal 1994 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che dal 2007 si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo.

La sorveglianza coordinata dall’Istituto superiore di sanità, è estesa a tutto il territorio nazionale.

Per i casi da meningococco, pneumococco ed Haemophilus influenzae il Dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Iss effettua la caratterizzazione del microorganismo, indispensabile per la valutare la quota di casi prevenibili con vaccinazione e la comparazione delle caratteristiche fenotipiche e genotipiche dei ceppi responsabili di casi nel nostro Paese e negli altri Paesi europei.

  •  Leggi gli ultimi dati sui risultati della sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia nel rapporto “Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 31 ottobre 2014” (pdf 1,2 Mb) da cui sono estratti i dati seguenti.

Neisseria meningitidis (meningococco)

Nel 2013 sono stati segnalati 162 casi di malattia invasiva da meningococco, con un’incidenza pari a 0,27 casi per 100.000; l’incidenza risulta di poco superiore ai due anni precedenti (0,23 nel 2012 e 0,25 nel 2011). Nella maggior parte delle Regioni l’andamento è pressoché stabile o presenta piccole oscillazioni nel triennio 2011-2013. Invece, in tre Regioni (Marche, Puglia, Toscana) è stato registrato un aumento dei casi che potrebbe essere dovuto a un reale incremento delle infezioni o, più verosimilmente, all’uso di diagnostiche più sensibili e a un miglioramento dell’attitudine alla notifica. Rispetto agli anni precedenti si nota una diminuzione dei casi in Veneto (22 casi nel 2011, 12 nel 2012 e 6 nel 2013) e un leggero aumento in Lombardia (30 casi nel 2011, 34 nel 2012 e 42 nel 2013).

L’incidenza della malattia invasiva da meningococco è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e in particolare nel primo anno di vita in cui l’incidenza supera i 3 casi per 100.000. Tuttavia l’incidenza si mantiene elevata fino alla fascia 15-24 anni.

Esaminando il numero assoluto di casi per sierogruppo, il meningococco B rappresenta il sierogruppo più frequente (46, 50 e 63% dei ceppi tipizzati nel 2011, 2012 e 2013), seguito dal meningococco C (33, 17 e 17% dei ceppi tipizzati nel 2011, 2012 e 2013) e dall’Y (16, 17 e 13% dei ceppi tipizzati nel 2011, 2012 e 2013).


*** fonte epicentro***

ALLEGATI

 

Il vaccino pneumococco può non prevenire la malattia invasiva nei bambini. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato uno studio il 2 Febbraio 2015.
“Il nostro studio ha trovato un aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica (IPD) e di un esito fatale tra i bambini con comorbilità rispetto ai bambini sani”, gli autori dello studio concludono. “I sierotipi che non sono inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia in questi bambini.”

 

  • http://www.medscape.com/viewarticle/839127

 

PNEUMOCOCCO:

  • “Non è sensato somministrare milioni di dosi con una situazione che vede solo pochissimi bambini all’anno in Italia danneggiati dalla malattia. In sanità pubblica occorre scegliere gli interventi di massa sulla base del beneficio che questi possono portare in termini di salvaguardia di vite umane e di miglioramento della qualità della vita e una vaccinazione di massa contro il Pneumococco non soddisfa questi requisiti. Inoltre, se ci dovessero essere effetti indesiderati rari emergerebbero somministrando il vaccino su larga scala. Non siamo in grado di fare un bilancio approfondito tra rischi e benefici. Il nuovo vaccino contro il Pneumococco è stato studiato su misura per i sierotipi di Pneumococco isolati negli Stati Uniti, mentre in Italia i sierotipi presenti non sono ancora noti. Quindi, c’è la possibilità che il vaccino non sia nemmeno molto efficace per la nostra realtà. Inoltre, negli USA l’incidenza della malattia è maggiore rispetto all’incidenza bassissima che c’è nel nostro Paese”.

CORRELATI

FDA and CDC Issue Alert on Menactra Meningococcal Vaccine and Guillain Barre Syndrome

The Food and Drug Administration (FDA) and Centers for Disease Control and Prevention (CDC) are alerting consumers and health care providers to five reports of Guillain Barre Syndrome (GBS) following administration of Meningococcal Conjugate Vaccine A, C, Y, and W135 (trade name Menactra), manufactured by Sanofi Pasteur. It is not known yet whether these cases were caused by the vaccine or are coincidental. FDA and CDC are sharing this information with the public now and actively investigating the situation because of its potentially serious nature….

Fonte FDA

  • http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/2005/ucm108494.htm


 

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Vaccino contro l’influenza nel mirino: il più pericoloso negli Stati Uniti

Nel mirino, il Vaccino contro l’influenza catalogato come  il  più pericoloso negli Stati Uniti sulla base di casi risolti per gravi danni da reazione.

Slide1 Flu Vaccine è il vaccino più pericoloso negli Stati Uniti sulla base di casi risolti per lesioni



L’ultimo rapporto pubblicato nel 2013 dal Dipartimento di Giustizia (Vaccine Court), riguarda i risarcimenti formulati dal Dipartimento dalla Salute e Servizi Umani per danneggiati o morti dai vaccini, è stato rilasciato nel dicembre 2013, per il periodo che va dal  16/08/2013  al  15 / 11/2013.


Il rapporto è disponibile come   presentazione in Power Point qui di seguito… http://www.hrsa.gov/vaccinecompensation/dojaccvpresentation.ppt



Ci sono stati 139 danneggiati  durante questo periodo di tempo, e  70 di loro ,sono stati risarciti. Così, poco più del 50% delle domande presentate per i danni del vaccino sono state compensate durante questo periodo.

Ancora una volta, la maggior parte dei danni compensati  sono  per il vaccino contro l’influenza, e la maggior parte dei danneggiati,hanno contratto  la sindrome di Guillain-Barré (GBS). Eppure questi dati, rimangono nascosti in un file sul sito Dipartimento di Salute e Servizi Umani, mai riportate dai media .

È anche possibile leggere la relazione stessi nella Power Point file delle qui di seguito http://www.hrsa.gov/vaccinecompensation/dojaccvpresentation.ppt


  Dei 70 casi indennizzati, 42 lo erano per il vaccino antinfluenzale, al 60% dei casi è  stato assegnato un risarcimento per danni o morte a causa del vaccino. Il totale combinato del restante 40% dei casi si stabilì e comprendeva i seguenti vaccini: epatite B, tetano, HPV, DTaP, MMR, IPV, PCV, Hib, meningococco, varicella, TD.




Slide16c Flu Vaccine è il vaccino più pericoloso negli Stati Uniti sulla base di casi risolti per lesioni

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Slide23c Flu Vaccine è il vaccino più pericoloso negli Stati Uniti sulla base di casi risolti per lesioni

Slide24c Flu Vaccine è il vaccino più pericoloso negli Stati Uniti sulla base di casi risolti per lesioni




Emerge quindi che  i danneggiati e purtroppo morti a causa del vaccino contro l’influenza sono  in percentuale maggiore,per cui anche i compensi rispetto agli undici altri vaccini. Eppure, se si guarda alle vendite dei vaccini sul mercato, il vaccino antinfluenzale è solamente al quinto posto, superato nelle vendite da Prevnar, Gardasil, PENTAct-Hib e Infanrix / Pediarix.  



GLI ELENCHI

8 luglio 2013

Top 15


Top 15 Vaccini del 2012

fonte riportata di seguito.. http://www.genengnews.com/insight-and-intelligenceand153/top-15-vaccines-of-2012/77899844/?page=2



Quando si riceve il vaccino antinfluenzale annuale , siete a conoscenza di queste statistiche? Come si può vedere dai casi indennizzati dal giudice  a causa del vaccino contro l’influenza, la maggior parte dei danneggiati soffrono della sindrome di Guillain-Barré.


Che cosa è la sindrome di Guillain-Barré? Ecco la definizione del  CDC  : Sindrome di Guillain-Barré (GBS) è una malattia rara in cui viene danneggiato il sistema immunitario  e  le  cellule nervose, causando debolezza muscolare e paralisi .
La GBS può causare sintomi che durano  un paio di settimane ,  altre volte invece,  si  hanno danni permanenti al sistema nervoso. In casi molto rari, le persone sono morte , di solito per difficoltà di respirazione…..


 *5. Fluzone ®, Fluzone ad alto dosaggio e Fluzone intradermico / Vaxigrip ® / Mutagrip ®

  •          Vaccino contro il virus influenzale

             2012 le vendite: 884.000.000 € ( 1.152 milioni dollari ) 1,2

             2011 le vendite: 826.000.000 € ( 1.077 mila dollari ) 1,2

             % Di anno in anno una crescita delle vendite: 7,0%

             Sviluppatore / Sponsor: Sanofi e Sanofi Pasteur MSD

            Indicazioni: Immunizzazione attiva dei bambini  di sei mesi di età e anziani contro             la malattia influenzale causata dal sottotipo di virus influenzale A e di tipo B contenuti         nel vaccino. Fluzone alte dosi è indicato per l’immunizzazione attiva delle  persone             di 65  anni e oltre contro la malattia causata dal virus dell’influenza (sottotipi A e  di             tipo B contenute nel vaccino); Fluzone intradermica è  indicato per l’immunizzazione           attiva in adulti di 18 anni di età, fino ai 64 anni  contro la malattia influenzale                             causata dal  sottotipo di virus influenzale A e di tipo B contenuti nel vaccino.    


     *4.  INFARIX    PEDARIX

    • Difterite e tetano acellulare assorbita pertosse,epatite B (ricombinante) e polio inattivato combinato.

      2012 le vendite: £ 775.000.000 ( 1.183 milioni dollari ) 1

      2011 le vendite: £ 690.000.000 ( 1.053 milioni dollari ) 1

      % Di anno in anno una crescita delle vendite: 12,3%

      Sviluppatore / Sponsor: GlaxoSmithKline

      Indicazioni: Immunizzazione attiva contro difterite, tetano, pertosse, l’infezione causata da tutti i sottotipi conosciuti del virus dell’epatite B e poliomielite. Approvato per l’uso come una serie di tre dosi nei neonati nati da madri negative all’epatite B (HBsAg) ; può essere dato fin dalle sei settimane di età, fino ai sei anni di età (prima del settimo compleanno).



tutte le statistiche di mercato qui,la fonte riportata di seguito

http://www.genengnews.com/insight-and-intelligenceand153/top-15-vaccines-of-2012/77899844/?page=2


Nel novembre 2013, a 19 anni, un giovane uomo sano è morto per un esame di routine che comprendeva il vaccino antinfluenzale.
Chandler Webb ha ricevuto il vaccino antinfluenzale il 15 ottobre, e poi è morto il 19 novembre, 28 giorni dopo. Dal momento che il vaccino antinfluenzale è considerato sicuro in campo medico, i medici hanno aspettato troppo a lungo per sospettare che il vaccino  stava causando il rapido deterioramento della condizione medica di Chandler, secondo la madre.
Lei crede che se avessero studiato la reazione avversa al vaccino antinfluenzale subito, potrebbe essere ancora vivo oggi. (È possibile vedere l’intervista qui nel blog,cliccando alla fine dove troverete la fonte di quest articolo)


influenza_vaccini_mercurio   Come si può vedere dai casi indennizzati dal giudice  per gli infortuni e le morti a causa del vaccino contro l’influenza, la maggior parte dei danneggiati,come precedentemente detto,soffrono della  sindrome di Guillain-Barré.


  ARTICOLO REPERIBILE ALLA FONTE DI SEGUITO
http://healthimpactnews.com/2014/flu-vaccine-is-the-most-dangerous-vaccine-in-the-united-states-based-on-settled-cases-for-injuries/
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