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Morire per mano dei medici? Oggi,si può

Negli Usa 250.000 morti l’anno per errori medici. È la terza causa di morte

Articolo condiviso da “Quotidiano Sanità”

Lo scrive il British Medical Journal che riporta le stime di due esperti della Johns Hopkins. Tre le ricette proposte per affrontare il problema: rendere gli errori più ‘visibili’ quando si verificano, così da poterne intercettare gli effetti; avere prontamente a disposizione un piano per proteggere i pazienti; rendere gli errori meno frequenti, seguendo delle strategie che tengano in considerazione i limiti umani

medico truffa

Malattie cardiovascolari e tumori sono le principali cause di morte nei Paesi industrializzati. Uno studio pubblicato dal BMJ svela ora anche da chi è occupato il terzo gradino del podio. E per molti sarà un’amara sorpresa.

Secondo Martin Makary e Michael Daniel della Johns Hopkins University School of Medicine infatti la terza causa di morte, e il dato è riferito agli Stati Uniti, sarebbero gli errori fatti dai medici, causa difficilmente desumibile dai certificati di morte e ovviamente non contemplata da un DRG o dalle schede di dimissione ospedaliera, dunque difficile da tracciare.

Gli esperti della Johns Hopkins chiedono dunque di affrontare adeguatamente il problema partendo dall’osservazione che negli USA i certificati di morte vengono compilati assegnando un codice ICD (International Classification of Disease); quindi tutte le cause di morte non associate ad un codice ICD, come il fattore umano o del sistema, sfuggono completamente. E non è un problema solo stelle e strisce, visto che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono 117 i Paesi ad aver adottato la codifica ICD, compresa l’Italia.

Ma forse qualcuno dovrebbe cominciare a porsi il problema di come codificare e quindi misurare l’errore umano, che solo negli USA avrebbe un impatto quantificabile intorno ai 210-400.000 decessi ospedalieri l’anno, secondo le ultime stime. Un dato confermato dagli autori dello studio pubblicato sul BMJ che, analizzando gli studi dal 1999 in poi ed estrapolando il dato al numero di ricoveri ospedalieri stelle e strisce del 2013, hanno calcolato un numero medio di decessi per errore medico di 251.454 l’anno.

Un numero che, inserito nella lista delle principali cause di morte negli USA stilata dai CDC ogni anno, fa balzare di colpo la new entry, finora condannata all’invisibilità, al terzo posto di questa classifica.

Per quanto scomodo da digerire, gli autori riconoscono che l’errore umano è inevitabile; tuttavia, pur ammettendo che non è possibile eliminarlo del tutto, invitano almeno a cominciare a ‘misurarlo’. Non in un’ottica inquisitoria, ma per progettare delle soluzioni migliori o più adatte a mitigarne la frequenza e soprattutto le sue conseguenze.

Secondo gli esperti americani le strategie volte a ridurre la mortalità da errori medici dovrebbero contemplare tre passaggi: rendere gli errori più ‘visibili’ quando si verificano, così da poterne intercettare gli effetti; avere prontamente a disposizione un piano per proteggere i pazienti; rendere gli errori meno frequenti, seguendo delle strategie che tengano in considerazione i limiti umani.

Un esempio pratico. Anziché ‘accontentarsi’ della causa di morte , gli esperti suggeriscono che nei certificati di morte venga indicato, in un campo a parte, l’eventuale presenza di una complicanza prevenibile, scaturita dal percorso di cura del paziente. Oppure potrebbero essere gli ospedali ad effettuare delle indagini indipendenti per valutare il potenziale contributo dell’errore umano nei decessi avvenuti tra i ricoverati.

“Misurare le conseguenze delle cure mediche sugli esiti dei pazienti – affermano gli autori – è un importante prerequisito per creare una vera cultura dell’imparare dagli errori per quindi favorire il progresso della scienza della sicurezza. Una solida metodologia scientifica, che parta dalla valutazione del problema è un punto critico nell’affrontare qualunque rischio per la salute dei pazienti. E’ necessario dunque promuovere un appropriato riconoscimento del ruolo degli errori medici nella mortalità dei pazienti per aumentarne la consapevolezza e indirizzare adeguatamente collaborazioni e investimenti di capitali in ricerca e prevenzione”.

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Sanità: continua la corruzione attraverso nuovi appalti e diversi milioni

Sanità, sotto controllo i nuovi appalti
da 300 milioni . Stop alla corruzione

 Articolo condiviso da il “Corriere Adriatico”
Sanità, sotto controllo i nuovi appalti da 300 milioni Stop a "favori" e mazzette
Trecento milioni di appalti da assegnare tra il 2016 e 2017, più il bando per il Centro unico prenotazioni della sanità marchigiana ancora tutto da elaborare e quantificare, ma finirà con una cifra a molti zeri.
E’ una partita che scotta quella del sistema appalti regionale, perchè tra le mani passano milioni come fossero bruscolini e chi gestisce questo mare di soldi pubblici ha responsabilità enormi e delicatissime.  Un sistema che avrebbe dovuto cambiare volto e impostazione già nel 2012 con l’istituzione della Suam, la Stazione unica appaltante nata per gestire tutti i bandi di gara, seguire l’iter dall’inizio all’aggiudicazione, assicurare la massima trasparenza delle procedure eliminando il rischio infiltrazioni criminali e corruzione, garantendo allo stesso tempo un risparmio importante da riconvertire in servizi. Invece niente.
Gli ostacoli e i rischi La struttura è stata relegata per tre anni in un angolino a gestire gare a corrente alternata con ostacoli amministrativi che ne hanno impedito il corretto funzionamento: tutto il resto invece ha seguito il percorso di sempre mentre a livello nazionale si costruivano regole anticorruzione rigidissime per un settore dove infiltrazioni criminali e rischio di favoritismi possono trovare terreno fertile.
L’inchiesta della Procura di Ancona sui presunti appalti Asur ha aperto una breccia e anche se le responsabilità degli indagati sono ancora tutte da accertare, la Regione ha spinto l’acceleratore sulla Suam: entro la fine dell’anno il personale della Stazione unica appaltante passerà da dodici a diciotto unità. I nuovi appalti Dal 2012 ad oggi sono state tre le gare che hanno seguito l’iter con la Suam per un totale di 30 milioni di euro. Un decimo di quanto la Regione ha messo in bilancio per quattro appalti gestiti dalla Stazione unica per il 2016. Il consigliere Pd Gianluca Busilacchi, che ha seguito la storia della struttura fin dall’approvazione della legge come primo firmatario, ricorda che in ballo c’è l’assegnazione del servizio farmaci, 183 milioni all’anno per tre anni; il bando di gara per i vaccini, un appalto triennale da 20 milioni di euro; l’appalto per le medicazioni generali, servizio quadriennale da 28 milioni di euro e distribuzione di cancelleria, carta e toner per un importo da 9,3 milioni. In ballo c’è anche il maxi appalto per il Centro unico prenotazioni della sanità che però è in fase di elaborazione e quantificazione.
I risparmi Con l’ultimo appalto della Suam la Regione ha risparmiato circa un milione e 300 mila euro. L’importo del bando di gara per la fornitura quadriennale di antisettici e disinfettanti destinati agli enti del servizio sanitario era di oltre 2 milioni e 700 mila euro ed è stato aggiudicati a un milione e 600 mila euro, con un risparmio di circa il 41% rispetto alla spesa precedente.
Questi fondi saranno investiti per migliorare i servizi della sanità. «Considerando che solo nel 2016 andranno a gara le forniture di beni e servizi sanitari per una spesa annuale di circa 230 milioni di euro – sottolinea Busilacchi – è evidente il potenziale risparmio che si potrà ottenere con le procedure di aggiudicazione effettuate tramite Suam». Il sigillo di Cantone La Stazione unica appaltante rientra fra i 34 soggetti aggregatori in Italia riconosciuti dall’Autorità anticorruzione che consente alla Regione di attingere al fondo nazionale che nel 2015 era 10 milioni di euro e dal 2016 di circa 20 milioni di euro annui. Le Marche nel 2012 sono state la seconda regione dopo la Calabria a istituire la Stazione unica appaltante, sulla scorta di un decreto della presidenza del Consiglio per il piano straordinario contro le mafie e che invitava appunto gli enti regionali a creare stazioni appaltanti per la trasparenza negli appalti pubblici.
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“Introdurre il reato di violenza ostetrica”. Presentata alla camera, nonostante la contrarietà dei ginecologi

Parto. “Introdurre il reato di violenza ostetrica”. Arriva la proposta di legge. Ma è polemica

Presentata dal deputato  la proposta prevede anche norme per un sistema di accountability annuale, dei singoli ospedali e dell’azienda nell’insieme, accessibile al pubblico, redatto in modo trasparente e comunicato in formato aperto (pubblicazione on line, pagine web dedicate). Ma i ginecologi sono contrari.

parto

Di seguito il testo.

  • http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato3417803.pdf

Articolo di “Quotidiano Sanità”
Una norma per introdurre il reato di violenza ostetrica e per frenare coercizione, abusi verbali, carenza di consenso realmente informato. Questa, ma non solo la novità principale contenuta nella proposta di legge : “Norme per la tutela dei diritti della partoriente e del neonato e per la promozione del parto fisiologico” presentata alla Camera dal deputato Adriano Zaccagnini (Sinistra Italiana).

“Per trascuratezza e carenze di formazione del personale – spiega il deputato di Sinistra Italiana – in Italia c’e’ un alto tasso di abusi al momento del parto e troppo spesso senza alcuna sanzione. Spesso il personale ha una formazione non aggiornata rispetto alla promozione di un parto non medicalizzato e comunque non basata su un reale consenso informato”. Ma sul progetto è polemica con i ginecologi.

Mentre sui social ha molto successo la campagna #bastatacere. In poche settimane più di 20mila like su facebook.

Cosa prevede la proposta. La proposta di legge promuove “il rispetto dei diritti fondamentali e della dignità personale della partoriente e del neonato, nonché l’appropriatezza degli interventi al fine di ridurre il ricorso al taglio cesareo, al parto vaginale operativo e a tutte le pratiche lesive dell’integrità psico-fisica della donna, incluse le umiliazioni verbali. Il capo II è dedicato ai diritti delle donne e al consenso informato, libero e consapevole ai trattamenti medici durante il travaglio e il parto”.

Tra le misure l’introduzione della “fattispecie della violenza ostetrica, una tipologia di violenza contro le donne, già classificata da legislazioni di Paesi dell’America latina e che consiste nell’appropriazione del corpo e del processo riproduttivo delle donne da parte del personale medico attraverso trattamenti disumani e degradanti e la medicalizzazione del processo del travaglio e del parto. Tali abusi producono la perdita di autonomia della donna e della capacità di decidere liberamente del proprio corpo e della propria sessualità con conseguenze sulla qualità della vita”.

Individuati anche “i diritti del neonato e pone il divieto di donazione del sangue del cordone ombelicale in quanto biologicamente appartenente al neonato”. E stabiliti “i compiti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano che, attraverso i rispettivi piani sanitari e sulla base delle risorse umane e finanziarie disponibili, devono fornire un’adeguata informazione, tramite le strutture sanitarie presenti nel territorio (consultori familiari), alla partoriente sul parto fisiologico e realizzare modelli assistenziali per il percorso della nascita e per il rafforzamento della tutela della salute e del benessere della madre e del neonato, nel rispetto delle finalità e dei requisiti individuati dalla legge.

Obbligo di previsione per le aziende sanitarie di “un sistema di accountability annuale, dei singoli ospedali e dell’azienda nell’insieme, accessibile al pubblico, redatto in modo trasparente e comunicato in formato aperto (pubblicazione on line, pagine web dedicate)”. Inoltre, le aziende sanitarie £devono fornire all’utenza strumenti telematici e cartacei per la valutazione dell’assistenza ricevuta e per la documentazione degli esiti in termini di salute. Le aziende sanitarie devono fornire anche agli operatori sanitari, dipendenti dell’azienda, strumenti di valutazione dell’assistenza prestata, in particolare quando si tratta di casi difficili, con esiti infausti”.

Previsto anche “per diminuire i contenziosi legali e il ricorso alla medicina difensiva, che le aziende sanitarie devono utilizzare il sistema di open disclosure, caratterizzato dall’assoluta trasparenza e comunicazione rispettosa tra le famiglie e gli operatori coinvolti negli eventi avversi. I risultati delle valutazioni dell’utenza e del personale sanitario dovranno essere pubblicati annualmente nel sito internet istituzionale dell’azienda sanitaria. Le aziende sanitarie devono provvedere a fornire un modello di piano del parto alle donne che intraprendono un percorso di maternità, redatto e aggiornato nel corso della gravidanza con l’aiuto di un’ostetrica. A tale fine le aziende sanitarie possono incaricare i consultori sanitari già esistenti, valorizzando i loro servizi. La rete consultoriale deve essere rivalutata e potenziata, in particolare per quanto riguarda l’offerta di corsi di accompagnamento alla nascita, i cui esiti sono di comprovata efficacia per la salute materno-infantile”.

“Le aziende sanitarie devono altresì promuovere i rapporti con il territorio e con la comunità, in particolare valorizzando il volontariato e le madri peer-to-peer. A tale fine devono essere disposti tavoli multidisciplinari e inclusivi della società civile presso le aziende sanitarie con riunioni a cadenza semestrale”.

Previsto infine che “il Ministro della salute presenti con cadenza almeno annuale alle Camere una relazione sullo stato di attuazione della legge”.

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Vaccini:norme igieniche non rispettate nella fabbricazione. Antiallergici Inmunotek ritirati in tutto il mondo,ma non in Italia. Nessuna comunicazione dall’Aifa

L’Agenzia spagnola per i medicinali e prodotti sanitari (Aemps) dopo un sopralluogo effettuato, ha riscontrato diverse violazioni nella fabbricazione (GMP) per il laboratorio INMUNOTEK SL con sede a San Sebastián de los Reyes (Madrid).

ritiro vaccini

Vaccini antiallergici Inmunotek ritirati in tutto il mondo,ma non in Italia. Nessuna comunicazione dall’Aifa.  Si parla di un “ritiro precauzionale” ma dal momento che un sopralluogo (presso i laboratori di Madrid) ha evidenziato diverse carenze igieniche incompatibili con la necessità di garantire la sterilità e la qualità di questi vaccini, quel precauzionale suona come una reale presa in giro.

 

Si tratta di vaccini antiallergici (Alxoid, Clustoid, Clustoid Max, Clustek, Alutek e Alxoid) prodotti dall’azienda spagnola Inmunotek: alcuni lotti sono stati distribuiti anche in Italia ma, per il momento l’Aifa non ha comunicato alcun provvedimento al riguardo.

Tenuto conto quindi delle carenze riscontrate durante l’ispezione, non si poteva garantire la sterilità e quindi la qualità dei farmaci prodotti (vaccini antiallergici per uso parenterale).

Come  misura preventiva, si è proceduto ad emettere l’ordine di richiamo  di tutti i lotti inclusi nella lista pubblicata in un allegato al ritiro R_09 / 2016 .

I lotti interessati sono visibili cliccando il seguente link

  • Ritiro lotti vaccini antiallergici in tutto il mondo

Per tutte le informazioni sul ritiro,cliccate sui seguenti link

  • Informazioni sul ritiro dei vaccini antiallergici per uso parenterale, realizzati dal laboratorio INMUNOTEK SL
  • Agenzia spagnola. Nota Informativa
  • Agenzia spagnola. Nota Informativa pdf scaricabile

 

La SL laboratorio INMUNOTEK ha pubblicamente comunicato il 2016/04/12, che le partite interessate dal ritiro, sarebbero state distribuite sul mercato nazionale.

In linea di principio, il rischio che comporta la somministrazione di questi vaccini ad un paziente, sarebbe essenzialmente la possibilità di insorgenza di infezioni locali.

Data la consueta durata di tali trattamenti si può essere il caso che ci sono pazienti che hanno a casa le unità incluse nel richiamo.

L’azienda mette a disposizione i propri recapiti per eventuali chiarimenti:

277 140 664
663 852 739

Dicono che si tratta di un ritiro precauzionale dal momento che un sopralluogo presso i laboratori di Madrid ha evidenziato alcune carenze igieniche incompatibili con la necessità di garantire la sterilità e la qualità di questi vaccini.

 

 

Riferimenti

  1. Agenzia spagnola per medicinali e prodotti sanitari [Web]. 11 aprile 2016. farmaceutica Alert No. R_09 / 2016 . disponibile rivisto 12 aprile, 2016).
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Vaccini e lo scandalo in Cina: licenziati centinaia di funzionari

Cina, scandalo vaccini: licenziati centinaia di funzionari

Articolo condiviso da “Il Messaggero”

Pugno duro delle autorità di Pechino nello scandalo dei vaccini. I media cinesi hanno riferito oggi che 357 funzionari saranno licenziati o demansionati per il loro coinvolgimento nella vendita illegale di vaccini, conservati o trasportati in modo improprio, secondo quanto deciso dal Consiglio di Stato.
L’agenzia di stampa Xinhua ricorda che già 202 persone sono state arrestate in tutto il Paese per lo scandalo risalente al 2011 e nel quale sono coinvolte anche tre società farmaceutiche.
I vaccini erano stati venduti illegalmente, per un valore di oltre 570 milioni di yuan, poco meno di 80 milioni di euro, in venti province. Le autorità sanitarie hanno spiegato che i vaccini conservati o trasportati non secondo le regole non sono pericolosi ma possono essere meno efficaci.
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Donna morta per melanoma ed omeopatia: nessuna correlazione.

Vacciniinforma ringrazia il Dr. Ascani per il suo intervento in merito al caso del decesso di una donna di Torino.

E’ notizia di pochi giorni fa di una donna di Torino deceduta a causa di un neo maligno non adeguatamente trattato.

peddy

 

Era in cura presso una dottoressa, medico di medicina generale e “omeopata”, che seguiva le teorie del dr. Hamer secondo cui ogni malattia è generata da uno choc e da un trauma emotivo, superato il quale il corpo è in grado di autocurarsi. Il medico in questione quindi si sarebbe limitato a somministrare delle “gocce omeopatiche” unitamente a consigli di natura psicologica nonostante il neo, di natura maligna, sia passato da una grandezza di pochi millimetri nel 2005, a 11 cm nel 2014 finché non ha causato metastasi e quindi il decesso del paziente.

Tre considerazioni si possono fare sulla base delle (poche) notizie attualmente a nostra disposizione:

1) colpevolizzare la medicina omeopatica per quanto accaduto sarebbe come mettere sotto accusa anche l’intera medicina generale, che era anch’essa competenza della dottoressa;

2) dai dati trapelati dalle intercettazioni risulta che la dottoressa non ha prescritto alcuna cura omeopatica bensì un “placebo omeopatico” (finto medicinale omeopatico che non ha alcuna azione terapeutica);

3) le teorie del dr. Hamer non hanno nulla a che vedere con l’omeopatia che si basa su metodiche terapeutiche e principi completamente differenti.

COME MEDICO OMEOPATA CONSIGLIO L’INTEGRAZIONE

Ogni medico, a prescindere dalle sue competenze specifiche, deve agire secondo scienza e coscienza mettendo sempre al primo posto la salute del paziente sia sulla base dell’evidenza di efficacia e dei limiti della metodiche terapeutiche utilizzate, sia sulla risposta individuale del paziente al trattamento messo in atto.
La medicina omeopatica non è affatto contraria alla rimozione chirurgica dei nei di natura maligna, pratica che ha raggiunto ormai risultati innegabili di efficacia e di sicurezza, se fatta in tempo. In questi casi è di fondamentale importanza la valutazione e la visita presso il proprio dermatologo di fiducia (nel dubbio consultarne anche più d’uno) che, dopo gli opportuni esami, consiglierà se intervenire o meno chirurgicamente e in che tempi.

Secondo la visione omeopatica però quello che dobbiamo curare non è solo il neo ma anche quello che vi sta dietro, in questo caso un tumore maligno, malattia che coinvolge “tutta la persona” e non soltanto un lembo di pelle. La pelle infatti rappresenta una valvola di sfogo dell’organismo che tende a reagire ad un disordine interno, profondo, cercando di eliminare le proprie “tossine” verso l’esterno, proprio per preservare gli organi interni, più importanti. E’ qui che l’omeopatia può entrare efficacemente in gioco rinforzando il “terreno” del paziente e curando le le cause che hanno portato a determinare tali manifestazioni patologiche.

 

fonte Omeosan

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L’incubo Meningite e il test che “crea” l’epidemia; dati omessi e verità non dichiarate,la frode continua.

Il ritorno della meningite, le falsità e le omissioni che inchiodano una frode volutamente pianificata.

I dati CONFERMANO che non vi è alcuna epidemia.

MENINGITE E LA NUOVA FARSA DEL TEST CHE crea l’epidemia.

Vacciniinforma ringrazia di cuore i professionisti che hanno collaborato nella stesura di questo reportage.

Come possiamo essere sicuri che il test sia sicuro? Un test molecolare brevettato ,alcuni hanno scritto addirittura che sia un sistema nuovo efficace , ma qual è la verità?

Si parla di Abbott RealTime,e quindi di PCR (reazione a catena della polimerasi),inventata dal prestigioso Kary Mullis il quale ha dichiarato quanto segue:

“La Abbott Realtime  test è destinato all’uso in combinazione con presentazione clinica e altri marker di laboratorio per la prognosi della malattia e per l’uso come un aiuto nel valutare la risposta virale al trattamento antiretrovirale come misurato da cambiamenti nei livelli plasmatici di HIV-1 RNA. Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.

Tale tecnica, inventata da Kary Mullis negli anni 90, e per la quale Mullis ottenne il premio Nobel nel 1993, è parte della screening diagnostico e prognostico delle infezioni da HIV (ad oggi mai fotografato,ricordiamolo); in base a questo test si decide quando, quanti e quali farmaci somministrare a vita al paziente.

Ma lo stesso Mullis ha affermato che la sua tecnica “non è in grado di identificare virus”perché è una metodica di amplificazione aspecifica (Mullis stesso affermò “La PCR amplifica anche l’acqua”) di piccoli frammenti di codice genetico.

  1. Caratteristiche dell’Abbott RealTime
  2. (Potete scaricare gratuitamente il relativo foglietto illustrativo  Abbott_RealTime foglietto illustrativo )
Abbott RealTime
“Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.”

Strano che sui giornali questa importantissima verità non venga comunicata ai contribuenti i quali pagano le tasse e mantengono questo sistema sanitario al collasso. Diversi gli articoli che vantano il prestigio di questa grande invenzione (avremmo potuto capirlo se fossero stati loro ad inventarla ma non è così), diversi gli articoli che parlano di questa tecnica miracolosa senza dichiarare il vero e la realtà dei fatti.

Ancora una volta ci troviamo dinnanzi un’epidemia volutamente costruita ma ora, la nostra attenzione si sposta sul fantomatico “nuovo” test brevettato .

Riprenderemo il discorso su questo “nuovo” e miracoloso test molecolare (in grado -dicono loro- di trovare lo stesso “Hiv” ad oggi né visto,né fotografato) in seguito; ora focalizziamoci sui dati reali di questa “epidemia”.

Toscana,la regione nel mirino dei casi di meningite in soggetti VACCINATI.

Innanzitutto ricordiamo che la meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. La malattia è di origine infettiva o virale(detta meningite asettica ,non ha gravi conseguenze e si risolve nell’arco di una decina di giorni). I batteri più spesso responsabili sono Neisseria Meningitidis (meningococco) il quale è un ospite frequente nelle prime vie respiratorie,ed’è giusto dire che esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe (il “nuovo test” ovvero l’Abbott RealTime, serve proprio a questo,è bene che se ne parli e che si dica apertamente).

Sono stati identificati 13 sierogruppi ma 5  (A,B,C,W135,Y) quelli che maggiormente causano meningite e altre malattie gravi; i sierogruppi B e C sono i più frequenti in Europa (da qui, la pressione dei governi per l’iperimmunizzazione di massa verso i suddetti,nonostante le linee guida contrarie sulla vaccinazione contro il meningococco B da parte dello stesso AAP, a cui nei correlati troverete il riferimento).

Si,avete letto bene,lo stesso American Academy of Pediatrics (notizia di gennaio 2015) NON raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non vi siano dei rischi di malattie meningococcica; forse ai media è sfuggita volutamente questa importante notizia?

Ricordiamo per ultimo ma non meno importante,che dal 2% al 30% dei bambini sani in periodo non endemico ,vengono definiti come PORTATORI ASINTOMATICI, e questo dato di fatto,non è correlato ad alcun reale rischio di meningite e dell’epidemia volutamente messa in piedi per speculare sulla vaccinazione e sul fantomatico nuovo test che, proprio nuovo, non è.

Finita la premessa,a nostro avviso ,fondamentale per la comprensione della malattia,torniamo ai dati.

Come giustamente dichiarato dal Dr.Serravalle,ricordiamo che l’epidemia meningococcica (questa è la definizione dell’Organizzazione Mondiale della sanità) può essere definita tale quando si verificano un numero > di 100 casi/100.000 abitanti/anno, e sicuramente non riguarda il nostro paese.

“Nel 2015 in Toscana sono stati notificati 38 casi di meningococco di cui 31 appartenenti al sierogruppo C (e questa è una vera anomalia), 5 al sierogruppo B, 1 al sierogruppo W, 1 caso non risulta tipizzato, con 7 decessi di cui 6 riconducibili al sierogruppo C e 1 al sierogruppo B. I casi hanno riguardato in particolare le aree metropolitane di Firenze ed Empoli, per poi spostarsi verso le aree costiere (Pisa, Viareggio, Massa) nei mesi estivi e tornare nelle aree metropolitane in autunno. Insomma, si parla di epidemia dimenticando che queste, sono zone con maggiore densità abitativa. Altrettanto vero è che se non vi erano stati casi nel Senese invece,la tv ha trovato il modo per non risparmiare  l’epidemia mediatica infatti, anche in quel territorio è stato proclamato un “Vaccino day-Meningite “il 27 febbraio 2016, e non solo li.

I 31 casi di meningite da meningococco C su 3.750.511 abitanti indicano che l’incidenza è di 0,83 casi su 100.000 toscani, il che colloca la regione nel range più basso tra i paesi, dopo Belgio, Danimarca, Grecia, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Turchia, ma anche Austria Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Lettonia, Serbia, Slovacchia e Slovenia.

Si può perciò dichiarare tranquillamente che da noi non vi è alcuna epidemia.

I casi di meningite da pneumococco in Toscana nello stesso periodo sono stati 42, quelli da Listeria monocytogenes, un germe che può contaminare ortaggi, verdure, carni, formaggi molli, cibi preparati come hamburger e hot dog, paté di carne, salumi, burro sono stati  4.

Ma questi fanno poca notizia. Non se ne parla,come mai?

La paura e l’allarmismo, dove non serve.

La colpa della vaccinazione di massa qual è? L’aumento di infezioni provocate da alcuni sierotipi è correlabile al grande utilizzo del vaccino?

In Italia, sempre nel 2015, i casi totali di meningite da meningococco sono stati 174, in Lombardia sono stati 46. I casi totali da pneumococco sono stati 647, di cui 181 in Piemonte e 113 in Emilia-Romagna, senza per questo suscitare particolare allarmismo. Su scala nazionale, i casi di meningite da Listeria nel triennio 2011-2014 sono stati sempre abbondantemente superiori a quelli da meningococco C (Fig. 1), eppure tutti siamo spaventati solo da quest’ultimo.

meningococco1
La somministrazione di massa del vaccino in uso quindi,sta provocando un preoccupante fenomeno: l’aumento di incidenza di infezioni,provocate da altri sierotipi.

Oggi,un dato reale e sconcertante, riguarda la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici,con inevitabili conseguenze pertanto,sulla possibilità di efficacia terapeutica.  Se a questo, aggiungiamo l’inesattezza di un test “troppo specifico”, che nulla avrebbe a che fare con la diagnostica reale dei casi,siamo davvero al delirio. 

Il vaccino è sicuro? Guardando i dati,la risposta è “NO”.

La Fig. 2 illustra l’andamento della meningite da meningococco C in Italia: è evidente come la malattia si sia mantenuta costante dal 1994 al 2001, abbia registrato un incremento significativo dal 2002 al 2005, seguita, dal 2006  da brusca riduzione, poi lievi oscillazioni del numero dei casi. I dati del 2015 sono identici a quelli del 2008. Non è possibile attribuire la riduzione dei casi segnalata dal 2006 all’introduzione della vaccinazione dal momento che solo dal 2009-2010 il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati e che solo dal 2012 è stato inserito nel Piano Nazionale Vaccinazioni.

meningococco2

Immunogenicità? Di quale percentuale parliamo? Il vaccino non è efficace al 100%?

Menjugate e Menveo,quali sono i nei ad oggi mai visti di questi due vaccini?

Dalla scheda tecnica del Menjugate:

  • La necessità di una dose di richiamo in soggetti già immunizzati con una singola dose (ovvero soggetti di età superiore ai 12 mesi immunizzati precedentemente) non è stata ancora accertata.
  • Non esistono dati su adulti con età pari o superiore a 65 anni
  • Immunogenicità: non sono stati eseguiti studi clinici prospettici di efficacia.

Il Dr Serravalle continua, affermando quanto segue:

“Quindi,l’efficacia del Menjugate dopo 1 mese dalla somministrazione è del 78% nella fascia d’età 1-2 anni (epoca in cui il vaccino si somministra abitualmente), del 79% nella fascia 3-5 anni, per aumentare all’84% tra gli 11 e 17 anni e al 90% tra i 18 e 64 anni.

Anche la scheda tecnica di Menveo, andrebbe letta ai genitori e alle famiglie per fornire informazioni su efficacia e durata dell’immunità conferita,poiché la sua immunogenicità verso il siero gruppo C è del 73% dopo un mese per ridursi al 53% 12 mesi dopo la vaccinazione nei bambini 2-10 anni. I risultati sono migliori per gli adolescenti: l’84% 1 mese dopo la vaccinazione”.

Ringraziamo il Dr.Serravalle per le sue considerazioni e ricordiamo altresì la pubblicazione su PEDIATRICS dello studio (febbraio 2015) inerente all’aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica e di un esito fatale tra i bimbi con comorbilità rispetto ai bambini sani.

american pediatrics

Gli autori dello studio concludono “i sierotipi non inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile,sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia” (http://www.medscape.com/viewarticle/839127).

Non dimenticando gli effetti indesiderati,alleghiamo le importanti reazioni al vaccino,quale La sindrome di Guillain Barre ,conosciute bene dal CDC e dalla stessa FDA (http://fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/2005/ucm108494.htm ).

Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma. Lo stesso CDC nella sua pagina scrive che nessun vaccino è sicuro al 100% (https://vacciniinforma.it/?p=3587 )

Ricordiamo in ultimo che la rivista medica JAMA ha pubblicato le reazioni avverse riportate in USA durante i primi due anni (2000-2002) di utilizzo di massa del vaccino antipneumococcico eptavalente (quello in uso anche in Italia). Si tratta di oltre 4154 reazioni avverse presentate da bambini e adolescenti, con un’incidenza di 13,2 segnalazioni ogni 100.000 dosi distribuite.

Le segnalazioni più frequenti riguardano: febbre, reazione nel punto di inoculo, pianto anomalo e prolungato, rash cutaneo, orticaria, dispnea, disturbi gastrointestinali, artrite pseudosettica. Reazioni gravi sono state segnalate nel 14,6%, con 117 morti e 34 casi di infezione invasiva da pneumococchi, che con alta probabilità denotano, l’inefficacia della vaccinazione per quei soggetti. 

Eventi immuno-mediati sono stati registrati nel 31,3% delle segnalazioni. 14 pazienti hanno presentato reazione anafilattica. Altri 14 pazienti hanno sviluppato trombocitopenia ed altri 6 malattia da siero. Nel 38% delle segnalazioni si sono avuti sintomi neurologici. Convulsioni sono state descritte in 393 segnalazioni.

Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate. In realtà quello di cui abbiamo bisogno, quello che i giornali non dicono, quello che le istituzioni mediche spesso trascurano, è la creazione, anche per le vaccinazioni antimeningite, così come per tutti i vaccini, di un sistema di sorveglianza che valuti obiettivamente efficacia e sicurezza.

Più casi,più vaccini. Il test che smaschera  la finta epidemia.

Dopo aver chiaramente descritto tutto,torniamo a parlare del test,riportando le parole di colui che lo ha creato.

Non è assolutamente un test nuovo e rivoluzionario (come invece è stato scritto sui giornali quali repubblica,la nazione, etc) .

“il sistema di diagnosi batteriologica da un contributo “salvavita” alla salute pubblica: il metodo consente – con la macchina Real Time, utilizzata anche per la ricerca del virus Hiv – a tempo di record, al massimo in 45 minuti (contro i due giorni della coltura batterica che a volte impiega anche una settimana, quando non fallisce) di riconoscere il batterio responsabile della meningite e di altre infezioni”.

Dissentiamo da ogni affermazione scritta inerente a questo sistema di diagnosi che  (ricordiamolo) non può essere utilizzato e questo lo afferma CHI LO HA INVENTATO,ovvero,lo stesso Mullis.

Non è un nuovo metodo, e considerando che, quello della Toscana è un falso allarme alimentato dai media,ricordiamo altresì che lo stesso OMS , parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno, abbiamo ben capito la motivazione dell’utilizzo dell’Abbott RealTime, un test GRAZIE al quale  (loro stessi lo dichiarano) si rileverebbero moltissimi casi in più .

Paradossalmente, il più grande problema della PCR deriva proprio dalla sua elevata sensibilità ed efficienza. In effetti la reazione risulta molto sensibile alla presenza di materiale genetico contaminante che si può trovare in differenti posti: strumentazione, operatore, ambiente esterno.

Una delle maggiori fonti di contaminazione consiste nell’apertura di provette contenenti materiale amplificato (contaminazione da carry over) il quale, a seguito dell’apertura del recipiente, può disperdersi nell’aria sotto forma di aerosol che potrebbe contaminare successive PCR.

Considerato che non vi è alcuna epidemia e che in toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83 di che stiano parlando?

E perchè non viene specificato l’utilizzo di un  test molecolare che diagnostica innumerevoli casi in più di meningite?

In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino.

Test molecolare? Quello che serve per creare a tavolino la finta epidemia; peccato che qualcuno si sia dimenticato di far sparire le affermazioni di Kary Mullis.

“Test” PCR

Questo test genetico, chiamato PCR (Reazione a catena della Polimerasi), viene utilizzato per “confermare” e monitorare l’intensità dell’infezione Hiv in base al presunto numero di copie di virus per millilitro di sangue (IN QUESTO CASO, viene utilizzata per trovare più casi di meningite; tutto ciò dopo la perdita di milioni di dollari susseguita alla mancanza di analisi dei cittadini che hanno perso fiducia anche nella tematica HIV /AIDS, protratta in maniera meschina da anni) .

Qualche appunto di  microbiologia medica che dimostrano come funziona la PCR.

pcr1

pcr2

La PCR è controindicata quando il patogeno esiste davvero,figuriamoci quando non si conosce nemmeno ciò che si cerca.

Ancora qualche dubbio sulla panzana di casi che ci viene propinata?

A voi le considerazioni,noi crediamo solo ai dati di fatto.

Un test talmente specifico da trovare il batterio ovunque,questa non è prevenzione ma un piano ben organizzato,dall’inizio alla fine.

In ultimo per concludere,c’è  la palese contraddizione delle autorità che da un lato lanciano allarmismi (spingendo al vaccino) e dall’altra minimizzano il problema quando gli si fa notare che stanno creando un grave danno al turismo.

Dai virologhi agli assessori arrivano parole molto dure su chi non si vaccina ; gli stessi sostengono questa epidemia inesistente (non supportata da alcun dato scientifico) arrivando a danneggiare il turismo.

Gli albergatori toscani hanno perso lavoro (la maggior parte dei turisti che ha cancellato le prenotazioni erano esteri,parliamo di germania,america,francia etc); dinnanzi alla rabbia,qualcuno dovrà spiegare e dare delucidazioni assumendosene tutta la responsabilità.

Se è vero che dobbiamo tutti vaccinarci perché siamo in emergenza, allora dovrebbero raccomandare la vaccinazione anche ai turisti e a chiunque vada in quei posti della Toscana.

Siamo solidali con il Dr.Serravalle,il quale non ha avuto spazio (come accade di solito,viviamo in dittatura,è bene ricordarlo) il 5 aprile su Radio Rai1.

Invitiamo i gentili lettori ad ascoltare esattamente la trasmissione (riportato il link di seguito) ; il minuto 37 è particolarmente interessante e divertente per il dr. Rezza il quale,sui messaggi degli albergatori arrabbiati,cerca di sdrammatizzare dopo aver creato allarmismo.

A supportare le parole basate su evidenze scientifiche e dati ufficiali del  Dr Serravalle, c’era anche il Dr Tancredi Ascani,il quale è intervenuto scrivendo quanto segue senza ricevere però,alcuna risposta:

“quella della Toscana è un falso allarme alimentato dai media. Secondo l’OMS si parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno. In toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83. Ma di che stiamo parlando? E perchè non dite che state usando un test molecolare che diagnostica fino a 2/3 di casi in più di meningite? In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino”.

L’intervento del Dr Tancredi Ascani è stato letto dalla conduttrice (al minuto 25.30)  ma nessuno ha dato una risposta alle sue affermazioni e quesiti. Questo dimostra e conferma la poca voglia di fare chiarezza.

La censura non è più accettabile.

(Di seguito il link della trasmissione).

  • Radio Rai,trasmissione del 5 aprile 2016

Purtroppo i medici onesti ne fanno le spese. I cittadini, i genitori e quindi tutti noi contribuenti,ci stiamo rendendo conto delle bugie e delle omissioni perpetrate da anni.

Noi vogliamo verità e continueremo nonostante la censura e le minacce,a divulgare tutto ciò che può essere utile al fine di comprendere.

Sarebbe il caso di guardare le evidenze  e smetterla con questa farsa triste e indecorosa. Non solo i media,ma perfino le radio si prestano ad un teatrino ridicolo.

Nonostante ciò, altrove c’è chi lotta.  In Francia,seguiamo il caso dei lotti ritirati. In Italia aspettiamo una svolta.

RIFERIMENTI 

Meningococcal Vaccines: WHO position paper, November 2011.Weekly Epidemiological Record 2011:521–540.

Jafri et al.: Global epidemiology of invasive meningococcal disease. Population Health Metrics 2013 11:17.

http://sienafree.it/salute-e-benessere/257-salute/78858-meningite-vaccino-day-sabato-27-febbraio-sul-territorio-della-provincia-di-siena-modalita-della-giornata

http://www.iss.it/binary/mabi/cont/Report_MBI_20151223_v4.pdf

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110281&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-1

Rosenstein NE, Perkins BA, Stephens DS et al – Meningoccal disease – N Engl J Med 344, 1378-88, 2001

Christensen H, May M, Bowen L, Hickman M, Trotter C L. Meningococcal carriage by age: a systematic review and meta-analysis. Lancet Infect Dis. 2010 Dec;10(12):853-61.

Soriano-Gabarró M, Wolter J, Hogea C, Vyse A. Carri age of Neisseria meningitidis in Europe: a review of studies undertaken in the region n. Expert Rev Anti Infect Ther. 2011 Sep;9(9).

Dominique A. Caugant, Georgina Tzanakaki & Paula Kr iz. Lessons from  meningococcal carriage studies. FEMS Microbiol Rev  31 (2007) 52–63

Stephens D S. Biology and pathogenesis of the evolutionarily successful, obligate human bacterium Neisseria meningitidis. Vaccine, 2009, 27 (Suppl. 2):B71–77

The immunological basis for immunization series: module 15 – meningococcal disease. Geneva, World Health Organization, 2010. (Available from http://whqlibdoc.who.int/publications/2010/9789241599849_eng.pdf).

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110282&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-2

Il Tirreno 7 settembre cronaca di Pisa

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2015/10/24/meningite-un-caso-a-pisa-profilassi-per-pendolari-treno_69b4442c-3e5e-486e-b221-ec671008f9f8.html

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110279&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016

http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/meningite.asp

http://pediatrics.aappublications.org/content/pediatrics/early/2014/07/23/peds.2014-1383.full.pdf

http://pediatrics.aappublications.org/content/pediatrics/early/2014/07/23/peds.2014-1383.full.pdf

Bechini A1, Levi M, Boccalini S, Tiscione E, Balocchini E, Canessa C, Azzari C, Bonanni P.Impact on disease incidence of a routine universal and catch-up vaccination strategy against Neisseria meningitidis C in Tuscany, Italy.Vaccine. 2012 Oct 5;30(45):6396-401. doi: 10.1016/j.vaccine.2012.08.019. Epub 2012 Aug 23.

Borrow R et al. Antibody persistence and immunological memory at age 4 years  after meningococcal group C conjugate vaccination in children in the United Kingdom. Journal of Infectious Diseases, 2002, 186: 1353–1357.

Perrett K P et al. Antibody persistence after serogroup C meningococcal conjugate immunization of United Kingdom primary-school children in 1999–2000 and responseto a booster: A phase 4 clinical trial. Clinical and Vaccine Immunology, 2010,50:1601–1610.

http://www.phac-aspc.gc.ca/publicat/cig-gci/p04-meni-eng.php#a3

http://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Menjugate.asp#ixzz41NxHbWsV

http://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Menveo_Im_1_Fl_1_Sir_0_5_Ml.asp#axzz41NwpLvPI

Larrauri A et al. Impact and effectiveness of meningococcal C conjugate vaccine following its introduction in Spain. Vaccine, 2005, 23:4097–4100.

https://casellario.inail.it/cs/cci/comunicazione/news-ed-eventi/istat-non-si-ferma-il-calo-degli-incidenti-e-dei-feriti-i-dati-sono-stati-forniti-dallultimo-rapporto-aciistat.html

ttp://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/lizioli.asp

http://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/meningiti.ap

Versione on-line di Green n°13 aprile-maggio 2008. 10 domande sulla meningite meningococcica http://www.incaweb.org/green/n0013/index.htm)

http://www.assis.it/la_meningite_in_toscana/

 

 

 

 

ALLEGATI “ABBOT REAL TIME” IL TEST FASULLO

http://www.scamilloforlanini.rm.it/bandi/allegati/b000842/Allegato%20A%20-%20Lotto%202.pdf

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Vaxxed: big Pharma e la censura nei confronti del dr.Wakefield

Il FILM titolato  “ Vaxxed: From Cover Up To Catastrophe”  che riporta lo scandalo in cui è stato coinvolto il Dott. Andrew Wakefield con l’accusa di aver pubblicato dati fraudolenti sulla relazione autismo/vaccini,è andato in onda l’1 aprile presso l’Angelika Film Center di New York.

E’ stato registrato un “Sold Out” in diverse sale e per svariati giorni.

Condividiamo la dettagliata intervista del Dottor Andrew Wakefield. La risposta ai dubbi e alle diffamazioni che circolano da troppo tempo.

Vacciniinforma ringrazia le preziose collaborazioni con i produttori,giornalisti e genitori attivi in questa causa.

La visione e` raccomandata a tutti
Ringraziamo per la traduzione la preziosa Francesca Alesse.

vaxxed

Nonostante la censura,la proiezione è stata un successo che ha registrato il sold out per diverse sere consecutive.

Questo dimostra una cosa,la censura non viene più tollerata.

Il film Vaccinati: dall’occultamento alla catastrofe” riguardante l’insabbiamento di dati vitali, commesso dai CDC di Atlanta, in merito a uno studio del 2004 che, se fosse stato pubblicato con i dati reali, avrebbe collegato causalmente il vaccino trivalente MMR [morbillo-parotite-rosolia] all’autismo.

Il film riporta grazie al  Dr. Andrew Wakefield, e al suo regista, diverse interviste e studi,citando le fonti e riportando testimonianze reali,con nomi e volti dei genitori di bambini danneggiati da vaccino MMR.

wakefield film

Ricordiamo gli accadimenti.

Le ultime notizie davano per certa, la visione dello stesso film grazie ad “Angelika Film center” la quale ospiterà  ospiterà Vaxxed  i biglietti saranno messi in vendita a partire da  Mercoledì 30 marzo 2016.

wake

L’anteprima del film sarà il primo di aprile. Coloro che sono interessati a guardare  il film nelle loro città dovranno iscriversi a VaxxedTheMovie.com mandando loro una mail con la suddetta richiesta.

Al Tribeca Film Festival non parteciperà Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe, il film documentario che ripropone il collegamento supportato da fonti e studi (volutamente occultati) tra vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (Mmr) e autismo.

Robert De Niro, cofondatore della manifestazione e coinvolto direttamente nella malattia (è padre di un ragazzo affetto da autismo), aveva sperato che il film potesse contribuire al dibattito in materia,invece come accade nelle migliori partite, ha passato ad altri la palla.

Ovviamente di parte,la stessa Bbc, riferisce che la visione del film insieme ad alcuni scienziati avrebbe fatto decidere loro della sua esclusione dal festival.

Interessante la posizione di De Niro il quale repentinamente cambia il suo pensiero ,sopratutto dopo l’incontro tra lo stesso De Niro e Bill Posey (il quale pur essendo provaccino,ha dichiaratamente espresso il suo dissenso sul principio di trasparenza non rispettato dalle multinazionali e dal governo americano nei confronti dei cittadini inconsapevoli di tutto).

Vaxxed, un Film che il dr. Wakefield , medico che nel 1998 propose il legame tra vaccino e autismo  ha diretto e contribuito a scrivere.

Ricordiamo che nonostante il silenzio del dr.Wakefield,in questo tempo, lo scenario su questa correlazione è stata riaperta dal Dr. Steve Walker e colleghi,i quali  perseguendo la metodologia di Wakefield, mostrano delle variazioni molecolari nei tessuti intestinali dei bambini con diagnosi di autismo (fonte alla fine).

Alla notizia dell’esclusione del film dal festival Wakefield e il produttore hanno commentato: “Abbiamo appena assistito a un altro esempio del potere di big Pharma”.

(Di seguito la video intervista di entrambi)

VAXXED producer Del Bigtree UNCUT full interview with ABC World News

Di seguito l’intervista al produttore del film censurato,condotta dall’ ABC Word News.

Ovviamente,la maggioranza della popolazione ha iniziato a comprendere la reale censura protrattasi da anni nei confronti del dr. Wakefield ,alimentando così, la voglia di conoscere i suoi studi e puntando il dito contro la troppa superficialità e la poca preparazione dei medici nei confronti di innumerevoli vittime del sistema.

De Niro invece avrebbe giustificato così la sua decisione: “Il Festival non cerca di evitare o rifuggire le polemiche. Tuttavia, abbiamo dei problemi con alcune cose di questo film tali da impedirci di presentare nel programma del Festival”.

Un fatto è chiaro come il sole.

Lo stesso De Niro,rappresentante di Tribeca ha ceduto alle pressioni esercitate dalle forze pro-vaccino,  per le quali non verrà mostrato e mandato in visione questo documentario.

Nonostante lo stesso produttore lotti perchè ciò venga cambiato,un fatto è certo: Il Dr. Wakefield è un pericolo per l’industria farmaceutica e le multinazionali.

Dalla pagina facebook di Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe,si legge quanto segue:
Sabato, 26 marzo 8:30 pm pst
“Ad oggi, riguardo al tribeca film festival, c’è la decisione di insabbiare e censurare il suddetto documentario.
Le accuse contro questo film sono le stesse perpetrate da sempre nei confronti del Dr. Wakefield senza dare alcun diritto di replica.

Abbiamo appena assistito all’ennesimo esempio della potenza degli interessi corporativi volti a censurare la verità.
L’ azione di tribeca non finisce qui e faremo di tutto per portare il film alla visione.

Siamo grati per le migliaia di persone che si sono mobilitate, compresi medici, scienziati, educatori e la comunità dei genitori con bimbi autistici.
Avanti tutta,noi ci impegneremo affinchè la corruzione non vinca”.

Come scritto precedentemente,troviamo alquanto strano il comportamento di De Niro, dopo un’ora di conversazione con Bill Posey (il deputato che ha interagito direttamente e a lungo con l’informatore dei CDC ,William Thompson) c’è stata la notizia della censura al festival.

Non ci stupisce affatto il comportamento di De Niro,ma non avere voce in capitolo da parte del Dr. Wakefield è a dir poco orribile.

Ancora una volta si legge una parola : CENSURA.
Ad ogni modo, Tribeca ha vinto con lo spazio di Angelika film center  e siamo sicuri che il documentario Vaxxed e la condivisione della triste realtà contenuta in esso,potrà aiutare moltissime famiglie.

Ricordiamo che lo stesso,accadde per il documentario che fece mobilitare il CDC. Questo trattava i danni del Thimerosal riportando diverse testimonianze.

Insomma,la solfa è sempre la stessa .
Ci auguriamo che questa censura finisca.

E la storia si ripete  (https://vacciniinforma.it/?p=2036)

Quando entra in colluttazione la politica

E’ davvero una guerra aperta.

CDC Scientist: ‘Abbiamo programmato un incontro per eliminare tutta la documentazione relativa alle ricerche che correlano lo studio vaccino-autismo’;
Uno scienziato dell’organo Centers for Disease Control (CDC) ha fatto un’ammissione senza precedenti;
Parliamo di Bill Posey.

I dati omessi relativi al suddetto studio,suggerivano che i maschi afro-americani che avevano ricevuto il vaccino MMR prima dei 36 mesi erano ad aumentato rischio per l’autismo. dichiarazioni del-Dr. William Thompson.
Il CDC assieme al co-autore di Thompson,il Dr. Frank DeStefano, direttore del CDC (organo di immunizzazione di sicurezza) hanno difeso lo studio controverso come originariamente pubblicato. Il Dr. DeStefano spiega perché qui in dettaglio.
Una nota finale: Posey afferma inequivocabilmente che egli è pro-vaccino.

Ascolta la dichiarazione del rappresentante Posey qui a 01:02:24

Ma non finisce mica qui…
Le prove sulla sicurezza ed i benefici dei vaccini sono provate; questa la risposta del dottor Vivek Murthy che ha voluto rispondere a voi personalmente su questo tema contro la petizione che circola da diverse settimane…

Di seguito il video

Di seguito gli allegati della Deposizione intera di Posey su Dr. Thompson e sulla storia del dr.Wakefield,un Dottore attaccato da Big Pharma nonostante le evidenze.


Le dichiarazioni di Bill Posey (provaccino) fanno drizzare i capelli :

“Mi alzo oggi in materia di integrità scientifica e di ricerca. Per cominciare, io sono assolutamente, decisamente pro-vaccino. I progressi nella vaccinazione medica hanno salvato innumerevoli vite e moltissime altre hanno grandemente beneficiato della salute pubblica. Detto questo, è preoccupante per me che in una recente audizione al Senato sulle vaccinazioni infantili, non venga mai detto che il nostro governo ha pagato oltre $ 3 miliardi con un programma di risarcimento di danni vaccino per i bambini che sono stati danneggiati dalle vaccinazioni. Indipendentemente dalla materia, i genitori prendono decisioni circa la salute dei loro figli e meritano quindi di avere le migliori informazioni. Essi dovrebbero essere in grado di contare su organi come le agenzie federali . Nel mese di agosto 2014, il dottor William Thompson, uno scienziato presso il CDC, ha fornito i documenti relativi ad uno studio del 2004il quale esaminava la possibilità di una correlazione tra la vaccinazione MMR (parotite, morbillo, rosolia) e l’autismo”.

Con l’augurio che questo sleale e spregevole comportamento dei vertici dissidenti finisca,auguriamo al dr. Wakefield e al suo staff ogni bene.

 

CORRELATI E RIFERIMENTI

IL CASO WAKEFIELD,TUTTA LA VERITA’

http://www.jeffereyjaxen.com/blog/autism-some-discussions-are-more-equal-than-others-in-america

https://tribeca-film-festival-removes-anti-vaccination-film/#

http://www.autismfile.com/uncategorized/vaxxed-the-powerful-new-documentary-the-cdc-wishes-would-just-go-away

http://www.jeffereyjaxen.com/blog/tribeca-be-damned-vaxxed-documentary-released-in-new-york-friday-april-1

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Un dubbio sempre più grande “Vaccinare o non vaccinare”?

La prima domanda di un genitore è “vaccinare o non vaccinare i propri figli”?

Una serie di link per iniziare ad approfondire in merito a questa scottante tematica.

studi
A seguito delle vostre numerose domande,sentiamo il bisogno di rispondervi tramite queste poche righe.

Alla domanda “cosa devo fare” rispondiamo con  un percorso di studio; nessuno di noi può consigliare in merito.

La genitorialità è sacra, pertanto nessuno dovrebbe influenzare alcuna scelta, così come nessun medico dovrebbe perpetrare terrorismo psicologico verso quelle madri che hanno legittimamente dei dubbi sulla profilassi vaccinale.

Ultimamente assistiamo ad una vera e propria caccia alle streghe  nei confronti di chi condivide materiale scientifico inoppugnabile,e sopratutto verso gli stessi Dottori (ricordiamo il Dr.Serravalle,Gava,Miedico,Ascani etc) i quali mantengono la loro correttezza e rispettano il primo principio di un Medico “PRIMUM NON NOCERE”.

Evidentemente il loro corretto operato si scontra con la volontà degli stessi (ci permettiamo di definirli come) ORGANI (IN)COMPETENTI.

Una scelta dovrebbe essere effettuata in maniera consapevole.

Consigliamo ai genitori dubbiosi di contattare i medici e professionisti; ascoltate i loro pareri,ponete loro tutte le domande del caso ma approfondite.

Informatevi seriamente; non seguite solo articoletti scritti da chi ha interesse nell’omettere e distorcere la realtà dei fatti.

Non abbiate paura di effettuare una scelta e qualora vi trovaste di fronte un pediatra che alza la voce (purtroppo lo fanno in molti) registrate il tutto e denunciate.

Nel caso lui dovesse continuare nelle proprie posizioni,chiedete di mettere nero su bianco ciò che afferma ovvero “I VACCINI SONO SICURI AL 100%”.

Vedrete che non sottoscriverà un bel niente; sarebbe una responsabilità troppo grande la sua,ma voi tenete a mente quale sia la vostra e non lasciatevi intimorire.

Qualora vi doveste trovare di fronte una forzata richiesta di firma del “consenso informato” (che informato non è in realtà),ricordate di non firmare alcunché. Portate dietro il VOSTRO consenso e chiedete alla struttura sanitaria di protocollarvelo.

Non fermatevi a guardare programmi televisivi che non hanno alcuno scopo di dare spazio alla controparte scientifica per paura che la verità sia una volta per tutte raccontata ai cittadini.

Non abbiate paura di approfondire.

Solo la conoscenza rende davvero libero l’uomo. Molti genitori chiedono cosa fare,come muoversi; lo studio è l’unica risposta che possiamo fornire loro.

Quando ci si sentirà maturi ed un minimo informati,allora la scelta verrà da sé.
Il primo step è iniziare a leggere,studiare,informarsi,in particolare da questo argomento.

Una libera informazione per una consapevole scelta,questo il nostro motto.

Di seguito una serie di link utili per i primi approfondimenti relativi alla onerosa tematica della vaccinazione.

vero-falso

 

 

 

CORRELATI

REAZIONI AVVERSE A SEGUITO DI VACCINAZIONI. GLI STESSI PRODUTTORI DICHIARANO QUANTO SEGUE.
Qui di seguito i dati essenziali di questo rapporto:

1. Reazioni avverse in più di 40 paesi – Il documento della società GSK è basato su 1.742 referti medici internazionali inviati “spontaneamente” durante due anni. In totale, 41 paesi hanno partecipato allo studio. I rapporti raccolti provengono principalmente da Italia, Germania e Francia.
2. Milioni di dosi distribuite – Durante il periodo, sono state iniettate 24.283.415 dosi di vaccino Infanrix Hexa. Sono tra 6 e 24 milioni i bambini che sono stati vaccinati, in numero variabile secondo il dosaggio raccomandato. Complessivamente, più di 70 milioni di dosi sono state distribuite dal lancio del vaccino nel 2000.
3. Ben 825 casi differenti di complicazioni mediche – In circa trenta pagine, il documento presenta, in varie tabelle, tutte le reazioni avverse elencate nelle varie relazioni mediche redatte dopo la vaccinazione. Le reazioni avverse possono interessare tutti i sistemi e gli organi del corpo del bambino: sistema respiratorio, sistema cardiovascolare, sistema nervoso, sistema immunitario ecc.
4. Centinaia di casi gravi – Il documento riporta 559 casi gravi , ma solo 56 sono elencati nel documento ufficiale, in merito al vaccino Infanrix hexa. L’autismo, la morte improvvisa in culla, problemi di anemia e problemi polmonari sono elencati nelle tabelle.
5. AUTISMO – A dispetto di coloro che si affannano ad affermare il contrario, gli eventi di Autismo compaiono più volte nelle tabelle riportate nel report [ad es. a pag. 27], ma non è chiaro come GSK giudichi questi eventi [nel caso di pag. 27 lo riporta nel gruppo dei “Mental Impairment Disorders” e lo classifica come Serious]. L’Autismo compare poi a pag. 626, 632, 756, 995, 1147, 1201, 1206.
6. Decesso di 14 bambini – Durante il periodo in analisi, sono stati riportati 14 decessi di bambini vaccinati. La cosa sconcertante nei report sui decessi è la chiara correlazione temporale fra vaccinazione e decesso [ad es. il primo caso a pag. 1220 avvenuto 11 giorni dopo la vaccinazione, e il secondo caso ancora 11 giorni dopo la vaccinazione – morte in culla – ma in nessuno dei due è disponibile l’autopsia], mentre la GSK dichiara il contrario a sostegno della propria opinabile linea di condotta in cui gli eventi sono considerati seri solo se corrispondono ai criteri medici stabiliti da se stessa..
7. Risultati positivi – In conclusione al documento la GSK ritiene che la tolleranza del profilo di rischio-beneficio di Infanrix Hexa continua ad essere favorevole, malgrado questa via crucis. Infine, l’azienda farmaceutica sarebbe impegnata a sostenere le autorità a monitorare attentamente le complicazioni più gravi e i decessi.
http://www.informasalus.it/…/infanrix-hexa-complicanze.php

DAL MANUALE MERK

Merck è un produttore di vaccini.

<<La barriera ematoencefalica in un bambino è completa solo per l’80 % all’età di due anni.
Qui si parla di “Encefalite” da vaccino, la barriera ematoencefalica non è completa dopo i due anni e il manuale Merck riporta cosa può accadere quando i virus nei vaccini arrivano fino al cervello.>>

http://www.merckmanuals.com/…/brain…/encephalitis

 

MENINGITE

LE MENINGITI (Neisseria meningitidis (meningococco) –  Streptococcus pneumoniae (pneumococco) –  (emofilo o Hi)Haemophilus influenzae) http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/EpidItalia.asp

La malattia è in genere di origine infettiva e può essere virale, batterica o causata da funghi. La forma virale, detta meningite asettica, è quella più comune: di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. La forma batterica è più rara ma estremamente più seria, e può avere conseguenze fatali.

Per meningite fulminante si intende una forma di meningite particolarmente aggressiva, dal decorso repentino che non lascia spazio a terapie. Queste sono particolarmente aggressive e non c’è prova che non possano colpire anche i soggetti vaccinati anche in considerazione del fatto che i vaccini coprono solo alcuni ceppi e che talvolta non danno copertura.

Vi sono infatti stati casi di meningite fulminante che hanno colpito soggetti vaccinati

Non esiste la meningite, ma esistono diversi tipi di meningite, provocati da batteri diversi. Di questi batteri esistono diversi sierotipi, ovvero sottogruppi diversi contro i quali produciamo anticorpi specifici. Relativamente al Meningococco, ne conosciamo 13 sierotipi, di cui i più frequenti da noi sono il tipo B e C ed il vaccino protegge solo contro il meningococco C. Di Pneumococco ne esistono 90 forme diverse e per ciascuna di esse sono necessari degli anticorpi specifici. La diffusione dei sierotipi è estremamente variabile in base a diversi fattori: vari da regione a regione, nel tempo ed in base all’età del soggetto. Da ciò consegue che tale batterio è estremamente variabile, una sorta di bersaglio mobile, contro il quale non possediamo tutti i proiettili giusti.In vaccino antipneumococco oggi in commercio copre soltanto 7 sierotipi. Anche se è vero che questi 7 sierotipi sono quelli più comuni in realtà riescono a coprire (nella migliore delle ipotesi) circa il 60% dei casi e non è quindi in grado di garantire la copertura del 100% verso il batterio. Inoltre, vale la pena sottolineare come i sette sierotipi sono stati “scelti” o meglio elaborati sulla base dei dati statunitensi, perché il vaccino antipneumococco è un vaccino d’importazione, prodotto per un paese dove l’incidenza della malattia è alta e quindi importato in Italia senza andare troppo per il sottile sulle differenze di diffusione dei ceppi.Senza considerare poi che, prescindendo dai potenziali DANNI DA VACCINAZIONE una buona percentuale delle vaccinazioni (pare intorno al 20% ma altri affermano essere maggiore) non offre la copertura auspicata talvolta a causa di problemi legati al vaccino altre volte a causa di una anomala risposta immunitaria del bambino.Inoltre, a prescindere dai vari ceppi, contro meningite batterica fulminante non c’è vaccino che tenga! Questo è il motivo per cui molti bimbi colpiti da meningite erano in realtà vaccinati.

  • Meningite da Meningococco tipo C e vaccino antimeningococco tipo C

“Sull’efficacia di questo vaccino si è espresso anche l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia in un comunicato pubblicato sul Bollettino dell’Ordine dei Medici della Lombardia del marzo 2007: Non vi è ad oggi alcuna evidenza scientifica a riguardo della sua efficacia e noi non siamo legittimati a far correre un rischio vaccinale senza avere la garanzia dei vantaggi che questo può portare. I dati della Comunità scientifica sono tuttora controversi e la possibile efficacia del vaccino è valutata intorno al 30%. Gava Roberto

(Tratto dal libro: Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2010)

http://www.coriv.org/caratteristiche-vaccini/416/

  • PNEUMOCOCCO:

Lo Streptococcus pneumoniae (o Pneumococco) è un batterio molto diffuso che può essere presente nella gola e nel naso di bambini e adulti sani senza dare alcun segno di sé (ciò accade nel 40-60% dei bambini). Esistono circa 90 tipi diversi (sierotipi) di questo germe e alcuni di questi, di solito, sono chiamati in causa più frequentemente quando capita che, per abbassamento delle difese immunitarie dell’individuo, il germe provochi una patologia generalizzata (malattia “invasiva”).

In età pediatrica il Pneumococco può dare infezioni invasive (meningite e un’infezione sistemica) oppure localizzate (otite media acuta, sinusite, polmonite). Il bambino, soprattutto nei primi 2-3 anni di vita, risulta maggiormente esposto a tale infezione perché incapace di rispondere adeguatamente ad antigeni di natura polisaccaridica propri del germe.

Esistono due tipi di vaccini ed entrambi sono composti solo da alcune parti del microrganismo e sono definiti multivalenti perché proteggono verso più sierotipi di Pneumococco:

– il vecchio vaccino antipneumococcico polisaccaridico (23-valente), che si somministra in dose singola per via intramuscolare o sottocutanea;

– il nuovo vaccino antipneumococcico coniugato (7-valente o eptavalente) che si somministra per via intramuscolare e il cui numero di inoculazioni varia in base all’età di inizio del ciclo vaccinale.

Non è sensato somministrare milioni di dosi con una situazione che vede solo pochissimi bambini all’anno in Italia danneggiati dalla malattia. In sanità pubblica occorre scegliere gli interventi di massa sulla base del beneficio che questi possono portare in termini di salvaguardia di vite umane e di miglioramento della qualità della vita e una vaccinazione di massa contro il Pneumococco non soddisfa questi requisiti. Inoltre, se ci dovessero essere effetti indesiderati rari emergerebbero somministrando il vaccino su larga scala. Non siamo in grado di fare un bilancio approfondito tra rischi e benefici. Il nuovo vaccino contro il Pneumococco è stato studiato su misura per i sierotipi di Pneumococco isolati negli Stati Uniti, mentre in Italia i sierotipi presenti non sono ancora noti. Quindi, c’è la possibilità che il vaccino non sia nemmeno molto efficace per la nostra realtà. Inoltre, negli USA l’incidenza della malattia è maggiore rispetto all’incidenza bassissima che c’è nel nostro Paese”.

http://www.coriv.org/caratteristiche-vaccini/malattia-pneumococcica-e-vaccino-antipneumococcico/

  • Meningite B Bugiardini o foglietti illustrativi del nuovo vaccino 

http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages%2Fmedicines%2Fhuman%2Fmedicines%2F002333%2Fhuman_med_001614.jsp&mid=WC0b01ac058001d124

http://downloadpdfz.com/pdf/bexsero-common-name-meningococcal-group-b-vaccine-rdna-88142913.html

http://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2013/20130114125155/anx_125155_en.pdf

http://www.vaccineinjury.info/meningococci/vaccination.html

http://www.novartis.com/newsroom/media-releases/en/2013/1723151.shtml
“Ottenere previsioni di vendita per il vaccino Men B from 2012-2022 nei primi nove paesi (Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Giappone, Brasile e Cina)”

http://www.reportlinker.com/p01591434-summary/Bexsero-Meningococcal-Vaccines-Forecast-and-Market-Analysis-to.html

  • Haemophilus influenzae (emofilo o Hib)


è incluso nel vaccino esavalente

  • La vaccinazione esavalente contiene due vaccini non obbligatori. Infatti, i vaccini obbligatori in Italia sono solo Difterite, Tetano, Polio ed Epatite B. Il vaccino esavalente contiene anche:

anti-Haemophilus tipo b (Hib) coniugato e antipertossico (componenti acellulari) (Pa).

 

 

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“Presa Diretta”,risponde l’associazione Medici Cattolici della Campania: operato aberrante e disdicevole che tutto è fuorché un servizio pubblico.

“NESSUNA CENSURA,CHIEDIAMO UN CONFRONTO SCIENTIFICO”.

I medici Cattolici della Regione Campania solidali con il collega Dr. Massimo Montinari il quale risponde alla trasmissione mediante il seguente video.

Si esprimono con una ferma nota di protesta, i Medici Cattolici della Campania attraverso una lettera aperta firmata dal  Dr. Mario Ascolese (PhD in scienze chirurgiche dell’età evolutiva nonché presidente AMCI Regione Campania).

Gli stessi Medici esprimono indignazione per l’operato disdicevole di una trasmissione che tutto ha fatto, fuorché “servizio pubblico”.

La tematica sulle vaccinazioni è stata affrontata nel modo peggiore possibile,omettendo la verità e cercando di infangare l’operato di illustri colleghi quali il Dr. Montinari Massimo; tutto questo per dare alla gente un capro espiatorio che giustificasse  il calo delle coperture vaccinali.

“Chiediamo  un confronto tra le parti perché la censura non è più tollerata”.

Lo stesso Dr. Serravalle ha espresso solidarietà per il  collega  Dr. Montinari, con la speranza che un giorno ci sia un confronto scientifico reale tra le parti.

 

presa diretta

Insomma,false dichiarazioni,diffamazioni e censure; tutto questo evince dalla puntata titolata “la battaglia dei vaccini” alla quale risponde il Dottor Serravalle affermando “questa non deve essere nè deve diventare alcuna battaglia; non prenderemo parte a ciò”.

Aggiornamenti febbraio 2016

Replica del Dott. Montinari alla Puntata di Presa Diretta “La Battaglia dei Vaccini”

 

 

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NON PARTECIPIAMO ALLA BATTAGLIA DEI VACCINI, PREFERIAMO RAGIONARE

Come diceva Norton,le pubblicazioni scientifiche sono “alterate”,e chi come lui conosce questo sistema,conosce anche le metodiche e il modus operandi portato avanti senza alcuna vergogna da chi non ha interesse a diffondere i dati reali.

L’intervento censurato del Dottor Serravalle e le pesanti diffamazioni verso il Dottor Montinari aprono un divario sempre più ampio fra genitori e medici,fra genitori e sistema.

Il Dottor Serravalle dichiara:

“Crollo delle coperture vaccinali? Falso”

“Ritorno delle malattie? Falso”

C’è stata una strumentalizzazione del caso “difterite” in Spagna che ha portato al decesso un bambino. E’ questo caso è un caso di malasanità”.

Quanto è conveniente tutto questo?

 

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Dr.Serravalle risponde a “Presa diretta”

Dr.Serravalle risponde a “Presa diretta”: TRASMISSIONE PILOTATA

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Epidemie infettive? Che fine hanno fatto? Le affermazioni del Dr.Ascani Tancredi

Che fine hanno fatto le epidemie infettive degli ultimi anni, tanto sbandierate da Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), media e virologi vari, che avrebbero dovuto mietere centinaia di migliaia di vittime anche nel nostro paese?

Le considerazioni del Dr. Ascani Tancredi

tancredi-ascani

Possiamo fidarci ciecamente di queste organizzazioni, istituzioni o personaggi che si occupano di salute pubblica?

Una breve rassegna per non dimenticare:

Sars: sigla che sta per “Sindrome Acuta Respiratoria Grave”, è una forma atipica di polmonite apparsa per la prima volta nel novembre 2002 in Cina. Subito i media predissero le peggiori catastrofi a causa di questa epidemia, con grande soddisfazione dei venditori di mascherine. Il tutto per un virus che restò confinato tra Sud est asiatico e Canada provocando poco più di 800 morti dal 2003 e di cui ormai non si sente più parlare. Per fare un confronto basti pensare che solo la Cina conta 1350 milioni di abitanti e ogni anno ne muoiono circa 200 mila per normali sindromi influenzali.

Influenza aviaria: per questa malattia infettiva contagiosa dovuta ad un virus influenzale che colpisce diverse specie di uccelli e che in rarissimi casi può arrivare all’uomo, nel 2003 scatta di nuovo l’allarme e l’OMS avverte che il virus H5N1 avrebbe provocato “almeno un milione di morti” e avrebbe innescato una pandemia in grado di uccidere milioni di persone con la maggior parte dei paesi impreparata a fronteggiarla. Più di cento milioni di polli vengono abbattuti, solita rincorsa ai farmaci antivirali e vaccini (decine di milioni spesi solo in Italia per farmaci e vaccini rimasti inutilizzati) e solita previsione completamente sbagliata: dal 2003 vengono conteggiati poco più di 200 morti e la maggior parte in Vietnam, Indonesia, Egitto, Thailandia e Cina, nulla succede in Europa dove le condizioni igienico-sanitarie non permettono la diffusione della malattia.

Influenza suina: la pandemia influenzale del 2009 provocata dal virus AH1N1 fu, secondo Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d’Europa, uno dei più grandi scandali sanitari del secolo e prova evidente di come le maggiori aziende farmaceutiche siano riuscite a piazzare “i propri uomini” negli “ingranaggi” dell’OMS e di altre influenti organizzazioni.

Il British Medical Journal, che pure fece un’inchiesta sul caso, pubblicò un articolo shock in cui riportava della presenza di alcuni esperti che avevano partecipato alla redazione delle linee guida dell’Oms per le pandemie, che erano sul libro paga di due tra le più grandi industrie farmaceutiche che producono medicinali o vaccini contro i virus influenzali.
Nonostante tutti i dati a disposizione mostrassero chiaramente, fin dall’inizio, una bassissima pericolosità del virus per l’uomo, l’OMS per un periodo elevò il livello d’allerta addirittura a 6, pari al massimo dell’emergenza, e diede indicazione a tutti i paesi di rifornirsi del vaccino. Molti medici, tra cui il sottoscritto, si sollevarono contro la vaccinazione per questa influenza, ovviamente senza essere presi minimamente in considerazione né dai grandi media nè dagli alti vertici responsabili della salute pubblica. Per fortuna ci ascoltarono la grande maggioranza dei cittadini che si informarono tramite il web e ragionarono con la propria testa.

Il risultato fu comunque questo: con una mortalità 100 volte inferiorea quella già bassa della normale influenza stagionale, centinaia di migliaia di suini furono abbattuti, miliardi di dollari furono buttati al vento nel mondo in vaccini inutilizzati, antivirali pericolosi e mascherine inutili.

La stessa OMS dovette ammettere davanti all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), l’organismo di 47 Stati membri con sede a Strasburgo, di essere stata influenzata dai laboratori farmaceutici quando ha dichiarato lo stato di pandemia per il virus dell’H1N1.

In Europa solo il governo polacco denunciò come truffa colossale questa influenza e il ministro della salute rifiutò, saggiamente, di comprare il vaccino, facendo risparmiare milioni di euro al suo paese; tutti gli altri governi invece, tra cui l’Italia, come al solito supini alle direttive dell’OMS e alle raccomandazioni dei soliti virologi onnipresenti in TV e quotidiani maggiori, caddero in pieno nella trappola e alla fine cercarono di tamponare i danni svendendo i vaccini avanzati ai Paesi Poveri, spacciando il gesto come una nobile operazione altruistica e umanitaria.

 

Potete seguire il Dr Ascani attraverso i seguenti link

  • Dr Ascani Tancredi
  • Omeosan,Epidemie,Dr Ascani Tancredi
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