E’ più importante curare o prevenire?
Alla luce di un rapporto quanto più genuino e corretto su tale tematiche, vorremmo sottoporre delle domande specifiche per comprendere quanto il corretto igienismo alimentare e le corrette abitudini influenzano il nostro corpo,le nostre abitudini e la nostra vita
Vaccini Informa ringrazia il Dottor Tancredi Ascani per la sua professionalità e la sua corretta informazione, nella speranza che si faccia tesoro delle sue preziose risposte e considerazioni.
Dott. Tancredi Ascani
– si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2006 presso l’Università di Perugia ed è iscritto all’Albo professionale dei Medici Chirurghi al numero 6872;
– ha regolarmente frequentato il “Corso Triennale di Medicina Omeopatica Hahnemanniana” diplomandosi presso la S.I.M.O.H. (Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana), diretta dal Prof. Dott. Antonio Negro;
– è iscritto nel Registro dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica;
– ha svolto tirocinio pratico e assistenza continuativa, presso studi medici di omeopati di fama internazionale quali il Prof. Dott. Antonio Negro, il Dott.Giampiero Ascani e il Dott. Pindaro Mattoli;
– da molti anni approfondisce e ha acquisito notevole esperienza nel campo della dietologia che integra, nella sua pratica ambulatoriale, alle sue conoscenze di medico chirurgo perfezionato in Omeopatia;
– ha partecipato a varie trasmissioni televisive di Medicina e tiene frequentemente conferenze sulla Medicina Omeopatica e sulle vaccinazioni rilevando come, la natura dell’obbligatorietà di quest’ultime, sia una violazione morale e fisica della libertà personale, oltrechè un’illogicità scientifica;
– ha scritto numerosi articoli sull’omeopatia e sulle vaccinazioni pubblicati in riviste medico-scientifiche e quotidiani,
– da qualche anno cura il sito www.omeosan.it, da lui supportato, che vuole essere un servizio informativo e interattivo per l’utente che può richiedere on-line consulti medici gratuiti e può trovare approfondimenti sui principi della vera omeopatia unicista hahnemanniana;
– per ulteriori approfondimenti consultare il link http://www.omeosan.it/index.html ;
– attualmente svolge attività clinico-ambulatoriale, come medico omeopata unicista ed esperto in alimentazione, presso studi privati in varie città d’Italia.
Grazie infinite a questo eccellente Professionista.Vaccini Informa ricorda di avere ottenuto il Consenso al trattamento dei dati; si ricorda altresì la riproduzione riservata della seguente intervista.
-
Si parla di prevenzione e cura; tutto ciò gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie? Alla luce dei fatti odierni in cui si dice tutto ed il contrario di tutto, lei Dott. Ascani cosa pensa a riguardo?
“E’ proprio vero che in termini di prevenzione e cura ormai le informazioni sono così tante e discordanti che si sente dire tutto e il contrario di tutto. Purtroppo non ci sono fonti scientifiche ufficiali davvero credibili, viviamo in un mondo in cui le frodi e la manipolazione della ricerca medica sono all’ordine del giorno e quasi tutto ormai è completamente in mano alle grosse aziende farmaceutiche, il cui principale obiettivo è il profitto. Come fare quindi a districarsi tra tutta questa mole di informazioni e distinguere l’utile dal superfluo o dannoso?
In realtà è più facile di quanto si creda ma è necessario fare una premessa:
Se analizziamo la storia della medicina occidentale degli ultimi due secoli, possiamo constatare che questa è progredita in maniera sorprendente, soprattutto grazie ad una diagnostica strumentale sempre più avanzata e alle cosiddette super specializzazioni; ci si è concentrati su aspetti sempre più minuti e circoscritti dell’uomo e della malattia, arrivando a scoprire dettagli fino a poco tempo fa impensabili. A fronte di questo progresso conoscitivo sempre più minuzioso e settoriale e a risorse investite sempre più ingenti, purtroppo non si è assistito ad un corrispondente miglioramento della comprensione vera della “realtà uomo” e tanto meno alla formulazione di farmaci in grado di prevenire o guarire quelle che costituiscono la vera piaga della nostra epoca: le diagnostica strumentale . I farmaci tradizionali riescono in qualche modo a controllarne i sintomi ma queste permangono, non guariscono e oltretutto gli effetti collaterali delle terapie sono spesso peggiori della patologia stessa. Per quanto riguarda le malattie acute i risultati sono di poco migliori. Vero è che gli antibiotici possono essere efficaci ma il loro abuso ha portato all’insorgere di microrganismi sempre più resistenti e difficili da trattare e ad un indebolimento crescente del sistema immunitario di chi ne fa utilizzo.
-
Perchè si parla di “fallimento” della medicina moderna?
A mio giudizio, i motivi principali di questo fallimento della medicina moderna, sono due:
- Il primo è da imputare all’analisi sempre più settoriale, materialista e superficiale della persona che ci allontana da una sua visione globale e dal vero motivo che l’ha portata ad ammalarsi. Si pretende di conoscere il paziente analizzandolo nelle sue parti più piccole come i geni, i cromosomi, le minime alterazioni tissutali o di laboratorio ma questo ci porta spesso a perderci in dettagli che ci dicono ben poco su chi realmente egli sia, sulla sua unicità e complessità e tanto meno ci dicono ciò di cui questi ha veramente bisogno. Questo porta alla formulazione di terapie perlopiù standardizzate che si concentrano solo sugli effetti superficiali della malattia e non sulle cause profonde che son sempre antecedenti a qualsiasi alterazione rilevabile, anche con i più moderni strumenti diagnostici.
- Il secondo grave problema è la perdita di solidi “principi” alla guida di una medicina che è sempre più distante dalle Leggi della Natura. La medicina ufficiale si basa quasi interamente sull’uso di farmaci di sintesi somministrati al fine di far scomparire i sintomi o l’alterazione biochimica a cui si fa risalire la causa della malattia, ma si ignorano quasi completamente il vissuto del paziente, le sue abitudini e il suo aspetto psicologico che costituiscono fattori causali determinanti del suo stato di salute. Si pretende di sostituirsi alla natura facendo uso di terapie che stravolgono completamente il modo di agire fisiologico dell’organismo, nel suo costante tentativo di convivere in equilibrio con il mondo che lo circonda. E questo modo di procedere non può che allontanarci dall’obiettivo di una vera prevenzione, cura e miglioramento della qualità della vita. Se dobbiamo prendere una decisione sulla nostra salute cerchiamo quindi di liberarci da tutti i condizionamenti e dalla miriade di informazioni esterne di dubbia validità e recuperiamo i pochi principi sicuri e inconfutabili che abbiamo, da questi soltanto dobbiamo partire e, usando l’esperienza, la pratica e il buon senso, saremo in grado di capire ciò che è meglio per noi diventando veramente “medici di noi stessi”.
-
Entrando nel vivo della tematica sulla medicina “non convenzionale” può spiegarci in cosa consiste l’Omeopatia?Cosa guida tale pratica,cosa comporta e su cosa si basa?
Uno dei principi cardine che guidano l’omeopatia e quasi tutte le medicine olistiche non convenzionali, è quello che poggia sull’importanza dello stimolare la Vis Medicatrix Naturae (la Forza Curatrice della Natura): la migliore forma di cura o prevenzione è quella che consente ad un organismo di autocurarsi nel pieno rispetto della sua fisiologia e delle Forze della Natura che lo governano (un farmaco può intervenire su una o due reazioni ma nell’organismo ne avvengono miliardi al secondo e tutte agiscono con un’armonia e complessità inimitabili).
Bisognerebbe quindi limitarsi ad avviare questo processo nella maniera più dolce e meno dannosa possibile, mettendo l’organismo nelle condizioni di far da solo il resto. Quando dobbiamo prendere una qualsiasi decisione in campo medico poniamoci sempre questa domanda: “è una cosa che asseconda la direzione della natura? La natura agirebbe così?”. Molti dubbi svaniranno.
-
Entrando nel campo dell’igienismo alimentare; che ruolo svolge l’Alimentazione nel nostro sistema immunitario? Quanto sono importanti le corrette abitudini?
“Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”, ecco un’altra profonda verità che già Ippocrate nel V secolo a.C. aveva compreso. Egli non poteva riassumere meglio l’importanza di una corretta alimentazione come primum movens verso il raggiungimento o il mantenimento della vera salute, nel pieno rispetto della nostra fisiologia. Anche sull’alimentazione ne abbiamo sentite tantissime, ogni anno ci propongono decine di diete diverse che rapidamente vengono poi abbandonate e dimenticate. La stessa “dietologia tradizionale” non riesce sempre a fornire le risposte giuste mancando di un’adeguata individualizzazione e rifacendosi troppo spesso a teorie superate, basate più sul consenso delle opinioni piuttosto che sulle evidenze clinico-scientifiche.
-
Come regolarsi quindi?
Anche qui la risposta è semplice: alimentandosi con cibi più naturali possibile, individualizzandoli secondo gli effetti e le sensazioni che questi ci danno, a prescindere da quali siano le raccomandazioni ufficiali. E’ inutile ad esempio, continuare a bere latte vaccino, anche se ci dicono che fa bene, se la stragrande maggioranza della popolazione che lo assume lo digerisce male o ha aggravamenti di disturbi preesistenti.
-
Cosa significa e comporta la frase “Alimentarsi correttamente” ?
Entrando maggiormente nel dettaglio i consigli che fornisco ai miei pazienti possono essere riassunti in pochi concetti, senza bisogno mettersi a pesare gli alimenti, contare le calorie o imporre menù rigidi da seguire. Mangiando in maniera sana l’organismo funziona meglio, il sistema immunitario si fortifica e la persona, disintossicandosi in maniera naturale, raggiunge di conseguenza il peso forma, oltre a sperimentare un livello energetico superiore.
Vorrei distinguere due aspetti dell’alimentazione.
Il primo riguarda la qualità degli alimenti:
.Prediligere cibi non trattati, cerali integrali, ancor meglio senza glutine, legumi, frutta secca, frutta e verdura di stagione, possibilmente biologici. Condire usando olio extravergine di oliva di buona qualità o olio di lino e semi oleosi (di lino, sesamo, zucca, girasole ecc.) e, importantissimo, usare sempre solo sale integrale (sale rosa dell’Himalaya, grigio della Bretagna ecc.). Ci hanno educato ad avere paura del sale quando questo invece è uno degli integratori più importanti che esista in quanto ricco di oligoelementi, fondamentale per il buon funzionamento della tiroide e quindi di tutto l’organismo.
I cibi che consiglio di evitare sono invece il latte di mucca e i suoi derivati (meglio usare un latte vegetale o, se proprio non se ne può fare a meno, latte e formaggi di capra o pecora), la carne rossa, di maiale, i salumi, gli oli vegetali raffinati (di mais, di palma, girasole, soia o di vegetali misti), parzialmente idrogenati e la margarina.
Sono ammessi, per chi non è vegetariano ma in moderate quantità, pollame, pesce e uova biologiche. Come dolcificante, al posto dello zucchero bianco, aspartame o similari, prediligere il miele, il succo d’agave, la stevia, lo zucchero di canna, il malto d’orzo o lo sciroppo d’acero.
Per quanto riguarda l’abbinamento degli alimenti sarebbe bene non mischiare proteine animali e vegetali nello stesso pasto e adottare il più possibile una dieta dissociata quindi, o un primo e un contorno o un secondo e un contorno; la frutta meglio mangiarla lontano dai pasti. Assicurarsi di bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, con acqua a basso residuo fisso e possibilmente in bottiglia di vetro (composti ormonali presenti nella plastica della bottiglie possono essere rilasciati nell’acqua).
Resta inteso che alimentarsi deve essere anche un momento di piacere e convivialità, ben vengano quindi saltuariamente anche gli sgarri, la conseguente gratificazione psicologica ridurrà certamente gran parte dei “danni” fatti.
.Il secondo aspetto che mi preme sottolineare riguarda la quantità degli alimenti. Anche qui abbiamo una certezza, tendiamo a mangiare troppo e oltre mezzo secolo di ricerche hanno evidenziato che la riduzione delle calorie assunte con la dieta quotidiana aumentano sia la salute che la longevità (basti pensare agli effetti benefici che può dare il digiuno). L’ideale sarebbe quello di mangiare solo quando si ha veramente appetito e smettere ancor prima di sentirsi sazi.
La raccomandazione tipica di fare tanti piccoli pasti durante la giornata non solo non va bene per tutti ma è addirittura controproducente, soprattutto per chi vuole perdere peso. Ogni volta che ingeriamo un alimento infatti, anche un semplice yogurt, provochiamo un aumento dell’ormone insulina che blocca subito il processo di dimagrimento e a ciò fa seguito un calo ipoglicemico che genera stanchezza e desiderio di altro cibo.
Una strategia alimentare che sto seguendo con soddisfazione e che consiglio (previa visita medica che escluda controindicazioni e ad esclusione di bambini o ragazzi in crescita) per perdere peso o mantenersi in salute è diametralmente opposta a quella generalmente consigliata e si basa sull’alimentarsi seguendo un semi-digiuno quotidiano: un unico pasto sostanzioso al giorno, meglio la sera, per facilitare il sonno. Per chi si alza molto presto, o non vuole proprio rinunciarci, si può anche mantenere la colazione. Durante il giorno saranno permessi tè, caffè e tisane senza zucchero, centrifughe di frutta e verdura e verdure crude a pranzo condite con semi oleosi e un po’ di olio d’oliva.
Il pasto serale è assolutamente libero; la persona può mangiare ciò che desidera fino a sentirsi sazia, senza tralasciare naturalmente i consigli alimentari sopracitati ma concedendosi anche qualche piccola gratificazione. Questo modus vivendi porta generalmente, in breve tempo, ad una riduzione dell’appetito, ad un aumento dell’energia e ad un miglioramento della forma fisica e della salute in generale.
-
E’ giusto apportare l’introduzione di vitamine a prescindere dalla sana alimentazione? Oggi c’è molta confusione in merito nonostante un largo e diffuso uso ad esempio della “vitamina D” nei bambini.
-
Quanto oggi il cibo contiene quelle proprietà che servono effettivamente al completamento ed al corretto funzionamento del nostro Sistema Immunitario?
-
E’ giusto per tanto utilizzare queste sostanze in maniera complementare?
Riguardo gli integratori alimentari non sono contrario a priori al loro utilizzo anzi, vi sono casi in cui questi possono agire bene in sostituzione dei farmaci e allora perché no, visto che hanno sicuramente meno effetti collaterali. Il tutto però usando sempre il buon senso e la giusta individualizzazione. E’ innegabile che la frutta e la verdura di oggi si siano impoverite enormemente a livello nutrizionale, rispetto a quelli di una volta, ma una persona sana che si alimenta bene, non ha bisogno di particolari integrazioni. Ricordiamoci sempre che le vitamine e i minerali presenti in natura, nel frutto o nella verdura interi, sono nettamente più salutari per l’uomo di quelli che possono essere sintetizzati (o estratti) in laboratorio.
Questi integratori isolati hanno infatti ben poco di naturale proprio perché non sono inseriti nel contesto armonioso delle migliaia di altre sostanze presenti nella frutta o nell’ortaggio da cui derivano. In diversi studi su soggetti a cui sono stati somministrati integratori singoli a base di beta-carotene, vitamina A e vitamina E, potenti antiossidanti, si è registrato addirittura un aumento dei tassi di mortalità.
Anche in questo caso quindi è sempre da preferire quello che ci offre la natura: il sole al posto dell’integrazione di vitamina D, acqua e limone al posto dell’integratore di vitamina C, una centrifuga di frutta e verdure al posto del multivitaminico etc;
In casi di aumentato fabbisogno è innegabile comunque che alcuni integratori possano essere di aiuto ma consiglio sempre di provare un integratore alla volta e osservarne l’effetto. Se una sostanza è di aiuto o meno, con la giusta osservazione si riesce a capirlo. In ogni caso si dovrebbe ricorrere agli integratori solo in caso di vera necessità e fare sempre dei periodi di pausa per non far abituare l’organismo. Per quanto mi riguarda preferisco utilizzare solo l’omeopatia ma non è raro che, per periodi limitati e con persone che ne abbiano particolare bisogno, affianchi alle cure omeopatiche integratori di ormai consolidata sicurezza ed efficacia come l’ascorbato di potassio, la melatonina etc.
..Pian piano siamo arrivati alla domanda relativa alle Vaccinazioni. Lasciando da parte la scelta genitoriale e concentrandoci sugli aspetti importanti, le chiediamo Dott. Tancredi Ascani di correlare le due tematiche assieme:
-
Si parla di “eradicazione “ delle malattie grazie alla profilassi vaccinale di massa. In realtà Vacciniinforma ha divulgato materiale in merito contenente grafici e documentazioni che attestano il calo della mortalità PRIMA dell’introduzione della profilassi vaccinale di massa.
-
In più,diverse sono le affermazioni rilasciate dai professionisti che hanno racchiuso il tutto in un’unica frase “La vittoria dell’igiene”;
-
Cosa ne pensa a riguardo? Che ruolo gioca una corretta igiene ed una sana alimentazione sulla “eradicazione”di determinate malattie ?
Quello sulla prevenzione tramite le vaccinazioni è uno dei più grandi abbagli della storia medicina. I dati epidemiologici parlano chiaro, la mortalità per le malattie infettive è crollato ben prima dell’introduzione dei vaccini e c’è stato lo stesso andamento anche nei Paesi in cui la vaccinazione non è stata praticata.
Se prendiamo come esempio l’influenza “Spagnola”, provocata da un virus A/H1N1 nel 1918, vediamo che questa ha potuto provocare milioni di morti soltanto grazie alla complicità del periodo storico in cui è avvenuta, durante la Grande Guerra; possiamo ben immaginare le condizioni igienico-sanitarie precarissime, la malnutrizione e lo stress psicofisico a cui era soggetta la popolazione in quel momento. Influenze simili, provocate dallo stesso tipo di virus ma in tempi più recenti e in condizioni igienico-sanitarie nettamente migliori, come è avvenuto per l’influenza suina del 2009, hanno sortito ben altri risultati, disturbi passeggeri più benigni della normale influenza stagionale.
-
Profilassi Vaccinale,Sistema immunitario,prevenzione delle malattie. Tre punti ,tre temi correlati e collegati. E’ fondamentale secondo lei una completa profilassi vaccinale? Anche in bambini di due mesi?
Anche qui cerchiamo di usare il buon senso e lasciamo da parte discorsi complessi sul sistema immunitario o elenchi di studi scientifici, quasi completamente assenti in caso di vaccini o comunque sempre di parte perché condotti da chi i vaccini li produce.
Come è possibile pensare che iniettare in circolo a un bambino sano e di pochi mesi, un cocktail di sostanze tossiche come antibiotici, formaldeide, mercurio, alluminio, ecc., uniti a virus o batteri fatti crescere nel luoghi più innaturali, a volte persino modificati geneticamente e contaminati da nanoparticelle, possa costituire il miglior mezzo di prevenzione dalle malattie?
Così facendo ci allontaniamo anni luce da quello che è probabilmente il principio medico più importante, il “primum non nocere” (per prima cosa non nuocere):
Con i farmaci già arrechiamo un danno al minimo accenno di malattia, con in vaccini andiamo ancora oltre, arrechiamo un danno a persone sane, prima ancora che si ammalino (e che forse si ammaleranno per il vaccino stesso).
Influenzati dai media ci preoccupiamo per malattie ormai quasi del tutto scomparse nel mondo occidentale e non prestiamo attenzione alle vere piaghe della nostra epoca come le allergie, l’asma, le malattie autoimmuni e l’autismo che sono tutte fortemente correlate alle vaccinazioni.
Per esperienza personale ho seguito migliaia di bambini non vaccinati e non ho mai avuto alcun problema con qualsiasi malattia infettiva per cui ci si vaccina. Con pochi granuli omeopatici tutto si è sempre risolto in maniera dolce e rapida, senza dover mai ricorrere ad alcun farmaco.
-
Si parla di anamnesi prima di una profilassi vaccinale. Cosa ne pensa a riguardo? E’ giusto verificare lo stato del nostro Sistema immunitario PRIMA di qualsiasi vaccinazione? Molti sono i dubbi genitoriali in merito a questa controversa tematica.
Sarebbe giusto fare un’anamnesi e interessarsi sugli esami da fare se qualcuno ritenesse utile la pratica vaccinale ma credo che il mio pensiero sia passato:
personalmente sconsiglio sempre e a chiunque di andare ad intaccare il fragile sistema immunitario di un bambino “sano” con qualsiasi sostanza non naturale che possa arrecargli un danno.
Non esistono inoltre esami o metodiche particolari che possano scongiurare in maniera certa un eventuale danno da vaccino. Ancora non abbiamo compreso appieno i complessi meccanismi del sistema immunitario.
Vi son persone che hanno una quantità elevata di anticorpi protettivi verso quella malattia che comunque contraggono, altri invece non hanno anticorpi specifici e non si ammalano.
-
Scoppiano epidemie in comunità vaccinate al 100%. Entrano in gioco altri fattori che sfuggono al nostro controllo, che senso ha quindi rischiare e sprecare tempo e denaro in esami che non ci forniscono alcuna certezza?
-
Quale è quindi il modo migliore di fare prevenzione?
Non dimenticando mai il profondo pensiero di L. Pasteur, padre della Microbiologia moderna, allorchè, nel suo letto di morte, sentenziò:
“…il terreno è tutto, ben più importante del microbo”.
Egli, dopo una vita passata a creare armi (vaccini e antibiotici) rivolti contro virus e batteri, aveva compreso che questi sono nettamente meno importanti di un “terreno” (il sistema immunitario) forte ed è a questo a cui noi dobbiamo puntare per fare una vera ed efficace prevenzione:
seguire quindi un’alimentazione sana, gratificante e senza eccessi, praticare quotidianamente attività fisica, esporsi nel giusto modo al sole, curare l’igiene personale, evitare il più possibile i farmaci e le fonti di inquinamento e, cosa più importante, cercare di vivere una vita serena e gioiosa ascoltando e osservando sé stessi, perseguendo i propri desideri e allontanando tutto ciò che è per noi, o per i nostri figli, fonte di stress psicologico e paura.
Vaccini Informa ringrazia nuovamente il Dott. Tancredi Ascani per la sua professionalità e correttezza sperando che i lettori facciano tesoro dei suoi consigli.
A TAL PROPOSITO E BASANDOCI SULLA PROFESSIONALITA’ DEL DOTTOR ASCANI,RICORDIAMO AI LETTORI UN PRECETTO FONDAMENTALE LASCIATO NEL DIMENTICATOIO DA MOLTI.
“Non Nuocere”
QUESTA FEDELTA’ A CUI DIVERSI CAMICI HANNO RINUNCIATO,PROSEGUENDO PER UNA STRADA DIVERSA.
IL PRINCIPIO CARDINE DELLA MEDICINA È QUELLO DI “PRECAUZIONE” IN BASE AL QUALE, DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE LA DANNOSITÀ DI UN FARMACO O DI UN INTERVENTO, IL MEDICO SI DOVREBBE ASTENERE;
PRINCIPIO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI È STATO ABBANDONATO PER SEGUIRE QUELLO – PER LORO ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO – DEL PROFITTO (non per tutti,ovviamente)