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Difterite

Difterite

Per ogni malattia Vacciniinforma fornirà una scheda che comprenderà le seguenti voci:

  • Malattia e relativo vaccino
  • Causa e Trasmissione
  • Sintomi
  • Diagnosi e trattamento
  • Andamento e Dati Ufficiali
  • Link correlati e relative Info
  • Allegati

Alla fine della scheda,troverete articoli correlati e fonti allegate.

Da questo link è possibile verificare l’andamento della malattia

  • http://apps.who.int/immunization_monitoring/globalsummary/timeseries/tsincidencediphtheria.html

 

La malattia “Difterite”

difterite

La difterite è causata da un bacillo chiamato Corynebacterium diphtheriae che, quando viene infettato da uno specifico virus batteriofago, è in grado di produrre una sostanza (tossina difterica) capace di causare le complicanze tipiche della difterite.

Solo i ceppi tossigeni sono patogeni per l’uomo, mentre gli altri possono essere ospiti abituali della gola; un ceppo tossigeno può comunque trasferire ad altri ceppi non tossigeni il batteriofago rendendoli quindi tossigeni.

La tossina prodotta (che è la stessa per tutti i 57 sierotipi di Corynebacterium diphtheriae) si diffonde per via sanguigna ed esercita la sua azione sia localmente (a livello delle prime vie respiratorie, dove causa la formazione di membrane fibrinose che riducono l’ingresso dell’aria e quindi la respirazione), sia a distanza dalla zona di infezione (soprattutto sul cuore e sul sistema nervoso).

Sintomi,Trasmissione, Incubazione e Contagiosità

La trasmissione è per lo più diretta o, raramente, attraverso oggetti contaminati.

L’incubazione è in media di 1-6 giorni, ma molte volte l’infezione è asintomatica.

La contagiosità dura intorno alle due settimane, senza terapia, mentre con adeguata terapia antibiotica dura meno di 4 giorni. La malattia è caratterizzata da sintomi locali e, come già detto, da complicanze causate dall’azione a distanza della tossina. Caratteristica è la formazione di un essudato membranoso.
I sintomi iniziali sono aspecifici e con una febbre anche modesta; in gola compare poi un arrossamento e, successivamente, delle piccole placche che si ingrandiscono e confluiscono fino ad arrivare a coprire del tutto il faringe, le tonsille, il palato e l’ugola.

Le ghiandole sottomandibolari e laterocervicali diventano dolenti e si ingrandiscono, tanto da creare un aspetto tipico di collo taurino.
Le complicanze a distanza dipendono dalla produzione della tossina e quindi sono proporzionate alla vastità della lesione iniziale, ma dipendono anche dall’età e dallo stato di salute di chi è stato colpito (riniti, tonsilliti, faringiti e bronchiti preesistenti possono creare gravi complicazioni). La tossina può provocare una miocardite che è, insieme all’ostruzione respiratoria, la principale causa di morte. Sono molto più frequenti le forme di infezione asintomatica o con sintomatologia molto lieve.

***I soggetti che superano la malattia in modo spontaneo acquisiscono una immunità duratura, ma pare non sia permanente. Infatti, non è eccezionale un secondo attacco di difterite in coloro che producono una scarsa quantità di anticorpi.***

Nel nostro Paese, l’incidenza della difterite è andata gradualmente riducendosi dagli anni ‘60 agli anni ‘80 del XX secolo ed oggi questa malattia è praticamente scomparsa (l’ultimo caso italiano si è verificato nel 1991, anche se la vera causa del decesso non è mai stata accertata).

La terapia, che si basa sulla somministrazione di antibiotici e anticorpi specifici, è tanto più efficace quanto più è precoce.
Gli antibiotici da usare sono le penicilline e l’eritromicina .

DURATA DELL’INCUBAZIONE

http://www.cdc.gov/diphtheria/clinicians.html

.Altre info relative al Contagio

Il contagio è la trasmissione di una malattia infettiva per via diretta o indiretta. Nel primo caso l’individuo viene contaminato direttamente dalla sorgente di infezione, per esempio mediante contatto sessuale o per trasmissione aerea. Il contagio indiretto è invece mediato da vettori animati, come animali e insetti, o inanimati (aria, suolo, alimenti,acqua, effetti personali, giocattoli, denaro ecc.); gli asciugamani e la biancheria ad uso promiscuo, così come le piscine e i bagni pubblici, possono essere fonte di contagio indiretto per alcune malattie (in genere micosi).

Il contagio implica l’ingresso e l’eventuale moltiplicazione nell’organismo degli agenti patogeni (che possono avere origine batterica, virale, fungina o protozoaria); tale infezione può sfociare nello stato latente o conclamato della malattia; durante il suo decorso, gli agenti infettanti possono quindi fuoriuscire dall’organismo e costituire una fonte di contagio per altri individui.

Nel caso di contagio interumano (da uomo ad uomo), la trasmissione della malattia può avvenire per contatto diretto con un malato o con un portatore sano (colui che porta la patologia senza mostrarne i sintomi). In altri casi l’agente infettante non è trasmesso dall’uomo ma dagli animali; si parla in questo caso di antropozoonosi (ne sono esempi la brucellosi,la rabbia,la toxoplasmosi,la leptospirosi, e la peste).

Le principali modalità di contagio avvengono per via:

AEREA: attraverso goccioline di saliva o escreato emesse tramite colpi di tosse,starnuti o anche tramite la fonazione (morbillo,parotite,influenza,pertosse, rosolia,scarlattina,tubercolosi, meningite,polmonite). Il contagio è tanto più probabile quanto più alto è il numero di individui in un ambiente confinato (collettività, luoghi affollati ecc.).

SESSUALE: attraverso piccole lesioni, secrezioni e fluidi organici con cui si prende contatto durante l’attività sessuale (malattie veneree, tra cui l’epatite B, tricomoniasi,sifilide,gonorrea,condilomi genitali,clamidia,ed herpes genitale).

ORO-FECALE: attraverso l’ingestione di germi acquisiti per via digerente, mediante acqua o cibi contaminati; è un tipico esempio di contagio indiretto (epatite A,tifo,colera,poliomelite,dissenteria,salmonellosi,dissenteria,ascaridiosi,verme solitario,amebiasi,giardiasi).

PARENTERALE: attraverso lesioni cutanee anche di minima entità; è il caso, ad esempio, del tetano e del carbonchio, in cui il contagio avviene per via indiretta tramite penetrazione di spore batteriche presenti nell’ambiente. Altre volte il contagio è causato da trasfusioni di sangue o da uso promiscuo di siringhe (epatiti), da morsi di animali (rabbia) o da punture di insetti (dengue,malaria,febbre gialla).

TRANSPLACENTARE: la placenta consente il passaggio degli anticorpi per endocitosi ma impedisce quello di molti patogeni (fanno eccezione, ad esempio, i virus della rosolia,i batteri  della sifilide ed i protozoi della toxoplasmosi).

Molte malattie riconoscono diverse modalità di contagio. Il raffreddore, ad esempio, può trasmettersi in maniera diretta attraverso starnuti, tosse e fonazione, ma anche in maniera indiretta dando la mano o manipolando oggetti contaminati (in virus possono resistere circa tre ore nell’ambiente esterno).

 

Il vaccino   vaccino

Il vaccino è costituito dall’anatossina batterica inattivata con formaldeide e adsorbita su idrossido o fosfato di alluminio(vedremo in seguito che sia la formaldeide che l’alluminio sono molto tossici per l’uomo). Analogamente al vaccino antitetanico, quello antidifterico contiene anche mercurio (thimerosal) aggiunto come conservante (disinfettante della soluzione vaccinale). Come viene fatto anche per il vaccino antitetanico, la quantità di anatossina antidifterica contenuta nel vaccino pediatrico è molto più elevata di quella contenuta nel vaccino dell’adulto.

Il vaccino viene somministrato in 3 dosi parenterali (in genere insieme a quello antitetanico) ai tempi 0, dopo 6-8 settimane e dopo altri 6-12 mesi.

In particolare, sappiamo che la prima dose provoca la comparsa di anticorpi nel sangue solo nel 30% dei vaccinati; la seconda determina invece, in quasi tutti i riceventi, una risposta sierologia uguale o superiore a 0,01 UI/ml (dose sufficiente per esercitare un effetto protettivo). Con la terza dose, o “dose di rinforzo” somministrata all’incirca un anno dopo la seconda, si produce un marcato effetto immunitario.

Viene previsto anche un richiamo in epoca prescolare che consente di mantenere a livelli protettivi la concentrazione ematica dell’antitossina per altri dieci anni. Non è consigliabile abbreviare, rispetto ai tempi riferiti, l’intervallo di tempo tra le prime due dosi e intervalli maggiori non devono indurre a ricominciare il ciclo vaccinale.

Considerazioni:

  • Il consiglio di vaccinare frequentemente anche gli adulti non è in uso in alcuna Nazione;
  • In Italia non ci sono più casi di difterite, ma si continua ad obbligare la vaccinazione di massa fin dall’età neonatale;
  • In Italia, inoltre, secondo uno studio pubblicato recentemente, non circola più ilceppo tossigeno (cioè capace di causare la patologia) della difterite; infatti, il solo ceppo isolato in alcuni rari casi è un ceppo non tossigeno, totalmente innocuo;
  • In Italia, anche se la copertura vaccinale dell’adulto è del 60-70% e quindi molto inferiore a quella minima (95%) considerata obbligatoria per non avere epidemie, non ci sono epidemie di difterite da molti anni.

Perché allora continuare con la vaccinazione di massa, specie nell’età neonatale (condizione delicatissima per lo sviluppo psico-neuro-immunitario del bambino)?

Non dimentichiamo le molte segnalazioni di effetti indesiderati dopo il vaccino e anche frequenti segnalazioni di convulsioni, encefalopatia, shock anafilattico o episodi di grida incontrollate.

Cenni storici

Nel 1928 in Ungheria venne vaccinata la popolazione delle campagne ma non quella della capitale Budapest.

Nonostante ciò, il calo del tasso di mortalità fu identico.

In Svizzera, il Cantone di Ginevra, fu vaccinato nel 1932 mentre quello di Vaud 12 anni dopo.

Nel Cantone vaccinato i casi scesero da 137 a 20; nell’altro da 135 a 25.

Confrontando i grafici dei 19 paesi europei nei quali venne attuata la vaccinazione tra il 1946 ed il 1952 con quelli della Germania Occidentale che non attuò alcuna profilassi è possibile rilevare come sia casi di malattia che i decessi sono stati paradossalmente inferiori in Germania.
Confrontando i dati del periodo 1944-1952 dei casi di decessi tra paesi come il Canada (“vaccinato”) e il Giappone  (“non vaccinato”) si scopre che in Canada la vaccinazione ha ottenuto risultati eccellenti,come in Giappone la NON vaccinazione.

Ricordiamo inoltre che la Difterite non è scomparsa in quanto per sua stessa natura non potrà mai essere debellata ma è semplicemente in stato “latente” in quanto le attuali condizioni igienico-sanitarie ed alimentari non le consentono di divenire “aggressiva”.

Gravissime forme virali come la peste e la “spagnola” sono state debellate senza l’ausilio di vaccini.

A tal proposito riportiamo i seguenti grafici.

Quali sono i dati reali ed effettivi? Cosa dicono le tabelle?

Quando guardiamo i dati effettivi, vediamo altro. Benché molte persone siano morte a causa della pertosse nella prima parte del 1900, dal momento dell’introduzione del vaccino, il tasso di morte negli Stati Uniti è diminuito di oltre il 90 per cento. Utilizzando la fonte che è stata il riferimento per affermare tutto questo sul giornale Pediatrics, vediamo che il calo delle morti dalla vetta è stato di circa il 92 per cento prima dell’introduzione del vaccino DTP. [4]

 

RIDOTTO IL DEL TASSO DI MORTALITA’  PRIMA DELL’INTRODUZIONE DEL VACCINO DTP

1a


Il numero effettivo di morti dal momento dell’introduzione del vaccino DTP era di circa 1.200 e non i 5.000 e 10.000 varie volte citati.

Un punto ulteriormente importante da notare è la riduzione della mortalità (per pertosse) ogni anno, a prescindere dall’introduzione di questo vaccino.Guardando i grafici evince questa realtà,l’introduzione del vaccino,non ha portato a nessuna tendenza al ribasso,questo fenomeno era fortunatamente iniziato prima.

Un’altra serie di dati a partire dall’inizio del 20° secolo, mostrano la mancata riduzione di mortalità dei vaccini ancora più drammaticamente. Qui si può vedere che il tasso di mortalità era sceso di oltre il 98% prima dell’uso nazionale della vaccinazione DTP nel 1950.

IL TASSO DI MORTALITA’ ERA SCESO OLTRE IL 98% PRIMA DELL’USO DEL VACCINO DTP 

1b

 

L’Inghilterra iniziò con il mantenere le statistiche nel 1838 (62 anni prima erano state riunite le statistiche ufficiali statunitensi). Guardando questi dati, possiamo notare, che il tasso di mortalità per le malattie infettive era alto nel corso del 1800 ed è diminuito dalla metà del 1800 alla metà del 1900 arrivando quasi a zero. Guardando i dati di mortalità per pertosse in Inghilterra, i decessi sono diminuiti di oltre il 99% prima di qualsiasi vaccino.

Altri cenni storici

Agli inizi degli anni ’50, sulla rivista medica “Lyon Medical” vennero pubblicati diversi articoli sottolineando come l’andamento della difterite nei Paesi europei fosse indipendente dalle coperture vaccinali.

“Non abbiamo prove che il declino della malattia e la diminuzione della sua gravità siano dovute alla vaccinazione. Questo fenomeno si è verificato sia in Paesi insufficientemente vaccinati, come la Finlandia, sia in Paesi non vaccinati, come il sia in Paesi non vaccinati, come il Giappone.

  • Si ritiene in genere che un alto tasso di vaccinazione protegga una comunità contro un’epidemia di difterite. Quando la difterite riemerse alla fine del 1980 e all’inizio del 1990 in Europa orientale e in Russia, tra cui anche in Lettonia, si verificarono casi di polineuropatia difterica (DP). Tre fattori principali hanno contribuito a questa epidemia di difterite in Lettonia: abbassamento dei tassi d’immunizzazione infantile, perdita d’immunità negli adulti precedentemente vaccinati ed importazione di difterite dai paesi limitrofi L’incidenza massima di difterite è stata raggiunta nel 1995 con 369 casi e 27 decessi, con un tasso di 14,6 per 100 000. Nel 1995 il programma vaccinale venne modificato in modo tale da somministrare la seconda e la terza dose di richiamo per la difterite a 7 e 14 anni piuttosto che a 9 e 15 anni. Venne avviata una campagna di vaccinazione di massa, mirata ad immunizzare almeno il 90% degli adulti di età compresa fra i 25 ed i 60 anni con almeno una dose di richiamo del vaccino contro la difterite
  • http://jnnp.bmj.com/content/76/11/1555.full.pdf

RIFERIMENTI

Ogni “partito” contrapposto può trovarci conferme e smentite. Quel che non c’è ovviamente (e per quei tempi) è un’analisi sul rapporto rischio/beneficio (di rischi non se ne parla, anche se si citano alcuni casi drammatici legati a vaccinazioni di massa), che forse invece al giorno d’oggi andrebbe fatta

PROBLEMS CONCERNING THE PROPHYLAXIS,
PATHOGENESIS AND THERAPY OF DIPHTHERIA
Bull World Health Organ. 1957; 16(5): 939–973.
PMCID: PMC2538256

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2538256/
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2538256/pdf/bullwho00530-0050.pdf


Lo studio conclude sull’efficacia del vaccino, considerando sempre la base statistica, ma mette in luce anche alcune ombre, come la non efficacia assoluta del vaccino (anche vaccinati si ammalano di difterite) e il fatto che in assoluto la vaccinazione di massa non sia stata l’unica causa della diminuzione su larga scala della malattia. Questa è la conclusione:
“L’incidence de la diphterie a diminue de façon generale à partir de 1930 environ.
Cette decroissance est imputable partiellement a la tendance spontanee vers le declin que la maladie a manifeste durant cette periode. Cependant, elle est particulierement accusee dans les pays tels que le Danemark, le Canada, l’Angleterre et la France, ou de vastes campagnes de vaccination ont ete effectuees. Cette immunisation massive a contribue pour une large part A l’eradication de la maladie, virtuellement realisee dans ces pays. Certains enfants et adultes ont ete toutefois victimes de la maladie, bien que vaccinés, ce qui indique qu’un titre antitoxique eleve du serum ne protege pas de facon absolue contre la diphtérie.”

Queste affermazioni di trovano in dettaglio in questi passaggi:
“Not infrequently it turns out that diphtheria patients, at the outbreak
of the disease, have comparatively high antitoxin titres. Edward &
Allison found that 5 out of 35 previously immunized diphtheria patients had antitoxin titres greater than 0.03 AU/ml.
In samples of the umbilical blood of six infants who contracted
diphtheria very soon after birth Kirstein found the following antitoxin
titres: 1.0, 1.0, 0.05, 1.0, 2.0 and 1.0 AU/ml.
Zironi also refers to the occurrence of diphtheria among immunized
persons, and the comparatively high antitoxin titres not infrequently
found in these cases. Recently, among some diphtheria patients for whom the clinical diagnosis was bacteriologically confirmed, Tasman, Minkenhof, Brandwijk & Smith (data not yet published) have found two cases with titres of 0.1 and 4.0 AU/ml, respectively.
There can be no doubt, therefore, that at least a number of children
may catch diphtheria in spite of having been properly immunized and
in spite of having comparatively high antitoxin titres in their blood, and may even die of the disease.
In the first part of this article it has been convincingly shown that
large-scale immunization consistently carried out has greatly contributed to the virtual eradication of diphtheria in countries such as Canada,Denmark, England and France.
It was, however, pointed out that under certain conditions cases of
diphtheria may also occur among immunized children and adults, though only to a small extent. This means that a relatively high antitoxin titre in the blood serum does not always give protection against diphtheria.
Therapeutically, too, diphtheria antitoxin has occasionally failed.”

Nelle referenze vengono portati articoli scientifici di studiosi che confutavano gli effetti delle vaccinazioni di massa sull’andamento della morbilità della difterite in vari paesi:
“in countries such as Western Germany and Japan, immunization against diphtheria has only been incidental, but the diphtheria morbidity has nevertheless declined at almost the same rate in these countries as in several other countries where immunization has been practised on a large scale.

Gli studi sono:


1. Lyon Med. 1952 May 18;186(20):309-13.
[Distribution of diptheria cases among vaccinated and non-vaccinated in Lyon].
[Article in Undetermined Language]
RENDU R.
PMID: 14947150 [PubMed – indexed for MEDLINE]
———–
2. Lyon Med. 1953 Nov 8;85(45):279-301.
[The disappearance of diphtheria in western Germany and in Japan without mass
vaccination campaign].
[Article in Undetermined Language]
RENDU R.
PMID: 13118908 [PubMed – indexed for MEDLINE]
————-
3. Lyon Med. 1953 Aug 23;189(34):113-21.
[Decrease of diphtheria without vaccination in West Germany and Japan].
[Article in Undetermined Language]
RENDU R.
PMID: 13098317 [PubMed – indexed for MEDLINE]

 

A Berlino, nel 1942 l’80% dei bambini da 3 a 13 anni venne vaccinato, e si registrò un aumento di 4 volte del numero di casi di malattia. Dopo l’abbandono della vaccinazione obbligatoria, la mortalità diminuì e i casi di malattia passarono da 153.335 del 1946 a 20.905 nel 1950, secondo dati OMS”.

Ricordiamo che anche in Spagna,il tasso di vaccinazione è del 90/95 %.

Ma in Italia?

Riferimenti

Rendu R., De la répartition, à Lyon, des cas de diphtérie entre vaccinés e non-vaccinés, “Lyon Medical” 18/5/1952.Rendu R., De l’effondrement de la diphtérie,sans vaccination, en Allemagne Occidentale et au Japon, “Lyon Medical” 8/11/1953.

  • http://www.amessi.org/IMG/pdf/vaccins-mais-alors-on-nous-aurait-menti.pdf

Molecular and epidemiological review of toxigenic diphtheria infections in England between 2007 and 2013

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25502525

 

  • Il curioso caso della Thailandia:

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19058607

“A diphtheria outbreak in Buri Ram, Thailand.

Abstract

In May 1996 there was an outbreak of diphtheria in Buri Ram, Thailand which infected 31 patients, 8 males and 23 females. The mean age of the patients was 8 +/- 5 years. Seventy-four percent had a history of childhood vaccinations. Common signs and symptoms included fever (100%) which was low grade in 61%, sore throat (90%), upper airway obstruction (3%), and hoarseness (10%). Pseudomembranes (seen in 100%) were located on the tonsils (71%), pharynx (22%), larynx (9.6%), and uvula (6%). The mean duration of symptoms prior to admission was 2 days with a range of 1 to 5 days. Complications included upper airway obstruction (10%) and cardiac complications (10%). There were no neurological complication or deaths. There were negative associations between cardiac complications, severity of disease and previous diphtheria vaccination. The ages varied from children to adults. Early recognition and prompt treatment decreased complications and mortality in this group of patients when compared with Chiang Mai and Queen Sirikit National Institute of Child Health (QSNICH) studies.

Seroprevalence of antibody against diphtheria among the population in Khon Kaen province, Thailand.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22743861


“Curioso” considerando i tassi di copertura OMS di tutto rispetto:

  • http://apps.who.int/immunization_monitoring/globalsummary/coverages?c=THA

A livello di protezione anticorpale sembrerebberonon esserci problemi.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22743861

Se pensiamo che per la difterite il valore di herd immunity threesold è 85%

  • http://ac.els-cdn.com/S1877282X10000299/1-s2.0-S1877282X10000299-main.pdf?_tid=1cfe5600-0c3c-11e5-b27d-00000aab0f01&acdnat=1433588982_273e2c012c50ac440c23bafac56a4580

    I conti non tornano nella maniera più assoluta.


Ricordiamo i tassi di copertura OMS:

  • http://apps.who.int/immunizati…/globalsummary/coverages…


Concetti di protezione gregge e immunità

Diversi gli studi in merito riportati nel seguente link

  • http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1877282X10000299
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/…/pdf/bullwho00530-0050.pdf

    Lo studio conclude sull’efficacia del vaccino, considerando sempre la base statistica, ma mette in luce anche alcune ombre, come la non efficacia assoluta del vaccino (anche vaccinati si ammalano di difterite) e il fatto che in assoluto la vaccinazione di massa non sia stata l’unica causa della diminuzione su larga scala della malattia..
  • Gli studi sono:
    1. Lyon Med. 1952 May 18;186(20):309-13.
    [Distribution of diptheria cases among vaccinated and non-vaccinated in Lyon].
    [Article in Undetermined Language]
    RENDU R.
    PMID: 14947150 [PubMed – indexed for MEDLINE]
    ———–
    2. Lyon Med. 1953 Nov 8;85(45):279-301.
    [The disappearance of diphtheria in western Germany and in Japan without mass
    vaccination campaign].
    [Article in Undetermined Language]
    RENDU R.
    PMID: 13118908 [PubMed – indexed for MEDLINE]
    ————-
    3. Lyon Med. 1953 Aug 23;189(34):113-21.
    [Decrease of diphtheria without vaccination in West Germany and Japan].
    [Article in Undetermined Language]
    RENDU R.
    PMID: 13098317 [PubMed – indexed for MEDLINE]

Di seguito reazioni,link di studi riportati da Pub med sulla correlazione tra  la vaccinazione DTP e gli eventi avversi; trattasi l’aumento del rischio se propinate in simultanea, anche di sviluppare la polio (vedi in Oman) ne trovi se cerchi, tipo:

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/21093496/
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/20456777/
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/17484223/
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/1538150/
  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/21093496/

Diphtheria-tetanus-pertussis vaccine administered simultaneously with measles vaccine is associated with increased morbidity and poor growth in girls. A randomised trial from Guinea-Bissau

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/21093496/

Effect of cellular iron concentration on iron uptake by hepatocytes.

Ferro e difterite,quale correlazione?

E’ stato esaminato l’effetto del contenuto di ferro intracellulare su transferrina e l’assorbimento del ferro da parte delle culture di epatociti estratte dal fegato del feto di ratto con citrato ammonico ferrico e la deferoxamina, un chelante del ferro (DFO). L’incubazione delle cellule con citrato ammonico ferrico per 24 ore ha aumentato significativamente il livello di ferro non-eme cellulare, mentre il numero di siti di legame della transferrina ed il suo assorbimento insieme al ferro sono stati ridotti. Al contrario, quando le cellule di ferro trattate sono state incubate con DFO per 24 h, il livello di ferro non-eme cellulare non è stato modificato, ma il numero di siti di legame della transferrina è aumentato. Il trattamento delle cellule con il ferro esogeno e/o DFO è quindi stato ininfluente sulla diffusione di transferrina e ferro dipendente da processi non saturabili . Questi risultati indicano che, in culture di epatociti, l’espressione del recettore della transferrina ed il successivo assorbimento di transferrina e ferro sono regolati dalle dimensioni di un pool di ferro chelabile intracellulare, mentre l’assorbimento di ferro dipendente da processi non saturabili è legato alla concentrazione di trasferrina extracellulare

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2221071
  • Le mutazioni in TMPRSS6 causano anemia sideropenica ferro refrattaria (IRIDA).

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=F+inberg+KE%2C+Heeney+MM%2C+Campagna+DR%2C+Aydinok+Y%2C+Pearson+HA%2C+Hartman+KR%2C+Mayo+MM%2C+Samuel+SM%2C+Strouse+JJ%2C+Markianos+K%2C+Andrews+NC%2C+Fleming+MD.+Mutations+in+TMPRSS6+cause+iron-refractory+iron+deficiency+anemia+(IRIDA).+Nat+Genet.+2008%3B40(5)%3A569-71.

 

Biology and Molecular Epidemiology of Diphtheria Toxin and the tox Gene

La tossina difterica (DT) è una proteina extracellulare del batterio Corynebacterium diphtheriae che inibisce la sintesi proteica ed uccide le cellule sensibili. Il gene codificante DT (tox) è presente in alcuni corynephages, ed esso è prodotto solo da C. Diphtheriae (dopo l’interazione d’uno specifico virus batteriofago responsabile della trasformazione lisogenica). ..

http://jid.oxfordjournals.org/content/181/Supplement_1/S156.full

Increasing prevalence of juvenile onset type 1 (insulin-dependent) diabetes mellitus in Sardinia: the military service approach.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8335177

Bayesian approach to study the temporal trend and the geographical variation in the risk of type 1 diabetes. The Sardinian Conscript Type 1 Diabetes Registry.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15043688

The co-inheritance of type 1 diabetes and multiple sclerosis in Sardinia cannot be explained by genotype variation in the HLA region alone.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15471889

Problems concerning the prophylaxis, pathogenesis and therapy of diphtheria

“Problemi concernenti la Profilassi,Patogenesi e Terapia della Difterite.

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2538256/

articolo completo

  • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2538256/pdf/bullwho00530-0050.pdf

.Antitossina difterica (DAT) e relative Info

L’Antitossina difterica (DAT) non è autorizzata dalla Food and Drug Administration (FDA) per l’uso negli Stati Uniti. Tuttavia, il CDC è autorizzato a distribuire DAT ai medici.

.Uso Terapeutico

I pazienti che hanno contratto la difterite (anche nel caso che non sia stata confermata) hanno diritto a ricevere DAT.

Il sito CDC dice quanto segue:

  • Clinical Respiratory Diphtheria is defined as an upper respiratory tract illness characterized by sore throat, a low grade fever, and an adherent membrane of the tonsil(s), pharynx, larynx, and/or nose.
  • A confirmed case is either a clinical case from which Corynebacterium diphtheriae is isolated or a clinical case that is epidemiologically linked to a laboratory-confirmed case.
  • A probable case is a clinically compatible case that is not laboratory confirmed and is not epidemiologically linked to a laboratory-confirmed case.

.Uso profilattico

DAT viene usato per la profilassi solo in casi eccezionali di nota o sospetta esposizione al tossigenico Corynebacteria .

Articoli correlati e fonti di seguito

  • http://www.coriv.org/caratteristiche-vaccini/difterite-e-vaccino-antidifterico/

ALLEGATI

Vaccini: cosa ci è stato omesso?

Nella letteratura medica, si esaltano da sempre le virtù della vaccinazione. Dopo aver letto questi libri, si rimane con l’impressione che nel corso del 1800 e nel 1900,esistessero piaghe rampanti che hanno provocato la morte a decine di persone,ma grazie ai vaccini,successivamente la realtà cambiò.

La campagna nazionale di vaccinazioni pediatriche ha avuto dei graduali ma significativi cambiamenti negli ultimi due decenni.

  • http://andrewmaniotis.wordpress.com/vaccines-how-to-predict-epidemics-3/do-vaccines-harm-populations-analysis-of-an-fda-document/

Test sui Vaccini per la Sicurezza ed Efficacia

  • http://andrewmaniotis.wordpress.com/vaccines-how-to-predict-epidemics-3/do-vaccines-harm-populations-analysis-of-an-fda-document/

Le considerazioni del Dott. R. Mendelsohn sulle vaccinazioni e sulla immunizzazione

  • https://andrewmaniotis.wordpress.com/vaccines-how-to-predict-epidemics-3/do-vaccines-harm-populations-analysis-of-an-fda-document/
  • Nel 1979, un segmento di pochi minuti con Mike Wallace circa gli effetti avversi e la propaganda della campagna influenza suina 1976 è in onda in cui l’allora capo CDC, Dr. David Sencer, viene intervistato (Dr. Sencer è ora in pensione da lavorando per un processo privato industria ha ottenuto dopo essere stato licenziato dal CDC: egli può essere ascoltato difendere le sue azioni qui http://www.cnn.com/2009/HEALTH/04/30/swine.flu.1976/index. html 
  • http://preventdisease.com/news/13/052413_Irrefutable-Evidence-Historical-Application-Vaccines-No-Health-Benefit-Impact-on-Prevention-Infectious-Disease.shtml
  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/difterite/epid.asp

Strage di Gruaro del ’33, bimbi morti dopo il vaccino

La storia è documentata  da alcune ricerche storiche pubblicate negli ultimi anni. Nel marzo del 1933 le autorità fasciste dell’epoca scelse il Comune di Gruaro per testare un nuovo vaccino contro la difterite, una pericolosa malattia infettiva. Il dottore del paese era contrario e a Gruaro serpeggiava grande scetticismo, ma quel vaccino doveva essere testato sul campo.“

  • http://www.veneziatoday.it/cronaca/strage-gruaro-2933-bambini-morti-vaccino.html

Epidemiologia e infezione

Abstract

In 1996, a seroepidemiological study was undertaken in Spain, with the main aim of estimating the population’s immunity against poliomyelitis, tetanus and diphtheria. A population-based cross-sectional study was conducted, covering the population aged 2–39 years. The sample was stratified by age and rural–urban environment, and informed consent obtained to take blood specimens from subjects attending phlebotomy centres. The study included 3932 persons and the prevalence of antibodies against all three types of poliovirus exceeded 94% across all age groups. From a high of 96% in subjects under the age of 15 years, immunity against diphtheria steadily declined to a low of 32·3% in subjects aged 30–39 years. Similarly, tetanus antitoxin concentrations indicating basic protection were present in 98–99% of the under-14 years age group; thereafter, immunity declined, until reaching 54·6% in the 30–39 years age group.

  • http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=137507&fileId=S0950268802007781

 

La postura de la Liga por la Libertad de Vacunación

  • http://vidasana.org/noticias/difteria-la-postura-de-la-liga-por-la-libertad-de-vacunacion

Dopo aver ragionato su questo caso in Spagna e forse capito che la mancanza di informazioni era totale, la Lega ha chiesto alle autorità sanitarie di “eseguire un’analisi contestualizzata e corretta della situazione” prima dell’ “attuale mancanza di dati inprecisi sulla provenienza di questo caso unico “.

  • http://www.lavanguardia.com/mobi/vida/20150607/54432130803/antivacunas-derecho-decidir.html

Contraffazione-Polizze-false-Imc

Ricordiamo che una corretta informazione è indispensabile; questo significa non omettere nulla sullo stato di salute pregresso di un paziente.

Esortiamo coloro che scrivono a fornire sempre un quadro quanto più possibile completo onde evitare la manipolazione dei dati e delle notizie.

L’ignoranza sfocia, volendo o meno, nel terrorismo psicologico il quale ha effetti catastrofici in primis sulla vita reale; per questo motivo ribadiamo che “scrivere” ed informare (quando è fatto bene) è di importanza assoluta.

 

 

 

DOCUMENTI E ALLEGATI

.OBBLIGATORIETA’,ESAVALENTE,RITIRO LOTTI ED INDAGINI

  • La vaccinazione esavalente contiene due vaccini non obbligatori. Infatti, i vaccini obbligatori in Italia sono solo Difterite, Tetano, Polio ed Epatite B. Il vaccino esavalente contiene anche:
  • anti-Haemophilus tipo b (Hib) coniugato e antipertossico (componenti acellulari) (Pa).

Il genitore che decide di vaccinare solo per i 4 obbligatori, di cui sopra, può esigere presso la propria A.S.L. solo la somministrazione di detti vaccini. Non sarà cosa semplice, perchè solitamente non li hanno disponibili.

  • 15 Giugno 2014 Vaccini, il gip ordina nuove indagini sull’esavalente.

    .Il Codacons: “Troppo costoso e forse dannoso”

    Dopo un esposto dell’associazione dei consumatori che critica la scelta della Sanità pubblica di somministrare ai bambini 6 vaccinazioni anzichè le 4  previste dalla legge. L’operazione costerebbe 114 milioni l’anno in più

  • http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/06/15/news/vaccino_il_gip_ordina_nuove_indagini_sull_esavalente-89036764/?ref=fbpr
  • Il Codacons nel giugno 2012 è intervenuto in merito allo  spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili, se non addirittura pericolosi.
  • http://www.codacons.it/articoli/sanita_la_corte_dei_conti_convoca_il_codacons_per_lo_scandalo_degli_sprechi_nei_vaccini__249824.html
  • http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=00668529&part=doc_dc-allegatob_ab-sezionetit_icrdrs&parse=no
  • http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20121121-vaccini-codacons-consigli-balduzzi-sono-regalo-a-case-farmaceutiche

Attualmente il vaccino esavalente somministrato in Italia è l’Infanrix Hexa prodotto dalla GlaxoSmithKline S.p.A.. Con il presente file voglio riassumere diversi recenti fatti che hanno interessato questo vaccino.

.BUGIARDINO

  • http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/document_library/EPAR_-_Product_Information/human/000296/WC500032505.pdf

Qual è il rischio associato a Infanrix Hexa?  European Medicines Agency (EMA)

  • http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/document_library/EPAR_-_Summary_for_the_public/human/000296/WC500032499.pdf

 

.Notizie (di ottobre 2012) in merito ai ritiri di lotti di vaccini Infanrix Hexa (l’esavalente) in 19 paesi del mondo ad esclusione dell’Italia. *

  • 06.10.2012 SLOVACCHIA N. DEL LOTTO A21CB191B –
  • DATA DI SCADENZA 01/2014DOCUMENTO UFFICIALE
  • http://www.sukl.sk/buxus/docs/Inspekcia/PostregistracnaKontrola/Mimoriadne_oznamy/Rozhodnutie_Infanrix121007.pdf

Articoli:

  • http://www.sukl.sk/
  • http://www.ta3.com/embed/FC6F1ED8-9A66-4339-BE56-2A1337FEB196.html
  • http://www.sukl.sk/sk/bezpecnost-liekov/bezpecnostne-opatrenia-a-upozornenia/statny-ustav-nariadil-stiahnutie-jednej-sarze-vakciny-infanrix-hexa-pacienti-ohrozeni-nie-su?page_id=3170
  • http://www.pluska.sk/spravy/z-domova/na-stahovanu-vakcinu-infanrix-hexa-zaznamenali-14-hlaseni-neziaduce-ucinky.html?forward=sk_mobil_clanok.jsp

In questo articolo viene riportato il ritiro complessivo di 1113 pacchetti da dieci unità. Così in totale circa 11.130 vaccini.

  •  http://www.teraz.sk/zahranicie/z-ceskeho-trhu-stiahli-vakcinu-aby-n/24767-clanok.html
  • http://www.slobodavockovani.sk/news/podozrivou-vakcinou-ockuju-uz-rok-dostalo-ju-aj-vase-dieta-/
  • http://www.slobodavockovani.sk/news/nezodpovedane-otazky-okolo-infanrixu-hexa-a-stiahnutia-jednej-sarze/
  • http://www.slobodavockovani.sk/news/sukl-statny-ustav-pre-kontaminaciu-lieciv/

 

  • 11.10.2012 AUSTRALIA – N. 6 LOTTI

Documento Ufficiale

  • http://www.tga.gov.au/safety/alerts-medicine-infanrix-121011.htm#.UHiSXLvFgPM.facebook
  • 12.10.2012 GERMANIA – N. 10 LOTTI

Documento ufficiale

  • http://www.akdae.de/

 

In questo documento  evince lo stop immediato alle vaccinazioni

  • http://www.akdae.de/Arzneimittelsicherheit/Weitere/Archiv/2012/20121010.pdf 

 

  • 13.10.2012 FRANCIA

Numero di registrazione francese: 3400935495839  

Documento Ufficiale

  • http://ansm.sante.fr/S-informer/Informations-de-securite-Retraits-de-lots-et-de-produits/Infanrix-Tetra-Quinta-Hexa-poudre-et-suspension-pour-suspension-injectable-en-seringue-preremplie-Laboratoire-GSK-Retrait-de-lots/(language)/fre-FR

Articolo

  • http://www.slobodavockovani.sk/news/aj-vo-francuzsku-stahuju-z-trhu-infanrix-hexa-a-navrch-k-tomu-aj-infanrix-polio-a-infanrix-ipv-hib/

 

  • 08.10.2012 SPAGNA – N. 1 LOTTO A21CB187E – 

          Data di scadenza: 30/01/2014

Documento Ufficiale

  • http://www.aemps.gob.es/informa/alertas/medicamentosUsoHumano/2012/calidad_42-12.htm
  • http://www.aemps.gob.es/informa/alertas/medicamentosUsoHumano/2012/docs/calidad_42-12.pdf

 

RITIRO ULTERIORE LOTTO IN SPAGNA y 12N0010 (Scad. 31/08/2013)

  • http://www.sefh.es/sefhboletin/vernoticiaboletin.php?id=5313

 

  • 11.10.2012 – CANADA – N. 1 LOTTO – A21CB242A

Nell’articolo vengono rassicurati i genitori su un ritiro precauzionale, e che dal mese di aprile 2012 sono stati vaccinati 20.000 bambini. Non ci sono state segnalazioni di problemi con questo vaccino che indicano la contaminazione batterica in BC o in 1,2 milioni di dosi distribuite in tutto il mondo.

  • http://www.bccdc.ca/imm-vac/VaccinesBC/infanrix.htm

 

  • 08.10.2012 – OLANDA – N. 1 LOTTO – AC20B199AA
  • http://www.rivm.nl/Bibliotheek/Algemeen_Actueel/Veelgestelde_vragen/Infectieziekten/Rijksvaccinatieprogramma/Veelgestelde_vragen_recall_Infanrix_IPV

 

  • 16.10.2012 – GRECIA – N. 2 LOTTI –  A21CB187B & A21CB187C 

Articoli

  • http://www.xanthi1.gr/?p=6379
  • http://www.xanthipress.gr/index.php/eidiseis/koinonia/18132-anaklhsh-partidwn-tou-farmakou-infanrix-hexa

Info in merito

  • http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccino-esavalente-ritirato.php

Successivamente era emerso che i ritiri erano avvenuti in ben 20 Paesi del Mondo ad esclusione dell’Italia.

  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/16/rischio-contaminazione-vaccino-esavalente-ritirato-in-19-paesi-non-in-italia/384291/
  • http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/saluteebenessere/2012/10/17/Glaxo-ritira-lotti-esavalente-20-paesi_7644660.html

Molti hanno posto formali domande al nostro Ministero della Salute, ma o non hanno ottenuto risposte, oppure hanno ottenuto risposte poco esaustive.

“In seguito alla pubblicazione dell’articolo del Dr. Roberto Gava del 15.10.12 “Pericolo esavalente: vaccino ritirato” , l’Onorevole Elvira Savino ha richiesto interpellanza urgente (2/01724) al Ministro della Salute Renato Balduzzi. Pubblichiamo il resconto del dibattito dell’8 novembre tra l’Onorevole Elvira Savino ed il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale.”

  • http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccino-resoconto-interpellanza.php

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Andamento e dati

  • http://apps.who.int/immunization_monitoring/globalsummary/timeseries/tsincidencediphtheria.html
  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/difterite/epid.asp

 

 

 

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Messico: 75% è la percentuale che comprende danni,decessi e ospedalizzazioni di bambini che hanno effettuato la vaccinazione

Messico:  75% è la percentuale dei danneggiati.decessi e delle ospedalizzazioni tra i bambini che hanno effettuato la vaccinazione


viccinazione

 

Nonostante i tentativi insidiosi dei media statunitensi nel censurare le storie sugli effetti collaterali dei vaccini, la verità continua ad emergere.

 

L’ultima tragedia riguarda il decesso dopo l’avvenuta vaccinazione di due bambini in La Pimienta, (Messico) e l’ospedalizzazione di più di 37 bambini con gravi reazioni.

  • Leggi qui
  • http://www.naturalnews.com/049669_vaccine_injury_depopulation_agenda_deadly_side_effects.html via @HealthRanger)

“Sono 14 i bambini  in gravi condizioni, 22 sono stabili mentre uno è in condizioni critiche”, ha dichiarato il Segretariato della Salute, Chiapas in un comunicato.

  • Per leggere il comunicato clicca la fonte di seguito
  • http://latino.foxnews.com/latino/lifestyle/2015/05/10/2-babies-die-37-others-sickened-by-vaccines-in-southern-mexico/

Il Servizio Sanitario Messicano ha sospeso per questo motivo, le vaccinazioni infantili a La Pimienta, San José e San Antonio del Monte, che si trovano nel comune di Simojovel nella regione del Chiapas, dopo aver verificato il decesso di due bambini e numerosi casi di gravi reazioni avverse successivamente alla somministrazione delle vaccinazioni contro la Tubercolosi, Rotavirus e l’Epatite B a 52 bambini.

 

Sui 52 bambini vaccinati si sono avute, complessivamente, ben 39 segnalazioni di reazioni avverse (non 29 come riportato da alcuni media) con i seguenti effetti:

  • 2 bambini deceduti;
    1 in gravissime condizioni;
    14 in gravi condizioni;
    22 in condizioni definite stabili.

I bambini deceduti avevano rispettivamente 28 e 30 giorni di vita mentre tutti gli altri vaccinati variano da zero a sei mesi di vita.
La causa delle reazioni avverse non è nota ma sono in corso indagini in tal senso da parte degli organismi federali; nel frattempo sono state sospese le vaccinazioni non solo nel Chiapas ma in tutto il territorio nazionale.
Secondo quanto riferito dai genitori, i bambini avrebbero accusato problematiche nell’arco di poche ore dopo le vaccinazioni, soprattutto convulsioni, crisi epilettiche e problematiche neurologiche per cui è evidente la correlazione con esse.

 

I vaccini sono stati somministrati dal Social Security Institute messicano, noto come IMSS.

Il IMSS ha confermato le reazioni mortali avvenute dopo la vaccinazione per  la tubercolosi, rotavirus e l’epatite B .

Per questo motivo l’IMSS sospende la vaccinazione in attesa di ulteriori indagini.

Questo pericoloso, disumano negazionismo,oltre alle omissioni sulle verità dei danni ed effetti collaterali dei vaccini, è dilagante attraverso i grandi media. Tutto ciò è molto pericoloso.

Il governo britannico ha accettato di pagare 90 milioni dollari per le vittime del vaccino contro l’influenza suina.

Questo vaccino ha causato danni cerebrali permanenti ad oltre 800 bambini in tutta Europa.

Come il CDC ammette apertamente, i vaccini sono ancora intenzionalmente formulati e preparati con elementi come il il mercurio, l’alluminio, il MSG e la formaldeide .

Alcuni vaccini utilizzano anche ingredienti derivati ​​da tessuto fetale umano.

L’anno scorso, uno scienziato del CDC ha denunciato apertamente lo stesso organo,per frode scientifica, in quanto cercasse di coprire i collegamenti tra vaccini e autismo nei giovani maschi afro-americani.

COSA ACCADE IN REALTA’? COME MAI IN DETERMINATE ZONE?

Un esempio che ci fa riflettere è la notizia tragica dell’anno scorso che riguardava il Kenya ricordate?

Kenya. La Chiesa cattolica e i medici riescono a fermare l’Oms: «Stava per sterilizzare oltre 2 milioni di donne»

E’ strano come siano state “prese di mira” zone come l’Africa, il Messico e il Sud America per infliggere una sterilizzazione su gruppi mirati,proprio attraverso i programmi di vaccinazione.


 

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UNA SORTA DI SPOPOLAMENTO TENTATO IN MESSICO MEDIANTE LA VACCINAZIONE NEL LONTANO 1974?

Fonte

  • http://truthstreammedia.com/who-attempted-the-covert-sterilization-of-mexican-school-children-with-vaccines-in-1974/

 

  • Diversi i giornali che spiegano ciò; il “problema” di come ridurre la popolazione,comprendeva ben 13 paesi, tra cui l’India, il Bangladesh, il Pakistan, la Nigeria, il Messico, l’Indonesia, il Brasile, le Filippine, la Thailandia, l’Egitto, la Turchia, l’Etiopia e la Colombia.

Di questi, la documentazione riguardante i dati sul Messico è la più preoccupante.

“Forse il più significativo trend di popolazione dal punto di vista degli Stati Uniti, è la seguente prospettiva: la popolazione messicana aumenterà da 50 milioni (nel 1970) ad oltre 130 milioni entro il 2000.”

Per combattere questo problema, diverse le “apparizioni mediche” ( quasi certamente finanziate dagli US) le quali hanno iniziato la vaccinazione di massa verso donne in tutto il Messico,attraverso farmaci anti-fertilità travestiti da vaccini.

  • Altre notizie correlate in merito? Il governo degli Stati Uniti.mediante il National Institutes of Health è stato colto in flagrante nell’ esecuzione di esperimenti medici sui prigionieri umani in Guatemala . Il presidente Obama è stato anche costretto a scusarsi pubblicamente nel 2011 .

Tutto si ripercuote su una SCELTA non data,sulla COERCIZIONE,sulla DITTATURA. Guardiamo cosa sta accadendo con la SB 277.

Ma tornando al Messico,finalmente la gente ha iniziato a capire,e la resistenza del popolo è cresciuta. Migliaia di genitori hanno preso d’assalto le diverse scuole della Città del Messico martedì,ritirando i loro figli e riportandoli a casa.

  • Agenti dei servizi segreti del CDC colti in fragranza di reato durante l’ esecuzione di campagne di disinformazione

La “scienza errata” che guida il mercato dei vaccini, permette ai governi di tutto il mondo di eseguire dei programmi di sterilizzazione e di spopolamento mascherati da un buonismo fittizio e falso.

L’obbedienza della popolazione oramai cieca, è normalità purtroppo e per questo motivo, i governi possono addirittura aggiungere eventuali sostanze chimiche ai vaccini (le stesse sostanze chimiche che causano la sterilizzazione permanente e addirittura la morte).

Il fatto che tutti i danni da vaccino siano sistematicamente negati porta alla cancellazione alla omissione di un database nazionale.

 

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Come una mafia criminale, l’industria dei vaccini lavora moltissimo per nascondere questi dati fondamentali ed essenziali, mantenendo il monopolio attraverso la falsa premessa della sicurezza dei suddetti vaccini,cosa assolutamente NON VERA. I vaccini non sono sicuri al 100% e la popolazione richiede precauzione e cautela.

Per guidare ulteriormente la causa, il CDC utilizza agenti dei servizi segreti, come Nurse Hickox, i quali diffondono disinformazione attraverso i media.


QUANDO FINIRA’ TUTTO CIO’?

 

 

ALLEGATI

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USA: I CDC confermano che il vaccino antinfluenzale non funziona

Centri statunitensi per il Controllo delle Malattie.

Questione? Il Vaccino antinfluenzale non funziona!

CDC-centri-per--malattia-Control e-Prevenzione-Sign

USA I CDC CONFERMANO CHE IL VACCINO ANTINFLUENZALE 2014 NON FUNZIONA


Sarà forse a causa dello scandalo sollevato dal ricercatore dei CDC, Dott. William Thompson, nel luglio scorso in merito a studi scientificirelativi alla correlazione tra vaccini e
d autismo ed altre patologie sistematicamente occultati e taroccati dai CDC del Direttore Julie Geberding negli ultimi 10 anni?

Sarà forse perché Julie Geberding non è più direttore dei CDC ma è andata subito dopo a dirigere la divisone vaccini di Merck?
Non lo sappiamo.

Sappiamo però, come si evince dallo stesso foglietto illustrativo di Flulaval che non funziona, non ci sono report sulla sua efficacia né trial che confermino la possibilità di non contrarre l’influenza dopo averlo assunto.
Sappiamo inoltre che Flulaval, come altri vaccini, continua a contenere Thimerosal ed in particolare nell’articolo è riportato quanto segue:

“Infatti, la concentrazione di mercurio trovato in questo GSK influenzale colpo era 100 volte superiore al più alto livello di mercurio che abbiamo mai provato in pesce contaminato .Eppure vaccini vengono iniettati direttamente nel corpo, facendoli molte volte più tossico nulla ingerito. Come la mia ricerca precedente negli alimenti è già documentato , il mercurio consumato per via orale è facilmente bloccata da mangiare cibi comuni come fragole o burro di arachidi, entrambi i quali si legano con e catturano circa il 90% del mercurio nella dieta.

Ecco i risultati effettivi di quello che abbiamo trovato nel vaccino influenzale da GSK (lotto # 9H2GX):

Alluminio: 0,4 ppm
Arsenico: zero
cadmio: zero
Piombo: a zero
Mercury: 51 ppm”

 

 

Ecco una foto di questa sezione del foglietto illustrativo, con il numero di telefono gratuito GlaxoSmithKline:

 

Flulaval-mercury-flu-shot-adverse-effects-600

 

http://www.globalresearch.ca/us-centers-for-disease-control-issues-flu-vaccine-apology-this-years-vaccine-doesnt-work/5418124

Vaccinazione antinfluenzale: l’Ordine invita alla cautela

Non a tutti e a tutti i costi. L’immunizzazione «è volontaria» e decide il medico. Maurizio Rocco chiede inoltre al ministero «la natura dei controlli» sul Fluad

UDINE. «La vaccinazione antinfluenzale è e resta facoltativa». Ed è opportuno, anzi raccomandata, la valutazione del medico di medicina generale o dello specialista, sull’opportunità o meno di sottoporvisi. Infine «da professionista, a me interesserebbe sapere che tipo di test sono stati eseguiti sul vaccino».

Concluso il “caso” Fluad, il vaccino adiuvato della Novartis, finito sotto la lente per alcuni decessi avvenuti a poche ore di distanza dalla sua somministrazione (che ha comportato il ritiro di alcuni lotti a scopo precauzionale) è il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Maurizio Rocco, a riepilogare alcune raccomandazioni.


fluad

E la prima riguarda il “chi” sia colui che meglio può valutare l’opportunità, e in alcuni casi la necessità, di sottoporsi alla vaccinazione. «Spetta al medico curante oppure allo specialista che segue il cittadino, valutare se la persona può o meno essere sottoposta a questo tipo di vaccino, pertanto sarà il medico a decidere il da farsi caso per caso».

Sulla scorta di quanto dimostrato dalla letteratura scientifica, l’Ordine dei medici di Udine ricorda che in chi soffre di malattie autoimmuni il vaccino antinfluenzale non è indicato, come pure nei soggetti immunodepressi.

Particolare attenzione deve essere posta, come del resto riportato dalle stesse industrie farmaceutiche produttrici del vaccino nei foglietti illustrativi, a quanti presentano forme di allergia e intolleranza verso una delle sostanze che compongono il vaccino, a quanti sono ipersensibili alle proteine dell’uovo (ma anche a formaldeide, kanamicina, neomicina, solfato, etc): a queste persone infatti non va somministrato.

Inoltre, se la persona ha già sviluppato l’influenza, non serve che venga sottoposta al vaccino, visto che l’organismo ha già prodotto gli anticorpi necessari.

Il vaccino è consigliato «a quei soggetti, in particolar modo gli anziani over 65 anni che presentano maggiore rischio di complicazioni, per lo più pluripatologici e affetti da malattie croniche di una certa gravità (soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare) – risponde Rocco -. La scrupolosa analisi, oltre a scongiurare rischi indotti dalle allergie, deve includere anche eventuali interazioni fra vaccino e farmaci assunti per evitare lo scatenarsi di eventi avversi e imprevisti».

La vaccinazione è consigliata anche a quelle persone che per motivi di lavoro sono a contatto con la popolazione.

«Data quindi l’importanza della valutazione dello stato di salute complessiva del paziente e delle interazioni con terapie già in atto, appare fondamentale la valutazione del medico di medicina generale».

Quanto poi alle donne in gravidanza «l’Oms ritiene che non vi è alcuna controindicazione ad eseguire la vaccinazione antinfluenzale ma che anzi questa potrebbe essere anche consigliata».

Infine, ad una domanda cruciale che molti cittadini si stanno ponendo, ovvero se gli studi clinici identificano tutti i possibili effetti collaterali o reazioni avverse del vaccino, lo stesso Ministero, nella sezione web delle domande/risposte, risponde: «No, gli studi clinici possono evidenziare solo gli eventi più frequenti, perchè sono effettuati su un numero limitato di soggetti e pertanto non possono evidenziare eventi rari che invece possono essere evidenziati e valutati soltanto quando il vaccino è utilizzato in maniera massiva. Inoltre dal monitoraggio delle segnalazioni che si ricevono una volta che il prodotto è stato immesso in commercio e dalle informazioni che provengono da altre fonti (come gli studi post-marketing) possono derivare informazioni di sicurezza più complete e specifiche anche per gruppi particolari di soggetti riceventi il vaccino». Non a caso la campagna di vaccinazione è accompagnata da programmi di farmacovigilanza».

Rocco ricorda infine come risulti utile mettere in atto, ai fini della prevenzione, semplici misure igieniche come l’evitare i luoghi affollati e il lavaggio e la disinfezione delle mani che risultano i veicoli preferiti dal virus per diffondersi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La modalità di conservazione dei vaccini e i loro danni

I DANNI CAUSATI DAI VACCINI

Veniamo ora ai danni che potenzialmente possono provocare i vaccini pediatrici.

La modalità di conservazione dei vaccini

vaccino (1)


Il primo importante problema dei vaccini riguarda la loro modalità di conservazione, in merito alla quale la regione Emilia-Romagna nella famosa delibera nr. 256 del 13-03-2009 ha ampiamente evidenziato agli operatori sanitari l’importanza di “disporre nella sede vaccinale di attrezzature indispensabili atte a garantire il mantenimento della catena del freddo e a rivelare una sua eventuale interruzione”.

Si consideri che inizialmente i vaccini vengono spediti dalla casa produttrice alle Ausl, che li stoccano in grandi magazzini e da qui spediti alle varie sedi vaccinali. Lungo tale percorso la catena del freddo non deve mai essere interrotta. Mi sorge spontanea una domanda: come fanno ad accorgersi dell’interruzione?

Non è il caso che la delibera regionale (o meglio una legge nazionale) specifichi meglio, imponendole e non lasciandole alla buona volontà delle Ausl, quali debbano essere le tipologie di strumenti da adottare per rilevare l’interruzione e che si faccia carico di identificare uno standard procedurale non dico a livello nazionale ma quantomeno a livello regionale? A noi chi ci dice che l’interruzione sia stata rilevata e che a seguito di tale evento i vaccini siano stati buttati? A proposito, quali sono le modalità di smaltimento previste, visto che ai sensi del Dpr 15 luglio 2003 nr. 254 sono considerati rifiuti pericolosi a rischio infettivo? Mi piacerebbe sapere dove sono andate a finire le innumerevoli dosi di vaccino anti-suina non utilizzate.

I vaccini hanno una scadenza che va monitorata e devono essere stoccati nel frigorifero secondo una precisa procedura: non vanno posizionati negli sportelli ma nella parte centrale del frigorifero, non ammassati. Le celle frigorifere devono essere di capacità adeguata tenendo presente che ogni cella non dovrebbe venire riempita per più della metà della sua capacità. Vanno inoltre lasciati spazi vuoti tra le confezioni e fra queste e le pareti, ecc., ecc.

Sempre e solo da un punto di vista matematico, si può dire che le variabili in gioco, solo per la corretta conservazione dei vaccini siano davvero tante. Se poi aggiungiamo che la professionalità del nostro sistema sanitario non sempre è al top, mi vengono i brividi (e non di freddo) a pensare che, ripeto, non esista un sistema (procedura + attrezzature + controlli) standard replicato in tutte le sedi vaccinali.

La delibera in questione indica che gli strumenti di rilevazione delle temperature devono essere applicati ai frigoriferi, ma forse sarebbe meglio applicarli sulle confezioni dei vaccini, in modo che il rilevatore segua sempre il vaccino in ogni istante della sua esistenza, trasporto e conservazione, vista l’importanza VITALE della questione.

D’altronde lo si fa già con le bottiglie di vino: alcune aziende applicano sulla bottiglia un rilevatore di temperature che traccia le temperature minima e massima a cui la bottiglia viene sottoposta durante il trasporto o la conservazione, che restano visibili a chi le acquista, al fine di garantire al consumatore finale di acquistare un prodotto non alterato da una cattiva conservazione. Se lo si fa per il vino non vedo perché non lo si possa fare per i vaccini. Ma facciamo finta che da questo punto di vista sia andato e che andrà sempre tutto bene e iniziamo ad analizzare i possibili danni dei vaccini.

Le ultime sentenze sui danni da vaccino

 

sentenze

La Corte d’appello di Torino a luglio 2012 ha ammesso un risarcimento da 1,8 milioni di euro nei confronti di una ragazza di 29 anni, in stato vegetativo da 24 dopo la vaccinazione antidifterica/antitetanica eseguita nel 1988, con l’aggravante di un riconosciuto errore medico per la mancata somministrazione di cortisone alle prime manifestazioni di crisi seguite alla vaccinazione.

Il Tribunale di Rimini con la sentenza n. 2010\148, Ruolo n°2010\0474, Cron. N° 2012\886 ha condannato il ministero della Salute a risarcire la famiglia del piccolo B.V., riconoscendo un nesso di causalità tra il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) a cui venne sottoposto nel 2004 e l’autismo insorto successivamente. Nesso di causalità: il tribunale non si è sostituito ai medici e alla ricerca medica, per cui è inutile che da più parti si cerchi di screditare la sentenza adducendo il fatto che il giudice non abbia competenza in materia, perché lui si è limitato esclusivamente, come i genitori del bimbo, a constatare che prima della vaccinazione stava benissimo e poi è diventato autistico, punto.

Il bambino avrebbe iniziato a manifestare sintomi preoccupanti (diarrea e nervosismo) il giorno stesso della vaccinazione, mentre tra il 2004 e il 2005 sarebbero sopraggiunti segni di grave disagio psico-fisico fino al riconoscimento, il 31 agosto 2007, dell’invalidità totale e permanente al 100%. Che questo fosse riconducibile alle vaccinazioni praticate lo affermava già lo specialista Niglio nel giugno 2008 e a confermarlo arrivava, un anno dopo, anche lo specialista Montanari.

Che tale condizione fosse riconducibile “con ragionevole probabilità scientifica” alla somministrazione del vaccino MPR avvenuta presso la Asl di Riccione è stata poi la valutazione dell’ausiliare medico-legale, che per i giudici va accolta. La sentenza ha suscitato grande clamore non solo in Italia, ma in tutto il mondo (cercate in internet “autism vaccine” e salteranno fuori una sfilza di articoli e discussioni inerenti la sentenza di Rimini). Persino il Daily Mail in Inghilterra l’ha ripresa in un articolo del 16 giugno 2012 intitolato “MMR: A mother’s victory.”

 

Questi sono solo alcuni esempi, se ne possono trovare altre di sentenze di questo tipo. Quello invece che non ci è dato sapere con trasparenza dal Ministero della Salute è quanti e quali siano i casi accertati, ovvero denunciati, di reazioni avverse e di danni da vaccino. Si tenga presente di un aspetto molto importante: ora che grazie a organizzazioni e personalità mediche esterne al sistema sanitario nazionale si inizia a informare i cittadini e ora che i media riprendono tali sentenze, le denunce crescono.

Ma è comunque molto probabile che i casi reali di danni da vaccini siano nettamente più alti di qualsiasi stima o dato ufficiale che il Ministero un giorno volesse farci la cortesia di comunicare. Quello che ho trovato è il ”Rapporto sulla sorveglianza post-marketing 2009-2010” dell’AIFA.

Segnalare le reazioni avverse

farmacovigilanza1


Se vostro figlio ha avuto una reazione avversa insorta dopo la vaccinazione potete (anzi dovete) segnalarla ai responsabili del sistema di Farmacovigilanza. Nella seguente pagina dell’agenzia del farmaco è spiegato nel dettaglio come fare:

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalit%C3%A0-di-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-ai-medicinali.

Le reazioni avverse ai vaccini possono avvenire in un lasso di tempo molto variabile a seconda della loro gravità:

  • entro un intervallo di tempo breve (minuti): anafilassi, episodi sincopali, crisi d’ansia
  • entro un un intervallo di tempo più lungo (ore o giorni): reazioni locali, febbre alta, vomito, convulsioni

Per quanto riguarda l‘insorgenza di problematiche complesse che investono in maniera permanente il sistema nervoso o digestivo, come per es.sindrome di Guillain-Barrè, malattie demielinizzanti, SIDS, autismo, ma anche celiachia, allergie, ecc, dipende molto da quando i genitori iniziano ad accorgersene e da quando i medici riescono ad effettuare una diagnosi precisa.

Si può parlare anche di qualche anno. Come successo al piccolo B.V. della sentenza del Tribunale di Rimini, il problema si è manifestato subito con sintomi lievi per poi peggiorare progressivamente nell’arco di 3 anni. Eventi fatali come la SIDS (morte in culla), che viene trattata nei paragrafi successivi di questo capitolo, possono avvenire dopo 1 giorno o diversi mesi dalla vaccinazione.

Se avete già letto il rapporto AIFA 2009-2010 linkato al paragrafo precedente, a pag. 29 viene presentato il caso di una bimba che a 2 mesi aveva presentato convulsioni 3 ore dopo la vaccinazione con esavalente, deceduta nove mesi dopo improvvisamente in pieno benessere (SIDS). Purtroppo, la verità, come meglio approfondito nei successivi paragrafi, è che non esistono nè studi tossicologici di breve periodo, nè tantomeno studi di lungo periodo sulle possibili reazioni avverse.

  • I Servizi delle ASL predisposti alle vaccinazioni sono soliti assicurare che i vaccini non causano alcun effetto indesiderato importante e, se ciò accade, è un evento eccezionale. Quindi, ci viene chiesto di vaccinare i nostri figli garantendoci che i vaccini sono utili, necessari e innocui. Però i vaccini sono farmaci e sappiamo che non esistono farmaci senza effetti indesiderati.In Italia, le vaccinazioni obbligatorie per Legge sono 4 (vaccini contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B), ma vengono somministrati, senza alcuna spiegazione, inizialmente 7 vaccini (quelli precedenti, più i vaccini contro pertosse, emofilo B e pneumococco), poi altri 5 (vaccini contro morbillo, parotite, rosolia, meningococco C e varicella) e annualmente viene caldamente proposto spesso anche quello contro l’influenza. In tutto, vengono fatti passare implicitamente come obbligatori e inoculati, circa 25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino. I genitori sono invitati a firmare il consenso “informato” prima di vaccinare i loro figli, ma non sono assolutamente informati dei possibili danni vaccinali se non in modo superficiale e rapido. Inoltre, se chiedono che il medico vaccinatore firmi lui stesso un documento in cui dichiara quello che assicura a voce, e cioè che il vaccino non recherà alcun danno al bambino, si rifiuterà categoricamente di firmare. Quello che è peggio, è che lo stesso Ministero della Salute non dispone di dati nazionali sulla reale incidenza annua dei danni da vaccinazione. Eppure, i medici che si interessano di questo problema ricevono innumerevoli richieste di intervento nei riguardi di svariati effetti indesiderati, alcuni lievi e altri gravissimi, alcuni di breve durata e altri irreversibili, che fanno pensare che questo problema sia tutt’altro che eccezionale. Inoltre, sono sempre più numerose le domande di indennizzo che i medici legali di questo settore ricevono da genitori convinti che i vaccini eseguiti abbiano gravemente danneggiato loro figlio. Tutti i genitori che ci contattano a causa di un danno vaccinale affermano che prima di allora non sapevano assolutamente nulla del rischio che correvano con la vaccinazione, perché il consenso che essi stessi hanno dato all’atto della vaccinazione ero un consenso ben poco “informato“. Infine, sappiamo anche che la maggior parte dei genitori riferisce di aver avvisato il proprio medico di fiducia dell’evento avverso, ma di non essere stati né considerati né creduti ed è pertanto palese che in questi casi il danno vaccinale non venga segnalato agli organi di Farmacovigilanza competenti. Cogliamo l’occasione per ricordare al Lettore che esiste una scheda che deve essere compilata da tutti i cittadini in caso di reazioni al vaccino. La scheda va scaricata dal seguente sito dell’AIFA:
  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalit%C3%A0-di-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-ai-medicinali.

Oltre alla compilazione della scheda AIFA (che però invitiamo nuovamente tutti a compilare anche se il danno/disturbo vaccinale è avvenuto in passato), data la grave carenza di raccolta dati che esiste nel nostro Paese diversamente da quanto accade negli altri Stati, abbiamo pensato di contribuire anche noi nel far conoscere ai genitori questo loro dovere di segnalare i danni vaccinali e nello stesso tempo noi stessi desideriamo conoscere la realtà italiana su questa piaga che affligge talvolta gravemente alcune famiglie, perché pensiamo che non possiamo continuare a vaccinare i nostri figli senza sapere quanto questo trattamento sia dannoso! Pertanto, abbiamo pensato di organizzare un semplice ma capillare Censimento Nazionale dei Danni da Vaccini in modo da poter rendere noti, alle Autorità Sanitarie e anche ai genitori stessi, i dati sull’entità di questo grave problema che minaccia la salute di molti nostri figli. Il CoRIV (Coordinamento per la Ricerca e l’Informazione sulle Vaccinazioni) chiede pertanto a tutti i genitori, a tutti coloro che hanno un familiare che è stato colpito da un danno vaccinale e a tutte le Associazioni sensibili a questo problema, di compilare la scheda seguente. La scheda va compilata non solo da coloro che hanno un familiare attualmente danneggiato da una vaccinazione, ma anche nel caso un loro familiare sia stato danneggiato o anche solo disturbato in precedenza e ora è guarito o, disgraziatamente, deceduto.

QUALI SONO I DANNI O DISTURBI VACCINALI CHE DESIDERIAMO CENSIRE?

Vogliamo conoscere tutti i danni o disturbi vaccinali, sia quelli recenti sia quelli accaduti molti anni fa. Non desideriamo raccogliere solo i danni vaccinali gravi, ma anche quelli lievi, passeggeri e/o localizzati, perché gli studi scientifici eseguiti su questo settore raccolgono tutte le reazioni avverse causate da una vaccinazione. Non ci interessano solo i danni vaccinali riconosciuti dal pediatra o dall’ASL, ma, oltre a questi, anche tutti i disturbi che i genitori hanno attribuito al vaccino o comunque che sono insorti in conseguenza della vaccinazione: da poche ore dopo, a molti giorni dopo (a tale scopo, per cercare di non attribuire ai vaccini disturbi o danni impropri, consigliamo di leggere la tabella B finale: Guida all’individuazione di un danno da vaccino). Non ci interessano solo i disturbi o danni organici veri e propri, ma anche i disturbi caratteriali o del sonno o dei ritmi di vita che sono insorti dopo la vaccinazione. La scheda richiede pochi minuti per essere compilata e diventerà uno strumento molto chiarificatore per sensibilizzare la gente e le Autorità competenti sul grave problema dei danni da vaccino.

I risultati di tale censimento verranno resi noti alle Autorità Sanitarie e ai genitori stessi. Infine una considerazione banale ma doverosa: è evidente che ogni bimbo ha delle sue specificità ed è diverso da qualsiasi altro bimbo. Per tale motivo alcuni bimbi vaccinati non svilupperanno mai reazioni avverse di alcun tipo, mentre altri sì, chi in forma più leggera, chi più grave. Dipende da molti fattori, tra cui per es. il peso, la maggiore o minore maturazione del sistema nervoso e immunitario, fattori genetici predisponenti tra cui quelli ereditabili dai genitori, allergie latenti, ecc., così come un nato prematuro, essendo meno sviluppato, ha certamente più probabilità di andare incontro a reazioni avverse. L’attenzione quindi va posta essenzialmente sulla tipologia di potenziali reazioni avverse e sulla loro gravità, rapportate all’incidenza delle malattie infettive per cui ci si dovrebbe vaccinare.

Cosa contengono i vaccini

laboratorio-analisi

 


Nei vaccini c’è il mercurio, che è contenuto in un conservante che si chiama Thimerosal, ovvero mercurio tiolato di sodio, mertiolato, etilmercuriotiosalicilato, sodio timerfonato.

Lo si trova nei vaccini contro il tetano, difterite, pertosse, antiepatite B e antiinfluenzale. E’ usato da oltre 70 anni in tanti altri farmaci. Inoltre negli adiuvanti (sostanze usate nella pratica di laboratorio per potenziare le risposte immunitarie dell’organismo; iniettati con la sostanza verso la quale si vuole immunizzare l’organismo, possono agire rendendone più lento l’assorbimento e quindi più efficace la produzione di anticorpi, oppure possono esercitare un’azione generica di stimolo sul sistema immunitario) usati nei vaccini pediatrici compaiono anche l’alluminio e la formaldeide.

Per far capire in maniera semplice il livello di pericolosità e tossicità del mercurio, si pensi che, recependo una direttiva UE del 2007, da aprile 2009 in Italia è vietata la vendita di termometri al mercurio.

Partiamo dalle leggi degli stati e dalle disposizioni degli enti preposti alla verifica della salute umana.

L’FDA (Food and Drug Administration) statunitense ha dato disposizione di eliminare il thimerosal dai vaccini pediatrici già dal 1999.

fda

Le linee guida dell’EPA (Environmental Protection Agency, l’agenzia governativa USA per la protezione dell’ambiente e della salute umana) consentono mercurio in dosi di 0,1 mcg per kilogrammo di peso per giorno. A seconda del peso, un bimbo di 3 mesi che riceve 62,5 mcg di mercurio in 1 giorno eccede le linee guida EPA per più di 78 volte (*).

E, come alcuni ricercatori hanno puntualizzato ad un meeting sul Thimerosal che si è tenuto all’IOM (Institute of Medicine) statunitense, i limiti di sicurezza EPA sono basati su un’ingestione graduale di mercurio derivante dall’assunzione di pesce. Ma questo limite non è mai stato applicato al caso in cui il mercurio venga assunto attraverso iniezione diretta (Ndr perché non ci sono studi al riguardo), essendo in questo caso in grado di attraversare la barriera ematoencefalica (Ndr che nei neonati, e ancor di più nei nati prematuri, è fragile perché il sistema nervoso non è ancora del tutto formato e sviluppato).

Secondo il Dr. Boyd Haley capo del dipartimento di chimica dell’università del Kentucky e una ricerca riconosciuta a livello internazionale sulla tossicità del mercurio (toxicity of mercury compounds), nessun quantitativo di thimerosal è sicuro, perché è ben conosciuto che i neonati non producono livelli significativi di bile o che abbiano adeguate capacità renali per diversi mesi dalla nascita. Il trasporto biliare è la principale via attraverso cui il mercurio viene rimosso dal corpo e i neonati non possono farlo bene.

Se prendiamo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che con 3,3 microgrammi per chilo sono meno restrittive, si vede che in Italia per un bambino di 5 chili le superiamo almeno di due volte. Bisogna dire che l’OMS fissa un margine di sicurezza fino a 10 volte la soglia indicata, ma allo stesso tempo ammette che un neonato con i vaccini riceve dosi di mercurio che potrebbero destare preoccupazione e quindi approva la mossa della FDA americana di far rimuovere il thimerosal dai vaccini.

In Italia nessun organismo governativo ha stabilito limiti di alcun tipo. In compenso con il decreto ministeriale del 13 novembre 2001 l’Italia aveva messo al bando il mercurio dai vaccini, salvo poi ripensarci nel 2003 quando il Ministro per la Salute (si fa per dire) Sirchia con il decreto 27 giugno 2003 pubblicato sulla G.U. nr. 153 del 4 luglio 2003 proroga l’utilizzo dei vaccini con mercurio in Italia. Oggi non è chiaro se gli attuali vaccini in commercio lo includano: i relativi bugiardini in alcuni casi parlano di tracce (?!) non specificando alcuna quantità. La pagina del Ministero dalla Salute ne conferma la presenza (25 microgrammi di mercurio per antidifterica e antitetanica, 12,5 per l’antiepatite B), anche se a onor del vero è datata 22/07/2002.


In quest’altra pagina del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/malattieInfettive/newsMalattieInfettive.jsp?id=618&menu=inevidenza&lingua=italiano) invece si cita testualmente che “Il tiomersale è un derivato del mercurio usato costantemente fino al 2000 come conservante in alcuni vaccini somministrati durante l’infanzia. Serve ad impedire contaminazioni batteriche delle preparazioni da iniettare, soprattutto quando i vaccini sono preparati in fiale multi dose. In Italia, il decreto ministeriale del 13 novembre 2001 pubblicato in G.U. n. 66 del 19.03.2002, ha richiesto, in via precauzionale visto che la questione della neurotossicità di questo conservante rimaneva controversa e poco fondata dal punto di vista scientifico, a tutte le aziende produttrici di vaccini di eliminare il tiomersale entro il 31 dicembre 2002 e di ritirare dal commercio i vaccini contenenti tiomersale entro il 30 giugno 2003”, omettendo il successivo decreto del 2003 che lo proroga.

In ogni caso i vaccini “teoricamente” senza mercurio disponibili negli anni passati sono stati solo quelli combinati (quattro, cinque, sei vaccini in un’unica iniezione); se un genitore voleva somministrare al proprio figlio solo i vaccini obbligatori non aveva scelta, poiché non esistevano antidifto-tetanici e antiepatite B senza mercurio. L’antipolio Sabin e Salk è sempre stato privo di thimerosal.

infanrix


In realtà, nel vaccino INFANRIX HEXA (della GSK) spacciato per “libero da sali di mercurio”, è tuttora contenuto mercurio nella quantità di 10 ppb (parti di miliardo) ovvero 0,01 ppm (parti per milione) vale a dire 0,010 mg/Litro come conferma uno studio indipendente di ricercatori australiani (Austin DW, Shandley KA, Palombo EA) Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization program schedule (Journal of Toxicology and Enviromental health. Part A. 2010;73(10):637-40).

Sebbene i livelli di mercurio rilevati siano sostanzialmente più bassi di qualsiasi limite di sicurezza di esposizione stabilito, i risultati di questo studio rivelano le inesattezze presenti nei messaggi di salute pubblica, nelle comunicazioni professionali, e nella documentazione ufficiale per quanto riguarda il contenuto di mercurio in questo vaccino per l’infanzia. Inoltre, mancano studi relativi ai danni neurologici che possono essere causati in neonati di 3 mesi. Si sa che 0,5 ppb di mercurio uccidono le cellule del neuroblastoma umano (Parran et al., Toxicol Sciences 2005; 86: 132-140), 20 ppb di mercurio distruggono la struttura delle membrane dei neuriti (Leong at al. – Neuroreport Journal 2001; 12: 733-37), 2 ppb di mercurio è la quantità massima contenuta nell’acqua potabile (disposizione EPA) che potrebbe causare danno renale a lungo termine.

Leggendo il foglietto illustrativo di questo vaccino, si apprende che è contenuta anche una combinazione di alluminio (fosfato di alluminio e idrossido di alluminio) alla considerevole dose (sempre riferita al neonato) di 820 microgrammi (320+500) per fiala. Un recente studio di alcuni neuroscienziati di Vancouver, CA. Shaw e L. Tomljenovic, prosegue la raccolta di domande critiche circa la presunta sicurezza dell’alluminio (presente praticamente in tutti i vaccini) e dimostra come gli effetti neurotossici siano altrettanto dannosi, se non peggiori, di quelli del mercurio.


aluminium-element


L’alluminio è una comprovata neurotossina ed è l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini, in sostituzione del thimerosal. Nonostante l’uso diffuso degli adiuvanti di alluminio, la comprensione della scienza medica in merito al loro meccanismo d’azione è ancora notevolmente scarsa.

C’è anche una relativa scarsità di dati sulla tossicologia e la farmacocinetica di questi composti ma, nonostante questo, la fantasiosa nozione che l’alluminio nei vaccini sia sicuro è spesso ampiamente accettata. Ricerche indipendenti, tuttavia, dimostrano che gli adiuvanti in alluminio hanno la potenzialità di indurre gravi disturbi immunologici e neurologici negli esseri umani. In particolare, l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni autoimmunitarie, infiammazioni cerebrali a lungo termine associate a complicazioni neurologiche con conseguenze negative, profonde e diffuse (v. successivo “I potenziali danni”).

La possibilità che i benefici del vaccino siano sopravvalutati e il rischio di potenziali effetti avversi sottovalutati, non è rigorosamente valutata nella comunità medica e scientifica. Un altro elemento di preoccupazione è la mancanza di qualsiasi valutazione tossicologica sulla somministrazione concomitante di alluminio con altri composti tossici riconosciuti che sono ordinariamente costituenti delle preparazioni commerciali dei vaccini. L’elenco è lungo: formaldeide, formalina, fenossietanolo, fenolo, borato di sodio, polisorbato 80, glutaraldeide.

“Bishop et al” hanno dimostrato che l’introduzione per via parentale (es. flebo) di un minimo di 20 mcg/kg di peso corporeo di alluminio per più di 10 giorni può provocare a lungo termine risultati negativi nello sviluppo neurologico dei neonati. Nel 2004, l’FDA ha istituito un limite per l’alluminio introdotto per via parenterale per i neonati con funzione renale compromessa e nati prematuri non superiore a 4-5 mcg/kg di peso corporeo/giorno, affermando che livelli superiori a quelli sono stati associati a tossicità del sistema nervoso centrale e delle ossa. Inoltre, secondo l’FDA, saturazione dei tessuti possono verificarsi a livelli ancora più bassi di somministrazione. Non è noto quale sia il limite massimo per l’alluminio per neonati sani. Ma non ci sono studi sull’introduzione dell’alluminio per via intramuscolare come avviene per i vaccini.

Nell’esavalente di cui sopra abbiamo detto che ci sono 820 microgrammi di alluminio. Nel HBVAXPRO antiepatite B ce ne sono 250.

Sempre secondo l’FDA, il limite per un litro di acqua imbottigliata è di 200 mcg.

L’alluminio è contenuto in tutti i vaccini tranne l’antipolio, l’anti-emofilo e l’anti-morbillo-parotite-rosolia.

Riporto, infine, quanto citato nella conferenza del maggio 2002 sull’Alluminio nei vaccini organizzata dal National Vaccine Program Office (del Ministero della Salute USA): “Il vantaggio immunologico conferito da questi adiuvanti è stato ben documentato, anche se la maggior parte di questa documentazione si trova in studi pubblicati prima del 1970”.

E concludono dicendo che “occorre studiare la tossicologia e la farmacocinetica dei coadiuvanti di alluminio, specificamente, nei lattanti e nei bambini (!), i meccanismi con cui l’alluminio interagisce col sistema immunitario, il fenomeno della Miofascite Macrofagica (MFM o MMF in inglese), ecc.”. In pratica è tutto ancora da studiare. Questa è una costante: non vengono fatti studi preventivi sulla sicurezza dei vaccini prima della loro immissione in commercio, ma ci si basa solo sulla famacovigilanza post marketing.

I difensori dei vaccini, interpellati sui metalli pesanti e sali presenti nei vaccini, spesso rispondono con frasi del tipo: “anche nel tonno che mangiamo c’è il mercurio”, “l’alluminio è presente dappertutto, terra, aria, acqua e lo inaliamo o ingeriamo quotidianamente”. Per capire quanto prive di alcun fondamento scientifico (e stupide) siano risposte del genere e per far capire la differenza tra ingestione e iniezione intramuscolare, una nutrizionista americana ha spiegato il seguente paradosso: “Quando un uomo assume ossigeno dall’aria attraverso la respirazione, tutto funziona bene per il corpo, i polmoni e il sistema cardiovascolare. Ma cosa succede se l’aria entra in una vena, quindi percorrendo una via diversa dal punto di vista fisiologico: può verificarsi un embolia gassosa, con possibile arresto cardiaco e conseguente morte.”

Per capire cosa sono i metalli pesanti, dei quali tante volte se ne parla anche in riferimento all’inquinamento ambientale, e quanto sono dannosi, leggete questa paginetta dell’Università degli studi di Trento:

 

http://www.ing.unitn.it/~colombo/metalli_pesanti/intro.html.


metalli nei vaccini

Di questa pagina evidenzio un passaggio molto importante che spiega come le reazioni avverse a tali metalli pesanti possano essere diverse da persona a persona, sia in termini di gravità che di tempistiche di insorgenza: “l’eliminazione di tali metalli avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento, portando a bioaccumulazione.

Bioaccumulazione significa un aumento nella concentrazione di un prodotto chimico in un organismo biologico col tempo.. I metalli si accumulano negli esseri viventi ogni volta che sono assimilati piu’ velocemente di quanto sono scomposti (metabolizzati) o espulsi”. E’ simile al concetto di saturazione, significa cioè che se ne assimiliamo un quantitativo elevato in un lasso di tempo breve (come avviene per i vaccini), potendone espellere solo una minima parte in quel breve lasso di tempo, il nostro corpo arriva subito a saturazione e si intossica.

Rivolgendomi in particolare alle mamme, che sono le prime ad interessarsi a questi aspetti, dico: che senso ha usare per i propri bimbi creme e prodotti detergenti senza nichel, alluminio e allergeni vari se poi glieli iniettiamo?


I potenziali dannidanger vaccino

  • I danni da vaccino contemplano disturbi immunologici e neurologici cronici, quali autismo, iperattività, scarsità di attenzione, dislessia, allergie, ma anche la SIDS (ovvero la sindrome di morte infantile improvvisa detta anche “morte in culla”) sulla cui correlazione con i vaccini pediatrici esistono conferme provenienti da diversi studi internazionali.

    Nel capitolo Bibliografia & Webliografia è linkato uno studio italiano le cui conclusioni non ammettono dubbi circa il nesso di causalità tra vaccini pediatrici e SIDS.

    La SIDS rappresenta la prima causa di mortalità nella fascia di età da 1 a 12 mesi di vita ed è più frequente tra i tre e i cinque mesi, ovvero in concomitanza del primo ciclo vaccinale.

    Il VAERS (sistema americano che riporta gli effetti avversi ai vaccini) dell’ FDA (Food and Drug Administration) riceve annualmente 11.000 rapporti su serie reazioni avverse ai vaccini, di cui l’1% rappresenta le morti causate dalle reazioni al vaccino. La maggior parte delle morti sono ascrivibili al vaccino della pertosse.

    “La ragione per cui la maggioranza delle persone con autismo che conoscete ha in genere dai 22 anni in giù è proprio perché la maggioranza delle persone con diagnosi di autismo è nata dopo il 1987. Nei dati raccolti in Danimarca, California e in tutto il mondo, abbiamo trovato che l’aumento dell’incidenza dei casi di autismo è cominciato circa negli anni 1988-1989,” scrivono gli autori Michael E. Mc Donald e John F. Paul, del Laboratorio di Ricerca su Salute Nazionale ed Effetti Ambientali dell’EPA. Il livello di aumento prima del 1988 “era completamente diverso” dal livello dopo quell’anno. Il numero dei casi di autismo nei bambini in California si è addirittura triplicato dopo 1988. Fonte: articolo di Dadiv Kirby – Huffington Post, 23 Aprile 2010

    I dati sull’autismo negli USA sono, senza esagerare, drammatici. Il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) il 30 marzo 2012 ha comunicato i dati del 2008 relativi ai bambini di 8 anni di età (8 anni perché è l’età media in cui le famiglie e i medici diagnosticano l’autismo): 1 bambino su 88!! La ricerca viene condotta tutti gli anni all’interno dell’ADDM Network (v. mappa) che contempla 14 stati (peraltro non ci sono gli stati con i tassi di autismo maggiori come California, Minnesota, Maine – v. mappa) e rappresenta l’8% della popolazione di bambini di 8 anni statunitense. Dal 2002 al 2008 significa un tasso di incremento del 78%.

    Jim Carrey (che ha un figlio autistico) al raduno di Green Our Vaccines nel giugno 2008 (v. capitoloSelezione di video) ha detto: “quanto pensate che siamo stupidi?“ Quante più cause possibili il CDC e tutti quei cosiddetti esperti proseguiranno ad aggiungere?… Quante ancora?… Come è possibile sparare nuove teorie cervellotiche e non considerare i vaccini?… E’ talmente evidente che più si aggiungono nuovi vaccini al calendario vaccinale dell’infanzia, più aumentano i casi di autismo. Che cosa deve accadere prima che i vaccini siano definitivamente considerati come la causa scatenante l’autismo?… Dobbiamo aspettare il 2020 quando, avanti di questo passo, l’incidenza sarà di 1 a 10?… Dobbiamo arrivare a considerare l’autismo come parte della normalità?

    Per le maggiori Associazioni mondiali (italiane escluse), l’autismo è ufficialmente diventato epidemia negli Stati Uniti. Si tratta di una situazione di emergenza nazionale che ha bisogno di un piano nazionale.

    SAFEMINDS (un’organizzazione no-profit nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul legame tra autismo e mercurio) evidenzia come in quegli anni (1985-1990) siano stati introdotti i vaccini Hib (anti-meningite) e HepB (anti-epatite B).


    E Safeminds ricorda che:

    • da un punto di vista biologico, è molto plausibile che diversi componenti dei vaccini possano causare l’autismo. Alluminio, mercurio, endotossine e antigeni virali o batterici hanno mostrato in diverse ricerche di essere singolarmente capaci di causare danni al cervello e altri organismi, e la tossicità sinergica di questi componenti non è stata sufficientemente investigata. Recenti ricerche si sono focalizzate sull’alluminio, che a partire dal 2001 è incrementato nei vaccini in parallelo alla diminuzione del mercurio;

    • uno studio del 2007 ha evidenziato che i vaccini possono aver determinato un fattore di casualità nei ragazzi nati nel 1990-1996 in circa il 68% dei casi di autismo e nell’81% di casi della sindrome ADHD. E’ importante notare che questo studio evidenzia anche che alcuni ragazzi non vaccinati hanno sviluppato autismo e ADHD, suggerendo che i vaccini non siano il solo fattore di casualità nell’autismo e ADHD.

    Negli USA (dati 2009) le dosi (per spiegare bene a che numeri si fa riferimento in questo paragrafo si consideri che il vaccino DTP prevede 5 dosi, l’HepB 3, e così via) dei vaccini raccomandati per i bambini sotto i 5 anni sono triplicati in 25 anni. Fino al 1989 il CDC ne raccomandava 11, oggi 36! Dopo il 1990 ne sono stati aggiunti 25. Invece le tipologie di vaccini (antidifterico, antipertosse, ecc.) sono ben 15. In Italia le dosi sono 13.

    I dati sui casi di autismo in Italia sono discordanti (si tenga peraltro presente che dopo i 18 anni una persona affetta da autismo non è più classificata come tale ma rientra nella categoria “handicap mentale grave”). L’IdO (Istituto Di Ortofonologia), centro accreditato dal Servizio sanitario nazionale di diagnosi e terapia per l’età evolutiva, ha stimato un incremento dello 0,6% della sindrome in 10 anni, arrivando oggi a 1 bambino su 180.

    autismo


    Fino al 1980 in Italia si contavano dai 3 ai 5 autistici diagnosticati come tali entro il terzo anno di vita, ogni 10.000 nati, e la percentuale di bambini che mostravano segni di ritardato sviluppo psicomotorio e comunicativo sin dai primi mesi di vita, era superiore a quella dei soggetti che dopo 18-20 mesi di sviluppo normale cominciavano a perdere le acquisizioni motorie e linguistiche per scivolare più o meno rapidamente nella sintomatologia autistica.

    Il primo significativo cambiamento statistico-epidemiologico si può collocare nel quinquennio 1980-1985, quando fu possibile verificare due importanti variazioni rispetto ai rilievi precedenti: il raddoppio dei casi di autismo, ed il pareggio della percentuale di quelli definibili insorti come tali con quelli cosiddetti di autismo regressivo (ma questo può dipendere da un migliorato sistema di diagnosi). Nel decennio successivo, i dati sono diventati ancor più allarmanti e significativi: dai 3-5 autistici su 10.000 nati, si è passati a 30-35 su 10.000; e i casi di autismo regressivo (che fino al 1980 rappresentavano un terzo del totale) hanno raggiunto il 75% contro il 25% delle forme che potremmo definire congenite.

    In ogni caso esistono tanti studi nel mondo che dimostrano come il thimerosal sia dannoso per le cellule neuronali e come tali danni siano simili a quelli che si ritrovano nelle persone affette da autismo. Ne riporto uno a titolo di esempio pubblicato nel 2009 da Taylor & Francis, uno dei principali editori di pubblicazioni scientifiche al mondo.


    thimerosal1


    Vaccini e danni neurologici: il bugiardino Tripedia della Sanofi Aventis

    Ma il discorso si chiude nel momento in cui nel 2011, per la prima volta compaiono nel bugiardino del vaccino DTaP (Difterite, Tetano, Pertosse) Tripedia della Sanofi Aventis le seguenti reazioni avverse: “Adverse events reported during post-approval use of Tripedia vaccine include idiopathic thrombocytopenic purpura, SIDS, anaphylactic reaction, cellulitis, autism, convulsion/grand mal convulsion, encephalopathy, hypotonia, neuropathy, somnolence and apnea.”

    Per completezza di cronaca si tenga presente che il vaccino Dtap acellulare è stato introdotto proprio negli anni 80. Prima c’era quello cellulare, del quale, tra l’altro, oggi la scienza medica dice: “ questo vaccino è gravato fondamentalmente da due ordini di problemi. Per prima cosa, anche se molto efficace nella maggioranza dei casi, il suo effetto sul campo è incostante e la sua efficacia non può essere conosciuta a priori. L’altro grosso problema è rappresentato dalla frequente comparsa di reazioni avverse. Il vaccino contiene un grande numero di antigeni pertossici; solo pochi determinano l’immunità mentre molti altri sono frequentemente causa di effetti collaterali. Le reazioni al vaccino intero erano classicamente distinte in quattro gruppi:

    • – reazioni locali e generali, lievi e transitorie come arrossamento, tumefazione, nella sede d’inoculo, febbre malessere

    • – reazioni generali gravi come febbre > 40,5 °C, pianto prolungato, collasso o sindrome ipotonia-iporesponsività che compare entro 48 ore dalla vaccinazione, episodio convulsivo in genere febbrile
    • – complicanze neurologiche gravi, in genere episodi convulsivi ripetuti nel tempo, regressione psico-motoria
    • – reazioni allergiche, shock anafilatticoSorge spontanea una domanda: non è che tra 10 anni le case farmaceutiche rilasceranno un nuovo tipo di vaccino e ci diranno che quello attuale era poco efficace e dava gravi controindicazioni? Tra cui magari l’autismo e la SIDS?

      Aggiungo che sono tanti i vaccini ritirati negli anni. In particolare il vaccino MMR (MPR in italiano) è in assoluto il vaccino che “vanta” il maggior numero di prodotti ritirati dal commercio tra i quali MMR Morupar (quello della sentenza del tribunale di Rimini, che l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – aveva sì ritirato nel 2006, ma dopo ben 14 anni dal ritiro dello stesso dal Canada e 12 dal ritiro dell’Agenzia Europea del Farmaco, v. questo art), MMR Trivirex/Pluserix (v. capitolo ”Normativa e scandali vari”), MMR Immravax, ecc.

 

Il caso dei militari italiani ammalati di cancro

  • Afghanistan

    Repubblica ha effettuato un indagine per approfondire la questione dei 4.000 (!) soldati italiani ammalati di cancro, conosciuta come la sindrome dei Balcani (in quanto apparentemente legata alla missione dei nostri soldati nella ex-Yugoslavia). Inizialmente si era data la colpa all’uranio impoverito contenuto nei proiettili usati nel corso della missione. Poi l’attenzione si è spostata pesantemente sui vaccini.

    Di seguito i link alle tre inchieste di Repubblica:

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/10/06/news/vaccini-43980837/?ref=HREC1-1 ehttp://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/23/news/vaccini_pericolosi_2-46383097/?ref=HRER2-1 http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/01/23/news/vaccinati_a_morte_3-51127768/

    Nella seconda inchiesta pubblicata il 23 novembre 2012 sulla prima pagina di Repubblica on-line, è riportata la seguente frase: “Spinti anche dalle critiche di chi ci ha accusato (dopo la prima inchiesta) di aver sentito solo i “fanatici dell’antivaccino” siamo andati a parlarne, dall’altra parte dell’oceano, a Philadelphia, col professor Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute sul cui livello scientifico e sulla cui imparzialità, nessuno ha dubbi: “C’è un nesso riconosciuto – dice il presidente dello Sbarro Institute – tra vaccini ravvicinati e abbassamento delle difese immunitarie. E in Italia è pieno di posti ad alto tasso d’inquinamento altamente pericolosi per chi ha un sistema immunitario compromesso”. A una domanda precisa (“Se venisse da lei un militare italiano che gli chiedesse un consiglio sul fatto di doversi sottoporre a una decina di vaccinazioni in un mese, cosa gli risponderebbe?”), Giordano ci ha detto: “Gli spiegherei che tanto vale suicidarsi”.

    I risultati del Progetto Signum, uno studio sull’impatto genotossico nelle unità militari commissionato nel 2004 dalla Difesa a ricercatori civili e militari facenti capo a prestigiose università (Pisa, Roma, Genova), dimostrano che sottoporre una persona a più di cinque vaccini significa comprometterne il sistema immunitario (Ndr ai neonati di 2 mesi, che hanno un sistema nervoso e immunitario non di certo sviluppato come quello degli adulti, gliene somministrano 6 o 7!).

    Nella relazione finale di Signum, consegnata il 17 gennaio 2011, si legge che lo stesso soggetto ipervaccinato, esposto ad agenti aggressivi come diossina, uranio impoverito, forte inquinamento ambientale, potrà facilmente sviluppare malattie gravi. Non solo, finora sono stati ignorati anche molti studi internazionali che sostengono la stessa evidenza e di cui ci parlano scienziati importanti che lavorano anche per altre nazioni come Giordano, Giulio Tarro medaglia d’oro del Presidente della Repubblica, infettivologo di fama mondiale, o Franco Nobile del Centro di eccellenza nazionale per la lotta ai tumori di Siena, che ha effettuato studi proprio sui militari.

    Questo è l’articolo di Repubblica che contiene queste affermazioni (consiglio di leggerlo):

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/23/news/vaccini_militari-46390509/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2F2012%2F11%2F23%2Fnews%2Fvaccini_pericolosi_2-46383097%2F

    Il Resto del Carlino Macerata del 24 gennaio 2013 riporta la notizia secondo la quale la commissione parlamentare appositamente costituita per indagare sui casi di tuomore dei soldati italiani ha concluso con un atto di accusa contro i vaccini.

    Un altro articolo del Resto del Carlino uscito il 24 febbraio 2013, evidenzia che le procure di Padova e Rimini stanno indagando congiuntamente su questi casi di tumore, prendendo in considerazione anche la pista dei vaccini. Questa notizia la si trova on-line anche qui:

    http://www.romagnanoi.it/news/Cronaca/741800/Uranio-e-tumori-indagine-in-tandem.html

    27 gennaio 2014. Per la prima volta, una sentenza italiana riconosce il nesso di causalità tra il cancro e le vaccinazioni fatte con tempi, modalità e controlli sbagliati

    Di seguito una sintesi di quanto riportato nell’articolo di repubblica, qui linkato

    http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/01/27/news/la_sentenza_lo_scandalo_dei_vaccini_ai_militari_il_ministero_della_sanit_condannato-77030693/?ref=HRER1-1

    Il ministero della Salute è stato condannato dal Tribunale di primo grado di Ferrara, a indennizzare la famiglia di Francesco Finessi, militare che nel 2002, a 22 anni, è deceduto per un linfoma non Hodgkin. Circa 150mila euro, secondo l’avvocato Francesco Terrulli. Durante il servizio militare, Francesco Finessi fu sottoposto a vaccini numerosi e troppo serrati, come testimoniato sia dal libretto vaccinale che dalle relazioni di diversi esperti.

    Già a novembre era stato condannato a tre anni di carcere, dalla corte penale di Belluno, Nicola Marchetti, il capitano medico degli alpini accusato di aver falsamente attestato, nel libretto sanitario di alcuni militari di leva, di aver eseguito le visite mediche necessarie. Si scioglie uno dei nodi finora rimasti insoluti su questi casi, quello delle documentazioni carenti, di libretti vaccinali incompleti o addirittura scomparsi, di nomi di medici responsabili coperti da segreto o ignorati.

Vaccini e Sclerosi Multipla o malattie demielinizzanti

  • sclerosi multipla

    Nel 1996 in Francia la vaccinazione antiepatite B venne sospesa per la frequente comparsa di forme dimalattia demielinizzante con oltre 200 casi di Sclerosi multipla insorti negli adolescenti e preadolescenti vaccinati contro l’epatite B. Poco dopo vennero pubblicati sulla rivista “New England Journal of Medicine” due studi che concludevano che non c’era nesso causale tra vaccino e SM.

    Tali ricerche, finanziate e sostenute dalle ditte farmaceutiche che producono il vaccino, studiarono gli effetti solo nei 2 mesi successivi alla vaccinazione, e i risultati vennero pesantemente discussi in sede scientifica nelle settimane seguenti come non corretti e pretestuosi. In uno studio francese del 1998, ripreso anche in questo documento dell’allora Ministero della Sanità italiano, basato sulla medesima finestra temporale di 2 mesi, si concludeva che l’odds ratio (l’immagine sotto riportata spiega in maniera semplice cos’è) era di 1,4, equivalente a rischio (che il vaccino sia causa di SM) di livello “debole”.

    Uno studio successivo di GPRD-General Practitioner Research Database fu fatto sia su una finestra temporale di 2 mesi che di 12 mesi. L’odds ratio determinato nel primo caso fu di 1,4 mentre nel secondo (12 mesi) fu di 1,6 (livello rischio “modesto”). Lo studio ha anche messo in evidenza che l’intervallo di tempo fra l’inizio dei sintomi e la diagnosi di SM è stato considerevolmente più breve fra i vaccinati che fra i non vaccinati. Il Ministero della Salute francese ha ritenuto che i risultati dei due studi non consentissero di escludere con assoluta certezza la possibilità che la vaccinazione potesse aumentare il rischio di malattia da demielinizzazione fra i vaccinati. Infatti, entrambi gli studi, come pure lo studio pilota precedentemente condotto, hanno comunque messo in evidenza un incremento degli odds ratio.



    Per chi volesse capire meglio che cos’è l’odds ratio e come viene calcolato, può fare riferimento a questa pagina:


    http://www.quadernodiepidemiologia.it/epi/cause/ris_rel.htm.

    La Sezione giurisdizionale della Lombardia della Corte dei Conti ha emesso il 28/2/1997 una sentenza (n. 71-97PM) che ha riconosciuto in un militare la sclerosi multipla come conseguenza della vaccinazione subita.

    Il militare aveva ottenuto in precedenza un giudizio negativo dalla commissione medica ospedaliera deputata a riconoscere l’indennizzo. Poi aveva fatto ricorso al ministero, il quale aveva riconosciuto, invece, la correlazione tra la malattia demielinizzante e la vaccinazione ricevuta. Si legge nella sentenza: “Il nesso di dipendenza da causa di servizio ovvero la spiegazione causale dell’infermità deriva dalla considerazione che risulta estremamente improbabile la sua insorgenza per l’intervento di altri processi causali”. Quindi vengono applicati, come andrebbe sempre fatto, i quattro criteri fatti propri anche dall’Istituto Superiore di Sanità, cioè: la correlazione di tempo, la plausibilità medica, l’assenza di altre cause note e la presenza di altri casi documentati in letteratura.

    Un autorevole studio pubblicato nel 2004 su Neurology (Naismith RT, Cross AH. Neurology. 2004 Sep 14;63(5):772-3), una delle più autorevoli riviste internazionali di neurologia, ha consentito di seguire le persone vaccinate contro l’epatite B per un tempo sufficientemente lungo, e di rilevare un aumento notevole (3 volte) dei casi di malattia demielinizzante (sclerosi multipla) tra i soggetti vaccinati rispetto a quelli che non lo sono. Poiché anche sui foglietti illustrativi del vaccino viene segnalata la possibile evenienza di una forma demielinizzante, è bene che la presenza di forme simili in famiglia sia davvero considerata una pesante controindicazione alla vaccinazione.

    Un rapporto recente descrive l’insorgenza di encefalomielite acuta disseminata dopo la seconda immunizzazione con Gardasil (Waldemann et al. 2009 e Sutton et al. 2009) riportato su cinque pazienti che presentavano sindromi demielinizzazione multifocale o atipico entro 21 giorni dalla seconda o terza vaccinazione. Il Gardasil è uno dei 2 vaccini contro il papilloma virus distribuiti in Italia.


    gardasil2

    La fondazione statunitense Judicial Watch che si occupa di promuovere l’etica, la trasparenza e l’integrità nelle politiche e leggi del governo, appellandosi al Freedom of Information Act (FOIA) è riuscita ad ottenere alcuni documenti dalla FDA, altrimenti secretati e non accessibili ai cittadini, in cui si evidenziavano 26 decessi a seguito della vaccinazione HPV con il Gardasil tra il 1 settembre 2010 e il 15 settembre 2011, ovvero in 1 anno!

    Dai documenti dell’FDA, riassunti in questo pdf (consiglio di leggerlo) di Judicial Watch, emergono una serie di inesattezze e superficialità di giudizio sia da parte della Merck (la casa produttrice del Gardasil) che dell’FDA che ha approvato la distribuzione del vaccino, che sintetizzo così:

    • la Merck ha sempre affermato che dai test da loro eseguiti sulla sicurezza del farmaco non erano emerse differenze tra il gruppo di pazienti sottoposti al vaccino e quello di pazienti sottoposti a placebo. Peccato che il placebo usato nei test, invece di contenere le consuete soluzioni saline usate nei placebo, conteneva anch’esso dosi elevate di alluminio (nel Gardasil ce ne sono 225mcg) stranamente approvate dall’FDA, che altrettanto stranamente aveva approvato la distribuzione sul mercato del vaccino con tempi molto rapidi (6 mesi contro 10 e più mesi) al pari di quelli dei farmaci per curare cancro, AIDS, HIV, ecc.

      Quindi dalle tabelle recanti i risultati dei test si evince sì una percentuale di reazioni avverse simili in entrambe i gruppi di pazienti, ma anche un numero importante di reazioni avverse in entrambe. Ad un certo punto dei report c’è una tabella recante le sole reazioni avverse sul sito dell’iniezione (per capirci il punto dove è penetrato l’ago della siringa) confrontate con il vaccino, il placebo con alluminio e il placebo con soluzione salina, dalla quale si evince che con quest’ultimo placebo si sono avute percentuali di reazioni nettamente inferiori (es. per il gonfiore 25,4% – 15,8% – 7,3%).
      A tal proposito il National Vaccine Information Center dice che “un placebo reattivo (Ndr contenente cioè elementi che possono provocare reazioni, come per es. l’alluminio) può modificare artificialmente il risultato dei test di valutazione della sicurezza di un farmaco”. In sostanza dipende sempre da come i dati vengono presentati: dicendo che non c’erano differenze sulla sicurezza non hanno detto il falso, ma hanno omesso di dire la vera verità, ovvero che si erano verificate un numero importante di reazioni avverse.

    • Merck dice che non sono stati fatti test per capire se il vaccino può a sua volta essere cancerogeno o genotossico. Dice espressamente che “questo tipo di approfondimento non è fattibile perché porterebbe via troppo tempo e questo sarebbe uno svantaggio per molte donne” (Ndr ?!). Visto che il vaccino lavora inducendo reazioni spontanee e modificazioni nelle cellule, sarebbe bene indagare a fondo questi due aspetti.

    • Merck dice che il vaccino non è efficace sulle donne che hanno già il papilloma virus e che la somministrazione del vaccino in questi casi può provocare reazioni avverse di una certa entità, ma l’FDA non obbliga né consiglia uno screening preventivo atto a determinare se il papilloma virus è già presente.

    • Merck dice che non sono stati fatti studi sulla sicurezza del vaccino nelle donne in gravidanza, ma l’FDA non dice nulla in tal proposito.
    • Merck dice che non sono stati fatti test per verificare che non ci siano reazioni incrociate con altri vaccini per adolescenti ed adulti

    Direi che si tratta di un numero più che sufficiente di motivi per dubitare della sicurezza del Gardasil. Per non parlare della scarsa efficacia e della scarsa utilità visto quanto già specificato nel capitolo dove si spiega che cos’è il papilloma virus, i suoi tempi di sviluppo e le modalità di diagnosi.


    15-06-2013 Il Ministero della salute giapponese ritira la raccomandazione per la vaccinazione contro il papilloma virus (HPV)

  • Sulla sicurezza dei vaccini
  • Trovata la conferma addirittura nel sito del CDC americano, dove fino a luglio 2013 potevate trovare pubblicata la seguente notizia (datata 2007) sotto il titolo Cancer,Simian Virus SV40 and polio vaccine Fact Sheet.

    Ma il CDC a luglio 2013 la rimuove!!

    Negli USA la notizia di questa rimozione è stata subito ripresa da diversi siti web (ne linko uno come esempio: GreenMedInfo) ed ha aperto in rete un dibattito molto acceso.

    Grazie alla  pagina originale grazie alla waybackmachine, una biblioteca universale che dispone di un archivio web che è una sorta di raccolta di “fermi immagine” del World Wide Web catalogati secondo la data di acquisizione. Ecco la pagina originariamente linkata sul sito del CDC e poi rimossa:

    https://web.archive.org/web/20120508130224/http://www.cdc.gov/vaccinesafety/updates/archive/polio_and_cancer_factsheet.htm

    In ogni caso quello che segue è la traduzione fedele della notizia così come pubblicata dal CDC (l’originale in inglese la trovate nel capitolo Damages caused by vaccines):

    • SV40 è un virus trovato in alcune specie di scimmie.

    • SV40 è stato scoperto nel 1960. Poco dopo, il virus è stato trovato nel vaccino antipolio.

    • Più di 98 milioni di americani hanno ricevuto una o più dosi di vaccino antipolio tra il 1955 e il 1963, quando una parte di vaccino era stato contaminato con SV40. E’ stato stimato che 10-30 milioni di americani potrebbero aver ricevuto una dose di vaccino contaminato SV40.

    • SV40 virus è stato trovato in alcuni tipi di cancro negli esseri umani, ma non è stato determinato che causi tumori.

    • La maggior parte delle prove scientifiche suggeriscono che il virus SV40-contaminati vaccino non ha causato il cancro, ma i risultati di alcune ricerche sono contrastanti e quindi sono necessari ulteriori studi.
    • I vaccini antipolio in uso oggi non contengono SV40. Tutti i dati attuali indicano che i vaccini antipolio dal 1963 sono indenni da SV40.

    • Nel 1950 per la produzione del vaccino sono state usate cellule renali di scimmie (NDR il virus vaccinico della polio viene coltivato su terreni di coltura costituiti da cellule renali di scimmia) infette dal virus. Poiché l’SV40 non è stato scoperto fino al 1960, nessuno era a conoscenza nel 1950 che il vaccino antipolio era contaminato

    • SV40 è stato trovato nella forma iniettato del vaccino antipolio (IPV), non nel genere somministrato per via orale OPV (NDR ma anche qui ci sono ricerche che dicono il contrario).

    • Non tutte le dosi del vaccino antipolio erano state contaminate. E ‘stato stimato che 10-30 milioni di persone abbiano effettivamente ricevuto un vaccino che conteneva SV40.

    • Alcune evidenze suggeriscono che la ricezione del vaccino antipolio contaminato dall’SV40 può aumentare il rischio di cancro. Tuttavia, la maggior parte degli studi condotti negli Stati Uniti e in Europa che mettono a confronto le persone che hanno ricevuto il vaccino antipolio contaminato con l’SV40 con coloro che non lo hanno ricevuto, non hanno mostrato alcuna relazione causale tra il vaccino contaminato e il cancro (NDR questa pare essere una costante).

    Nel marzo 1992 la celebre rivista medica inglese The Lancet pubblica un articolo di Walter Kyle che riporta evidenze secondo cui l’Aids si è manifestata dopo che il virus dell’immunodeficienza delle scimmie (SIV) è entrato nell’organismo umano attraverso appunto il vaccino antipolio contaminato da tessuti infetti di scimmia. Nell’aprile 1996 il bollettino del NVIC (National Vaccine Information Center) riporta che il microbiologo californiano Howard Urnovitz aveva prodotto evidenze secondo cui il virus di tipo 1 dell’Aids è un virus ibrido uomo-scimmia creatosi dopo che 320.000 africani avevano ricevuto negli anni’50 un vaccino antipolio sperimentale contaminato dal SIV.

    “L’SV40 svolgerebbe la sua azione non mediante l’integrazione nel DNA delle cellule mesoteliali, ma con un meccanismo di tipo episomiale. Studi sperimentali hanno dimostrato che l’iniezione intrapleurica di SV40 è in grado di indurre un mesotelioma pleurico maligno (Ndr una forma di cancro) nel 100 % di animali da esperimento (fonti: Ordine dei medici della provincia di Milano e AIRC).”

     

    http://www.infovaccini.it/doku.php?id=danni#.VAJMdXJ_uXY


  • Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia – Anno 2012

  • http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/rapporto-sulla-sorveglianza-postmarketing-dei-vaccini-italia-anno-2012

 

 

 

 

 

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Virus Simian 40 (SV40) e incidenza di cancro. Vaccini nel mirino

Virus Simian 40 (SV40) : un Cancro causato da questo Virus . Nel mirino i Vaccini approvati dalla FDA.

virus simian sv40

Questo articolo è stato originariamente pubblicato nella Legge Albany Journal of Science & Technology, Volume 13, Numero 3, 2003

*** PREFAZIONE***

UNO DEI NOSTRI ESPERTI RIFERISCE:

“Con il vaccino antipolio (sia Sabin che Salk) ci hanno iniettato ed infettato con il virus delle scimmie SV40, cancerogeno per l’uomo.

Quanti sono stati salvati dalla poliomielite e quanti uccisi da un cancro causato dallo stesso vaccino?
Dopo che il virus delle scimmie SV40 è stato originariamente rilevato nei vaccini antipolio Salk e Sabin, che erano stati somministrati a MILIONI DI BAMBINI IN TUTTO IL MONDO, la comunità scientifica ha trattenuto il respiro e si chiese se questi bambini sarebbero stati colpiti da cancro. In effetti, l’incidenza di cancro pediatrico è continuata a salire negli anni 1960, ’70, ’80 e ’90.  

Hanno annunciato che il virus SV40 è un cancerogeno di classe 2° per l’uomo. Tuttavia, le varie agenzie governative degli Stati Uniti, come Centers for Disease Control (CDC) e del National Cancer Institute (NCI) hanno contestato queste conclusioni.

Secondo il CDC, il “virus SV40 è stato trovato in alcuni tipi di cancro negli esseri umani, ma non è stato stabilito che SV40 provochi questi tumori.” Secondo il National Intsitutes of Health (NIH), ” NCI sta continuando a valutare il possibile legame tra l’infezione da SV40 e tumori umani “. La questione sollevata è se questa valutazione continua viene eseguita con piena integrità scientifica . Un articolo, scritto da un avvocato e pubblicato in una rivista scientifica peer reviewed, descrive come il National Cancer Institute, intenzionalmente, abbia FALSIFICATO UNO STUDIO che avrebbe dimostrato L’ASSOCIAZIONE tra il VIRUS SV40 e MESOTELIOMA (cancro al polmone) .”

 

Creazione e produzione dei vaccini antipolio

polio vaccini

Nel 1950, scienziati e medici come  Jonas Salk e Albert Sabin avevano isolato ceppi di poliovirus per fare i vaccini. [1] I ceppi del Dr. Salk verrebbero inattivati ​​con formaldeide e iniettato nei bambini. I ceppi del Dr. Sabin sarebbero stati attenuati o indeboliti trasferendo [2] i virus vivi attraverso cellule ospiti differenti e poi alimentato ai bambini per via orale.

Poiché il suo obiettivo era quello di creare un vaccino vivo attenuato, il dottor Sabin, ha dovuto isolare i ceppi di poliovirus per poi trasformarli,attraverso una miriade di cellule ospiti per raggiungere  una risposta immunitaria forte, ma al tempo stesso debole, in modo da non causare la poliomielite nel ricevente.

Vaccino antipolio orale di Sabin (OPV) è un vaccino trivalente ed è, quindi, composto da tre tipi – tipo I, II, e III.

Ad esempio, di tipo I è il seguente lignaggio:

Nel 1941, i Drs. Francesco e Mack isolarono il poliovirus Mahoney ( per altre info su questo tipo di poliovirus clicca il seguente link http://www.pnas.org/content/51/6/1080.full.pdf)

“dalle feci di tre bambini sani nel Cleveland”. [3]

Il Dr. Salk poi ha sottoposto il ceppo con vari passaggi attraverso quattordici scimmie viventi . [4] Nel 1954, il ceppo (ora chiamato Monk14 T2 ; per saperne di più sulla creazione di questo virus clicca il seguente link http://www.sv40foundation.org/How-OPV-created.html)  è stato dato ai Drs. Li e Schaeffer, i quali hanno  sottoposto il virus, a  nove e più passaggi .

 [5] Successivamente, il ceppo (ora chiamato Monk14 T11)è stato sottoposto a quindici  passaggi nelle colture del testicolo di scimmia, diciotto passaggi a cellule renali di scimmia, due passaggi attraverso la pelle delle scimmie Rhesus, e passaggi aggiuntivi  nelle colture cellulari delle scimmie  africane. [6] Questo ceppo è stato ora chiamato MS10 T43 o LS-c.

Nel 1956, il dottor Sabin ha continuato nei diversi passaggi di questo virus, attraverso sette colture di cellule di rene di scimmia verde africana. [7]  (ora si chiama LS-c, 2ab / KP 2 ) [8].  Il materiale risultante è stato chiamato Sabin originale Merck (SOM) ed è stato fornito a Lederle nel 1960 come materiale per la produzione del suo vaccino antipolio. Tipi di II e III sono stati creati in modo simile. [9]

Una volta che i loro ceppi sono stati isolati, le aziende farmaceutiche avevano bisogno di un metodo per propagare i virus per produrre le grandi quantità di vaccino necessaria per le campagne di vaccinazione su scala nazionale. Ciò ha richiesto un substrato su cui il poliovirus potrebbe essere efficacemente coltivato e raccolto. Sono state scelte le cellule renali di scimmie Rhesu, perché sono state un mezzo efficace per la crescita.[10]

Jonas Salk   albert sabin

C’era un problema, sia con l’utilizzo di queste cellule renali di scimmia, sia per la creazione di ceppi vaccinali originali e crescere il vaccino in grandi quantità. Le scimmie contengono virus delle scimmie. [11] Quando il poliovirus è stato lavorato attraverso diversi passaggi sulle scimmie o coltivati sulle cellule renali di scimmia per la produzione, i virus estranei divennero ovviamente parte del vaccino poliovirus finale. [12]

Già nel 1953, il Dr. Herald R. Cox , uno scienziato che lavorava presso Lederle Laboratories, uno dei produttori di vaccini antipolio, ha pubblicato un articolo in una rivista peer reviewed scientifica in cui affermava: “Poliomyelitis virus è stato finora coltivato solo nei tessuti di alcune specie sensibili come scimmia o i suoi  tessuti. [13] In effetti, nel 1958, una rivista scientifica ha riferito che “il tasso di isolamento di nuovi virus delle scimmie ( da cellule renali di scimmia) ha continuato senza sosta “. [14]

 Inoltre, nel 1960, la società farmaceutica Merck & Co. ha scritto alla US Surgeon General:

Il nostro personale scientifico ha sottolineato, che ci sono una serie di gravi problemi  tecnici che devono essere risolti prima di poter avviare la produzione su larga scala del vaccino poliovirus vivo. Il più importante tra questi è il problema di estranei contaminanti virus delle scimmie che può essere estremamente difficile da eliminare e che può essere difficile se non impossibile da rilevare nella fase attuale della tecnologia. [15]

La scoperta di Simian Virus 40 (SV40)


Bernice Eddy


Tra il 1959 e il 1960, Bernice Eddy, Ph.D., del National Institute of Health (NIH) ha esaminato le cellule renali di scimmia rhesus sotto un microscopio. [16] Queste erano le cellule della stessa specie di scimmie utilizzate per creare e produrre il vaccino orale antipolio.

Il Dr. Eddy ha scoperto che le cellule morirebbero senza alcuna causa apparente. Ha poi preso sospensioni del materiale cellulare da queste colture cellulari di rene e lo ha  iniettato in alcuni criceti. Ebbene,i tumori sono cresciuti nei criceti. [17] Poco dopo, gli scienziati della società farmaceutica Merck & Co. hanno scoperto quello che in seguito sarebbe stato determinato a essere lo stesso virus identificato da Eddy. [18]

Questo virus è stato chiamato Simian Virus 40 o SV40 perché era il virus delle scimmie 40 ° si trovano in cellule renali di scimmia.

Nel 1960,i Drs. Benjamin dolci e Maurice Hilleman, pubblicato i loro risultati:

I virus sono generalmente effettuati da scimmie e possono apparire come contaminanti in colture cellulari di loro tessuti, soprattutto il rene.

La scoperta di questo nuovo virus, l’agente vacuolizzante, rappresenta il rilevamento per la prima volta di un fino ad allora “non rilevabile” virus delle scimmie di culture renali di scimmia e solleva l’importante questione dell’esistenza di altri tali virus. . . . Come illustrato nella presente relazione, tutti e 3 i tipi di poliovirus vaccino vivo di Sabin, ora alimentati a milioni di persone di tutte le età, sono stati contaminati con il virus vacuolizzante. [19]

Il virus vacuolizzante era un altro nome per SV40.

Nel 1962, il Dr. Bernice Eddy ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista prodotta dalla Federazione delle Società Americana per la Biologia Sperimentale. Ha scritto:

  • Vi è ora un impressionante elenco di virus oncogeni (che causano il cancro); L'(SV40) virus è stato iniettato in una sola volta in 13 criceti neonati e 10 topi appena nati. Neoplasie sottocutanee indistinguibili da quelle indotte da estratti di rene di scimmia rhesus sviluppati in 11 dei 13 criceti tra 156 e 380 giorni. . . . [20]

Studi successivi condotti nel 1960 hanno dimostrato che il virus SV40 abbia causato  tumori nel cervello degli animali [21][22] Un esperimento inquietante svolto in questo periodo ,ha suggerito che l’SV40 potrebbe causare tumori nell’uomo  . [23] Nel 1964, Fred Jensen e i suoi colleghi hanno preso il tessuto da pazienti che erano malati terminali di cancro. [24] hanno esposto il tessuto di SV40 e poi dopo che è stato trasformato, hanno impiantato il tessuto di nuovo nel paziente. [25] Neei loro pazienti,il tumore non è certamente regredito,anzi. [26] Ciò ha suggerito la possibilità che il virus SV40 potrebbe causare tumori nell’uomo.

Nuove disposizioni sono attuate

Nel 1960, il vaccino antipolio Salk (IPV) è stato somministrato a circa 98 milioni di bambini e adulti americani, e l’ OPV di Sabin era stato somministrato in circa 10.000 americani e milioni in URSS dove erano stati condotti gli studi clinici. [27] E ‘ stato stimato che il 10% e il 30% dei vaccini conteneva SV40 vivo. [28] L’agenzia federale responsabile della concessione di licenza e della sicurezza del Vaccino, incredibilmente,  ha non ordinato alcun richiamo dei vaccini SV40-contaminati. [30]

I vaccini contaminati hanno continuato ad essere somministrati fino al 1963 ,quando sono stati tutti utilizzati e sostituiti da (presumibilmente) vaccini  senza l’SV40 come richiesto dal nuovi regolamenti federali promulgati nel 1961. [31]

Il 25 marzo 1961, i regolamenti federali che controllavano la produzione delvaccino antipolio orale sono stati modificati. [32]

L’8 novembre 1961, dopo l’entrata delle nuove norme  in vigore, una nota  interna del Lederle Laboratories ,che dichiara: ” tre lotti di OPV che erano stati immessi in studi clinici, sono stati probabilmente contaminati con SV40£. [38] .

“La decisione da Dr . Murray per consentire al SV40 di essere presente a livello di PCB-2, è stata la scelta e il via libera alla commercializzazione di questi  lotti “. [39]

SV40-cancerogeno per l’uomo

Nel 1999, numerosi patologi, microbiologi e virologi di tutto il mondo avevano rilevato l’ SV40 in una varietà di tumori umani come i tumori cerebrali [66] , tra cui medulloblastoma, [67] i tumori ossei, [68] e mesoteliomi [69] un cancro mortale ai polmoni .

Questi erano gli stessi tipi di cancro che sono stati creati quando l’ SV40 è stato introdotto negli animali. [70] L’avvento della tecnologia Polymerase Chain Reaction (PCR), che potrebbe identificare il codice genetico dei filoni specifici di DNA, ha dimostrato con precisione che si trattava di questo virus di scimmia che veniva rilevata nei tumori umani e nessun altro.


PCR


[71] Inoltre, i tassi di questi tumori particolari erano aumentati costantemente nel corso degli ultimi decenni.[72]

Nel corso degli ultimi quaranta anni dalla sua scoperta, l’SV40 era diventato uno dei virus più studiati e meglio compresa in microbiologia. [73] E ‘stato abitualmente usato per creare tumori umani in laboratorio per testare terapie antitumorali. [74]  Inoltre, è ormai noto come questo virus abbia causato il cancro a livello molecolare. Dopo un attento studio documentato nelle pubblicazioni accademiche, l’ SV40 SV40 è stato annunciato essere cancerogeno per l’uomo di classe 2A. [75]

SV40 e la sanità pubblica

Negli ultimi anni, gli scienziati di tutto il mondo hanno fatto scoperte sorprendenti e inquietanti. Hanno trovato gli anticorpi SV40 in una percentuale significativa di persone, compresi i bambini che erano troppo giovani per ricevere il SV40 tramite i vaccini contaminati  nel 1960. [81] Essi hanno anche scoperto che i tumori con SV40 hanno meno probabilità di essere sensibili alla chemioterapia e alle radiazioni, perché l’SV40 interferisce con i geni necessari per le cellule tumorali a morire quando sono esposti a chemio o radioterapia. [82]

L’Istituto di Medicina relazione

Nel luglio 2002, la National Academy of Science Institute of Medicine (IOM) , il Comitato per la sicurezza Immunizzazione, hanno convocato uno studio sul SV40 e il cancro che culminò in un rapporto pubblicato nel mese di ottobre 2002 . Secondo il rapporto IOM “SV40 Contaminazione del Vaccino antipolio e il cancro“:

La commissione conclude che le prove biologiche siano forti,e che l’ SV40 è un trasformante [cioè, che provocano il cancro], che la prova biologica è di forza moderata,e  che l’esposizione SV40 potrebbe portare al cancro negli esseri umani in condizioni naturali.

  • Riferimenti:

     citati nel seguente link con cui accedere alla fonte

    http://www.sv40foundation.org/CPV-link.html#_edn79

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Antitetanica: funziona in realtà? cosa sappiamo?

Tetano e vaccinazione antitetanica; funziona?

Cosa sappiamo in merito?

Parla Tetyana Obukhanych, PhD

10 LUGLIO 2014

antitetanica

 

La cura per il tetano, una malattia pericolosa, è stata richiesta fin dall’inizio dal campo di Immunologia. Il trattamento anti-siero originale del tetano è stato sviluppato nel tardo 19 ° secolo e introdotto nella pratica clinica nel momento in cui un concetto di bio-statistica di uno studio controllato con placebo, randomizzato (RCT) non esisteva ancora.

La terapia  generava una reazione avversa grave, chiamata malattia da siero attribuita all’intolleranza degli esseri umani al siero. Per effettuare questa terapia , era imperativo sostituire l’origine animale dell’ anti-siero con l’origine umana. Ma l’iniezione di una tossina letale nei volontari umani sostituti ai cavalli, sarebbe stato impensabile.   Una soluzione pratica è stata trovata nel 1924: pre-trattamento della tossina tetanica con formaldeide (una sostanza chimica fissativa). La tossina tetanica trattata con formaldeide è chiamata “tossoide” . Il tossoide del tetano può essere iniettato nei volontari umani, per produrre un prodotto terapeutico umano commerciabile, chiamato tetano immunoglobulina (TIG), un sostituto moderno dell’ anti-siero originale. Il tossoide del tetano è diventato anche il vaccino contro il tetano clinico.

La tossina del tetano, chiamata Tetanospasmina , è prodotta da numerosi  ceppi batterici C ,che normalmente vivono negli intestini di animali, in particolare di cavalli, senza causare il tetano ai loro vettori intestinali. Questi batteri per mantenere la loro attività devono mantenere, l’ anaerobicità (senza ossigeno), mentre in presenza di ossigeno si trasformano in spore resistenti ma inattive, che non producono la tossina.

E ‘stato riconosciuto che le spore del tetano inattive sono onnipresenti nel suolo. Il tetano può contrarsi dalla esposizione a batteri C. ,tramite ferite/tagli mal curati,e quindi a rischio di tetano, ma non da ingestione orale di spore del tetano. Al contrario, l’esposizione orale ai batteri C.,  costruisce una  resistenza al tossoide senza contrarre la  malattia, come descritto nella sezione relativa resistenza naturale al tetano .

Una volta avvenuta la germinazione dei batteri C. in una ferita contaminata, la Tetanospasmina si diffonde attraverso i fluidi interstiziali del tessuto o sangue. Giunta alle terminazioni nervose, viene assorbita dalla membrana cellulare dei neuroni e trasportata attraverso i tronchi nervosi, nel sistema nervoso centrale,il quale inibisce il rilascio di un neurotrasmettitore acido gamma-amminobutirrico (GABA).

Questa inibizione può portare a vari gradi di sintomi clinici del tetano: spasmi muscolari rigidi, sorriso sardonico, e convulsioni gravi che spesso portano a fratture ossee e la morte a causa della compromissione respiratoria. Gli effetti curativi della terapia anti-siero, nonché gli effetti di prevenzione della vaccinazione contro il tetano, vengono “aiutati” da  una molecola anticorpale chiamata antitossina. Ma presumendo che tale antitossina era l’unico ingrediente “attivo” nell’ anti-siero originale, non è stato confermato a livello sperimentale.

Dal momento che i cavalli sono portatori naturali di spore del tetano, il loro sangue avrebbe potuto contenere altri componenti non riconosciuti, sfruttate nel campo terapeutico. Tuttavia, lo sforzo di ricerca principale nel campo del tetano è rimasto strettamente focalizzato sull’ antitossina.   Le Molecole dell’ antitossina,  inattivano le molecole della tossina corrispondente, in virtù della loro capacità di tossina vincolante. Questo significa che, per realizzare il suo effetto protettivo, l’antitossina deve entrare in stretta vicinanza fisica con la tossina e combinare con essa, in modo tale da impedire o prevenire alla tossina, di legarsi alle terminazioni nervose.
Le prime ricerche sulle proprietà di un’ antitossina scoperta di recente, è stata fatta in animali di ricerca di piccole dimensioni, come cavie. La tossina tetanica è stata pre-incubata in una provetta con il siero dell’animale contenente l’antitossina,prima di essere iniettata in un altro animale (senza antitossina), suscettibile al tetano. Tale pre-incubazione ha fatto perdere alla tossina, la sua capacità di causare il tetano negli animali,neutralizzandola.

Tuttavia, i ricercatori alla fine del 19esimo e 20esimo, erano sconcertati da una osservazione particolare. Gli animali della ricerca, avrebbero ceduto al tossoide, al momento dell’iniezione, con la stessa quantità di tossina. Inoltre, è stato osservato che la modalità di iniezione della tossina, ha un effetto diverso sulla capacità del siero antitossina,per proteggere l’animale. La presenza di un’antitossina nel siero degli animali, conferisce un certo grado di protezione contro la tossina iniettata direttamente nel sangue (per via endovenosa).Tuttavia,questa  tossina iniettata, sarebbe letale per gli animali contenenti livelli sostanziali di antitossina.
I ricercatori del 21 ° secolo hanno sviluppato una tecnica di marcatura avanzata, per monitorare l’assorbimento della tossina tetanica iniettata nei neuroni. Utilizzando questa tecnica, i ricercatori hanno esaminato l’effetto del siero dell’ antitossina, indotta tramite vaccinazione sui topi,per bloccare l’assorbimento neuronale e trasportare il frammento C,della tossina tetanica( TTC) al cervello dal punto di iniezione intramuscolare.

Gli animali vaccinati e non vaccinati, hanno mostrato livelli simili di TTC , assorbiti nel cervello. Gli autori dello studio hanno concluso che l’ assorbimento di TTC dai terminali nervosi da un deposito intramuscolare è un processo avido e rapido, e non è bloccato da vaccinazione“.  Essi hanno inoltre commentato che i loro risultati sembrano essere sorprendenti, in considerazione degli effetti protettivi di immunizzazione, con il tossoide del tetano.

  • Tetano neonatale

Il Tetano neonatale è comune nei tropici (paesi sottosviluppati), ma è estremamente raro nei paesi sviluppati. Questi risultati del tetano,derivano igienicamente,dalle pratiche ostetriche , quando si taglia ad esempio,il cordone ombelicale con mezzi non sterili. Aderendo alle pratiche ostetriche corrette , si elimina il rischio di tetano neonatale, ma questo non è avvenuto, per alcune popolazioni indigene e rurali in passato o addirittura presente.

Gli autori di uno studio del tetano neonatale effettuato nel 1960 in Nuova Guinea descrivono le condizioni tipiche del parto tra la gente del posto:
La madre taglia il cordone  (2,5 cm) dalla parete addominale. In passato lei avrebbe sempre utilizzato un frammento di corteccia , ma ora si utilizza un coltello di acciaio,o una vecchia lama di rasoio. Questi non sono puliti o sterilizzati in alcun modo.
Uno studio randomizzato controllato (RCT) per valutare l’efficacia del vaccino contro il tetano nel prevenire il tetano neonatale tramite la vaccinazione materna, è stato condotto nel 1960 in Colombia,in una comunità rurale  con alti tassi di tetano neonatale. Questo studio è stato recentemente recensito dal  Cochrane Collaboration.
La prova ha stabilito che una singola dose di vaccino contro il tetano, dato prima o durante la gravidanza, ha avuto un effetto parziale sulla prevenzione del tetano neonatale nella prole: riduzione del 43% è stata osservata nel gruppo del vaccino,in confronto al gruppo di controllo. Una serie di due o tre vaccinazioni di richiamo del tetano, in sei o più settimane di distanza, prima o durante la gravidanza, ha ridotto il tetano neonatale del 98% nel gruppo vaccino contro il tetano, rispetto al gruppo di controllo del vaccino antinfluenzale.
Oltre a verificare gli effetti della vaccinazione, questo studio ha documentato una chiara relazione tra l’incidenza del tetano neonatale e il modo in cui è stato condotto il parto. Nessun bambino nati in un ospedale,ha contratto il tetano neonatale (indipendentemente dallo stato vaccinale della madre). D’altra parte, i bambini  nati nelle case con l’aiuto delle ostetriche dilettanti, avevano il più alto tasso di tetano neonatale.
Il “Parto Igienico” sembra essere altamente efficace nel prevenire il tetano neonatale e rende il regime di vaccinazione antitetanica durante la gravidanza inutile per le donne che partoriscono in buone condizioni igieniche. Inoltre, è stato stimato nel 1989 in Tanzania che, il 40% dei casi di tetano neonatale ancora si è verificato nei bambini nati da madri che erano state vaccinate durante la gravidanza.

 

  • Tetano negli adulti

Si ritiene generalmente, che la tossina tetanica deve prima penetrare nel sangue (dove sarebbe intercettata dall’ antitossina, se è già presente) prima che raggiunga le terminazioni nervose. Questo scenario è plausibile per il tetano neonatale.  D’altra parte, la secrezione della tossina C. germina in tagli della pelle incolti o in lesioni muscolari. In questi casi, nelle vicinanze della germinazione, ci potrebbero essere le terminazioni nervose , e la tossina potrebbe potenzialmente raggiungerli,senza prima passare attraverso il sangue. Questo scenario è coerente con i risultati dei primi esperimenti nei topi, discussi all’inizio.

Anche se è  una malattia importante nei paesi tropicali sottosviluppati, il tetano negli Stati Uniti è stato molto raro. In passato, qualche episodio di tetano si è verificato principalmente nelle zone povere, negli stati del sud e dei migranti messicani in California.
E ‘ andato rapidamente diminuendo, con ogni decennio precedente al 1950 (in epoca pre-vaccinazione), come si evince dai registri di mortalità per il tetano e dai rapporti di letalità simili (circa 67-70%) nel 20esimo secolo .

Il vaccino antitetanico è stato introdotto negli Stati Uniti nel 1947, senza eseguire alcuno studio clinico controllato.

L’introduzione del vaccino contro il tetano nella popolazione degli Stati Uniti,  si basava solo sull’uso nel personale militare degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale. Secondo un rapporto del dopoguerra:

  • a) il personale militare degli Stati Uniti ha ricevuto una serie di tre iniezioni del tossoide del tetano; l’iniezione stimolante di routine è stata somministrata un anno dopo la prima serie, e una dose stimolante di  emergenza è stata data a seguito di ferite, gravi ustioni o altre lesioni che potrebbero causare tetano;
  • b) per tutto il periodo della seconda guerra mondiale, 12 casi di tetano sono stati documentati nella US Army;
  • c) nella prima guerra mondiale ci sono stati 70 casi di tetano tra circa mezzo milione di ricoveri per ferite e lesioni, con un incidenza del 13,4 per 100.000 feriti.

La relazione ci porta a concludere che la vaccinazione ha svolto un ruolo nella riduzione del tetano nei soldati feriti americani, durante la seconda guerra mondiale rispetto alla prima, e che questa riduzione garantisce l’efficacia del vaccino del tetano.   Tuttavia, ci sono altri fattori (ad esempio, differenze nei protocolli di cura della ferita, compreso l’uso di antibiotici, maggiore probabilità di contaminazione ferita con letame di cavallo ricco di spore già attive, ecc) , che favoriscono la riduzione del tetano durante la seconda guerra mondiale rispetto agli effetti della vaccinazione.

La contrazione del Tetano a livello grave e mortale,si verifica in persone recentemente vaccinate, con alti livelli di antitossina nel siero.   Il verificarsi di tetano nonostante la presenza dell’ antitossina nel siero, avrebbe dovuto mettere un dubbio per la logica del programma di vaccinazione.

Crone & Reder (1992) , hanno documentato un curioso caso grave di tetano , in un uomo di 29 anni senza condizioni pre-esistenti particolari,come abuso di droghe, tipico tra le moderne vittime per il tetano negli USA. Oltre alla serie regolare di vaccinazione antitetanica , il paziente era stato iper-immunizzato (immunizzato con il tossoide del tetano avendo estremamente elevata la antitossina siero) come volontario ai fini della produzione commerciale del TIG .

È stato monitorato per i livelli di antitossina e, come previsto, ha sviluppato livelli estremamente elevati di antitossina dopo la procedura di iper-immunizzazione. La sua situazione era grave, e ha richiesto più di cinque settimane di ricovero con le misure salva-vita. Questo caso ha dimostrato che il siero antitossina è riuscito a impedire questa grave forma e contrazione di questa malattia, anche in quantità di 2.500 volte superiore a quello che è considerato sufficiente per la prevenzione del tetano negli adulti.

La comunità medica, sceglie di chiudere un occhio sulla mancanza di solide prove scientifiche a sostegno della nostra fede nell’ antitetanica. Si sceglie anche di ignorare le evidenze sperimentali e cliniche disponibili che contraddicono  la capacità presunta, ma non dimostrata del vaccino-indotto dal siero con antitossina.

Acido ascorbico in trattamento tetano

L’Anti-siero non è l’unica misura terapeutica provata, nel trattamento del tetano. L’acido ascorbico (vitamina C), è stato anche provato. Le prime ricerche di acido ascorbico hanno dimostrato che si potrebbe neutralizzare la tossina del tetano.

In uno studio clinico di trattamento del tetano, condotto in Bangladesh nel 1984,  attraverso l’amministrazione di procedure convenzionali, tra cui il siero anti-tetano, per i pazienti ,ha portato alla morte del 74% di loro, nella fascia di età 1-12 anni, e il 68% di morti  fa parte del gruppo 13-30 anni di età. Al contrario, tutti i giorni attraverso la somministrazione di un grammo di acido ascorbico per via endovenosa,ha abbattuto questa elevata mortalità,portandola allo  0% ,nel gruppo di età 1-12 anni, e al 37% nel gruppo di età 13-30 anni.

I pazienti più anziani sono stati trattati con la stessa quantità di acido ascorbico senza alcuna modifica in base al loro peso corporeo.

Anche se questo era uno studio clinico controllato, non è chiara la descrizione del processo, nella pubblicazione   “Jahan et al .”; non si capisce se l’assegnazione dei pazienti nel gruppo di trattamento con acido ascorbico rispetto al gruppo placebo-controllato, è stato randomizzato,poichè è un requisito fondamentali della bio-statistica.

Uno studio più definitivo è ritenuto necessario, prima di somministrare acido ascorbico per via endovenosa,il quale può essere raccomandato come standard di cura nel trattamento del tetano. E ‘strano che nessuna pratica di  RCT di acido ascorbico, sia stata  adeguatamente documentata nel trattamento del tetano  (tentato dal dal 1984) a favore dello sviluppo in paesi, dove il tetano è stata una delle principali malattie mortali. Ciò è in netto contrasto con i milioni di dollari versati, per la sponsorizzazione  della realizzazione del vaccino contro il tetano nel Terzo mondo.

Resistenza naturale al tetano

Nel 20esimo secolo, gli investigatori Drs. Carl Tenbroeck e Johannes Bauer, hanno perseguito una linea di ricerca di laboratorio, che era molto più vicina a confermare, la resistenza naturale al tetano , rispetto alla tipica ricerca di laboratorio sull’ antitossina. Omesso dai libri di testi immunologici e dalla storia della ricerca immunologica, i loro esperimenti di protezione contro il tetano nelle cavie, insieme ai dati rilevanti sierologici e batteriologici negli esseri umani, tuttavia, forniscono una buona spiegazione riguardo al tetano (il quale è una malattia piuttosto rara in molti paesi in tutto il mondo, tranne nelle zone colpite da guerre).

Nell’esperienza di questi ricercatori,  l’iniezione delle spore del tetano inattive, non avrebbe mai potuto da sole indurre il tetano negli animali di ricerca. Per indurre il  tetano ,mediante le spore , queste avrebbero dovuto essere  premiscelate con sostanze che  avrebbero dovuto impedire la rapida guarigione del sito di iniezione, creando così le condizioni favorevoli alla germinazione delle spore. In passato, i ricercatori hanno usato schegge di legno, saponina, cloruro di calcio, o aleuronat (farina fatta con aleurone) per eseguire questa operazione.

Nel 1926, già consapevole che l’esposizione orale alle spore del tetano, non comportava il  tetano clinico,i Drs. Tenbroeck e Bauer, hanno cercato di determinare se l’alimentazione degli animali di ricerca, con le spore del tetano potrebbero fornire una protezione dal tetano, grazie ad un metodo di laboratorio adeguato. Nel loro esperimento, diversi gruppi di cavie sono state alimentate con ceppi distinti di batteri C. del tetano; Un altro gruppo di animali, invece, è stato privato nell’alimentazione da  qualsiasi batterio C. 

Dopo sei mesi, tutti i gruppi sono stati iniettati a livello sottocutaneo,con spore premiscelate con aleuronat. I gruppi che sono stati precedentemente esposti alle spore per via orale non hanno contratto il tetano,gli altri si.   Abbastanza sorprendente, la protezione da tetano stabilita, tramite l’alimentazione con spore, la quale nulla ha a che fare con i livelli di antitossina nel siero di questi animali.

Invece, la protezione correlata con la presenza di un altro tipo di anticorpo chiamato agglutinin .

Come questi dati sperimentali negli animali di ricerca si riferiscono agli esseri umani? Nel 20esimo secolo, non solo gli animali ma anche gli esseri umani sono stati trovati ad essere portatori intestinali di batteri C. del tetano, senza però svilupparlo. Circa il 33% dei soggetti umani testati, vivono intorno a Pechino,e  in Cina.

Bauer & Meyer (1926) citano altri studi, che hanno segnalato circa il 25% delle persone testate,  essere portatori sani di batteri C., in altre regioni della Cina, il 40% in Germania, il 16% in Inghilterra, e in media il 25% negli Stati Uniti, il più alto nella California centrale e più bassa sulla costa meridionale.

Un altro studio è stato eseguito nel 1920 a San Francisco, CA.  Circa l’80% dei soggetti esaminati aveva vari livelli di agglutinine a ben cinque  batteri di ceppo C.del tetano, anche se l’antitossina non poteva essere rilevata nel siero di questi soggetti. E ‘probabile che le spore del tetano si trovassero nel loro intestino transitoriamente in passato, lasciando evidenza sierologica di esposizione orale, senza germinare in organismi che producono tossine.

Purtroppo, ulteriori ricerche sulle agglutinine naturalmente acquisite ,sembrano essere state abbandonate, a favore di una ricerca più redditiziasull’ antitossina e vaccini.

Sia l’antitossina che l’ acido ascorbico, possono in provetta,neutralizzare le proprietà della tossina.. Nel corpo, tuttavia,l’ antitossina indotta dal vaccino si trova nel sangue. Questo crea un impedimento fisico evidente ,per la neutralizzazione della tossina.

Purtroppo questa vecchia procedura medica di efficacia sconosciuta, come il tetano, è stato lo standard delle cure mediche per un lungo periodo di tempo, finalizzando la sua efficacia mediante uno studio controllato con placebo rigoroso moderno; Tutto ciò è considerato immorale nella ricerca umana. Pertanto, la nostra unica speranza per il progresso delle cure per il tetano, è che ulteriori indagini della terapia sull’acido ascorbico, vengano eseguite e che questa terapia diventi al più presto, disponibile per i pazienti in tutto il mondo, se si confermerà ovviamente efficace per gli standard bio statici di tutto il mondo.

 

AGGIORNAMENTO FONTI MAGGIO 2015

Nel sito Eurosurveillance viene riportato l’unico caso conosciuto di tetano contratto da un bambino sotto i 10 anni negli ultimi anni

  •  http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=3223

 

Il bambino aveva ricevuto una prima dose di vaccinazioni e non i successivi richiami, tra l’altro è guarito dopo aver contratto la malattia

  •  http://www.epicentro.iss.it/problemi/tetano/pdf/tetano_piemonte07_rev.pdf

Riguardo il tetano non si può applicare il concetto di “herd immunity” o “immunità di branco”: per l’individuo il rischio non cambia se gli altri sono o non sono vaccinati, forse per questo i vaccinatori insistono a volerlo praticare in quanto all’aumentare dei non vaccinati diventa palese la sua inutilità.

In altre nazioni dove non vige l’obbligo (U.K., Germania, Austria, Svizzera…) la copertura è più bassa, pur in assenza di epidemie di tetano, o di altro, i dati li trovate qui:

  • http://ec.europa.eu/health/ph_information/dissemination/echi/echi_14_en.pdf

Qui si riportano DATI.

  • http://www.epicentro.iss.it/ben/pre_2002/marzo02/2.htm

Il registro USA VAERS

  • http://www.medalerts.org/vaersdb/index.html riporta per il vaccino TTOX (tossoide tetanico) 2.219 reazioni avverse con 8 morti, dati che vanno moltiplicati per 5 in quanto rileva mediamente solo il 20% degli eventi. Per un vaccino inutile mi pare anche troppo.

Un altro documento interessante si trova qui:

  • http://www.levaccinazioni.it/professionisti/FilesUploaded/2001~11~7~14~50~25~6230/185.asp

Approfondimenti sul botulismo si trovano qui

  • http://www.izsvenezie.it/dnn/Portals/0/schederischi/botulismo.pdf
  • http://www.iss.it/pres/prim/cont.php?id=763&lang=1&tipo=6

..da notare l’epidemiologia calante simile a quella delle malattie infettive pur senza un vaccino antifulmine.

Negli ultimi anni sono apparse in letteratura descrizioni di casi clinici di tetano pediatrico, aventi quale denominatore comune la mancata immunizzazione dovuta al rifiuto da parte dei genitori: ricordiamo tra gli altri il caso di Cipro (http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=3136 ), il caso piemontese (http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=3223 ) e lo studio retrospettivo sui casi di tetano pediatrico negli Stati Uniti nel periodo 1992-2000 (http://pediatrics.aappublications.org/cgi/content/full/109/1/e2 ).

Nel 2007 è stato segnalato un caso di tetano in Emilia Romagna nella fascia di età 15-24 anni. Si può scaricare un foglio excel partendo da questo indirizzo:

  • http://www.salute.gov.it/malattieInfettive/datidefcons.jsp
  • http://www.ausl.mo.it/dsp/epi/pdf/pubblicazioni/2009/reazioni_avverse_vaccini_rer_0509.pdf

Una brillante spiegazione sulla “inefficacia” di questa vaccinazione:

  • http://www.alis-france.com/download/Tetanos.pdf
  • http://www.corriere.it/salute/11_luglio_19/mi-spieghi-dottore-punture-meduse-sparvoli_c2e247c8-aefa-11e0-82fd-68e04dbc5f96.shtml
fonte
http://www.vaccinationcouncil.org/2014/07/10/tetanus-shot-how-do-we-know-that-it-works-by-tetyana-obukhanych-phd/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tetanus-shot-how-do-we-know-that-it-works-by-tetyana-obukhanych-phd
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Vaccino Antinfluenzale e Mercurio

Il Vaccino antinfluenzale contiene 25.000 volte più mercurio rispetto a quanto legalmente è consentito per l’acqua potabile

mercurio

Martedì 24 Giugno 2014

Nel caso ve lo siete perso, recenti test di laboratorio condotti presso ilNatural News Forense Food Lab hanno scoperto che i vaccini contro l’influenza stagionale, consigliati in tutti in questi giorni, comprendendo  neonati, donne incinte e anziani , contengono scandalosamente alti livelli di mercurio neurotossico.

Questo vaccino, prodotto dal gigante farmaceutico britannico GlaxoSmithKline (GSK), contiene ben  25.000 volte in più il livello di mercurio rispetto a quello che legalmente dovrebbe essere contenuto nell’acqua,come dichiarato dall’ istituito dalla Environmental Protection Agency (EPA).


 

Questa scoperta scioccante è stata realizzata con tecnologie avanzate di spettrometria di massa con una precisione incredibile.

Milioni di persone sono state vaccinate ogni anno, e la maggior parte di loro sono completamente all’oscuro sul fatto che uno dei metalli più tossici conosciuti dall’uomo, è iniettato direttamente nel loro tessuto muscolare.


 

“Il mercurio è una delle sostanze più velenose conosciute al genere umano, “ha spiegato il dottor David Brownstein, un medico e specialista di medicina olistica “.

Per oltre 20 anni, ho testato quasi tutti i pazienti visitati nel mio studio , per contaminazione da metalli pesanti …. ho scoperto che oltre l’80% dei miei pazienti, hanno contratto  tossicità grazie al  mercurio.”


 

Le donne incinte, bambini e anziani invitati a “schierarsi per le iniezioni di mercurio”


 

Presentando questo tipo di dati concreti, si è andati a contraddire la posizione ufficiale del governo,e  tutto ciò ha scatenato molte polemiche e difese sulla sicurezza invece del mercurio contenuto e somministrato tramite vaccinazione.


Continua ad essere sostenuta la tesi che il mercurio non è più presente nei vaccini; una menzogna che continua a danneggiare i più vulnerabili tra noi, compresi i bambini .
Potrete vedere voi stessi sull’inserto ufficiale del farmaco FluLaval, la presenza di  mercurio.
 La seguente citazione è presa direttamente dal  RxList.com ,  il cosiddetto “Indice Drug Internet“, dimostrando che i vaccini influenzali contengono mercurio aggiunto sotto forma di thimerosal: “.

Il thimerosal, è un derivato del mercurio, e viene aggiunto come conservante .
 Ogni dose da 0,5 ml può anche contenere quantità residue di ovoalbumina ([inferiori o uguali a] 0,3 mcg, formaldeide ([inferiore o uguale a] 25 mcg), e sodio desossicolato ([meno di] 50 mcg), nel processo di fabbricazione.

” Eppure, anche con tutti questi contaminanti aggiunti , le donne incinte, gli anziani e i  neonati ,vengono spronati nella vaccinazione ogni anno.
 Non importa che ognuno di questi ingredienti sia una neurotossina nota, per non parlare del fatto che la formaldeide è una causa nota di cancro .


Il doppio standard di mercurio continua a devastare la salute pubblica

L’ironia in tutto questo è che il governo ora ammette che il mercurio sia  tossico.

L’amministrazione Obama, come abbiamo recentemente riportato, è in procinto di  chiudere tutte le centrali a carbone, parlando di  importi elevati  di mercurio nell’ atmosfera.
Tuttavia, gli avvertimenti ufficiali del governo consigliano  alle donne incinte di evitare ad esempio il mercurio contenuto nel tonno in scatola.
E per quanto riguarda il mercurio ancora in uso nei vaccini e otturazioni dentali?
Perché  l’esposizione al mercurio da queste fonti è completamente sicuro, secondo il governo, mentre  il mercurio negli alimenti e ciminiere dovrebbe essere evitato?

fonte dell’articolo riportata di seguito

http://www.naturalnews.com/045705_flu_vaccine_mercury_heavy_metals.html#

 

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Cosa c’è realmente nei vaccini?

Cosa c’è realmente nei vaccini?

  • ECCIPIENTI,QUALI E COSA POTREBBERO PROVOCARE?

NEGARE LA PRESENZA DI ELEMENTI COME MERCURIO,ALLUMINIO E FORMALDEIDE NEI VACCINI E’ “PRASSI” COMUNE A MOLTI MEDICI OGGI GIORNO.

MA QUESTA E’ LA VERITA’?

PINOCCHIO SEMBRA ESSERE IL RAPPRESENTANTE PERFETTO PER  TUTTI COLORO CHE CONTINUANO A SMENTIRE LA PRESENZA DI QUESTE SOSTANZE.

QUESTO COMPORTAMENTO NON SOLO E’ SCORRETTO MA MORALMENTE NON COMMENTABILE.

DI SEGUITO LA TAVOLA DEGLI ECCIPIENTI

 pinocvchio


Vi siete mai chiesti che cosa c’è realmente nei vaccini?

PRIMA DI INIZIARE CON I DOCUMENTI SCRITTI,VORREI INVITARVI A VEDERE IL VIDEO RIPORTATO DI SEGUITO.

.Livelli tossici di alluminio presenti nei vaccini.
Nel video intervista di Maria Tocco su NaturalHealth365.com ad un ricercatore ampiamente rispettato Jonathan Landsman. Si è parlato del pericolo dell’alluminio presente nei vaccini.

Ormai, la maggior parte delle persone è  consapevole  dei pericoli del mercurio – ma, in questa intervista esclusiva,rimarrete  scioccati nel conoscere le quantità eccessive di alluminio tossiche in molti dei vaccini attualmente in uso.
Questa intervista spiega perché la medicina convenzionale non è riuscita a prevenire le malattie – grazie, in gran parte, alla nostra politica di vaccinazione attuale e la mancanza di conoscenza sulla nutrizione. La ricerca avverte circa il pericolo dei vaccini.

(Intervista)

Secondo i Centri statunitensi per il Controllo delle Malattie , tutti i seguenti ingredienti sono abitualmente utilizzati come additivi dei vaccini:

  Alluminio  – Un metallo leggero che causa demenza e malattia di Alzheimer. Non si dovrebbe mai fare un iniezione di alluminio.

alluminio_riciclo

•  Antibiotici  – Prodotti chimici che promuovono i   superbatteri , che sono i ceppi antibiotico-resistenti di batteri mortali che stanno uccidendo decine di migliaia di americani ogni anno.

Capsules, pills and gel caps

•  Formaldeide  – Un chimico “decapaggio” usato per conservare i cadaveri. E ‘altamente tossico per il sistema nervoso, causando cecità, danni cerebrali e convulsioni.   Il Dipartimento di Salute e Servizi Umani degli Stati Uniti ammette apertamente che  la formaldeide provoca il cancro.  Potete vedere voi stessi il  National Toxicology Program (sito web), con il suo  12 ° Rapporto sugli agenti cancerogeni .

Lì, la  formaldeide non viene minimamente menzionata nei vaccini. Questo è il “piccolo sporco segreto” del governo e dell’industria dei vaccini,ma in realtà  … “la formaldeide provoca la leucemia mieloide, e tumori rari, tra cui Sinonasal e cancro del rinofaringe.”

Formaldeide_formula

•  glutammato monosodico (MSG)  – “. excitotoxin” Una sostanza chimica neurotossica chiamato Essa provoca i neuroni del cervellofino al  punto di morte. MSG è tossico, anche se consumato negli alimenti, dove provoca emicranie e danni al sistema endocrino. Non si dovrebbe mai iniettare MSG nel vostro corpo. Ma questo è ciò che gli operatori sanitari fanno quando si iniettano   i vaccini .

glutammato

•  Thimerosal  – un composto di mercurio metilico che causa gravi danni al sistema nervoso permanente. Il mercurio è altamente tossico per il cervello. Non si dovrebbe mai toccare, inghiottire o iniettare mercurio a qualsiasi dose. Non vi è alcuna dose sicura di mercurio! I Medici e i  produttori di vaccini,mentono dicendo che non c’è il mercurio nei vaccini. Anche il CDC ammette prontamente vaccini contengono ancora mercurio (thimerosal).

thimerosal


Inoltre,  National Toxicology Programmi  ammette nei  suoi documenti  che:

• Le Vaccinazioni “possono produrre piccole ma misurabili aumenti dei livelli di mercurio nel sangue.”

• Il “Thimerosal è stato trovato per attraversare le barriere sangue-cervello e della placenta.”

•  ‘”… i rischi del  thimerosal  includono neurotossicità e nefrotossicità. “(questo significa  tossicità del cervello e dei reni)

• “… profili tossicologici simili tra etilmercurio e metilmercurio sollevano la possibilità che la  neurotossicità può verificarsi anche a basse dosi di thimerosal.”

• “… non ci sono linee guida esistenti per l’esposizione sicura all’ etilmercurio.”

• “… la verifica ha stabilito che l’uso di thimerosal come conservante nei vaccini potrebbe comportare l’assunzione di  mercurio  durante i primi sei mesi di vita che  supera le linee guida raccomandate dalla Environmental Protection Agency (EPA) …

• … “Negli Stati Uniti, il thimerosal è ancora presente come conservante in alcuni vaccini somministrati ai bambini, nonché alcuni prodotti biologici raccomandati durante la gravidanza. Il Thimerosal rimane un conservante in alcuni vaccini somministrati per adolescenti e adulti, inoltre, continua ad essere utilizzato a livello internazionale come conservante del vaccino.

La relazione afferma con gli studi FDA ,che il thimerosal è  in qualche modo sicuro. Essa però afferma anche  che stanno “lavorando” per rimuoverlo dai vaccini, ma in realtà è ancora in corso di “fabbricazione”.

***UN BEL CONTROSENSO***

Tra l’altro, questo rapporto rivela anche che la FDA richiede conservanti, come il thimerosal solo nei cosiddetti vaccini “multi-dose” – fiale che contengono più di una dose di vaccino. Le aziende farmaceutiche potrebbero, se volessero, produrre vaccini monodose “puliti”, senza mercurio / thimerosal. Ma essi scelgono di no perché è più redditizio .

Come la relazione ammette, “I Conservanti non sono richiesti per i prodotti formulati in flaconcini monodose. Fiale multidose sono preferite da alcuni medici e cliniche, perché sono spesso meno costosi per dose di vaccino e richiedono meno spazio di archiviazione. “

Numerosi “scettici” e medici DICHIARANO che non ‘è PRESENTE  il mercurio nei vaccini, e che tale suggerimento è altro che una “teoria della cospirazione selvaggia.” Questo va solo a dimostrare come tutti gli scettici , medici e operatori sanitari non hanno idea di ciò che c’è realmente nei vaccini che verranno somministrati a milioni di persone!

L’effetto collaterale più comune di una iniezione di vaccino è un mal di testa. Il CDC  ammette che oltre il 30 %  di quei vaccini da effetti di  mal di testa ed  emicranie .

Anche se si crede nella teoria dei vaccini come un modo utile per “addestrare il sistema immunitario” a riconoscere gli agenti patogeni, perchè si continua ad  iniettare sostanze come mercurio, MSG,  formaldeide  e alluminio?

L’argomento di coloro che spingono a tutti i costi la vaccinazione,  è che ogni vaccino contiene solo una piccola dose di queste sostanze altamente tossiche. Ma questo argomento compie  un errore fatale: i bambini americani stanno ricevendo  oltre venti vaccini per i primi  sei anni !

Qual è l’effetto cumulativo di tutti questi vaccini?   Qual è l’effetto del mercurio iniettato su un bambino affetto da  immuno-soppressione?

Gli scienziati non hanno ancora  una  risposta, perché non sono mai stati condotti tali studi.

Perché l’ industria dei vaccini non  elimina  tutti gli additivi tossici?

Se i vaccini dovrebbero essere un bene , perché essi contengono tanti additivi ?

L’industria dei vaccini dice che questi ingredienti tossici sono intenzionalmente aggiunti ai vaccini per farli “funzionare meglio”.

 Quasi tutti i vaccini , vengono deliberatamente formulati con sostanze chimiche neurotossiche  che non hanno assolutamente nulla a che fare con la scienza delle vaccinazioni, ma tutto si collega  all’autismo, la malattia di Alzheimer, la demenza precoce , la soppressione immunitaria, e gravi danni  della funzione cerebrale.

Noi “proteggiamo i nostri bambini” con ogni sorta di immunità, ma iniettare un cocktail tossico di sostanze chimiche , causa danni al cervello ,infertilità e tanto altro:  Mercurio, MSG, formaldeide e alluminio

CORRELATI

  • http://www.cdc.gov/vaccines/pubs/pinkbook/downloads/appendices/B/excipient-table-2.pdf
  • http://www.fhfn.org/what-is-really-in-vaccines-facts-that-will-make-you-question-that-shot/

CONTINUIAMO CON UN AGGIORNAMENTO RIPORTANDO DI SEGUITO IL LINK CON LE TABELLE DI RIFERIMENTO DELLA CDC

Vaccino EccipientI 

Eccipienti compresi nei Vaccini negli  Stati Uniti.
Questa tabella include non solo gli  ingredienti dei vaccini (ad esempio, gli adiuvanti e i conservanti), ma anche le sostanze utilizzate durante il processo di fabbricazione, compresi i supporti di produzione, che vengono rimossi dal prodotto finale e presentati solo in tracce. Oltre ad altre  sostanze di cui,il  cloruro di sodio (sale da cucina).
Ultimo aggiornamento settembre 2013 Tutti gli sforzi ragionevoli sono stati fatti per assicurare l’accuratezza delle informazioni, ma i produttori possono modificare il contenuto del prodotto ,per questo bisogna sempre controllare il foglietto illustrativo del produttore.
  • excipient-table-
  • 2.http://www.cdc.gov/vaccines/pubs/pinkbook/downloads/appendices/b/excipient-table-2.pdf

 Questa è stata presa dal sito del CDC (fonte di seguito). E ‘stato aggiornato l’ultima volta nel 2013. Come si può vedere chiaramente, ci sono diverse tossine in ciascuno dei vaccini.

Alluminio e formaldeide sono ingredienti base in molti dei vaccini. Queste sostanze chimiche sono iniettate nei nostri bambini. Abbiamo bisogno di capire realmente che cosa è in quegli aghi! Vi incoraggio a condividere e trasmettere questo articolo per chi non prendono il tempo di leggere gli ingredienti.

Aggiornamento ultimo risalente al 2013

eccipienti1

 

eccipienti3

eccipienti 4

 


Potete vedere il PDF originale dal CDC http://www.cdc.gov/vaccines/pubs/pinkbook/downloads/appendices/B/excipient-table-2.pdf

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