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Chi sfrutta il lavoro degli specializzandi?

Chi ha interesse a sfruttare il lavoro degli specializzandi?

 

(Lettera condivisa da http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=41232 )

02 LUGGentile direttore,
scrivo in risposta alla collega Genna, ed ai numerosi colleghi che mi hanno contattata per spiegarmi il loro diverso punto di vista o associarsi al mio pensiero, innanzitutto ringraziandoli dell’attenzione che hanno avuto nel cercarmi. È stato davvero rassicurante vedere che numerose sono le persone che hanno a cuore il proprio lavoro e la meritocrazia. Indirizzo inoltre la mia lettera al Ministro Lorenzin e al Governatore De Luca, che più volte ho contattato personalmente o attraverso sindacati ed organizzazioni professionali.

La mia lettera ha volutamente assunto toni severi per denunciare un sistema e una classe dirigenziale che nella Sanità pubblica investe e spreca soldi in gare ed appalti fittizie e favoritismi, piuttosto che incrementare l’organico, ormai dimezzato, ed a finanziare la formazione di noi giovani lavoratori.

Coloro che hanno letto la mia lettera avranno notato che inizia proprio con il chiarire la grande possibilità che ho nel  frequentare una Azienda Ospedaliera qualificata, il che implica che ci siano in tale Azienda, colleghi e specialisti delle case farmaceutiche che mi hanno insegnato ciò che sapevano e formato al punto di lavorare da sola, ed in completa autonomia, nel settore dell’autoimmunità.
Il punto è che la formazione dovrebbe essere costante e non sostitutiva dello stipendio per i servizi che io, e tanti altri colleghi giovani forniamo. Dopo un anno di tirocinio post-laurea, tre anni di Dottorato in Biochimica svolto presso la SUN ed il CNIO, centro di ricerca oncologico di Madrid dove ho speso l’ultimo anno di Dottorato, e quattro anni di Specializzazione in Biochimica clinica, so che ancora tanto devo imparare, ma sono anche un po’ stanca di sentire ancora parlare di formazione come attenuante; la formazione accompagnerà tutta la mia carriera fino alla fine, ma ciò non esclude il diritto ad essere pagati, in qualche forma, per il servizio che noi offriamo.

La formazione ahimè ha un prezzo in tempo e denaro, che noi precari o Specializzandi Biologi non possiamo auto finanziarci, perché impegnati in lavori alternativi che ci consentano di vivere a causa degli stipendi saltuari.

Capisco  che la collega Genna, come molti altri validi dipendenti, possano essersi risentiti, ma ritengo che ancor più dovrebbero risentirsi verso  i colleghi che non fanno al meglio il loro lavoro, verso un sistema che tarpa le ali a chi ha voglia di fare, perché dietro a tutto questo, vorrei ricordare, ci sono le vite dei pazienti, che, quando non si lavora bene, ne pagano le conseguenze in salute. Quindi il nostro impegno e la nostra formazione direi che sono un dovere ed una missione.

Qui non parliamo più di tirocini formativi, volontariato, ma di escamotage necessari alle strutture ospedaliere ed universitarie per sopperire al poco organico, alla poca volontà di alcuni nel lavoro, e alla cattiva gestione dei soldi pubblici,  e io sono indignata, perché dal lavoro deriva dignità personale, l’autostima, la sussistenza e che vi dico a fare progetti di vita.

Ho colleghi, con cui sono in contatto, che collaborano con l’Ordine dei Biologi e con i Sindacati, che militano da anni nel vano tentativo di tutelare la nostra classe professionale che ad oggi viene poco rispettata. Basti pensare che con la nuova riforma le Scuole di Specializzazione Mediche sono state ridotte a quattro anni, e le nostre Scuole dell’Area Sanitaria, che hanno un percorso comune a quello dei medici, sono rimaste di cinque anni. Basti pensare ancora al percorso della Specilizzazione, per un medico che decide di intraprendere la Scuola di Biochimica clinica o di Patologia, che è retribuito, a differenza dello stesso percorso con la stessa Specializzazione per noi biologi che è gratuito. Se gli stipendi altrui ci sembrano profumati è per il confronto che facciamo con i nostri stipendi, non-stipendi.

Piuttosto che combattersi, i professionisti onesti e dotati di una coscienza sociale, siano essi Dirigenti, Tecnici, precari e non, dovrebbero unirsi a noi giovani, che, rassicuro la Dottoressa Genna, siamo ben lontani dall’avvilirsi, nel tentativo di concretizzare la nostra disapprovazione in riforme che tutelino la professione del Biologo come le altre, e che garantiscano turni di lavoro umani, possibilità di crescita e carriere meritocratiche, come avviene in molti altri paesi d’Europa, dove a trent’anni si può anche diventare Ricercatore Universitario.

Nel frattempo continuerò ad impegnarmi nel mio lavoro domandandomi costantemente come posso io migliorare nel mio piccolo questo sistema.

Alessia Borgia
Specializzanda in Biochimica Clinica

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Vicenza: choc in Ospedale. Medici e infermieri si sfidano sulla pelle dei pazienti

Veneto. Choc all’ospedale di Vicenza, medici e infermieri si sfidavano sulla pelle dei pazienti

Articolo condiviso da “Quotidiano Sanità”

La “gara” era stata lanciata per stabilire chi riuscisse a spingersi più in là nell’infilare cannule ed aghi nelle vene dei pazienti. Secondo quanto riportato dal Giornale di Vicenza, a parteciparvi erano medici e infermieri.

Zaia: “Se le responsabilità saranno accertate, le punizioni dovranno essere esemplari”.

vicenza

“Vediamo chi riesce a mettere la cannula più grossa, quella che può essere più dolorosa, nelle vene di pazienti ignari”.

Sarebbe questa la folle sfida che, secondo quanto riportato oggi dal Giornale di Vicenza, avrebbero lanciato alcuni medici e infermieri del reparto di urgenza dell’ospedale San Bortolo. Un gioco crudele sulla pelle dei pazienti, oggi salito alle cronache ma sulle quali c’erano già stati interventi interni. Infatti, sempre secondo quanto riferito dal Giornale di Vicenza, il primario Vincenzo Riboni aveva già scoperto cosa accedeva nel suo reparto e individuato otto responsabili, contro i quali il dg Giovanni Pavesi avrebbe aperto altrettanti procedimenti disciplinari.

“L’avvocato Laura Tedeschi, capo dell’ufficio legale dell’Ulss – riferisce il Giornale di Vicenza -, formalizza i capi di accusa, ascolta gli imputati ed emette le sentenze. Due sanzioni e sei archiviazioni. Un medico è punito con la censura scritta. Un infermiere con il rimprovero scritto. Prosciolti l’altro medico, una donna, e gli altri 5 infermieri, 3 donne e 2 uomini”.
Ma la vicenda non si chiude qui. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha infatti annunciato che si andrà a fondo e i responsabili saranno puniti in modo “esemplare”. Zaia, secondo quanto riferito dall’Ansa, avrebbe già allertato il segretario generale regionale per la sanità affinché acquisisca al più presto tutti gli atti in possesso dell’Usl di Vicenza e “l’avvocato regionale chiedendo che venga inoltrata una mia segnalazione alla procura assieme a tutti gli atti acquisiti”. “Solo la procura – aggiunge – potrà chiarire fino in fondo i lati oscuri di questa vicenda. Qualora ci fossero responsabilità accertate le punizioni dovranno essere esemplari. Per me non finisce qui. Porterò atti in procura”.

Sulla stessa posizione anche l’assessore alla Salute,Luca Coletto, secondo il quale “la linea dura annunciata dal Presidente della Regione è l’unica possibile. Sono arrabbiato e addolorato – dichiara Coletto in una nota – perché, al di là delle conseguenze sul piano disciplinare e giuridico, che mi auguro esemplari, siamo anche di fronte al tradimento della deontologia e dell’etica professionale, che per un operatore della sanità è di una gravità assoluta”.

“Sarebbe inaccettabile anche se solo avessero scherzato sul web – aggiunge l’Assessore – ma temo che non sia così. In ogni caso, anche per tutelare il buon nome di decine di migliaia di operatori della sanità veneta che trattano i malati come figli, mi auguro che la cosa possa essere valutata con rigore anche dall’Ordine dei Medici, da sempre insostituibile garante del giuramento di Ippocrate. Per parte mia – conclude Coletto – chiedo a queste persone di farsi un profondo esame di coscienza, traendone onestamente tutte le conseguenze del caso”.

 

 

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http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/vicenza_ospedale_cannule_gara-1699009.html

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Allerta SB 162 : Vaccini obbligatori per il personale sanitario nell’Indiana

SB 162? UNA VIOLENZA INAUDITA

Costretti a vaccinazione tutti i lavoratori ospedalieri dell’Indiana. Il Senato ha votato all’unanimità.

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Nella foto,le infermiere che preferiscono indossare maschere di protezione anziché sottoporsi a profilassi vaccinale contro l’influenza.

Fonte NVIC.org

AVVISO URGENTE PER L’INDIANA .

Tutti i dipendenti dell’ospedale dovranno sottoporsi forzatamente alla vaccinazione antinfluenzale. In Senato passa all’unanimità. Chi si opporrà, non potrà continuare a lavorare nella struttura ospedaliera.

Il disegno di legge SB 162 , prevede una forzata vaccinazione senza lasciare alcuna capacità di decisione ai dipendenti ospedalieri, nonostante l’inefficacia della vaccinazione antinfluenzale.

Il disegno di legge SB 162 è stato scritto e presentato  dai senatori Patricia Miller e James Arnold .

Approvato all’unanimità in  Senato il 2/2/16 (50 si e 0 no) ,il disegno di legge è stato modificato nel modo peggiore. Mentre la versione introdotta del disegno di legge richiedeva la vaccinazione solo in caso di consenso informato con la dovuta accettazione da parte dei lavoratori di tutti i rischi (pag. 2 righe 26-40)la versione finale OBBLIGA  a sottoporsi a profilassi vaccinale,ritenendo la medesima prativa una condizione necessaria per continuare a svolgere il proprio lavoro.

Il disegno di legge SB 162 deve essere contrastato perché :

1. Come condizione di impiego, richiede un minimo di 8 vaccini per i dipendenti dell’ospedale : influenza, varicella, morbillo, parotite, rosolia, tetano, difterite e pertosse ( pagina 2 righe 13-16 ).
Questi vaccini erano disponibili per i dipendenti ma ora sono obbligatori,nonostante anche l’opposizione dei sindacati.

Non c’è alcuna garanzia che il dipendente risponda o meno alla vaccinazione come non è sicuro che diventi lui stesso il vettore della malattia per cui si è sottoposto a vaccinazione.

Secondo il CDC (dichiarazioni del 2014-2015) il vaccino antinfluenzale è efficace solo il 19% .

La Cochrane Collaboration afferma quanto segue:
“Gli individui vaccinati con un vaccino di pertosse acellulare possono diventare portatori della pertosse e possono infettare i neonati. Non vi è alcuna prova che la sola vaccinazione degli operatori sanitari impedisca lo spargersi dell’influenza o delle sue complicanze (infezioni del tratto respiratorio inferiore, ospedalizzazione) nei soggetti sessantenni. Pertanto non esiste alcuna prova sicura che possa giustificare una vaccinazione a tappeto degli operatori sanitari”.

2. LA VACCINAZIONE  diviene una condizione di impiego. Qualsiasi vaccinazione ricevuta e sopratutto quelli raccomandati  dal Comitato consultivo in materia di immunizzazione, divengono lascia passare per l’impiego ospedaliero. ( Pagina 2 righe 29-37 ).

Anche se questo disegno di legge richiede la vaccinazione degli 8 sopra elencati, i singoli ospedali potrebbero aggiungere qualsiasi altra vaccinazione a proprio piacimento poichè la legge non pone alcun limite a questo.

E’ proprio grazie a questa ragione che si è potuto includere ulteriori vaccinazioni come ad esempio quella dell’epatite A, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo b, meningococco, pneumococco, papillomavirus umano, e Zoster .
Ci sono parecchie migliaia di studi clinici condotti sui vaccini,anche per le malattie infettive e non infettive come la gonorrea, la sifilide, clamidia, HIV / AIDS, l’herpes genitale, RSV, streptococco B, citomegalovirus, l’epatite C, la tubercolosi, e-coli, salmonella , asma, diabete, obesità, anti-cocaina ed eroina. Molti di questi saranno addirittura aggiunti al programma di vaccinazione per gli adulti i quali si ritroveranno ad avere il sistema immunitario sempre più compromesso.
3. Consente agli ospedali, il licenziamento dei dipendenti che non ricevono i vaccini necessari ( pagina 2 righe 38-42 ) e protegge l’ospedale o l’agente da qualsiasi responsabilità per gli eventuali danni  (9-13 ).

Purtroppo gli operatori sanitari si trovano a dover scegliere tra il diritto al lavoro e quello alla salute. Questo è un ricatto vero e proprio.

I produttori dei Vaccini,come gli stessi medici che li consigliano vivamente,si ritrovano ad essere già protetti dalla responsabilità di eventi avversi e decessi,tutto ciò non è giusto.
Ma in ballo cosa c’è?
La corrente nota fiscale della SB 162 afferma che questo disegno di legge potrebbe “aumentare i ricavi dell’ospedale che la effettuerà e la metterà in pratica”.
4. Rimuove l’esenzione personale. ( Pagina 2 linee 39-40 )

Questo viola i diritti sul consenso informato dei dipendenti dell’ospedale, i quali sono molto preoccupati.
Il  governo degli Stati Uniti ha pagato più di $ 3.3 miliardi di dollari per le vittime e i danneggiati da vaccino.
Sempre più persone hanno reazioni avverse a seguito di una vaccinazione.

5. Privare l’esenzione religiosa. Insomma nessuna scelta del ricevente perchè “ricevere l’immunizzazione è contro le credenze religiose del dipendente”( pagina 2 la linea 37-38 ), consentendo ad ospedale di comportarsi in maniera dittatoriale senza se e senza ma( pagina 3 linee 36-39 ).

6. Limita l’esenzione medica . Dovrà esserci un “clinicamente controindicata “, senza tenere conto dei pareri medici che sconsiglierebbero la vaccinazione ad un soggetto immunocompromesso ad esempio.

Ci sono molti motivi di salute al di fuori delle strette controindicazioni del CDC ,per questo un medico dovrebbe essere libero  di decidere se esentare  un suo paziente.

SB 162 non consente una deroga per l’immunità naturale,questo è aberrante.

Varicella, morbillo, parotite, rosolia e influenza sono tutti i virus che il dipendente avrebbe potuto contrarre in passato ricevendone pertanto l’immunità,ma su  questo non si transige.

La vaccinazione non è solo inutile e ridondante, ma mette la salute e la sicurezza del lavoratore a rischio.

Per le azioni necessarie troverete le delucidazioni al seguente link

AZIONE NECESSARIA:

http://iga.in.gov/legislative/find-legislators/ o se si è registrato con il NVIC Advocacy Portal, registrazione / login al http://NVICAdvocacy.org .Mail [email protected] .
Ricordiamo che il National Vaccine Information Center (NVIC) lavora diligentemente per preparare e diffondere le azioni di difesa legislativa e di supporto in merito a questa scottante e onerosa tematica.

 

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