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Stagione influenzale 2014/2015; protocollo operativo sorveglianza epidemiologica e virologica

Data del documento: 2014

Periodicità: annuale

A cura di: Ministero della salute – Istituto superiore di sanità


  • Protocollo operativo Influnet 2014-2015 (PDF 0.65 Mb)

Andamento settimanale dei campioni positivi della presente stagione rispetto alla stagione 2013/2014 da InfluNet: Sorveglianza Virologica

 


Si segnala un netto aumento dei campioni positivi durante la settimana 2/2015.

Sono stati raccolti 377 campioni clinici dai diversi laboratori afferenti alla rete Influnet e di
questi, 140 sono risultati positivi al virus influenzale di tipo A.

In particolare, 100 sono di sottotipo H1N1pdm09, 18 di sottotipo H3N2 e 22 non ancora sottotipizzati.
Nella tabella 1 sono elencati tutti i laboratori accreditati che hanno comunicato, in questa settimana, i dati relativi alle indagini di laboratorio.
Nella tabella 2 vengono riassunti i dati virologici ottenuti finora (sett. 41/2014-
2/2015).


Per visionare le tabelle cliccare il seguente link


 

  • Istituto Superiore di Sanità/ tabelle/ informazioni influenza/ grafici e statistiche


Analisi evolutiva dei ceppi influenzali circolanti in Italia (stagione 2014/2015)

Analisi evolutiva dei ceppi influenzali circolanti in Italia (stagione 2014/2015)

In Figura 2 vengono riportate le relazioni filogenetiche, relativamente alla porzione HA1 del gene HA, dei primi virus influenzali A(H3N2) isolati in Italia nella presente stagione.

La maggior parte dei ceppi finora analizzati risulta appartenere al sottogruppo genetico 3C.2a, variante driftata caratterizzata dalle sostituzioni aminoacidiche L3I, N144S, F159Y, K160T, N225D, Q311H. Un minor numero di isolati si raggruppa invece nel sottogruppo 3C.3.


Come recentemente riportato a livello internazionale, anche in Italia si rileva pertanto una maggiore circolazione di virus appartenenti al sottogruppo 3C.2a, le cui caratteristiche molecolari possono essere associate ad un aumento della difficoltà di identificazione legato alla ridotta capacità di agglutinare le emazie di qualsiasi specie animale.
Tali difficoltà sono state anche recentemente ribadite dal centro WHO-CC di riferimento di Londra, nell’ambito di una teleconferenza tra diversi NIC europei, nella quale è stata sottolineata l’importanza di non sottovalutare, nell’attuale stagione di sorveglianza virologica, l’esistenza di ceppi H3 dotati di effetto citopatico ma scarsa/nulla capacità emagglutinante.

Tutto ciò comporterà, di conseguenza, anche un’aumentata difficoltà nelle caratterizzazioni antigeniche dei ceppi H3 circolanti, effettuate con il saggio di inibizione dell’emagglutinazione, e la necessità di mettere a punto metodiche alternative.


In questa pagina vengono riportati i risultati nazionali della sorveglianza virologica della stagione 2014 – 2015.


(cliccare il link seguente)

  • Istituto Superiore di Sanità

LINK CORRELATI DI SEGUITO


 

 

  • aggiornamenti.asp

  • http://www.epicentro.iss.it/problemi/influenza/aggiornamenti.asp

 

Fonte  www.salute.gov.it


 

 

 

 

 

 

 

 

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Muore a 18 anni per Meningite

Morte di una ragazza di 18 anni per Meningite….seguente l’articolo cliccando il link…

ambulanza118

Muore di meningite

Vale la pena ricordare che esistono meningiti batteriche, virali ed asettiche:
-. ci si può vaccinare solo per quelle batteriche
-. in commercio c’è il vaccino contro 13 ceppi di pneumococco e contro il meningococco C (4 ceppi, A/C/Y/W-13) ma non contro tutti gli altri ceppi di meningococco C
-. recentemente, hanno messo in commercio il vaccino contro il meningococco B ma è ancora in fase sperimentale ed addirittura l’ordine dei medici britannico non lo consiglia per il momento.
-. il 20% circa delle vaccinazioni pediatriche non conferisce immunizzazione
-. è pericolosissimo vaccinare un bambino che abbia uno stato febbrile e quindi un sistema immunitario già impegnato a fare altro, a rispondere ad un’altra “aggressione” e potrebbe non essere pronto.
Quindi, moltissime persone (si parla di un 20-30%) hanno a livello dei setti nasali batteri che potrebbero far sviluppare la meningite ma non ne vengono colpiti; perchè?
Inoltre, contro una meningite fulminante come nel caso della ragazza in questione non c’è vaccino che tenga.
Infine, nell’articolo – come al solito- non si fa alcun riferimento al fatto se la ragazza 18enne fosse o meno vaccinata, che tipo di meningite l’avrebbe colpita etc.
Quando non scrivono queste cose in genere vuol dire che la ragazza era probabilmente vaccinata proprio per il ceppo batterico in questione.

 

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