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Vaccinazione Mortale. Il ministero non paga l’indennizzo

Vaccinazione mortale. Il Ministero non paga

l’indennizzo. 


INFLUENZA: MIGLIAIA CHIAMATE A NUMERO VERDE,CONTROLLI NAS

Una figlia perduta per un vaccino, una malattia terribile andata avanti per anni, lo strazio di una madre e di un padre che si scontrano contro la burocrazia, contro lo Stato e contro l’indifferenza delle carte, che anche se riportano parole di conforto rimangono sempre carte.


Questa storia non è ambientata a Martina Franca anche se di Martina è uno dei protagonisti di questa vicenda, un avvocato, Francesco Terruli, che ha fatto dei riconoscimenti dei diritti dei cittadini contro le istituzioni, la sua vocazione.

Una storia che inizia con le vaccinazioni antipolio, antitetano e antiepatite somministrati il 10 ottobre 1989, ad una bimba di Trani, e che si conclude con una denuncia-querela nei confronti del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e della dirigente dell’Ufficio VIII, ex DGPROG – Attività Amministrativa indennizzi legge 210/92 e di chiunque altro “dirigente, impiegato delegato o preposto” per omissione di atti di ufficio, ai sensi dell’art. 328 del codice penale.


Il 24 ottobre del 2007, dopo diciott’anni di agonia, M.T. una ragazza di Trani, è morta in seguito alle conseguenze di tre vaccinazioni fatte nel 1989.

I vaccini erano l’antipolio Sabin, l’anti DT Difterico-Tetano e Anti Epatite B.

Dopo la somministrazione di questi vaccini, e dopo le ulteriori, fatte il 4 dicembre dello stesso anno, il 4 giugno del 1990 e il 4 agosto del 1994, e quindi dopo i vaccini Antiepatite A fatti nel 1996 e nel 1997, i genitori raccontano che la bimba non riusciva più a reggere il capo sul collo ed era diventata ipotonica, fin quando, nel 2007, morì per “sindrome encefalitica con tetraparesi ipotonica-distonica-atassica”. I vaccini l’avevano uccisa.


Le cause della morte furono accertate dal Tribunale di Trani, con la sentenza 2147 del 18 aprile 2012, condannando il Ministero della Salute a corrispondere ai genitori un assegno “una tantum”, secondo quanto dice la legge 210, che tratta degli indennizzi a favore di danneggiati da trasfusioni o vaccinazioni.

Nonostate il Ministero della Salute si dichiarasse estraneo perchè le competenze, secondo i legali, erano della Regione e della Asl Bat, il tribunale non ha voluto sentire ragioni.


Il Ministero, nonostante la sentenza, non ha mai pagato l’indennizzo e la coppia di genitori di Trani, tramite Terruli, notificarono un atto di pignoramento presso terzi, ma non andò diversamente.

Nei casi in cui il Ministero non paghi, il creditore può rivalersi direttamente nei confronti della propria debitrice, in questo caso la Banca d’Italia. Questa però comunicò, il 21 giugno scorso, che non poteva esserci nessun pignoramento effettuando una dichiarazione negativa.


Nel frattempo, ovviamente, il Ministero fa ricorso, e lo perde. La sentenza è stata emessa il 24 aprile scorso. Come nota di colore in questa vicenda triste, che vede di nuovo il Davide di un cittadino contro il Golia della burocrazia e dello Stato, ci piace ricordare che il ricorso non solo è stato perso, ma addirittura le carte presentate riguardavano un altro caso, cioè un cittadino che dopo essersi sottoposto a trasfusione nel 1978, ha contratto l’epatite C. E vabbè, si saranno mischiate le carte…


Ritornando però al risarcimento, è necessario dire che la legge finanziaria del 2008 stanziava dei fondi in favore dei soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie: dal 2007 (anno di approvazione della legge), fino al 2011 sono stati stanziati 870 milioni di euro. Nonostante due sentenze favorevoli, nè il Ministero, nè un pignoramento presso terzi, cioè presso la Banca d’Italia, ha dato i suoi frutti.


Atteso che un risarcimento non potrà mai sostituire una figlia persa, è importante però raccontare questa storia perchè sembra aprire scenari inquietanti. Se nè il Ministero e nè la Banca d’Italia pagano nonostante condannati, e nonostante siano stati stanziati 870 milioni, è probabile supporre che non ci siano più i soldi?

La famiglia di Trani e il suo avvocato si chiedono: che fine hanno fatto i soldi?


fonte dell’articolo riportata di seguito

http://www.martinanews.it/vaccinazione-mortale-ministero-non-paga-lindennizzo-dove-finiti-i-soldi

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Vaccini Mortali ai Militari ,ora ben due sentenze condannano lo Stato

Vaccini mortali ai militari, due sentenze condannano lo Stato

Il Tar del Friuli e la Corte d’appello di Lecce riconoscono le responabilità dei ministeri della Difesa e della Salute nei casi di morti sospette denunciati da un’inchiesta di Repubblica. L’avvocato: “Ora devono ammettere che si tratta di una malattia professionale”

25 giugno 2014 – Aula del Senato – La sen. Silvana Amati interviene sollecitando una particolare attenzione alla correlazione tra vaccinazioni multiple e patologie tumorali che vengono richiamate in alcune recenti sentenze.

 

video visibile al link di seguito

https://www.youtube.com/watch?v=OBx8puhxaSM

 

YOUTUBE

 

Spesso la giustizia arriva tardi, a volte impiega anni a ripercorrere le linee, i fili, le rotte che portano a ciò che è accaduto. La speranza riaccesa per Andrea, padre sopravvissuto, è un numero: 308-2014. E’ la sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia che impone al ministero della Difesa di riesaminare la richiesta fatta (e prima rigettata) di considerare una “vittima del dovere” suo figlio Francesco Rinaldelli, morto a 20 anni per un cancro dopo una serie di vaccini troppo numerosi e ravvicinati.

 

L’INCHIESTA: VACCINATI A MORTE 

Ma non è tutto, perché negli stessi giorni la Corte d’appello di Lecce ha condannato il ministero della Salute in appello a risarcire la famiglia di Fabio, anche lui militare morto per leucemia dopo un bombardamento di vaccini. Fabio si è spento nel 2002, Francesco nel 2008. Da quel momento è iniziata una battaglia legale infinita per veder riconosciute le responsabilità di chi ha causato a loro e ad almeno altri 2800 ragazzi un abbassamento delle difese immunitarie da risultare letale.

Finita la licenza, quando uscì di casa con lo zaino sulle spalle, sul pianerottolo, davanti all’ascensore, tornò un momento indietro, abbracciò la madre: “Mamma senti, fatti capace perché andrò sempre più su, più lontano”. Lei pensò al Veneto o al Friuli, ben distanti dal Salento, con le mani sottili gli strinse le braccia, lui che era di poche smancerie, con quella faccia seria e gli occhi scuri. Non sapeva che era l’ultima volta che ci parlava. “Poi ti capita di ripensarci, e unisci le frasi per formare una linea, e alla fine pensi che una parte profonda di lui forse sapeva che stava morendo e che “su” non era il nord” racconta lei, un fiume in piena, una voce limpida per raccontare fino a notte fonda tutti i dettagli migliori di quel figlio di cui non si è perso neanche un piccolo ricordo.

Si chiamava Fabio (la famiglia preferisce non si diffonda il cognome) classe 1981 ed è morto di leucemia a 20 anni. Sulla sua scheda sono segnati 14 vaccini in un solo giorno. La sua famiglia ha appena vinto in appello la causa contro il ministero della Salute ora condannato a un indennizzo che supera i 220 mila euro. Anche il ministero della Difesa dovrà risarcirgli il danno fatto da medici inadeguati, incompetenti o forse solo negligenti, ma manca ancora l’ultimo pronunciamento della Cassazione.

Dopo anni di ricerche, negazioni, omertà, arrivano ora le prime condanne. Il riconoscimento ad alcune famiglie che hanno sostenuto quello che dicono diversi medici e importanti studi scientifici: fare dieci, dodici, quattordici vaccini in un giorno significa far correre un rischio mortale a una persona, con grandi probabilità di mandare in tilt il suo sistema immunitario. Due di queste sono state seguite dall’avvocato Francesco Terruli, il primo ad aver vinto due cause su questo argomento su cui prima incombeva il marchio: “Non è dimostrato il nesso di causalità”.

Ora questo nesso è invece chiaro e inequivocabile. Il velo è stato squarciato. Testimoniato da studi di importanti università come il Progetto Signum e sorretto da luminari di fama internazionale come Giulio Tarro o Antonio Giordano. I vaccini sono importanti e utili ma non sono acqua fresca e se usati male possono produrre danni gravissimi. Nel 2001 Giordano faceva la più importante scoperta della sua vita, il gene RB2/p130 poteva inibire lo sviluppo dei tumori, ma contemporaneamente iniziò a scoprire anche che cosa li provocava maggiormente.

L’11 settembre, mentre dall’altra parte del mondo la storia seguiva la rotta forzata dell’aereo che si avvicinava alle torri gemelle, Fabio stava lavorando, era in servizio. Un rigagnolo di sangue gli scese dal naso lungo il viso. Da qualche giorno succedeva spesso. Per i medici nulla di cui preoccuparsi. Era stanco l’ultima sera che fece la guardia, il 22 settembre e chiuse gli occhi.

Lo stesso 11 settembre 2001, Francesco Rinaldelli, classe 1983, faceva il bagnino ma coltivava il sogno di arruolarsi. Poi iniziarono le prove, gli ordini, i vaccini e dopo ancora quella stanchezza che non andava più via e infine una lunga agonia in ospedale. Dopo ricerche, studi, risposte mai arrivate e speranze deluse, ora il Tar del Friuli per la prima volta ha messo in discussione la decisione del ministero della Difesa di rifiutare lo status di “vittima del dovere” a un militare morto per i vaccini

francesco rinaldelli risarcimento
La famiglia di Francesco è seguita dagli avvocati Giorgio Carta e Giuseppe Piscitelli.
“La svolta – spiega Carta – sarebbe nell’ammettere la sistematicità di quella che ormai è evidente come malattia professionale. Questo è molto diverso dal ritenere e risarcire i singoli casi trattandoli come incidenti isolati.”
“Ora dovranno risponderci e darci delle spiegazioni – aggiunge Andrea, il padre di Francesco – Non potranno più far finta che non esistano le evidenze scientifiche ormai conosciute da tutti. Un altro passo importante è stato fatto verso la trasparenza, verso la giustizia, so che niente ancora è stato deciso, ma l’atteggiamento, le note del giudice del Tar di Trieste sono insindacabili. Sono importanti perché possono aprire una breccia talmente grande che mai l’amministrazione della Difesa potrà chiudere. Dico possono, perché le risorse del Ministero, o forse e meglio dire, di alcuni membri dello stesso Ministero, sono infinite. Dico alcuni membri perché sono sicuro che molti altri invece, avendo compreso la gravità di tutto questo, vorrebbero vederne una giusta fine”.
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/06/24/news/condanne_vaccini_mortali-89886186/?ref=HREC1-5
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Sindrome della guerra del Golfo ? Lo squalene (MF59) altamente tossico

Altamente tossico è l’ adiuvante squalene (MF59) che ha causato la sindrome della guerra del Golfo nei militari, ora presente in alcuni vaccini influenzali

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La Vaccinazione obbligatoria è stata a lungo un obbligo per  prestare servizio nelle forze armate degli Stati Uniti, ed’è stato ben documentato che i molti vaccini somministrati ai militari nel corso degli anni sono stati di natura sperimentale, poichè contenevano coadiuvanti non sperimentati e altri additivi discutibili. 

Ma è recentemente venuto alla nostra attenzione che l’MF59  ,il vaccino contenente l’adiuvante  squalene altamente tossico, dato prima ai militari prima e  durante la guerra del Golfo di correla con la sindrome della guerra del Golfo , e viene ora aggiunto ad alcuni vaccini influenzali civili.

AD un raduno Americano nel 2010  per i diritti personali a Chicago, un  infermiere in pensione  Air Force , il  capitano Richard Rovet avvertì il suo pubblico d’ascolto sui pericoli dello squalene (MF59), sulla devastazione e gli orrori di cui è stato testimone in prima persona durante il suo tempo al servizio .

 L’adiuvante sperimentale,  è stato obbligatoriamente iniettato a tutti i militari a partire dal 1999 tramite il vaccino contro l’antrace , e molti dei compagni di Capt Rovet  hanno subito  gravi danni permanenti e molti effetti collaterali .

Uno degli amici più intimi di capitano Rovet, infatti, è morto a seguito dello  squalene (MF59).

“Negli ultimi 64 anni, le F’orze Armate degli  Stati Uniti e altre agenzie interne  al governo, hanno usato i militari e le donne come soggetti di prova, spesso in segreto e senza il “consenso informato“, ha spiegato il capitano Rovet.

“Nel dicembre del 1994, il Senato degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto intitolato

“‘è la ricerca militare pericolosa per la salute di un veterano? l’uso etico dei militari e delle donne come soggetti di prova, cavie “.

Dopo stabilendo che lo squalene era dichiaratamente sperimentale, il capitano Rovet ha continuato a spiegare come il governo degli Stati Uniti volutamente abbia  ignorato tutte le prove documentate che dimostrano che il vaccino contro l’antrace, e la presenza dello  squalene (MF59) in particolare, siano direttamente responsabili dell’ epidemia della sindrome della Guerra del Golfo  che ha lasciato centinaia di migliaia di militari gravemente feriti o morti.

Non solo,  il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha ordinato che sia  il vaccino contro l’antrace che  il vaccino tossoide botulismo , entrambi contenenti in via  sperimentale lo squalene (MF59), non fossero  annotati nella cartella clinica dei soldati –

questi sono stati invece genericamente identificati come “Vac A “e” Vac B “al fine di nascondere la loro identità.

“Circa uno su quattro dei 697.000 veterani, che hanno servito lo stato,nella prima Guerra del Golfo, sono affetti dalla sindrome e studi dopo studi dimostrano  un più alto tasso di malattia  nei veterani vaccinati.

“Questo è un dato di fatto “, ha aggiunto il capitano Rovet.

“I membri militari possono ricevere l’ordine di prendere farmaci e vaccini contro la loro volontà, o di essere imprigionati e dimessi dalle forze armate”.

Novartis 

Attualmente l’Mf59 è presente nel vaccino antinfluenzale

Appena prima di scoppiare in lacrime ricordando le atrocità a cui ha assistito, risultato di questa cospirazione vaccinazione sperimentale, il capitano Rovet ha esortato i presenti alla manifestazione alla ricerca dello squalene (MF59), come credeva all’epoca, sarebbe stato presto aggiunto ai vaccini civili.

Infatti, il gigante farmaceutico Novartis ammette che lo squalene è attualmente utilizzato nel  suo vaccino Fluad influenzale,  utilizzato in Italia, così come nei vaccini contro l’influenza  come Aflunov ,attualmente in fase di sviluppo.

È possibile visualizzare un documento di Novartisil quale ammette l’utilizzo dello squalene (MF59) qui:

www.novartisvaccines.com

E ‘importante che l’opinione pubblica sia messa a conoscenza della vera storia dello squalene , e delle gravi lesioni e  morte.

La Gente che ha combattuto insieme a noi nella guerra del Golfo, non vaccinata contro l’antrace non ha subito la malattia della Guerra del Golfo“, ha concluso il capitano Rovet.

Per saperne di più sul vaccino contro l’antrace sperimentale, bisogna leggere con attenzione il foglietto illustrativo.

 Vaccine A:

www.goodreads.com

È inoltre possibile visualizzare il discorso completo di Capt Rovet qui ,riportato tramite la fonte dell’articolo

http://worldtruth.tv/highly-toxic-squalene-mf59-adjuvant-that-caused-gulf-war-syndrome-in-military-servicemen-now-being-added-to-some-civilian-flu-vaccines/

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La Sindrome del Golfo: Una guerra persa dai soldati americani e dai loro figli

La Sindrome del Golfo: Una guerra persa dai soldati americani e dai loro figli
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26 maggio 2012

 

Circa 50.000 soldati americani su 700.000 mandati nel Golfo nel ’91 per combattere la “guerra tecnologica” contro Saddam Hussein contrassero una malattia che intaccava il sistema immunitario. La malattia nota come “Sindrome del Golfo” è da attribuirsi a vaccini sperimentali che il Pentagono fece iniettare a tutti i militari indistintamente. I figli di questi soldati nacquero con gravi malformazioni e malattie incurabili come la mancanza di organi interni, paralisi, problemi respiratori. Questa agghiacciante veritภè venuta fuori grazie ad un regista italiano, Alberto D’Onofrio, il quale per conto della Rai ha girato tre anni fa un filmato con le testimonianze in America, mai mandato in onda dalla tv pubblica. D’Onofrio gira l’Italia con il filmato per far conoscere i fatti; Sudnews ha allestito un sito e un forum per dare un contributo alla divulgazione delle atrocità che una guerra comporta. 

(Jayce Hanson, 11 anni)
http://www.nodo50.org/plataforma.anticorrupcion/irak.htm

Fonte  La sindrome del golfo – NGV New Global Vision   Download (ngv_ita_19960101_sindrome_del_golfo.avi)  

 

.Malformazioni congenite a causa di vaccini sperimentali somministrati ai soldati americani .Testimonianza di un padre soldato americano Si ringraziano le persone che hanno reso possibile la realizzazione di questo documentario. regia: Alberto D’Onofrio riprese: Jack McQueenmontaggio: Alessandra Ugolini si ringrazia la CNN per il materiale di repertorio prodotto da Alberto D’Onofrio per Alphabet Pictures e RAI 2

A seguito della pubblicazione di questo articolo Vita nel 1995, Hanson e le altre famiglie che sono apparsi nella rivista ricevuto tutti i tipi di supporto, donazioni, regali e cure mediche in tutti gli Stati Uniti. Reazione con i giornalisti rivelano l’esistenza di Sindrome della Guerra del Golfo è stata meno entusiasta. Dal supporto conservatori è andato tabloid screditata da. L’informazione non è stata convalidata in qualche modo fino a quando il Dipartimento della Difesa ha pubblicato un’indagine interna che ha riconosciuto che fattori quali vaccini o uranio impoverito potrebbero essere correlate alla sindrome.

 

Una guerra persa dai soldati americani e dai loro figli   “La guerra che verrà non è la prima.  Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ ultima c’ erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitorifaceva la fame la povera gente egualmente.”   B. Brecht  “LA GUERRA CHE VERRA'”    “La sindrome del golfo di Alberto D’Onofrio” playlist di youtube   I TESTI DEL DOCUMENTARIO     .”LA SINDROME DEL GOLFO”(Gulf war syndrome)  organizzazione : Alessandra UgoliniProduzione : Alpha – Bet Pictures-RAI 2-1996-durata 40 minuti-

 

Steven Miller – veterano della Guerra del Golfo – : ” Sono andato nel Golfo nel Dicembre nel 1990 e sono tornato alla fine di Gennaio perchè mi ero rotto una spalla e subito dopo io e mia moglie abbiamo concepito il nostro secondo figlio che si chiama Cedrick. Non sapevamo niente dei suoi problemi fino a che mia moglie non si è fatta un ultrasuono ed allora abbiamo scoperto la terribile verità. Cedrick è nato con l’acqua nel cervello, senza l’occhio e l’orecchio sinistro e tutta la parte destra del viso completamente sottosviluppata, l’esofago e la trachea erano unite insieme, il cuore si trova nella parte destra, il suo stomaco non funziona normalmente ed ha anche un problema alla spina dorsale.”Secondo me non c’è alcun dubbio che queste deformazioni siano causate dalla Guerra del Golfo. Basta guardare nella letteratura medica, quando un bambino nasce senza un occhio le possibili cause sono contaminazione chimica da radiazioni oppure ereditarietà. Ma i nostri test genetici sono risultati normali per cui non c’è alcun dubbio non è ereditarietà, e poi ci sono troppi bambini nati con gravi deformazioni.”

1) Scheda introduttiva : La Guerra del Golfo era apparsa come una vittoria dell’America e dei suoi alleati che con una minima perdita di soli 150 uomini erano riusciti nell’intento di liberare il Kuwait dall’invasore Saddam. Una vittoria pagata a caro prezzo. A 6 anni da quella guerra, infatti, alla quale presero parte 700.000 soldati americani, più di 50.000 di questi sono affetti da una malattia cronica che attacca il sistema immunitario definita come “Sindrome del Golfo”. La malattia ha già ucciso tra i 5.000 e 10.000 soldati contagiando il 76 % dei familiari.Le cause possibili: si parla di contaminazione chimica e di vaccini sperimentali somministrati indistintamente a tutti i soldati e di missili biologici lanciati da Saddam.Il Pentagono nega l’esistenza di questa Sindrome accusando i veterani di fingersi malati allo scopo di ottenere un aiuto economico, e respinge anche la tesi della contaminazione chimica o biologica.Le vittime innocenti di questo mistero sono decine di bambini nati con gravi deformazioni come la mancanza di organi interni, o di arti superiori o inferiori, e ancora, paralisi, problemi respiratori, insomma tutte malattie incurabili. La loro vita è appesa ad un filo e devono ricorrere a continue e costosissime operazioni per poter sopravvivere.

2) A San Francisco incontriamo il dottor Urnowitz che sta studiando la misteriosa malattia alla quale ancora non si è trovato un rimedio.Dott Urnowitz: “Ho cominciato ad interessarmi alla sindrome del Golfo quando, trovandomi ad una conferenza scientifica, accesi per caso il televisore …e c’era un veterano della Guerra che era un membro del congresso degli Stati Uniti, che parlava della sua malattia. I sintomi che elencava il soldato in televisione sembrano essere gli stessi per la maggior parte dei veterani. Si tratta di malattie che colpiscono il sistema nervoso e comportano anche perdita di memoria, repentini cambiamenti di umore, insonnia. Molti di questi sintomi sono classici di una disfunzione del sistema immunitario.Inoltre molti veterani hanno concepito dopo la guerra bambini con gravi deformazioni. Sappiamo che infezioni virali possono portare alla nascita di bambini deformi per cui abbiamo un’altra prova che qualche infezione è legata a tale sindrome. Steven Miller:” Prima della Guerra potevo correre circa 5 miglia al giorno senza nessun problema, adesso non ce la faccio più, e quando vado dal dottore militare dopo un attesa di 5 ore lui mi esamina per 3 minuti e poi mi dice che non c’è niente che non va e poi mi dice di andare a casa.Cedrick ha gia avuto 9 interventi chirurgici e avrà bisogno di altri 5 solo per ricostruire il suo viso e penso che si meriti i migliori interventi del mondo perchè non è certo colpa sua se è nato in questo modo. Non doveva proprio succedere.Un dottore mi ha detto che fino ad oggi abbiamo già speso un milione di dollari per Cedrick, tutti i suoi denti sono falsi , solo per il suo occhio spendiamo 900 $ al mese, è un sacco di soldi, e dovrà continuare a cambiarselo per tutta la sua vita , e questo è solo per l’essenziale ma anche le condizioni di molti altri bambini sono estremamente gravi, si parla di migliaia di dollari all’anno solo per la cure di questi bambini.

3) La prova di una contaminazione chimica arrivano direttamente dalle testimonianze di numerosi soldati che troppe volte hanno udito gli allarmi chimici suonare.Dean Lundhulme – veterano della Guerra del Golfo- : In Aprile, dopo la fine delle operazioni di guerra, ho sentito suonare l’allarme che indicava pericolo di sostanze chimiche, io mi trovavo sotto la doccia e quindi mi è stato impossibile indossare subito gli indumenti di protezione. Tre giorni dopo mi hanno portato all’ospedale e sono entrato in coma per tre giorni poi è sopravvenuta una paralisi alla spalla destra, fortissimi dolori muscolari, incapacità di concentrazione. Sono rimasto all’ospedale per circa due settimane e poi sono tornato nella mià unità.Erica Lundholme – sorella di un veterano -: Lui è tornato nel Maggio del 1991. Sono andata io stessa a prenderlo all’areoporto e l’ho portato a casa mia con tutto il suo equipaggiamento ed è rimasto con me per molti mesi. A quel tempo lui era già molto malato e dopo qualche mese anch’io ho iniziato a sentirmi male, avevo dei sintomi simili all’influenza ma poi ho continuato a peggiorare fino a che non riuscivo più neanche a camminare per più di un isolato. Anche adesso ho gli stessi sintomi di mio fratello,: diarrea, dolori muscolari, terribili mal di testa.Dean Lundholme: Sapevamo già prima della Guerra che Saddam aveva la possibilità di usare armi chimiche e biologiche contro le nostre truppe.Peter Arnett – giornalista CNN – : “Sarebbe disposto ad impiegare anche armi chimiche o biologiche nella Guerra del Golfo ?Saddam Hussein: ” Userò tutte le armi che sarranno appropiate a contrastare le armi del mio nemico…”

Dean Lundhulme – : Siamo stati rassicurati dal presidente Bush che nel caso Saddam avesse usato armi chimiche noi saremmo ricorsi alle armi nucleari. Sono contento che non siamo arrivati a questo punto.

3b) Jim Tuite ha lavorato per ventanni nella CIA. Attualmente sta conducendo accurate indagini per scoprire le cause e le responsabilità che si celano dietro la Sindrome del Golfo.Jim Tuite – ex agente CIA – : “C’era una grossa preoccupazione sull’eventualità che Saddam potesse usare armi chimiche o biologiche contro le forza alleate. Al fine di impedire questa terribile possibilità gli alleati avevano fatto dei piani ben precisi mirati a distruggere tutti gli arsenali chimici di Saddam.Presidente Bush: “distruggeremo anche tutti gli arsenali chimici di Saddam come tutte le sue artiglierie e carri armati. Le nostre operazioni sono state progettate allo scopo di salvaguardare al massimo la sicurezza delle nostre truppe e della coalizione colpendo subito il vasto arsenale di Saddam”.Jim Tuite: Quando scoppiò la guerra l’aviazione americana cominciò subito a bombardare le numerose industrie belliche produttrici di armi chimiche che si trovavano al Nord di questa cartina. Quasi immediatamente dopo i primi attacchi il vento ha cominciato a traspostare le esalazioni chimiche provocate dai bombardamenti verso Sud, dove si trovavano i soldati della coalizione. Nel giro di poche ore gli allarmi chimici hanno cominciato a suonare un pò ovunque e la presenza di sostanze chimiche è stata rinvenuta qui, qui anche qui vicino a Rafha, poi durante le operazioni di terra, sostanze chimiche sono state segnalate anche dalle due divisioni della marina che hanno attraversato questo stretto. Attraverso tutto il deserto dell’Arabia Saudita molti animali cominciarono a morire e non soltanto pecore o capre ma anche uccelli, insetti, insomma molte specie diverse contemporaneamente, il che, un fatto assolutamente inconsistente con qualsiasi epidemia veterinaria. Allo stesso tempo anche i soldati hanno inizato ad ammalarsi con sintomi influenzali a causa dell’esposizione a questi gas nervini.

4) A San Diego il veterano malato Duane Monroe si reca alla conferenza della commissione formata da Clinton allo scopo di indagare nella difficile questione. Spera che il Governo possa finalmente dargli un aiuto. Ma fino ad ora gli studi della Commissione non hanno portato a nessun risultato concreto.Duane Monroe – veterano del Golfo – : “Durante la Guerra pensavamo di essere ammalati d’influenza, avevamo la nausea, il vomito, diarrea questo genere di cose, ma quando siamo tornati a casa abbiamo continuato a peggiorare, ed iniziato ad avere anche problemi neurologici, gastrointestinali e sangue nelle feci.La versione ufficiale ha sempre affermato che nessuna sostanza chimica era stata rinvenuta ma non sempre ci abbiamo creduto. Infatti noi avevamo i test chimici a portata di mano, avevamo tutti gli strumenti necessari per analizzare la presenza di sostanze chimiche e molte volte i risultati mostravano che c’era stata un esposizione chimica ma ogni volta ci veniva risposto che questi test non erano corretti e di non preoccuparci.Nella cosiddetta autostrada del suicidio nella quale molti iraqueni vennero uccisi in ritirata non vi erano insetti che volavano vicino ai cadaveri, pensavamo che tutto ciò fosse molto insolito e ci sembra ancora più strano oggi. Arguerite Knox – membro della Commissione di Clinton – :” Pensiamo che non vi sia nessuna prova certa che dimostri che vi sia stata un uso di armi chimiche o biologiche.Dan Fahid – capo dell’associazione veterani di San Francisco – :” Tutti guardano al fatto se l’Iraq abbia usato o meno armi chimiche ma allo stesso tempo dobbiamo puntare il dito contro il nostro stesso Governo perchè l’America ha impiegato pallottole all’uranio senza avvertire nessuno.Neanche le truppe americane sapevano che stavano usando l’uranio e che era molto pericoloso.Infatti quando una pallottola all’uranio colpisce un carrarmato nemico molte delle sue particelle si cospargono nell’aria e molti soldati hanno rischiato di inalare queste particelle d’uranio nel proprio corpo. Joyce Lashof – presidente della commissione di Clinton – : “Sono solo 22 o 23 i soldati in cui sono state rinvenute traccie di uranio nel sangue e questi sono tenuti sotto stretto controllo. Oltre a questi non c’è nessuna prova che altri si siano ammalati a causa dell’uranio.

5) Nel villaggio militare di Fort Meade, nei pressi di Washington, incontriamo il sergente Brad Minns, anch’egli affetto dalla sindrome. Brad ha fatto causa al Governo in seguito alla nascita di suo figlio che presenta gravi deformazioni. Serg. Brad Minns: – vetrano della Guerra del Golfo – Casey è stato diagnosticato con la cosiddetta “Goldenhart Sindrome” che comporta una crescita abnormale tra due organi nel corpo. Nel caso di mio figlio Casey si tratta dell’ esofago e dei polmoni. Il suo esofago è stato così rimosso e sostituito da una parte dell’intestino e per una complicazione durante l’operazione le sue corde vocali sono state recise, non può mangiare niente dalla bocca, ma deve essere nutrito attraverso un tubo collegato direttamente allo stomaco, il suo colon che è adesso il suo esofago non è più in connessione con lo stomaco per cui si nutre soltanto attraverso questo tubo. Siga Mins – Questa è una formula speciale con cui nutriamo Casey, è un cibo predigerito molto caro ed ha circa 30 calorie.Non sapevamo che gli mancavano le orecchie o che avesse dei problemi interni fino a che non è nato, avevamo già due figli prima di Casey ed entrambi sono sani e robusti, non ci sono casi di deformità in entrambe le nostre famiglie per cui è stato un vero shock vedere nascere questo bambino in questo modo. Questo è il tubo con cui nutriamo Casey, mentre questo è un foro da cui ogni giorno gli devo succhiare la saliva. Il colon si sta riempiendo di secrezioni per cui le devo succhiare per impedire che vadano a finire nei suoi polmoni. Questa è la sua saliva, che altrimenti andrebbe a finire nei suoi polmoni.Voglio mio figlio vivo e non all’ospedale per cui mi sono adattata a fare di tutto per tenermelo a casa. Qualche volta mi viene il panico quando improvvisamente diventa blu, comincio ad urlare come una pazza ma ho imparato ad arrangiarmi.Questo apparecchio serve per aprirgli i polmoni in modo che possa respirare meglio.

Brad Minns: Eravamo molto spaventati perchè Saddam aveva già usato armi chimiche durante la precedente guerra con l’Iran . Spesso sentivamo squillare gli allarmi chimici quando eravamo nelle nostre postazioni nel deserto e subito indossavamo la maschera ma il nostro comandante ci diceva che i test chimici erano risultati negativi e quindi di toglierci la maschera. Siga. Minns: Nessuna compagnia di assicurazione farà mai una polizza per coprire le spese di Casey perchè la sua vita futura consiste di continue operazioni per cui non sappiamo cosa fare, vogliamo che il nostro governo ci aiuti a pagare le ingenti spese mediche.Jim Tuite: ” L’acquisizione da parte di Saddam del suo arsenale chimico e biologico è stato molto complesso. Gli agenti chimici che compongono le bombe come anche le sostanze biologiche, le parti necessarie a fabbricare a missili, i computer che progettano armi nucleari, le testate contenenti armi nucleari o chimiche venivano tutti dagli Stati Uniti ma anche dalla Russia, dalla Germania , dall’Italia e da altri Paesi sia in Europa che in Asia.

6) A Santa Barbara in California l’infermiera militare Joyce Rally sensibilizza l’opinione pubblica con le sua accese conferenze. Ha contratto la sindrome curando negli Stati Uniti alcuni veterani reduci dal Golfo. E’ convinta che le stesse armi chimiche e biologiche usate da Saddam siano provenienti dall’America. Joyce Raily – infermiera militare – : Credo che questo Paese abbia un grave disagio perchè ha violato la convenzione di Ginevra che vieta il proliferare di armi di distruzione di massa, gli Stati Uniti hanno un serio problema di credibilità politica perchè hanno firmato quel trattato come lo ha firmato Saddam Hussein e adesso le nostre truppe sono malate perchè noi abbiamo fabbricato quelle armi e le abbiamo venduto a Saddam che le ha usate contro i nostri soldati ed è evidente dall’ostracismo dei media e dei politici americani che stanno cercando di mantenere segrete queste notizie.

Serg. Cole – veterano della Guerra del Golfo – : Facevo parte della quarta divisione e naturalmente durante la guerra mi trovavo in Arabia Saudita, Kuwait ed Iraq. Non so niente di armi chimiche o biologiche scoperte dalla nostra divisione e non ho mai sentito suonare gli allarmi chimici, non sono assolutamente consapevole del fatto che queste armi siano state usate contro di noi.

guerra del golfo

Veterano della Guerra Vietnam: Sapendo quello che so oggi non lascerei mai i miei figli combattere una guerra che è controllata sempre dai grossi banchieri, finanziata dai fondi internazionali e condotta con il proposito di ridurre la popolazione mondiale e di rubare la terra altrui per l’interesse di pochi, questo è quello che penso della guerra al giorno d’oggi.

7) In Texas (nei pressi di San Antonio), vive Richard Arnold. Si è recato nel Golfo come civile prima dello scoppio della guerra. Eppure è affetto da sindrome ed ha una bambina, Lea, paralizzata dalla nascita. Nel suo caso la colpa sembra essere dei vaccini approvati all’ultimo momento dal Dipartimento della Sanità.Richard Arnold (Padre di Lea): “Nella Guerra del Golfo ero un meccanico di elicotteri, dovevo occuparmi della manutenzione degli elicotteri Apache in modo che fossero pronti in ogni momento. Ma non mi trovavo nel Golfo durante la vera e propria Guerra solo precedentemente”.Sig. ra Arnold: “Quando mio marito è tornato dal Golfo io sono rimasta subito incinta ma ho perso il bambino poi sono rimasta incinta di Lea e dalle numerose analisi non risultava assolutamente niente di strano nella bambina. Solo quando è nata il dottore ci disse che Lea non avrebbe mai potuto camminare e che era affetta da spina bifida, poi ci ha spiegato cosa significava. In pratica il suo midollo spinale era fuori dalla colonna vertebrale e quindi Lea era destinata a rimanere paralizzata dalla vita in giù ed all’uso del catetere per tutta la vita.Ci hanno detto che questa malattia, spina bifida, è solitamente ereditaria ma noi abbiamo ricercato in entrambi le nostre famiglie e non ci sono mai stati casi del genere.Io credo che sia legata in qualche modo ai vaccini che mio marito ha preso prima di partire per il Golfo e durante la sua permanenza laggiù”. Sig.  Arnold: ” E’ molto difficile quando Lea mi dice che vorrebbe camminare e giocare come gli altri bambini e non c’è niente che possa fare per aiutarla. Sono andato nel Golfo perchè pensavo fosse giusto, pensavo fosse un gesto di patriottismo partire ed aiutare il mio paese nel momento del bisogno. Se avessi saputo che il mio paese mi avrebbe trattato in questo modo, ignorando ogni misura di sicurezza, provocando per i suoi uomini il rischio di avere bambini deformi, allora non sarei mai partito.

8) All’ospedale civile di Menphis il soldato Herberth Smith ha finalmente trovato aiuti e cure dopo esser stato accusato dall’Ospedale militare Walter Riddle di fingere una malattia non esistente.Herberth Smith – veterano della Guerra del Golfo – : “Sono tornato negli Stati Uniti il 1 Giugno del 91, sarei rimasto anche più a lungo nel Golfo ma ero già malato e pensavo che il ritorno a casa mi avrebbe messo a posto, pensavo che fosse il fumo e l’ambiente desertico a provocare la mia malattia, avevo sintomi simili all’influenza. Mi sono recato subito all’ospedale militare di Washington, il Walter Reed, ed il primo dottore che mi visitò intuì che c’era qualcosa di grave, ma quando stava per individuare di che cosa si trattava lo trasferirono e poi arrivarono gli altri dottori che non volevano curarmi. Nell’Agosto del 93 ero totalmente collassato, non potevo più camminare o guidare una macchina, avevo degli attacchi epilettici e non capivo proprio cosa mi stesse succedendo.

Dott. Pam Esa : Vorrei mostrarvi questa lettera scritta dal direttore dell’ospedale militare Walter Reed. In questa lettera lui afferma che il soldato Smith è affetto da somatizzazione, in parole povere che la malattia è solo nelle sua testa. Questa lettera è dello stesso mese nel quale le analisi ci hanno dimostrato che Herbeth Smith è affetto da una grave forma di lupus.Herbeth Smith:”hanno detto i dottori che ero un pazzo,visionario” .Dott. Esa: I pazienti affetti da tale forma di disfunzione del sistema immunitario hanno danni agli organi interni causati dai propri globuli bianchi. Abbiamo scoperto che con cure molto aggressive come la chemioterapia si può ridurre l’attività di quei globuli bianchi. Nel suo caso la causa sembra essere quasi sicuramente una reazione ad un vaccino. Dott.Pam Esa: “C’erano molti veterani che erano pronti a partire per il Golfo ma poi non furono mai mandati in guerra. Questi soldati ricevettero comunque il vaccino intramuscolare ma non lasciarono mai il Paese e molti di loro si sono ammalati o hanno avuto figli con le tipiche deformazioni come la Golden Hart Syndrome.Ai veterani non è stato mai detto quali tipi di vaccini venivano loro somministrati ed ho saputo che da una base militare sono sparite 10.000 pagine di documentazioni relative a tali vaccini”.

9) Oltre al vaccino intramuscolare i soldati ricevono una pillola sperimentale contro i gas nervini. Il 43% ebbe una reazione negativa immediata che si manifestò in forme allergiche di diversa natura…ma i soldati furono obbligati a prenderla in ogni caso.Jim Tuite: “Quella pillola non era mai stata usata prima in una situazione del genere, cioè somminitrandola indistintamente a tutti i soldati, era stata approvata dal Dipartimento della Sanità solo in casi gravissimi di malattie nervose come il morbo di Parkinson. Nessuno sapeva quale sarebbe stato l’effetto di questa pillola se i soldati venivano esposti ad una contaminazione chimica. E’ stato però provato da sperimentazioni su animali che, se tale pillola aiuta a prevenire gli effetti di alcuni gas nervini può invece aumentare l’effetto di altre sostanze ovvero di quelle sostanze chimiche che sono state alla base della contaminazione durante la Guerra.

Sergente Hamden – veterano della Guerra del Golfo – : Ero un ufficiale di supporto di fanteria durante la Guerra e abbiamo trascorso la maggior parte del tempo in Arabia Saudita e 35 giorni in Iraq. Facevo parte di una delle prime unità che hanno invaso l’Iraq.Sono rimasto nel Golfo per circa 7 mesi. Quello che ho portato a casa e che altri soldati hanno portato nelle loro case è contagioso e si sta trasmettendo ai vari componenti della famiglia.Moglie di Hamden: ” Circa sei mesi dopo il suo ritorno ho cominciato a sentirmi poco bene, ad avere problemi agli organi genitali, e sintomi simili all’influenza. All’inizio erano sintomi deboli ma poi ho continuato a peggiorare ed anche mia figlia. Serg. Hamnden: “Il modo in cui questa malattia colpisce gli uomini è molto strano: non si ha più nessuna emozione, non si ricorda più niente, ad esempio se mia moglie mi dice qualcosa devo scrivermela subito altrimenti dopo 10 secondi l’ho già scordata, vado nei negozi e non ricordo cosa dovevo comprare. E i dottori militari mi dicono che voglio credermi malato e per questo mi ammalo e lo stesso vale per mia moglie, ecco questa è la nostra diagnosi, che siamo degli psicopatici!Moglie Hamnden:” Ho contattato la Croce Rossa per avvertirli che pensavamo di avere una malattia contagiosa e che eravamo preoccupati perchè non volevamo trasmetterla ad altri e loro ci hanno risposto di non preoccuparci, e noi abbiamo risposto che ci veniva comunque chiesto di donare il sangue e loro hanno ripetuto: non preoccupatevi! Allora abbiamo contattato la scuola di mia figlia avvertendoli della nostra malattia contagiosa che poteva mettere a rischio altri figli dei militari che frequentano la scuola e la direttrice ha risposto che avrebbe fatto qualcosa solo se glielo diceva il Governo. Allora ci siamo rivolti allo stesso Presidente degli Stati Uniti e lui ha fatto rispondere che non ci sono le prove per un affermazione del genere.Jim Tuite: Ed abbiamo scoperto che il 77 % delle mogli dei veterani stanno soffrendo degli stessi sintomi dei loro mariti. Joyce Lashof – Presidente della Commissione di Clinton : Non ci sono delle prove reali che esista una malattia che si sta trasmettendo alle famiglie, ci sono solo alcuni casi isolati ma in generale i veterani devono essere rassicurati che non infetteranno le proprie famiglie. Dott. Urnowitz: “La cosa che mi preoccupa di più è che i veterani stanno ancora donando il sangue e se c’è il rischio di un contagio anche il minimo rischio, non dovrebbero donare il sangue fino a chè non sono stati chiariti i pericoli.

10) Parte dell’opinione pubblica americana è convinta che Saddam avrebbe lanciato dei missili contenenti dei virus prodotti in laboratorio, provenienti addirittura dagli Stati Uniti. I dottori Carson e Nancy Nicholson sostengono di averne trovato le prove. Dott. Carson Nicholson :” Ho iniziato ad interessarmi alla sindrome del Golfo quando mia nipote è tornata dalla Guerra e ha cominciato a essere colpita da sintomi molto particolari che non avevo mai visto prima ad eccezione di alcuni sintomi che aveva avuto mia moglie un anno prima della Guerra quando pensiamo che sia stata deliberatamente infettata, lavorando in un laboratorio dove si producevano armi biologiche, ovvero un microorganismo, il mycoplasma che stiamo adesso studiando. Dott.sa Nancy Nicholson:” La malattia che ho avuto è stata così terribile che non l’augurerei neanche al mio peggiore nemico, è stato tremenda, sono dimagrita di 20 chili , ero paralizzata nella parte sinistra del corpo, mi sentivo costantemente la nausea ed un arrossamento generale. Ho il sospetto di essere stata deliberatamente infettata perchè lavoravo in un laboratorio dove si producevano segretamente armi biologiche. Dott.sa  Nicholson: Ci siamo concentrati sulla causa biologica ed abbiamo scoperto che il 50% dei veterani e dei loro parenti più stretti che abbiamo esaminato hanno nel sangue questo microorganismo, il mycoplasma, che ha dei geni molto inusuali che sicuramente non sono presenti in natura ma possono soltanto essere prodotti in laboratorio. ” Dal quadro delle operazioni militari sembrerebbe che gli iraqueni abbiano disseminato i missili scud contenenti gli agenti biologici ed è molto irresponsabile da parte degli alleati l’aver intrapreso delle operazioni militari del genere senza gli adeguati e sofisticati strumenti di individuazione delle armi biologiche. Giornalista: Generale ci sono state voci che, se le truppe americane venissero contaminate con sostanze biologiche, sarebbe molto difficile accorgersene perchè la nostra capacità di rilevare la presenza di sostanze biologiche non è sufficiente?Gen Thomas Kelly – portavoce del Pentagono: ” Direi che la nostra capacità di individuare la presenza di agenti biologici è piuttosto elevata, saremo in grado di accorgerci se tali sostanze saranno usate anche se speriamo che non vengano usate, ma siamo preparati a questa eventualità.

11) L’infermiera Melina Leduck al ritorno dalla guerra si ammala di cancro ai polmoni. Inoltre le viene riscontrata una misteriosa malattia alle ossa che le impedisce di camminare. Melina Leduck – infermiera militare – : ” Nel Dicembre del 90 abbiamo ricevuto l’odine di recarci in Arabia Saudita io e tutta la mia unità di chirurgia. Eravamo stanziati a Daharan, meglio conosciuta come la città dei missili , venivamo bombardati ogni giorno ed eravamo convinti che ci fosse qualcosa di strano in questi missili perchè ci lacrimavano gli occhi e la nostra maschera si riempiva di muco. Io non sono la sola che si è ammalata di cancro, anzi io sono stata fortunata perchè sono viva, ma ce ne sono molti altri e l’ospedale militare continua a ripeterci che queste malattie non sono legate in alcun modo alla Guerra del Golfo ma sappiamo che non è vero. Io sto sempre peggio ho dei fortissimi dolori alle spalle, alle ginocchia ed a tutti i legamenti e molti altri hanno gli stessi miei problemi, ed è un bene che almeno possiamo parlare tra di noi almeno non ci sentiamo del tutto ignorati. Jim Tuite: Sappiamo con certezza che ci sono altre sostanze usate dagli Iraqueni per costruire delle armi, una in particolare si chiama “Aphlatoxin” ed è una sostanza semi-biologica ovvero un prodotto chimico proveniente da un organismo. Nel caso che Saddam avesse deciso di usare tali armi contro gli Alleati noi non ce ne saremmo potuti accorgere.

12) Nei pressi di Washington vivono i coniugi Slavin che hanno avuto due figli affetti dalla cosiddetta Fryns sindrome una malattia che non permette ai polmoni di svilupparsi normalmente. Entrambi i bambini non sono sopravvissuti ma secondo i genitori la colpa della loro morte non sarebbe da attribuirsi soltanto alla misteriosa Sindrome. Sig.ra Slavin: “Ci sono soltanto 62 casi di questa Sindrome, che io sappia, è una malattia rarissima. Quando nacque nostra figlia ci dissero che aveva poche probabilità di sopravvivere ma invece è sopravvissuta per un anno e poi è morta non per colpa dlla sua malformazione ma di polmonite.L’ospedale militare ce l’ha ridata dopo l’operazione ammalata di polmonite.   Serg. Slavinveterano della Guerra del Golfo – Queste sono le foto di mia figlia Amanda quando aveva 11 mesi subito dopo la sua ultima operazione. Queste foto risalgono a circa 4 o 5 settimane dopo la chirurgia ovvero l’estensione del suo busto per fare spazio ai polmoni. Il giorno dopo il dottore ci disse che la sua ferita si era infettatta e poi la lasciò così. Queste sono le foto che abbiamo fatto quando l’abbiamo riportata a casa dove io e mia moglie che cercammo di curarla medicandole la ferita. Questa era un bambina di 11 mesi e questo è quello che i dottori militari chiamano cure efficienti.

Non possono negare che non stanno facendo esperimenti sui nostri figli e che ci trattano come cavie per usarci nei loro esperimenti. L’ospedale di Walter REED come altri ospedali militari sono luoghi di sperimentazione per i nuovi dottori e i loro metodi vanno a scapito della nostra salute e quella dei nostri figli. Mia figlia è nata con una malformazione a causa della Guerra del Golfo ed è morta a causa della malasanità. Sfido qualsiasi persona normale a guardare queste foto e dirmi che questo è il modo di curare una bambina. All’epoca a lei non venivano somministrati neanche antibiotici o antidolorifici, e il dottore mi ha risposto, dopo che mia figlia era morta, che avrebbe rifatto la stessa cosa perchè si trattava di una ferita superficiale per cui non aveva bisogno di antibiotici. Scusate ma io prendo gli antibiotici appena mi taglio per prevenire le infezioni! Il responsabile che ha firmato il permesso di usare vaccini sperimentali nella Guerra del Golfo è Il Generale Blank, capo dell’ospedale Walter Reed ed è anche colui il quale è stato incaricato di seguire le indagini sulla Sindrome del Golfo. Ecco il controsenso: abbiamo un comanante che è responsabile per l’uso di medicine non approvate dal dipartimento della Sanità con l’incarico di trovare il colpevole della sindrome! Se uccidi qualcuno e poi ti incaricano di trovare l’assassino dichiarerai mai la tua colpevolezza?

Si ringraziano le persone che hanno reso possibile la realizzazione di questo documentario.

regia: Alberto D’Onofrio riprese: Jack McQueen montaggio: Alessandra Ugolini
 si ringrazia la CNN per il materiale di repertorio   prodotto da Alberto D’Onofrio per Alphabet Pictures e RAI 2
FONTE E VIDEO 
https://www.youtube.com/playlist?list=PL01535F99C8F0A155
https://www.facebook.com/notes/domenico-dambrosio/la-sindrome-del-golfo-una-guerra-persa-dai-soldati-americani-e-dai-loro-figli/462598577088199

 

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VACCINATI A MORTE,inchiesta sui militari italiani

VACCINATI A MORTE

Per anni si è parlato di uranio come causa dei tumori che hanno colpito i militari italiani. Adesso, però, la Commissione d’inchiesta del Senato ha individuato un altro possibile motivo: le vaccinazioni fatte con tempi, modalità e controlli sbagliati.

Ricordiamo la testimonianza di Daniela.

Daniela Sinibaldi, 35 anni, è un carabiniere ed è entrata nell’esercito nel primo corso aperto alle donne – nel 2000 – piena di aspettative e speranze. Lotta contro la connettivite indifferenziata, una patologia autoimmune che produce anticorpi che combattono contro il suo stesso corpo. Si è sentita male appena sottoposta alle vaccinazioni, nonostante questo accusa: “Sono stata vaccinata di nuovo e il mio libretto è stato contraffatto”. Ha deciso di “metterci la faccia” e di parlare per tutti i colleghi che non ce l’hanno fatta: “Tutte quelle vaccinazioni sono previste dai protocolli? È previsto ripeterle dopo una reazione avversa?”

Vaccinazioni sbagliate e fatte male dietro i tumori dei soldati italiani

Vaccinazioni sbagliate e fatte male dietro i tumori dei soldati italiani


La Commissione uranio ha trovato una nuova probabile causa dell‘elevato numero di neoplasie registrate tra i nostri militari. L’audizione di un giovane caporal maggiore gravemente malato. L’esperto: “Non sono sbagliati i protocolli, ma le modalità, i tempi e i controlli sulle somministrazioni”.

VORREI CHE VISIONASTE LA TESTIMONIANZA DELLA NOSTRA DANIELA SINIBALDI

Daniela Sinibaldi, 35 anni, è un carabiniere ed è entrata nell’esercito nel primo corso aperto alle donne – nel 2000 –  piena di aspettative e speranze. Lotta contro la connettivite indifferenziata, una patologia autoimmune che produce anticorpi che combattono contro il suo stesso corpo. Si è sentita male appena sottoposta alle vaccinazioni, nonostante questo accusa: “Sono stata vaccinata di nuovo e il mio libretto è stato contraffatto”. Ha deciso di “metterci la faccia” e di parlare per tutti i colleghi che non ce l’hanno fatta: “Tutte quelle vaccinazioni sono previste dai protocolli? È previsto ripeterle dopo una reazione avversa?”

http://video.repubblica.it/le-inchieste/vaccinati-a-morte-la-denuncia-di-daniela-non-posso-neanche-prendere-in-braccio-i-miei-figli/154130/152632


LA PETIZIONE DEI FAMILIARI 

Una petizione al ministero della Difesa dopo la nostra inchiesta sui vaccini


Alcuni familiari delle vittime hanno organizzato una raccolta di firme che potete trovare e sottoscrivere su change.org

Dopo l’inchiesta di Repubblica, sulla vicenda dei militari vaccinati a morte, alcuni dei familiari delle vittime (Andrea Rinaldelli, Santa Passaniti, Silvana Miotto) hanno lanciato una petizione rivolta al ministero della Difesa in cui si chiede di  vigilare perché:

sia garantita per tutti l’applicazione reale del principio del consenso informato ad essere sottoposti o meno a vaccinazioni senza conseguenze legali;
il medico vaccinatore pretenda al momento dall’arruolamento, come previsto dal regolamento, da tutti i militari il libretto sanitario, e rispetti quanto lì riportato: copertura vaccinale, durata dell’immunizzazione;
– i militari siano sottoposti ad anamnesi e test immunologici ed anticorpali, prima di essere vaccinati, e che venga preteso il rispetto del previsto riposo prima di e dopo la vaccinazioni, a maggior ragione se dovessero partire per missioni;

siano date risposte sui casi dei militari ammalati facendo indagini su chi non applica con correttezza i protocolli di vaccinazione, applicando loro provvedimenti disciplinari appropriati.

17 ottobre 2012


LE ALTRE INCHIESTE: VACCINATI A MORTE 2

Gli esperti internazionali: “Un nesso chiaro tra il cattivo uso dei vaccini e il tumore”

Gli esperti internazionali: "Un nesso chiaro tra il cattivo uso dei vaccini e il tumore"


Continua la nostra inchiesta e da Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Philadelphia all’infettivologo Giulio Tarro, arrivano conferme:

vaccinazioni troppo ravvicinate, anamnesi insufficienti e confezioni multidose possono essere all’origine delle morti o delle gravi malattie dei militari.

La preoccupazione delle Forze Armate: “Andremo avanti. I dati in nostro possesso sono parziali”. Le case farmaceutiche: “Non siamo in grado di offrire risposte sui tempi e modi di somministrazione”


LE ALTRE INCHIESTE: VACCINATI A MORTE 3

 

Vaccinazioni ai militari italiani il Parlamento riconosce gli errori

Vaccinazioni ai militari italiani il Parlamento riconosce gli errori


Pubblichiamo in anteprima la bozza di conclusione della commissione d’inchiesta. Negata responsabilità nei tumori dell’uranio impoverito, ma confermate le preoccupazioni sull’uso dei medicinali. Non punibili gli uomini e le donne in divisa che rifiutino la profilassi


 COMMISSIONE D’INCHIESTA, LA RELAZIONE

Vaccinati a morte, la relazione della Commissione d’inchiesta

Militari, uranio impoverito, cattivo uso dei medicinali. Ecco la bozza di relazione integrale uscita dal Parlamento.

DOCUMENTO REPERIBILE QUI http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/01/23/news/la_relazione_della_commissione_d_inchiesta-51132828/


I parenti: un primo passo Ma restano troppi ostacoli

Per il presidente della commissione, il senatore Rosario Giorgio Costa, è stata dimostrata “autonomia e indipendenza verso i poteri forti”. Ma ecco cosa dicono i familiari delle vittime, i soldati malati gli scienziati e Farmindustria


“Io servitore dello Stato deluso e abbandonato”…

VIDEO E FONTE REPERIBILE QUI
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/10/06/news/vaccini-43980837/

Erasmo Savini ha 31 anni ed è stato caporal maggiore dell’esercito in Kosovo. Come tanti suoi colleghi in divisa, è stato costretto negli anni anni a sottoporsi a vaccinazioni continue e potenzialmente dannose, ma senza speciali protezioni per difendersi dall’uranio impoverito. Oggi lotta contro il cancro, continuando cicli di chemioterapie intensi e ravvicinati, che gli sono costati il posto di lavoro

MIO MARITO INCRIMINATO PER AVER CHIESTO SPIEGAZIONI

  • "Mio marito incriminato per aver chiesto spiegazioni"

    Parla la compagna del maresciallo dell’Aeronautica Luigi Sanna. “Si è limitato a pretendere una serie di spiegazioni su efficacia, sicurezza e sul perché si facessero vaccinazioni plurime e ravvicinate. Otto in 28 giorni”. Per tutta risposta, pur avendo la vaccinazione, è stato denunciato e ora rischia il carcere.

  • “I nostri figli ipervaccinati in giro a prendersi il cancro”

    "I nostri figli ipervaccinati in giro a prendersi il cancro"


    Francesco Rinaldelli, alpino, 26 anni, è morto di cancro nel 2008. Era stato sottoposto a una serie di pesanti vaccinazioni, poi l’avevano inviato a Porto Marghera a respirare diossina. Il papà, da allora, raccoglie prove. Sarebbero 3.500 i militari monitorati


    Il documento riservato della Difesa su 18 militari vittime dei vaccini

    Il Ministero della Difesa ha sempre sostenuto di non aver monitorato i militari. Il padre di Francesco Rinaldelli, l’alpino morto a 26 anni dopo aver lottato contro il linfoma di Hodgkin, è entrato in possesso di un incartamento interno al Ministero che dimostra invece che questi dati sono stati raccolti

    GRADO F.A. COGNOME NOME DATA DI NASCITA STATO DI SERVIZIO MISSIONI ALL’ESTERO PERIODO VACCINAZIONI PATOLOGIA (indicare se deceduto) INDENNIZZI
    Militare di leva E.I. D. Fabio 6 marzo 1971 In congedo Operazione Airone IRAQ 1991 Depressione reattiva, sclerosi multipla e morbo di Crohn
    Militare di leva E.I. F. Pietro Francesco 23 febbraio 1962 In congedo 1982 Sclerosi multipla
    Militare di leva E.I. F. Francesco 2 aprile 1980 Deceduto 2000 Linfoma non Hodgkin linfoblastico Benefici L.210/92 in itinere
    VFP1 E.I. G. David In congedo 2006 polineuropatia di origine virale e altre
    VFA E.I. I. Giuseppe 7 agosto 1981 In congedo 2002 Epatopatia cronica soggetto HBV correlata Benefici L.210/92 in itinere
    Com 2^ Cl. M.M. L. Alfredo 15 ottobre 1962 In congedo 1981 Epatite cronica HBV correlata anti – e+
    Cap. Sc. E.I. P. Giovanni 6 sett. 1980 In congedo Bosnia 2001 2001 Spondilo artrite + Multiple Chemical Sensitivity (MCS) Benefici DPR 243/06 in itinere
    VFA E.I. Q. Ivano 3 dicembre 1983 In congedo 2004 Miopatia per rabdomiolisi post vaccinica
    E.I. R. Francesco Deceduto 2004 Linfoma di Hodgkin
    Cap. Magg E.I. S. Giovanni 24 giugno 1977 Non conosciuto Kosovo 1999 e 2000 Linfoma Benefici DPR 243/06 in itinere
    Militare di leva E.I. S. Antonio 25 gennaio 1950 In congedo Epatite da virus HCV
    Militare di leva A.M. T. Giulio 10 marzo 1973 In congedo 1999 Paresi facciale da virus Zoster
    Mar. Capo E.I. V. Francesco 25 febbraio 1959 In congedo 1999 Epatite cronica HBV correlata, Cirrosi epatica con epatocarcinoma
    Capo 2^ Cl. M.M. V. Gaetano 24 marzo 1970 In congedo 2000 Malattia demielinizzante
    Militare di leva E.I. Z. Giovanni 9 giugno 1977 In congedo 1999 2000 Poliradicolonevrite acuta (Sindrome di Guillain Barrè) Concessi benefici L. 210/92 e L. 229/05

     

     

     

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Pesaro,bimba morta a causa del vaccino, lo Stato risarcisce

Muore in culla a causa del vaccino Infanrix, risarcimento record ai genitori

La loro bambina è morta di Sids (“morte in culla”) a pochi giorni dalla vaccinazione con il vaccino Esavalente. Tutto successo il  7 Febbraio del 2003 .

Il tribunale di Pesaro ha deciso un risarcimento record di 200 mila euro alla famiglia, più un vitalizio di circa 700 euro al mese ed un ulteriore indennizzo ancora da quantificare. Una sentenza storica per l’Italia.

 mani figlio padre

Il tribunale di Pesaro ha pronunciato una sentenza storica per l’Italia. Una famiglia, la cui bambina era deceduta di Sids (“morte in culla”) a pochi giorni dalla vaccinazione con l‘Esavalente, si è vista riconoscere un risarcimento di 200.000 euro più un vitalizio di circa 700 euro al mese ed un ulteriore indennizzo ancora da quantificare.

 La battaglia legale è andata avanti fra rinvii, appelli e ricorsi. Alla fine il tribunale ha ritenuto che  che la morte della minore sia da attribuire alla somministrazione del vaccino. La notizia è presente su diverse testate giornalistiche fra cui il Viverepesaro e Resto del Carlino che riporta le parole dell’avvocato della famiglia, Luca Ventaloro:
“La bambina iniziò ad accusare molto presto una serie di sintomi ricollegati alla vaccinazione. Dolori articolari continui, totale inappetenza, sovvertimento del rimo del sonno/veglia. Alla morte avvenuta durante il sonno fece seguito l’autopsia che stabilì che la causa finale era stata una polmonite interstiziale. Il vaccino esavalente era stato composto da antipolio, una difto-tetanica, anti epatite B, anti pertosse e antiemofilo.”

Questo vaccino, il cui nome commerciale è Infanrix Hexa è usato anche in Italia per vaccinare i bambini già dal 2°-3° mese di vita, In quasi tutta Italia il vaccino esavalente (un’unica fiala vaccinale contro 6 germi) è stato silenziosamente imposto scalzando i 4 vaccini prima disponibili e i genitori si sono trovati obbligati, senza alcuna legge dello Stato, a somministrare ai loro figli 6 vaccini contemporaneamente invece dei 4 obbligatori.Ciò è accaduto nonostante si sappia che il rischio che un bambino ha di subire danni da vaccino è tanto maggiore quanto più il bambino è piccolo e tanto è maggiore il numero di vaccini somministrati contemporaneamente.

Questo vaccino è stato ritirato per ordine della casa madre dal commercio di ben 19 paesi.

Il 6 ottobre su informasalus.it si legge che la motivazione ufficiale è che:  durante il controllo di qualità è stata riscontrata una contaminazione microbica dell’ambiente di produzione. È riportato che i prodotti finali della lavorazione (cioè il vaccino in oggetto) non sono microbicamente contaminati, ma, allo scopo di assicurare il mantenimento dello standard di qualità, l’ente di registrazione accetta il ritiro del farmaco Infanrix Hexa dalle farmacie e dai fornitori sanitari.

Il documento ufficiale dice che: “I pazienti che sono stati vaccinati con questo vaccino non sono a rischio a causa del vaccino stesso che soddisfa tutti i requisiti di qualità”. Cioè, il vaccino va benissimo e soddisfa tutti i requisiti di ottima qualità … eppure l’hanno fatto ritirare immediatamente! È difficile comprenderne il motivo, almeno per noi comuni mortali. Il ritiro è stato disposto con urgenza massima: classe 1.

Attualmente i paesi che hanno ritirato il vaccino esavalente sono Spagna, Francia, Germania, Slovacchia, Canada e Australia, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Grecia, Repubblica Ceca, Albania, Malaysia, Vietnam, Qatar, Romania, Libano, Brasile, Malta. 

In Italia se ne parla ben poco, ma il nostro Ministero della Salute, contattato da il Fatto Quotidiano fa sapere che: “In alcuni Paesi la Gsk ha proceduto ad un ritiro cautelativo di alcuni lotti di vaccino Infanrix Hexa avendo individuato un problema nella catena di produzione. I controlli fatti sui lotti ritirati hanno avuto esito favorevole. L’Italia, in ogni caso, non è interessata dal problema, perché i lotti in questione non sono stati commercializzati in Italia”. In conclusione il ministero minimizza, l’azienda assicura che si tratta semplicemente di una procedura di sicurezza e tutti concordano che non c’è motivo di preoccuparsi per l’Italia. Eppure il vaccino viene ritirato, la bambina è morta ed il tribunale ha imputato la causa proprio a quello stesso esavalente. Il tutto mentre da noi ancora si dibatte su quanto dannosi possano o meno essere i vaccini.

 

http://www.net1news.org/cronaca/bambini/muore-in-culla-a-causa-del-vaccino-infarix-risarcimento-record-ai-genitori.html

 

CORRELATI

http://www.eticamente.net/11219/maxi-risarcimento-per-una-bimba-uccisa-da-un-vaccino.html

http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccino-morte-culla.php

http://www.tuttasalute.net/24885/bambina-muore-a-causa-del-vaccino-esavalente.html

 

 

 

 

 

 

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Emma,rimasta paralizzata a seguito delle vaccinazioni


Bambina rimasta paralizzata a seguito delle vaccinazioni,un altro caso di danni e reazioni avverse

** I nomi sono stati cambiati per proteggere la privacy chiesta dalla  famiglia. Tutte le citazioni sono esatte parole della madre ***
Questa bambina è diventato paralizzato dopo essere stato iniettato dai vaccini.

Emma è un bambina di sei anni, la quale ha avuto una reazione avversa molto grave,dovuta alla  somministrazione dei vaccini. Emma è totalmente paralizzata e incapace di muovere qualsiasi parte del suo corpo. Lei non può parlare e respira con l’ausilio di un piccolo tubo inserito attraverso una piccola incisione nella sua trachea ( tracheotomia).

La sua famiglia non ha ricevuto alcun aiuto,nè indennizzo .  La piccola Emma è stata derubata dallo Stato e trascorre le sue giornate in quello che sua madre descrive come un‘istituzione terribile per i disabili’ .  Anche la madre della piccola,non riceve alcun supporto.

Una realtà difficile,in cui si viene a patti col dolore che si vive,senza avere alcuna spiegazione in merito,nè un valido aiuto professionale di cui sua figlia ha bisogno.

La signora X, la madre di Emma, ​​è devastata e dice di non aver mai fatto nulla di sbagliato, di non avere commesso mai illegalità,di non avere nessuna storia di abuso di sostanze di qualsiasi genere,nulla di tutto ciò e dichiara quanto segue :

“La voglio fuori di lì ORA!  Quando sono andata a farle visita, la sua pelle puzzava,era circondata dal sangue e dalla sporcizia, in una piccola stanza calda senza ventilatore o aria condizionata, senza un bagno,senza alcun permesso per poter  uscire e camminare, il personale  non era efficiente e preparato in merito alle cure che la piccola doveva ricevere e questa cosa era davvero terribile. E’ davvero assurdo come questa gente mi proibisca di vedere Emma!!!”

Purtroppo, Emma è solo un caso su un totale di 10.000 bambini che sono stati presi in cura in Gran Bretagna dall’aprile 2011.

Molti di questi bambini, ha riferito  Daily Mail  , fanno parte delle sempre più crescenti statistiche , e tutto questo, provoca preoccupazione e timore tra i professionisti ,i quali  osservano sempre più casi di bambini vulnerabili, portati via dalle loro famiglie inutilmente e lasciati a languire in un sistema di assistenza che li sta fallendo.

La vita non è sempre stata così per Emma e lei non ha iniziato la sua vita in maniera disabilitata; in realtà era una  ragazzina impertinente che  trotterellava  in giro e giocava con i suoi giocattoli. Purtroppo però,Emma era costantemente malata, soffriva di un indebolimento del sistema immunitario che le causava infezioni persistenti utilizzando antibiotici per settimane.

La signora X è convinta che i problemi di Emma siano iniziati, dopo aver ricevuto le vaccinazioni di routine. 

Poche ore dopo le vaccinazioni , Emma è diventata debole e febbricitante, rifiutando cibo. Preoccupata, la signora X ,ha portato la piccola  all’ospedale locale, dove i medici tranquillizzandola,le hanno assicurato che si trattava di un normale virus e che la bimba stava bene. Non collegarono minimamente nulla alle vaccinazioni,  inconsapevoli che questo era solo l’inizio dei problemi della piccola Emma, che poco dopo tornò a casa.

“Col passare dei mesi notavo che dopo ogni vaccinazione Emma si ammalava, tuttavia, convinta di dare  il meglio a mia figlia,sotto consiglio dato dal suo medico, ho continuato a vaccinare;

Non è mai venuto in mente che i suoi problemi potrebbero essere collegati alle vaccinazioni. Non avevo nessuno intorno a parlarmi dei  possibili effetti collaterali dei vaccini “.

I Problemi reali di Emma divennero evidenti solo dopo aver ricevuto la vaccinazione MMR a 13 mesi. Fino a questa età Emma si era sviluppata normalmente, cominciava a camminare, parlare, era vigile e stava raggiungendo tutte le sue tappe dello sviluppo. Dopo l’MMR però, Emma , ebbe una reazione estremamente negativa.Da questo momento la signora X realizzò che erano  le vaccinazioni ,la causa dei problemi della figlia. Purtroppo era troppo tardi per la piccola Emma. Il danno è stato fatto.

A 15 mesi Emma ha cominciato a perdere l’equilibrio e continuava a cadere .

Preoccupata, la signora X ha portato Emma da un neurologo.

Emma cominciò lentamente a perdere il controllo delle sue braccia e della parte superiore del tronco e da giugno 2008, alla tenera età di due anni, non era in grado di respirare da sola ed è stato portata al reparto di  terapia intensiva pediatrica (Pediatric Intensive Care Unit).

La signora X ha detto:

“Poco dopo, il neurologo mi disse  che Emma aveva una malattia, ma non aveva prove per la diagnosi. Ero devastata, temevo che la mia bambina stesse per morire. Sono caduta nel buio della disperazione e del  dolore,  ho trascorso settimane, in stato confusionale. Non so cosa sia successo, ma dopo due mesi qualcosa nel mio cuore mi ha detto che Emma non sarebbe morta,così ho iniziato a lottare anche io, ricercando i migliori specialisti nel Regno Unito i quali  dopo analisi non avevano alcuna risposta in merito! “

Cominciando a rendersi conto che le vaccinazioni fossero  il problema, l’ istinto della signora X le diceva di non permettere  ad Emma di avere ulteriori vaccinazioni. Tuttavia, come tutti sappiamo, i medici possono essere estremamente convincenti e quando si è soli e spaventati è facile credere a quello che ci dicono. Purtroppo contro il buon senso della sig.ra X ad Emma è stato somministrato  il vaccino antinfluenzale e da li il peggioramento.

La signora X  dichiara:

“Il giorno dopo i suoi occhi cominciarono a muoversi rapidamente da una parte all’altra ,e iniziò a perdere molto sangue senza alcun motivo ,ricevendo una trasfusione  di 500 ml. “

Quattro esperti dichiarano che lo stato di Emma sia dovuto alle vaccinazioni

Ecco le tali relazioni:

Expert 1.

23.01.2012:

La diagnosi di Emma  .2006 condizione clinica,supportata dall’indagine  della polineuropatia sensitivo motoria ,coinvolgimento dei nervi staminali del cervello così come quelli Pheripheral. Questo è stato accertato da altri Medici,prima del mio coinvolgimento in questo caso . Per me la risposta autoimmune è la più probabile dopo la vaccinazione. Suggestiva la diagnosi di una qualche forma di atrofia muscolare spinale è mai stata confermata e successivamente respinto.

Expert 2

31.3.2010

Attualmente la paziente è totalmente paralizzata con il controllo solo sugli occhi . Relativa assistenza 24 ore su 24, con BiPAP respirazione.

La paziente è stata vista da diversi esperti e le sue condizioni cliniche non rientrano nella sindrome neurologica classica. Tuttavia, un’attenta anamnesi e lo sviluppo dei suoi sintomi a seguito della vaccinazione fanno pensare che la sua condizione attuale possa essere la conseguenza della vaccinazione indotta  ( VIDS).

Expert 3

12.12.11

Allego copia della mia relazione su Emma —. Lei è gravemente colpita da quello che è probabilmente il risultato della neuropatia a seguito di immunizzazione . C’è molta debolezza degli arti e del corpo,  i nervi staminali sono  colpiti, si richiede alimentazione gastrica diretta e assistenza respiro che non è sufficiente per lei, si richiede tracheotomia, c’è molto gonfiore nella sua regione laringea .

Expert 4 (non ha incontrato Emma, ​​ma concordato con le risultanze delle relazioni)

28.02.12

Emma —— la sua  malattia autoimmune è il risultato di vaccini di routine , responsabile il vaccino MMR.

Nella loro relazione si dice che lei è affetta da ‘atrofia muscolare spinale’ una condizione che era già stato ignorato come sottolineato nella prima relazione di esperti.

Gli ultimi rapporti sullo stato di Emma,la dichiarano affetta da un difetto genetico che inibisce la capacità di elaborare la vitamina B2 e  altre vitamine .

Le autorità concordano sul fatto che Emma è stata ben curata , ritengono anche che la madre di Emma, non sia  in grado di prendersi cura della figlia a tempo pieno,pur essendo una  meravigliosa  madre.

  Lo stress di prendersi cura di un bambina come Emma diventerebbe  troppo per lei,consigliandole di chiedere un aiuto per il suo benessere mentale.

Di conseguenza la signora X, come molti altri genitori ha dovuto sopportare ore di test psichiatrici e valutazioni.

I servizi sociali hanno detto che la signora X , abbia trascurato Emma, ​​mettendo in pericolo la sua vita ,viaggiando per trovare diversi esperti di tutto il mondo .

Come diretta conseguenza delle accuse ,alla signora X è stato vietato di fotografare la sua bambina,consentendole di farle visita ogni 7-10 giorni con stretta sorveglianza.

Charles Pragnell è un consulente indipendente di gestione dell’assistenza sociale, un avvocato,battendosi in varie cause,di vari bambini,in Inghilterra, Scozia e Nuova Zelanda.

Mr. Pragnell ha oltre 40 anni di esperienza con i bambini e i giovani, come assistente sociale, ecome  il direttore di un organismo indipendente che fornisce servizi per bambini e famiglie.

Nel suo articolo ‘La persecuzione obbligatoria di bambini e famiglie’ Egli spiega:

Ciò che la ricerca sta mostrando è che molte centinaia di migliaia di bambini e le loro famiglie sono in fase di elaborazione nel sistema di protezione del bambino.Molte famiglie riferiscono che tali indagini inutili hanno devastato e distrutto le loro vite ,e che varie ricerche hanno dimostrato che i bambini soffrono di un danno emotivo dato da  tali indagini.

In un altro articolo  spiega quanti bambini sono affetti da gravi reazioni alle vaccinazioni. Egli ritiene che molti genitori sono stati falsamente accusati di abusi sui minori dopo che si è verificato un infortunio al vaccino. Lui dice che sono molto spesso segnalati alle agenzie di protezione dell’infanzia per negligenza o per l’apparire di essere più genitori ansiosi.

Questo è esattamente la stessa accusa fatta alla signora X .

 In un articolo ‘ The Independent Newspaper Morbillo Vaccino truffa ‘(4) dice:

La professoressa  Elizabeth Miller, capo del Dipartimento Immunizzazione nel Regno Unito, che ha lavorato a stretto contatto con Bob Chen al CDC quando i primi studi Thimerosal venivano “gestite”, sedeva nel comitato misto per la vaccinazione e immunizzazione / Reazioni avverse Sub Comitato, con il dottor David Salisbury e nientemeno che il professor Roy Meadow, di MBSP fama, quando era stato introdotto il MMR.

Nel caso di Sally Clark, il professor Prato,l’ ha accusata di aver ucciso due bambini che erano stati vaccinati . 

Dalla mia conoscenza , come psicologo specializzato in autismo dal 1993, lavorando come psicologo generico dal 1984, dico che molti genitori i cui figli hanno subito un danno da vaccino,sono stati ingiustamente accusati . Effetti collaterali noti sono stati trasformati in abusi sui minori.  Alcuni hanno visto sottrarsi i propri figli, altri sono stati mandati in prigione e Sally Clark ha perso i suoi figli e la sua vita.

Lisa Blakemore-Brown e Charles Pragnell sono sul posto; sembra che una volta che si è verificato un dannoda  vaccino , il governo e la professione medica facciano  del loro meglio per coprire questo ,volendo  proteggere i programmi di vaccinazione. Cosa potrebbe essere più facile che dare la colpa ai genitori per l’infortunio? I genitori di vaccino feriti bambini vengono accusati automaticamente per negligenza o abuso di minori .

Questo è ciò che il Regno Unito, chiama ‘ Child Protection ‘, io invece lo chiamo “proteggere i programmi vaccinali e il loro conto in banca”.

ARTICOLO RIPORTATO DI SEGUITO

http://vactruth.com/2012/04/13/paralyzed-by-vaccinations/

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La storia di Francesco Rinaldelli, ipervaccinato,morto per un linfoma

I nostri figli ipervaccinati e indeboliti mandati in giro a prendersi il cancro”

Francesco Rinaldelli, alpino, 26 anni, è morto di cancro nel 2008. Era stato sottoposto a una serie di pesanti vaccinazioni, poi l’avevano inviato a Porto Marghera a respirare diossina. Il padre, da allora, raccoglie prove di quello che chiama “uno sterminio”. Sarebbero 3.500 i militari monitorati: “Ci sono liste segrete che non vogliono mostrarci”. La sua audizione in Senato

Francesco Rinaldelli, di Potenza Picena in provincia di Macerata, era un alpino. Nel 2008, quando aveva solo 26 anni, è morto stroncato dal cancro. Analisi scientifiche hanno dimostrato che era stato sottoposto a una massiccia serie di vaccini carichi di metalli come mercurio e alluminio che lo avrebbero indebolito. Poco tempo dopo il giovane venne inviato a Porto Marghera nel periodo di maggiore emissione di diossina. Questo concomitanza di cause avrebbe causato il linfoma. Il padre, Andrea, da allora raccoglie documenti e dati per salvare quelli che sono ancora vivi, dice: “Noi parenti ci ritroviamo a tirare pugni nel buio”. Il Ministero della Difesa è barricato nel silenzio. Rinaldelli, assieme ai genitori di altre giovani vittime, si è rivolto alla procura di Roma che ha aperto un’inchiesta penale. Ma la giustizia è lenta e il cancro veloce. Molti ragazzi si sono spenti prima che venisse alla luce la verità.

La commissione parlamentare per l’uranio impoverito è sempre più orientata sull’analisi dei danni da vaccini. Durante l’ultima audizione, lei ha chiesto di far luce sulla libertà dei militari di sottoporsi a vaccinazioni. Questo consenso è reale o no?
“Assolutamente no. È ridicolo, formalmente ti presentano un documento da firmare in cui puoi scegliere o meno se vaccinarti. Se dici no, però, vieni processato e perdi il lavoro. Inoltre nessuno viene realmente informato delle controindicazioni legate ai vaccini ed abbiamo le prove che non vengano rispettati i protocolli indicati dalle case farmaceutiche. I militari sono bombardati con molti vaccini fatti a pochissimi giorni di distanza. Non viene preventivamente controllato il loro stato di salute come dovrebbe essere fatto e spesso, come è successo a mio figlio, subito dopo vengono inviati in zone contaminate o rischiose. Con bassissime difese immunitarie sono esposti al rischio di sviluppare cancro e leucemie. A questi ragazzi sono state fatte cose che non si vedevano neanche ai tempi del Terzo Reich. Le direttive sulla carta magari sono corrette, il problema è che consapevolmente non vengono rispettate e i nostri figli muoiono. Però per la prima volta vedo la commisisone parlamentare lavorare davvero per un risultato. Quelli che vi siedono si sono spogliati della veste di senatori e sono tornati a guardare le cose come genitori e cittadini”.
Cosa è successo a Porto Marghera?
“Mio figlio era stato da poco sottoposto a una lunga serie di vaccini. In seguito, con una serie di analisi abbiamo scoperto che i livelli di mercurio e alluminio nel suo sangue erano elevatissimi. Il suo sistema immunitario era fuori gioco, completamente impazzito, non in grado di reagire alle aggresisoni esterne. Mentre Francesco era in servizio a porto Marghera stavano dismettendo sostanze tossiche, per giorni respirò diossina. Così si è ammalato di linfoma. Ha scoperto un bozzo sulla spalla e lì sono inziati quattro anni di un terribile calvario. Vaccinare questi ragazzi senza considerare dove verranno mandati subito dopo è un comportamento criminale, per questo li abbiamo denunciati. Avevano nelle mani i nostri figli, la Difesa li ha usati come cose, senza pensare che fossero persone con un cuore che batte”.
Quanti sono quelli nella condizione di Suo figlio?
“È uno sterminio. Sono 3.500 i militari ammalati oggi monitorati, ma in realtà la cifra è più alta perché ci sono anche tutti quelli che si sono ammalati dopo aver dismesso la divisa. La cosa più grave è che il Ministero della Difesa tace. Perché non tira fuori nomi, dati numeri? Così anche il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità non hanno fatto nulla, nè approfondito. Avrebbero dovuto pretendere dalla Difesa i dati. Si pensa che possiamo noi cittadini, familiari delle vittime, da soli chiedere all’omicida se ci dà la pistola con cui ha ucciso. I carabinieri dovrebbero entrare nel Ministero e portare via i registri che contengono tutti i dati che riguardano i nostri fgli. Perché in realtà questi registri ci sono. Non è vero che non li hanno monitorati, i ragazzi vittime delle loro procedure sono tutti inseriti in una lista e io ho avuto uno di questi incartamenti che lo dimostrano. È un documento riservato, interno, con i dati e la casistica di 18 militari, fra questi c’è il nome di mio figlio. Non possono limitarsi a dire che hanno rispettato i protocolli, devono dirci cosa è successo davvero, e se qualcosa è andato storto per colpa di chi. La verità è che sul banco degli imputati ci sarebbero pezzi troppo grossi”.
Cos’era il progetto Signum?
  “Era uno studio nato per cercare di capire se alcune malattie dei militari andati in Iraq fossero riconducibili all’uranio impoverito ma videro che la presenza di questo era quasi impercettibile. Invece si aprì una nuova traccia: si scoprì che dopo 5 vaccinazioni a volte si sviluppavano ossidazioni cellulari che portavano a tumori. Signum era un progetto grande, coinvolgeva quattro università, stava arrivando a conclusioni scientificamente importanti ma ad un tratto, di punto in bianco è stato accantonato. Forse questo studio ha fatto paura a qualcuno e si è fatto in modo che non andasse oltre. Così noi parenti delle vittime ci ritroviamo a tirare pugni nel buio. Io sono stanco, stanco anche di rabbia e rancore. Mio padre, il nonno alpino che ispirò mio figlio, ha fatto nove anni di guerra, ha creduto in questa Repubblica, e ora io da questa voglio risposte”.

rinaldelli

 

DI SEGUITO IL VIDEO che  RIPORTA LA TESTIMONIANZA DI QUESTO PADRE CHE LANCIA UNA PETIZIONE E UN APPELLO, leggendo la lettera destinata da parte della Famiglia Rinaldelli e di altre famiglie, al ministro della difesa Mario Mauro,parlando dell’inchiesta che “La Repubblica ” sta portando avanti chiamata “VACCINATI A MORTE”.   Tutto questo con lo scopo di FAR CHIAREZZA SULLA VICENDA DI FRANCESCO E QUELLA DI ALTRI MILITARI,DANNEGGIATI…

 

Un abbraccio  a queste famiglie che vivono momenti così strazianti,condividiamo tutti queste informazioni,per poter far luce su queste storie che rimangono invece nell’ombra e nell’anonimato…

    Parla Andrea Rinaldelli,il padre di Francesco

 

ARTICOLO RIPORTATO QUI 

http://www.ilmessaggero.it/marche/mio_figlio_ucciso_a_26_anni_da_4_vaccini_in_un_giorno/notizie/513420.shtml

 

ALTRO ARTICOLO CHE RIPORTA LA STORIA DI FRANCESCO RIPORTATO DI SEGUITO

 

Macerata, padre accusa l’Esercito
«Mio figlio ucciso a 26 anni
da quattro vaccinazioni in un giorno»

Francesco Rinaldelli
di Alessandra Bruno
MACERATA – «Mio figlio ucciso dai vaccini, quando era militare». Andrea Rinaldelli, padre-coraggio di Porto Potenza (Macerata), porta la sua battaglia a “Linea Gialla”. «Francesco mi ha lasciato tutta la sua forza, combatterò fino alla fine per la verità. Non ho paura». A parlare è il papà di Francesco Rinaldelli, l’alpino di Potenza Picena, scomparso nel 2008 a 26 anni, a causa di un linfoma di Hodgkin. Il padre ha sempre creduto che la causa della malattia fosse legata alle vaccinazioni. Una convinzione, rafforzatasi nel tempo, grazie all’apporto di tante famiglie e a risvolti giudiziari senza precedenti.Ieri sera Andrea Rinaldelli è stato ospite della trasmissione condotta da Salvo Gentile su La7.

«Questa potrebbe essere una settimana importante. Arriva dopo la denuncia fatta a Belluno dalla famiglia di Francesco Finessi, morto per la stessa malattia di mio figlio, il primo dicembre 2002. Quest’atto ha portato alla condanna del colonnello medico per falso materiale. Poi c’è un fatto storico, la sentenza del tribunale di Ferrara che per la prima volta ha condannato il Ministero della Salute, riconoscendo un nesso tra i vaccini e l’insorgere dei tumori, come abbiamo sempre sostenuto».

Anche lei si è rivolto alla Procura di Macerata con una denuncia. Con quale l’esito?

«Della denuncia non conosco gli sviluppi. A breve, invece, incontrerò alcuni parlamentari per una proposta di legge. E’ già stato presentato dal senatore Battista del M5S un Odg sull’argomento. Lorenzo Battista è segretario della quarta commissione permanente della Difesa».

Gli anni non cancellano il dolore. Qual è la storia di Francesco?

«Francesco si è ammalato nell’ottobre-novembre del 2004, dopo i vaccini e l’arruolamento nel febbraio dello stesso anno. All’inizio pensavamo che il linfoma fosse grave, ma non così tanto. Dopo le vaccinazioni è andato a fare servizio a Porto Marghera, nel periodo di maggiori emissioni di diossina. Le somministrazioni sono state fatte in maniera irregolare e ravvicinata. Nello stesso giorno a Francesco sono stati fatti 4 vaccini, di cui uno trivalente e un altro polivalente. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato come i vaccini associati a un impatto ambientale pericoloso diano origine a malattie ontogenetiche».

Come si è accorto della malattia?

«Francesco aveva un rigonfiamento sulla schiena. In sei mesi ha perso tanto peso, fino ad arrivare a 45 chili, dai 60 iniziali. Abbiamo provato tutte le terapie, ma il sistema immunitario, a causa dei vaccini, era andato in tilt e si è spento il 16 marzo del 2008».

Cosa si aspetta oggi?

«Vado avanti per la mia famiglia, mia moglie Roberta, mia figlia Silvia e i miei nipoti. Spero che arrivi una legge a tutelare tutti i militari. Dal ’96 ad oggi ne sono morti circa 400 e ammalati in migliaia».

ARTICOLO ALLA FONTE   http://www.ilmessaggero.it/marche/mio_figlio_ucciso_a_26_anni_da_4_vaccini_in_un_giorno/notizie/513420.shtml
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Troppi vaccini ai militari: nuovi allarmi e drammatiche testimonianze

Vaccinazioni

31/01/2014

Troppi vaccini ai militari: nuovi allarmi e drammatiche testimonianze

 

 

vaccini

Troppi vaccini ai militari: nuovi allarmi e drammatiche testimonianze

 

 

“Ci siamo chiesti la reale necessità di questi vaccini. Non sappiamo perché se ne facciano tanti anche su chi è nel territorio nazionale. Speriamo che il ministro della Difesa faccia un passo indietro limitando al massimo l’utilizzo di questi vaccini in particolare per chi è in servizio in Italia”.

La Repubblica.it, che sta portando avanti l’inchiesta “Vaccinati a morte”, riporta l’allarme sulle conseguenze della pratica di vaccinare tanto e con urgenza lanciato dal Cocer dell’Aeronautica, ovvero la rappresentanza del personale in divisa.

“Non sappiamo perché se ne facciano tanti anche su chi è nel territorio nazionale. Speriamo che il ministro della Difesa faccia un passo indietro limitando al massimo l’utilizzo di questi vaccini in particolare per chi è in servizio in Italia”, afferma il sergente maggiore Antonsergio Belfiori che rappresenta l’Aeronautica nel Cocer interforze.

La Repubblica.it riporta la testimonianza di Daniela, una donna di 35 anni  ammalatasi dopo essere stata sottoposta a dosi massicce e ripetute di vaccini. Oggi carabiniere, Daniela era entrata nell’esercito nel 2000.

Sportiva e in perfetto stato di salute fino alla sera in cui non le sono stati somministrati otto vaccini insieme e si sentì male. Le avevano fatto il cocktail previsto anche per tutte le altre, nonostante avesse segnalato di aver avuto alcune di quelle malattie per cui la stavano vaccinando. Dopo due settimane, malgrado le reazioni avverse, le fecero i richiami.

Da allora tutto cambiò: le sue difese immunitarie sembravano crollate e aborti continui prima di riuscire ad avere due bimbi. Al sesto mese di gravidanza le prognosticarono la parotite, una malattia che aveva avuto da piccola e per la quale le era stato inoculato comunque il vaccino.

Oggi Daniela è affetta da connettivite indifferenziata, una grave malattia autoimmune che raccoglie i sintomi di molte altre.

 

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Numerosi studi scientifici, riferisce La Repubblica.it, dimostrano che, arrivati a cinque vaccini somministrati nello stesso periodo, il sistema immunitario va in tilt e le difese si abbassano di oltre il 70 per cento.
Ad essersi ammalati in questo modo sarebbero oltre tremila i giovani sottoposti a troppe vaccinazioni in poco tempo e poi mandati in giro con le difese immunitarie menomate.

“Ci metto la faccia perché voglio chiarezza e risposte su quello che ci è stato fatto. Perché non accada ad altri. Perché si informino sui rischi. Diverse delle mie compagne di corso si sono ammalate, qualcuna non c’è più”.

Fonte: “L’allarme del Cocer: ‘Troppi vaccini e protocolli inapplicati

 

ARTICOLO RIPORTATO DI SEGUITO

http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccini-militari-testimonianze.php

 

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Lo scandalo dei vaccini ai militari,Francesco Finessi,morto a 22 anni

Lo scandalo dei vaccini ai militari. Condannato il ministero della Sanità

militari

Riconosciuto per la prima volta il nesso causale tra il cancro e la somministrazione errata del prodotto medico. Il Tribunale di Ferrara ha deciso che va indennizzata la famiglia dell’alpino Francesco Finessi, morto nel 2002 a 22 anni. Il caso era stato aperto dalle inchieste di Repubblica

ROMA – Non basterà una sentenza a riportare alla vita un figlio morto a 22 anni, ma il verdetto servirà a restituire dignità alla sua famiglia che da dieci anni porta avanti una battaglia impari contro ministeri e case farmaceutiche per dimostrare che quel ragazzo era sano e forte prima che gli venisse somministrata una serie di vaccini con tempi e modalità sbagliate.
Vaccini che hanno portato al collasso il suo sistema immunitario fino a causargli una malattia letale.
Per la prima volta, una sentenza italiana riconosce il nesso di causalità tra il cancro e le vaccinazioni fatte con tempi, modalità e controlli sbagliati.
Il ministero della Salute è stato condannato dal Tribunale di primo grado di Ferrara, a indennizzare la famiglia di Francesco Finessi, militare che nel 2002, a 22 anni, è deceduto per un linfoma non Hodgkin. Circa 150mila euro, secondo l’avvocato Francesco Terrulli.
Durante il servizio militare, Francesco Finessi fu sottoposto a vaccini numerosi e troppo serrati, come testimoniato sia dal libretto vaccinale che dalle relazioni di diversi esperti. Come lui molti altri.
La sentenza, emessa dal giudice Alessandra De Curtis di Ferrara crea un precedente atteso da tanti: migliaia, secondo le associazioni di familiari, ma sui numeri non è mai stata fatta chiarezza dai ministeri di Salute e Difesa che finora non avevano mai riconosciuto neanche il nesso.
Repubblica per prima si era occupata di questi casi.
Dall’inchiesta scaturirono diverse interrogazioni parlamentari e il cambiamento dei protocolli vaccinali di parte delle forze armate. La madre di Francesco, Santa Passaniti è commossa:
“Dopo più di 10 anni di battaglie e tanti, troppi ragazzi morti, tanti silenzi, dopo essere stati messi ai margini, addirittura minacciati, finalmente arriva una giustizia nella quale abbiamo sempre sperato.
Ma questo non basta, avremo pace solamente quando anche il medico militare che ha somministrato male i vaccini a mio figlio e ad altri sarà condannato”.
Già a novembre era stato condannato a tre anni di carcere, dalla corte penale di Belluno, Nicola Marchetti, il capitano medico degli alpini accusato di aver falsamente attestato, nel libretto sanitario di alcuni militari di leva, di aver eseguito le visite mediche necessarie.
Si scioglie uno dei nodi finora rimasti insoluti su questi casi, quello delle documentazioni carenti, di libretti vaccinali incompleti o addirittura scomparsi, di nomi di medici responsabili coperti da segreto o ignorati.
Santa Passaniti aveva raccontato in un’intervista a Repubblica: “Questa ricerca negli anni è diventata la mia ragione di vita.
Ho un archivio di documentazione enorme, sono in contatto ormai con tutti quelli che hanno storie analoghe.
Ho fatto viaggi, telefonate, riunioni interminabili, speso giornate e notti intere solo per questo. Tra spese di laboratorio, perizie, spese legali, in dieci anni abbiamo già speso centomila euro, siamo una famiglia semplice, le nostre risorse economiche sono limitate, questo è significato tante rinunce ma non conta.
Mio figlio è morto per una malattia provocata, il senso di ingiustizia che proviamo io e mio marito è immenso.
Mio figlio è all’interno di un elenco lunghissimo che è stato definito strage dei militari, un elenco in cui troviamo più di 3000 ragazzi malati che non sono mai usciti dall’Italia“.
La battaglia continua quindi, oltre che sul fronte civile anche su quello penale, su cui stanno indagando varie Procure.
Molta della letteratura scientifica che dimostra il collegamento tra vaccini eseguiti senza l’adeguata anamnesi e in tempi troppo brevi, in passato era stata addirittura secretata della commissione del Senato che se ne occupava.
“Ora sono sotto gli occhi di tutti – commenta l’avvocato della famiglia Finessi, Francesco Terrulli – c’è una perizia d’ufficio che ha analizzato finalmente tutta la documentazione, i libretti vaccinali e le gravissime mancanze che sono avvenute nel caso di Francesco Finessi.
E tutto è stato collegato anche alla letteratura scientifica internazionale che per anni sembrava si volesse ignorare in Italia”.
ARTICOLO E VIDEO
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/01/27/news/la_sentenza_lo_scandalo_dei_vaccini_ai_militari_il_ministero_della_sanit_condannato-77030693/
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ded30c3e-a5d2-4397-be50-5a8b6518b687-tg1.html
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Le Nostre Testimonianze

 

Le Nostre Testimonianze

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Benvenuti in questa sezione con la premessa e la richiesta di entrare in punta di piedi e con il cuore in mano.

***LA SEZIONE TESTIMONIANZE E’ IN AGGIORNAMENTO RAGION PER CUI MOLTE NON POTRANNO ESSERI VISTE***

A prescindere dal credere alla correlazione tra vaccinazione e danno,vi preghiamo di rispettare chi ha il coraggio e la forza di lottare ogni giorno per i propri figli.

A tutti coloro che hanno toccato e toccano con mano il dolore dato dalle reazioni avverse di farmaci e altro; Solo a chi ha vissuto tutto questo; a alla loro voce è dedicata questa pagina.

Si ringraziano per questo motivo tutti i genitori che hanno la forza di lottare e di andare avanti nella divulgazione di una corretta informazione.

Questa pagina ha lo scopo di raccontare “l’altra verità” fatta di dolore,di lotta continua e di sete di giustizia.

RIPETIAMO..

Entrate in questa pagina in punta di piedi e con il cuore in mano, nessuna testimonianza è inventata perciò abbiate RISPETTO per il dolore altrui a prescindere dal credere o meno alla correlazione vaccino=danno. Abbiate rispetto per il dolore altrui.

 

ATTENZIONE

 

Il Blog Vacciniinforma ha ricevuto il benestare per la corretta divulgazione ( foto e video) delle seguenti testimonianze; trattandosi di diritti privati qualora qualcuno si divertisse a copiarle  e/o manipolare le seguenti informazioni,sarà passibile di denuncia.

Non è facile leggere tutto questo ma il nostro compito,da persone coscienziose, è quello di divulgare il più possibile,ottenendo in questo modo -si spera- la giustizia che meritano questi bimbi assieme ai loro genitori.

Continuiamo a lottare, cercando di oltrepassare quel muro che ci divide e che ci porta ad affermare la “realtà” della medicina convenzionale come obiettiva e giusta,poiché tale non è.

Un forte abbraccio a tutte queste magnifiche persone.

  • Vacciniinforma ha voluto prendere a cuore e seguire due percorsi uniti nella lotta di tale battaglia. Essi sono rappresentati dalla storia di Nicola,un meraviglioso piccolo guerriero e dal Signor Giorgio Alberto Tremante,un grande uomo ed un grande padre.

Il guerriero che rappresenta questa lotta da molto tempo è Nicola,un bimbo danneggiato da un esavalente.

Di seguito la sua storia.

Invitiamo tutti voi a seguire il suo Sentiero,di unirvi alla lotta e alla divulgazione di questa testimonianza .

Nicola,un grande esempio ,un piccolo grande guerriero.

Quello che chiede lui assieme ai suoi genitori è giustizia.

Postiamo il link di seguito sperando che tanti di voi si uniscano alla sua battaglia.

IL SENTIERO DI NICOLA

Nessun silenzio,mai.

Il Sentiero di Nicola facebook

nicola

 

Un Ringraziamento particolare a tutti coloro che sostengono Nicola e la sua famiglia, divulgando il suo sentiero.

  • Altro grande combattente il Signor Tremante e la sua storia che lascia poco spazio alle parole.

Di seguito l’intervista concessa con grande forza,umiltà e dolore.

Un abbraccio caloroso e un grazie immenso.

NEL RICORDO DI DUE PICCOLI ANGELI,MARCO E ANDREA.

Testimonianza del Signor Giorgio Alberto Tremante

“Quanto dovrà durare ancora questo genocidio”?

Breve descrizione della nostra tragedia Per dimostrare quanto male possono fare le vaccinazioni, usate così indiscriminatamente sulle famiglie d’ogni parte del mondo, penso sia doveroso da parte mia narrare la mia vicenda, precisando però che purtroppo la mia storia non è da considerarsi un caso unico sporadico a se stante, ma è solo la punta di un iceberg che tenta di smascherare quella categoria di “scientismi” che impongono ancora col terrore l’uso delle pratiche vaccinali.


 

tremante foto cimitero

 

La tragedia che ha colpito la mia famiglia, si è abbattuta su tre dei miei quattro figli. Premetto che i tre miei figli, colpiti da reazione da vaccino, sono nati perfettamente sani e che le manifestazioni di una possibile malattia sono comparse solo dopo la prima vaccinazione antipolio Sabin. A Marco, il mio primogenito, sulla cartella clinica fu descritta la sintomatologia che presentò dopo l’antipolio Sabin.

I disturbi manifestati (nistagmo oculare, tremori e difetti alla parola) erano stati messi in correlazione al Sabin dal pediatra, mentre altri medici avevano supposto diagnosi diverse quali tumore al cervello o encefalopatia degenerativa, mai confermate da alcun’analisi eseguita sul bambino. Morì nel 1971 all’età sei anni.

Col secondo figlio, nato nel 1970, non ci furono problemi. Ma il dramma si ripresentò con la nascita, avvenuta nel 1976, di due gemelli monoovulari. Nonostante la mia ferrea opposizione ad una legge che mi imponeva una assurda e pericolosa obbligatorietà, senza nessun accertamento preventivo, vennero vaccinati e il giorno successivo iniziarono già ad affiorare i primi sintomi di qualche alterazione. Sottoposi le cartelle cliniche dei primi ricoveri subiti dai miei figli a varie Università: negli Stati Uniti, in Inghilterra e perfino in Russia, proprio in quest’ultimo paese s’ipotizzò una malattia su carenze immunitarie che avrebbe confermato la responsabilità specifica delle vaccinazioni.


tremante corriere della sera


Nella mia città, Verona, fu posta la diagnosi di “leucodistrofia di tipo metacromatico”, una malattia degenerativa del sistema nervoso, tale diagnosi non fu mai confermata dagli esami anche genetici ai quali ci sottoponemmo. Più tardi Andrea, uno dei due gemelli, si aggravò e venne ricoverato per disidratazione; nonostante la mia raccomandazione di non far uso di farmaci immunosopressori, in quanto il bimbo era un immunodepresso, fu usato del cortisone in vena ed in cinque ore la mia creatura morì.

In seguito venni a sapere che lo stesso farmaco era stato somministrato anche al mio primo figlio prima del decesso. Neppure con l’autopsia riuscimmo ad avere elementi utili per salvare la vita al gemello rimasto, giacché ci fu negata la presenza di un medico legale di parte, per questo tale esame non poteva risultare attendibile alle nostre ricerche.

Ad un mese dalla morte di Andrea, anche Alberto, il gemello rimasto, dovette essere ricoverato. Nonostante il parere dei medici fosse quello di lasciarlo morire, fu portato, su nostra richiesta, in rianimazione e interpellato un virologo di Napoli, che in precedenza aveva già esaminato il bambino, questi ci consigliò degli immunostimolanti. Sottoposto a terapia con “interferone”, il bimbo cominciò lentamente a migliorare.

Dopo sei mesi di degenza il bimbo fu portato a casa senza lettera di dimissione. Qualche tempo dopo, richieste le cartelle cliniche, mi accorsi che erano difformi da quelle che fotocopiavo giornalmente durante il ricovero. Per questo presentai un esposto alla magistratura. In conseguenza a tale fatto fu emessa da un Giudice una comunicazione giudiziaria nei confronti del Direttore Sanitario dell’Ospedale in cui era stato ricoverato il bambino, estesa successivamente al primario della Pediatria per “Falso in atto pubblico”.

Alla fine questo procedimento è stato archiviato. Molti altri ricoveri subì Alberto, sia nello stesso Ospedale di Verona che in altre rianimazioni: al Policlinico di Milano, a Merate in provincia di Como, a Melegnano, in provincia di Milano, e per ultimo fu trasferito d’ufficio da Melegnano al Policlinico di Verona.


Durante tutti i vari ricoveri il mio compito era quello di far sì che venissero praticate terapie immunostimolanti che ci avevano dato i primi risultati positivi. Queste terapie ci venivano sempre consigliate dal professor Tarro di Napoli, che era stato allievo del Professor Sabin. Era sempre difficile se non impossibile far praticare questo tipo di terapia ad Alberto, poiché la classe medica compatta aveva sentenziato ormai che mio figlio dovesse morire. Ciò era sostenuto perché non fosse scoperta la responsabilità delle vaccinazioni usate su un soggetto, parzialmente immunodepresso. Nonostante del nostro caso si fosse interessato l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, facendo pressione perché il Ministro della Sanità Renato Altissimo istituisse una Commissione Ministeriale, questa senza mai aver visto Alberto stese una relazione fasulla per nascondere la verità del danno subito dai vaccini. L’ultimo ricovero Alberto lo dovette subire al Policlinico di Verona dove, secondo il parere dei sanitari, mio figlio doveva morire a breve tempo.


Cercai disperatamente di portarmi a casa il mio bambino, visto quale era il loro modo di pensare perché l’unica soluzione del problema per loro era l’epilogo nefasto di tutta la nostra vicenda. In quel frangente, perché non riuscissi nell’intento di far sopravvivere la mia creatura, addirittura mi fecero togliere la “patria potestà” dal Giudice dei minori di Venezia, al quale mi rivolsi subito per fargli capire che stava commettendo un macroscopico errore.

Riuscii a convincerlo e a farmi reintegrare nella potestà parentale, iniziando così fin dall’ormai lontano 1984 a gestirmi mio figlio a domicilio, creandomi una “sala di rianimazione” dove in precedenza era sistemata la nostra stanza matrimoniale. Durante tutti i ricoveri mia moglie Franca ha sempre seguito Alberto, rimanendo con lui giorno e notte, al fine di proteggerlo da ogni sopruso che la classe medica cercava di porre in atto.

Molti altri soprusi dovemmo subire da parte della Sanità, anche quando Alberto non aveva più messo piede in un ospedale, polemiche di ogni tipo da parte delle Istituzioni sanitarie perché non si voleva ammettere che le vaccinazioni erano state la causa della sua malattia e della morte dei suoi fratelli. Finalmente, nel 1995, facendo ricorso alla legge 210 del 1992, vidi riconosciuto dallo Stato il “nesso di causalità” del danno patito sottoponendo i nostri figli alle vaccinazioni d’obbligo.

Durante tutti questi anni mi adoperai per fondare associazioni in Italia per aggregare persone come me che avessero patito danni dalle pratiche vaccinali; inoltre cercai di far passare una legge, che avevamo messo a punto con dei Parlamentari, per togliere l’obbligatorietà di queste pratiche; ma questo traguardo in Italia non è stato raggiunto, poiché, secondo me, la politica sanitaria che viene attuata è rimasta succube ancora del potere delle Multinazionali dei Farmaci.

Tutto ciò sta dimostrando che, anche in questo settore, una certa pseudoscienza, con la prepotenza del suo scientismo, privo d’ogni scrupolo, calpesta continuamente, con azioni il più delle volte illecite, ogni diritto umano e civile. Essa impone il suo potere basato essenzialmente su interessi speculativi che fondano il loro progredire non su un’aperta e corretta informazione, ma piuttosto su una voluta e completa disinformazione fino ad arrivare anche all’occultismo di certe realtà e spaccia per prevenzione queste pratiche di profilassi che tutto possono, tranne che prevenire alcunché.


 

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