Vicenza: choc in Ospedale. Medici e infermieri si sfidano sulla pelle dei pazienti

Veneto. Choc all’ospedale di Vicenza, medici e infermieri si sfidavano sulla pelle dei pazienti

Articolo condiviso da “Quotidiano Sanità”

La “gara” era stata lanciata per stabilire chi riuscisse a spingersi più in là nell’infilare cannule ed aghi nelle vene dei pazienti. Secondo quanto riportato dal Giornale di Vicenza, a parteciparvi erano medici e infermieri.

Zaia: “Se le responsabilità saranno accertate, le punizioni dovranno essere esemplari”.

vicenza

“Vediamo chi riesce a mettere la cannula più grossa, quella che può essere più dolorosa, nelle vene di pazienti ignari”.

Sarebbe questa la folle sfida che, secondo quanto riportato oggi dal Giornale di Vicenza, avrebbero lanciato alcuni medici e infermieri del reparto di urgenza dell’ospedale San Bortolo. Un gioco crudele sulla pelle dei pazienti, oggi salito alle cronache ma sulle quali c’erano già stati interventi interni. Infatti, sempre secondo quanto riferito dal Giornale di Vicenza, il primario Vincenzo Riboni aveva già scoperto cosa accedeva nel suo reparto e individuato otto responsabili, contro i quali il dg Giovanni Pavesi avrebbe aperto altrettanti procedimenti disciplinari.

“L’avvocato Laura Tedeschi, capo dell’ufficio legale dell’Ulss – riferisce il Giornale di Vicenza -, formalizza i capi di accusa, ascolta gli imputati ed emette le sentenze. Due sanzioni e sei archiviazioni. Un medico è punito con la censura scritta. Un infermiere con il rimprovero scritto. Prosciolti l’altro medico, una donna, e gli altri 5 infermieri, 3 donne e 2 uomini”.
Ma la vicenda non si chiude qui. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha infatti annunciato che si andrà a fondo e i responsabili saranno puniti in modo “esemplare”. Zaia, secondo quanto riferito dall’Ansa, avrebbe già allertato il segretario generale regionale per la sanità affinché acquisisca al più presto tutti gli atti in possesso dell’Usl di Vicenza e “l’avvocato regionale chiedendo che venga inoltrata una mia segnalazione alla procura assieme a tutti gli atti acquisiti”. “Solo la procura – aggiunge – potrà chiarire fino in fondo i lati oscuri di questa vicenda. Qualora ci fossero responsabilità accertate le punizioni dovranno essere esemplari. Per me non finisce qui. Porterò atti in procura”.

Sulla stessa posizione anche l’assessore alla Salute,Luca Coletto, secondo il quale “la linea dura annunciata dal Presidente della Regione è l’unica possibile. Sono arrabbiato e addolorato – dichiara Coletto in una nota – perché, al di là delle conseguenze sul piano disciplinare e giuridico, che mi auguro esemplari, siamo anche di fronte al tradimento della deontologia e dell’etica professionale, che per un operatore della sanità è di una gravità assoluta”.

“Sarebbe inaccettabile anche se solo avessero scherzato sul web – aggiunge l’Assessore – ma temo che non sia così. In ogni caso, anche per tutelare il buon nome di decine di migliaia di operatori della sanità veneta che trattano i malati come figli, mi auguro che la cosa possa essere valutata con rigore anche dall’Ordine dei Medici, da sempre insostituibile garante del giuramento di Ippocrate. Per parte mia – conclude Coletto – chiedo a queste persone di farsi un profondo esame di coscienza, traendone onestamente tutte le conseguenze del caso”.

 

 

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http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/vicenza_ospedale_cannule_gara-1699009.html

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“Introdurre il reato di violenza ostetrica”. Presentata alla camera, nonostante la contrarietà dei ginecologi

Parto. “Introdurre il reato di violenza ostetrica”. Arriva la proposta di legge. Ma è polemica

Presentata dal deputato  la proposta prevede anche norme per un sistema di accountability annuale, dei singoli ospedali e dell’azienda nell’insieme, accessibile al pubblico, redatto in modo trasparente e comunicato in formato aperto (pubblicazione on line, pagine web dedicate). Ma i ginecologi sono contrari.

parto

Di seguito il testo.

  • http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato3417803.pdf

Articolo di “Quotidiano Sanità”
Una norma per introdurre il reato di violenza ostetrica e per frenare coercizione, abusi verbali, carenza di consenso realmente informato. Questa, ma non solo la novità principale contenuta nella proposta di legge : “Norme per la tutela dei diritti della partoriente e del neonato e per la promozione del parto fisiologico” presentata alla Camera dal deputato Adriano Zaccagnini (Sinistra Italiana).

“Per trascuratezza e carenze di formazione del personale – spiega il deputato di Sinistra Italiana – in Italia c’e’ un alto tasso di abusi al momento del parto e troppo spesso senza alcuna sanzione. Spesso il personale ha una formazione non aggiornata rispetto alla promozione di un parto non medicalizzato e comunque non basata su un reale consenso informato”. Ma sul progetto è polemica con i ginecologi.

Mentre sui social ha molto successo la campagna #bastatacere. In poche settimane più di 20mila like su facebook.

Cosa prevede la proposta. La proposta di legge promuove “il rispetto dei diritti fondamentali e della dignità personale della partoriente e del neonato, nonché l’appropriatezza degli interventi al fine di ridurre il ricorso al taglio cesareo, al parto vaginale operativo e a tutte le pratiche lesive dell’integrità psico-fisica della donna, incluse le umiliazioni verbali. Il capo II è dedicato ai diritti delle donne e al consenso informato, libero e consapevole ai trattamenti medici durante il travaglio e il parto”.

Tra le misure l’introduzione della “fattispecie della violenza ostetrica, una tipologia di violenza contro le donne, già classificata da legislazioni di Paesi dell’America latina e che consiste nell’appropriazione del corpo e del processo riproduttivo delle donne da parte del personale medico attraverso trattamenti disumani e degradanti e la medicalizzazione del processo del travaglio e del parto. Tali abusi producono la perdita di autonomia della donna e della capacità di decidere liberamente del proprio corpo e della propria sessualità con conseguenze sulla qualità della vita”.

Individuati anche “i diritti del neonato e pone il divieto di donazione del sangue del cordone ombelicale in quanto biologicamente appartenente al neonato”. E stabiliti “i compiti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano che, attraverso i rispettivi piani sanitari e sulla base delle risorse umane e finanziarie disponibili, devono fornire un’adeguata informazione, tramite le strutture sanitarie presenti nel territorio (consultori familiari), alla partoriente sul parto fisiologico e realizzare modelli assistenziali per il percorso della nascita e per il rafforzamento della tutela della salute e del benessere della madre e del neonato, nel rispetto delle finalità e dei requisiti individuati dalla legge.

Obbligo di previsione per le aziende sanitarie di “un sistema di accountability annuale, dei singoli ospedali e dell’azienda nell’insieme, accessibile al pubblico, redatto in modo trasparente e comunicato in formato aperto (pubblicazione on line, pagine web dedicate)”. Inoltre, le aziende sanitarie £devono fornire all’utenza strumenti telematici e cartacei per la valutazione dell’assistenza ricevuta e per la documentazione degli esiti in termini di salute. Le aziende sanitarie devono fornire anche agli operatori sanitari, dipendenti dell’azienda, strumenti di valutazione dell’assistenza prestata, in particolare quando si tratta di casi difficili, con esiti infausti”.

Previsto anche “per diminuire i contenziosi legali e il ricorso alla medicina difensiva, che le aziende sanitarie devono utilizzare il sistema di open disclosure, caratterizzato dall’assoluta trasparenza e comunicazione rispettosa tra le famiglie e gli operatori coinvolti negli eventi avversi. I risultati delle valutazioni dell’utenza e del personale sanitario dovranno essere pubblicati annualmente nel sito internet istituzionale dell’azienda sanitaria. Le aziende sanitarie devono provvedere a fornire un modello di piano del parto alle donne che intraprendono un percorso di maternità, redatto e aggiornato nel corso della gravidanza con l’aiuto di un’ostetrica. A tale fine le aziende sanitarie possono incaricare i consultori sanitari già esistenti, valorizzando i loro servizi. La rete consultoriale deve essere rivalutata e potenziata, in particolare per quanto riguarda l’offerta di corsi di accompagnamento alla nascita, i cui esiti sono di comprovata efficacia per la salute materno-infantile”.

“Le aziende sanitarie devono altresì promuovere i rapporti con il territorio e con la comunità, in particolare valorizzando il volontariato e le madri peer-to-peer. A tale fine devono essere disposti tavoli multidisciplinari e inclusivi della società civile presso le aziende sanitarie con riunioni a cadenza semestrale”.

Previsto infine che “il Ministro della salute presenti con cadenza almeno annuale alle Camere una relazione sullo stato di attuazione della legge”.

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Vaccini e HPV: EMA e l’inganno globale

La ricerca dell’inganno.
Intanto gli organi autorevoli non prestano attenzione alle molte vittime della vaccinazione contro il cancro al collo dell’utero.
Le associazioni e le famiglie delle vittime si scontrano con dei muri di gomma.

Intanto però, secondo il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), a partire dal marzo 2014, sono stati segnalati più di 34.000 eventi avversi.

Per restare informati cliccare sulla seguente fonte per visionare il DATABASE Sanevax.

pinocchio

Numerosi i professionisti, medici, scienziati, avvocati e  genitori ad essere insoddisfatti della recente conclusione dell’EMA per quanto riguarda la sicurezza del vaccino HPV.

Non siamo più disposti ad accettare la dichiarazione scritta dell’European Medicines Agency, il quale,in qualità di organo autorevole,ha cercato di smontare punto per punto le dichiarazioni mediche, basate sulle evidenze dei danni  delle vittime da vaccino “anti” hpv.

Le famiglie e le associazioni che rappresentano i danneggiati e le vittime,non hanno più intenzione di sopportare nulla.

Persino l’illustre Dr. Lee aveva dichiaratamente espresso all’Ema la pericolosità delle vaccinazioni GARDASIL/CERVARIX e questa la risposta da parte delle istituzioni : NESSUN PERICOLO.

Condividiamo con tutti i nostri lettori la seguente lettera, la quale è stata inviata a più di 120 rappresentanti dell’Agenzia europea per i medicinali, con  ben 446 firme rappresentative dei danneggiati da  vaccino HPV provenienti da oltre 30 paesi del mondo.

Questa lettera chiede delle risposte serie e documentate scientificamente ed un incontro pubblico aperto  a tutti, per discutere della “sicurezza” del vaccino HPV.

    • Leggi qui l’intera lettera all’EMA
    • Leggi qui i firmatari della lettera all’EMA
    • Leggi qui i quesiti posti all’EMA

Come si può affermare che questo vaccino sia sicuro?

Qualche giorno fa è stato sottoposto alla nostra attenzione uno studio condotto nel Canada dal titolo “gli eventi avversi della vaccinazione hpv” ( Liu XC, et al eventi avversi dopo la vaccinazione HPV, Alberta 2006-2014 Vaccine (2016), http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0264410X16002036 ).

Su 195,270 donne che hanno ricevuto il vaccino HPV, 958 hanno avuto degli effetti avversi,tanto da finire in ospedale. Ben 1053 ospedalizzazioni entro 42 giorni dalla vaccinazione.
La grande maggioranza dei casi ricoverati in ospedale sono  di età compresa tra i 9-14 anni (66,0%) o 15-19 anni (22,0%).
Tra coloro che hanno ricevuto il vaccino HPV, 19.351 hanno avuto una visita DE entro 42 giorni dalla vaccinazione (26,849 eventi). Di questi, 713 erano state ricoverate in ospedale entro i 42 giorni dal ricevimento del vaccino.

Questo studio ci preoccupa per il fatto che tutti i soggetti danneggiati riportano danni entro il 42°esimo giorno,ma la nostra esperienza ci racconta ben altro.

Abbiamo assistito e visto i danni post vaccinazione, insinuarsi dopo mesi,oltre ad esserci danni molteplici.

Se questo vaccino è così sicuro, perché sono tante le migliaia di ragazze e ragazzi di tutto il mondo ad essere danneggiati?

Questo vaccino non è sicuro  e lo dice la stessa FDA attraverso una rapida approvazione,senza alcuno studio dimostrato.

Chiediamo trasparenza. E’ ora che gli organi “competenti” facciano il loro lavoro.


Alcuni salienti punti dal video sopracitato:

Secondo il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), a partire dal marzo 2014, sono stati segnalati più di 34.000 eventi avversi.

Si stima che meno del 10% di tutti i problemi di salute legati al vaccino siano stati segnalati al VAERS.
Mentre le donne in questa fascia di età (sotto i 30 anni) hanno una percentuale molto bassa (vicino allo zero) di rischio di contrarre e morire di cancro del collo dell’utero, si trovano ad affrontare un altro problema,quello invalidante che si sussegue alla vaccinazione (Lucija Tomljenovic , PhD, Neural Dynamics Research Group).

 

L’EMA ci deve delle risposte e noi non ci arrenderemo

 

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Una intera sezione dedicata alla tematica HPV in collaborazione con Sanevax.

https://vacciniinforma.it/?s=HPV

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DECESSI,IRREVERSIBILI LESIONI,PROCURATO ABORTO, TRAUMI E LACERAZIONI: QUESTE LE ACCUSE MOSSE ALL’OSPEDALE BIANCHI-MELACRINO-MORELLI DI REGGIO CALABRIA

Decessi di due neonati, irreversibili lesioni di un terzo bambino, procurato aborto, traumi e lacerazioni: sono queste le accuse mosse a undici sanitari dell’Ospedale Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria, accusati di falso ideologico e materiale, occultamento di atti veri e interruzione di gravidanza senza consenso. Gli inquirenti: “Sistema di copertura illecito”.

Articolo di “Il fatto quotidiano”

Carabinieri

Quattro medici agli arresti domiciliari, altri sei interdetti per 12 mesi dalla professione e la stessa misura è stata applicata anche a un’ostetrica. Terremoto agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Il blitz del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza è scattato stamattina all’alba quando i militari hanno notificato ai medici e al personale sanitario dell’ospedale l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Antonino Laganà su richiesta dei sostituti procuratori Roberto Di PalmaAnnamaria Frustaci.

L’inchiesta ha riguardato i reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Neonatologia e di Anestesia dell’azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli”. Con le misure cautelari, i magistrati contestano i reati di falso ideologico e materiale, di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri nonché di interruzione della gravidanza senza consenso della donna.

L’inchiesta “Mala sanitas”, iniziata un paio di anni fa, è sicuramente più ampia in quanto i pm ipotizzano addirittura un’associazione a delinquere finalizzata a commettere una serie di reati tra cui la manipolazione delle cartelle cliniche relative alle pazienti (che si sottoponevano a interventi ginecologici) e ai neonati al fine di occultare le responsabilità dell’équipe medica che aveva preso parte ai singoli interventi.

Tra gli arrestati anche l’ex primario Pasquale Vadalà e il suo facente funzioni Alessandro Tripodi, mentre altri medici sono indagati e ancora in servizio. Stando all’inchiesta, condotta dagli uomini del colonnello Alessandro Barbera e dei comandanti del Nucleo Luca Cioffi e Domenico Napolitano, agli ospedali Riuniti c’era “un sistema di copertura illecito, condiviso dall’intero apparato sanitario, che è stato attuato in occasione di errori medici”. Un sistema entrato in azione quando “le cose non sono andate come dovevano andare”.

Nel dettaglio, gli episodi di malasanità accertati dalle Fiamme gialle hanno riguardato il decesso (in due distinti casi) di due neonati, le irreversibili lesioni di un altro bambino dichiarato invalido al 100%, itraumi e le crisi epilettiche e miocloniche di una partoriente. Nell’inchiesta è finito anche il procurato aborto di una donna non consenziente nonché – scrivono gli investigatori – le lacerazioni strutturali ed endemiche di parti intime e connotative di altre pazienti”.

Nel fascicolo dell’indagine sono finite anche alcune telefonate intercettate nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia su alcuni soggetti gravitanti nell’orbita della cosca De Stefano. In particolare si tratta delle conversazioni registrate dall’utenza dell’ex primario facente funzioni Alessandro Tripodi, nipote di Giorgio De Stefano recentemente arrestato nell’inchiesta “Sistema Reggio”.

Riascoltando, a distanza di alcuni anni, quelle telefonate i pm Di Palma e Frustaci hanno evidenziato come emergevano numerosi episodi di malasanità. Secondo gli inquirenti, dall’inchiesta emerge “l’esistenza di una serie di gravi negligenze professionali e di ‘assoluta freddezza e indifferenza’ verso il bene della vita che di contro dovrebbero essere sempre abiurate dalla nobile e primaria funzione medica chiamata ‘a salvare gli altri’ e non se stessi”.

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Vaccini:norme igieniche non rispettate nella fabbricazione. Antiallergici Inmunotek ritirati in tutto il mondo,ma non in Italia. Nessuna comunicazione dall’Aifa

L’Agenzia spagnola per i medicinali e prodotti sanitari (Aemps) dopo un sopralluogo effettuato, ha riscontrato diverse violazioni nella fabbricazione (GMP) per il laboratorio INMUNOTEK SL con sede a San Sebastián de los Reyes (Madrid).

ritiro vaccini

Vaccini antiallergici Inmunotek ritirati in tutto il mondo,ma non in Italia. Nessuna comunicazione dall’Aifa.  Si parla di un “ritiro precauzionale” ma dal momento che un sopralluogo (presso i laboratori di Madrid) ha evidenziato diverse carenze igieniche incompatibili con la necessità di garantire la sterilità e la qualità di questi vaccini, quel precauzionale suona come una reale presa in giro.

 

Si tratta di vaccini antiallergici (Alxoid, Clustoid, Clustoid Max, Clustek, Alutek e Alxoid) prodotti dall’azienda spagnola Inmunotek: alcuni lotti sono stati distribuiti anche in Italia ma, per il momento l’Aifa non ha comunicato alcun provvedimento al riguardo.

Tenuto conto quindi delle carenze riscontrate durante l’ispezione, non si poteva garantire la sterilità e quindi la qualità dei farmaci prodotti (vaccini antiallergici per uso parenterale).

Come  misura preventiva, si è proceduto ad emettere l’ordine di richiamo  di tutti i lotti inclusi nella lista pubblicata in un allegato al ritiro R_09 / 2016 .

I lotti interessati sono visibili cliccando il seguente link

  • Ritiro lotti vaccini antiallergici in tutto il mondo

Per tutte le informazioni sul ritiro,cliccate sui seguenti link

  • Informazioni sul ritiro dei vaccini antiallergici per uso parenterale, realizzati dal laboratorio INMUNOTEK SL
  • Agenzia spagnola. Nota Informativa
  • Agenzia spagnola. Nota Informativa pdf scaricabile

 

La SL laboratorio INMUNOTEK ha pubblicamente comunicato il 2016/04/12, che le partite interessate dal ritiro, sarebbero state distribuite sul mercato nazionale.

In linea di principio, il rischio che comporta la somministrazione di questi vaccini ad un paziente, sarebbe essenzialmente la possibilità di insorgenza di infezioni locali.

Data la consueta durata di tali trattamenti si può essere il caso che ci sono pazienti che hanno a casa le unità incluse nel richiamo.

L’azienda mette a disposizione i propri recapiti per eventuali chiarimenti:

277 140 664
663 852 739

Dicono che si tratta di un ritiro precauzionale dal momento che un sopralluogo presso i laboratori di Madrid ha evidenziato alcune carenze igieniche incompatibili con la necessità di garantire la sterilità e la qualità di questi vaccini.

 

 

Riferimenti

  1. Agenzia spagnola per medicinali e prodotti sanitari [Web]. 11 aprile 2016. farmaceutica Alert No. R_09 / 2016 . disponibile rivisto 12 aprile, 2016).
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Vaccini e lo scandalo in Cina: licenziati centinaia di funzionari

Cina, scandalo vaccini: licenziati centinaia di funzionari

Articolo condiviso da “Il Messaggero”

Pugno duro delle autorità di Pechino nello scandalo dei vaccini. I media cinesi hanno riferito oggi che 357 funzionari saranno licenziati o demansionati per il loro coinvolgimento nella vendita illegale di vaccini, conservati o trasportati in modo improprio, secondo quanto deciso dal Consiglio di Stato.
L’agenzia di stampa Xinhua ricorda che già 202 persone sono state arrestate in tutto il Paese per lo scandalo risalente al 2011 e nel quale sono coinvolte anche tre società farmaceutiche.
I vaccini erano stati venduti illegalmente, per un valore di oltre 570 milioni di yuan, poco meno di 80 milioni di euro, in venti province. Le autorità sanitarie hanno spiegato che i vaccini conservati o trasportati non secondo le regole non sono pericolosi ma possono essere meno efficaci.
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Donna morta per melanoma ed omeopatia: nessuna correlazione.

Vacciniinforma ringrazia il Dr. Ascani per il suo intervento in merito al caso del decesso di una donna di Torino.

E’ notizia di pochi giorni fa di una donna di Torino deceduta a causa di un neo maligno non adeguatamente trattato.

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Era in cura presso una dottoressa, medico di medicina generale e “omeopata”, che seguiva le teorie del dr. Hamer secondo cui ogni malattia è generata da uno choc e da un trauma emotivo, superato il quale il corpo è in grado di autocurarsi. Il medico in questione quindi si sarebbe limitato a somministrare delle “gocce omeopatiche” unitamente a consigli di natura psicologica nonostante il neo, di natura maligna, sia passato da una grandezza di pochi millimetri nel 2005, a 11 cm nel 2014 finché non ha causato metastasi e quindi il decesso del paziente.

Tre considerazioni si possono fare sulla base delle (poche) notizie attualmente a nostra disposizione:

1) colpevolizzare la medicina omeopatica per quanto accaduto sarebbe come mettere sotto accusa anche l’intera medicina generale, che era anch’essa competenza della dottoressa;

2) dai dati trapelati dalle intercettazioni risulta che la dottoressa non ha prescritto alcuna cura omeopatica bensì un “placebo omeopatico” (finto medicinale omeopatico che non ha alcuna azione terapeutica);

3) le teorie del dr. Hamer non hanno nulla a che vedere con l’omeopatia che si basa su metodiche terapeutiche e principi completamente differenti.

COME MEDICO OMEOPATA CONSIGLIO L’INTEGRAZIONE

Ogni medico, a prescindere dalle sue competenze specifiche, deve agire secondo scienza e coscienza mettendo sempre al primo posto la salute del paziente sia sulla base dell’evidenza di efficacia e dei limiti della metodiche terapeutiche utilizzate, sia sulla risposta individuale del paziente al trattamento messo in atto.
La medicina omeopatica non è affatto contraria alla rimozione chirurgica dei nei di natura maligna, pratica che ha raggiunto ormai risultati innegabili di efficacia e di sicurezza, se fatta in tempo. In questi casi è di fondamentale importanza la valutazione e la visita presso il proprio dermatologo di fiducia (nel dubbio consultarne anche più d’uno) che, dopo gli opportuni esami, consiglierà se intervenire o meno chirurgicamente e in che tempi.

Secondo la visione omeopatica però quello che dobbiamo curare non è solo il neo ma anche quello che vi sta dietro, in questo caso un tumore maligno, malattia che coinvolge “tutta la persona” e non soltanto un lembo di pelle. La pelle infatti rappresenta una valvola di sfogo dell’organismo che tende a reagire ad un disordine interno, profondo, cercando di eliminare le proprie “tossine” verso l’esterno, proprio per preservare gli organi interni, più importanti. E’ qui che l’omeopatia può entrare efficacemente in gioco rinforzando il “terreno” del paziente e curando le le cause che hanno portato a determinare tali manifestazioni patologiche.

 

fonte Omeosan

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GlaxoSmithKline,leader mondiale nei vaccini, investe un miliardo in Italia,si conta di incrementare il business

Vaccini e farmaci, Glaxo scommette 1 mld sull’Italia

Articolo condiviso da Il Sole 24 Ore

GlaxoSmithKline (Gsk), la multinazionale britannica del pharma, raddoppia e decide di scommettere ancora un miliardo in Italia nei prossimi quattro anni.

medico-soldi

Un investimento sostanzioso e forse addirittura sottostimato rispetto ai programmi mondiali di Gsk, che proprio dalle attività nel nostro Paese conta di incrementare il business del gruppo. A partire da quelle del polo toscano dei vaccini di Siena e di Rosia, il cuore rispettivamente della R&S e della produzione di settore, dopo il mega scambio di attività (vaccini contro oncologia) con Novartis perfezionato l’anno scorso. Non a caso proprio ai vaccini, col business strategico anti meningite, sarà riservato il 60% degli investimenti (600 mln), contro il 40% dedicato al pharma tradizionale.

GlaxoSmithKline

Leader mondiale nei vaccini con 3,7 miliardi di sterline di fatturato su 23,9 totali, è da questo settore (profittevole in due casi su 10 nel mondo) che la multinazionale britannica si aspetta una autentica escalation nei prossimi anni.

Fino ad arrivare a 6 miliardi di sterline entro il 2020. Lo spiega nella sua visita in Italia Luc Debruyne, presidente mondiale di Gsk vaccini, già ad della società in Italia: «Abbiamo in portafoglio il motore dell’innovazione. Perché i vaccini sono innovazione e insieme sono il fulcro della prevenzione. Dunque della sostenibilità non solo della nostra impresa, ma dei sistemi sanitari in tutto il mondo».

E l’Italia, ci spiega Debruyne, rappresenta una tappa non certo casuale dei programmi della società: «Abbiamo acquisito un’eccellenza e su questa continueremo a puntare. Scommettere ancora sulla ricerca e sulla produzione qui, non era scontato. Ma ci crediamo. Siamo pronti a scommettere 600 mln di investimenti nei prossimi quattro anni nell’eccellenza e nella qualità dei vaccini in Italia, salvaguardando l’occupazione».
Parole e previsioni condivise in pieno, se non rafforzate, dal presidente e ad di Gsk spa Italia, Daniele Finocchiaro: «Gsk cerca e investe nelle eccellenze in tutto il mondo e in Italia ne ha trovate diverse: unendo all’investimento in R&S nei vaccini quelli effettuati in ricerca clinica e in quella cooperativa sulla terapia genica con Telethon, insieme a quelli previsti negli stabilimenti di Parma e Verona, arriveremo nel prossimo quadriennio ad investire approssimativamente un miliardo di euro nel nostro Paese».
Il cuore del business dei vaccini riguarda quello contro il meningococco B, grazie alla scoperta senese del professor Lino Rappuoli con Novartis. «A Siena si fa R&S, a Pisa c’è la produzione. E i vaccini vanno dalla Toscana in tutto il mondo. Tutto nasce e partire da quell’area del nostro Paese.

Dove Gsk, con 5mila dipendenti (su 101mila nel mondo), ha un fatturato totale di 1,6 mld di euro: 673 mln nel pharma, 464 mln nel settore vaccini, 320,5 mln nel consumer healthcare, 139 mln nel manifacturing. Con il terzo posto nel mercato retail e, manco a dirlo, il primo in quello dei vaccini.
Rispetto al finanziamento totale di un miliardo, 500 milioni saranno dedicati al polo senese nei vaccini e circa 100 mln allo stabilimento di Rosia. Quanto al pharma, 300 mln andranno alla R&S, con le grandi aspettative per la terapia genica contro una gravissima forma di immunodeficienza nei bimbi frutto della ricerca con Telethon, e 100 mln alla produzione.

«Per questo Gsk crede nell’eccellenza italiana», sottolinea ancora Finocchiaro. «E in questa eccellenza continueremo a investire, chissà forse anche di più», promette Debruyne. Se l’Italia saprà essere un Paese «ospitale» per gli investitori.

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L’incubo Meningite e il test che “crea” l’epidemia; dati omessi e verità non dichiarate,la frode continua.

Il ritorno della meningite, le falsità e le omissioni che inchiodano una frode volutamente pianificata.

I dati CONFERMANO che non vi è alcuna epidemia.

MENINGITE E LA NUOVA FARSA DEL TEST CHE crea l’epidemia.

Vacciniinforma ringrazia di cuore i professionisti che hanno collaborato nella stesura di questo reportage.

Come possiamo essere sicuri che il test sia sicuro? Un test molecolare brevettato ,alcuni hanno scritto addirittura che sia un sistema nuovo efficace , ma qual è la verità?

Si parla di Abbott RealTime,e quindi di PCR (reazione a catena della polimerasi),inventata dal prestigioso Kary Mullis il quale ha dichiarato quanto segue:

“La Abbott Realtime  test è destinato all’uso in combinazione con presentazione clinica e altri marker di laboratorio per la prognosi della malattia e per l’uso come un aiuto nel valutare la risposta virale al trattamento antiretrovirale come misurato da cambiamenti nei livelli plasmatici di HIV-1 RNA. Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.

Tale tecnica, inventata da Kary Mullis negli anni 90, e per la quale Mullis ottenne il premio Nobel nel 1993, è parte della screening diagnostico e prognostico delle infezioni da HIV (ad oggi mai fotografato,ricordiamolo); in base a questo test si decide quando, quanti e quali farmaci somministrare a vita al paziente.

Ma lo stesso Mullis ha affermato che la sua tecnica “non è in grado di identificare virus”perché è una metodica di amplificazione aspecifica (Mullis stesso affermò “La PCR amplifica anche l’acqua”) di piccoli frammenti di codice genetico.

  1. Caratteristiche dell’Abbott RealTime
  2. (Potete scaricare gratuitamente il relativo foglietto illustrativo  Abbott_RealTime foglietto illustrativo )
Abbott RealTime
“Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.”

Strano che sui giornali questa importantissima verità non venga comunicata ai contribuenti i quali pagano le tasse e mantengono questo sistema sanitario al collasso. Diversi gli articoli che vantano il prestigio di questa grande invenzione (avremmo potuto capirlo se fossero stati loro ad inventarla ma non è così), diversi gli articoli che parlano di questa tecnica miracolosa senza dichiarare il vero e la realtà dei fatti.

Ancora una volta ci troviamo dinnanzi un’epidemia volutamente costruita ma ora, la nostra attenzione si sposta sul fantomatico “nuovo” test brevettato .

Riprenderemo il discorso su questo “nuovo” e miracoloso test molecolare (in grado -dicono loro- di trovare lo stesso “Hiv” ad oggi né visto,né fotografato) in seguito; ora focalizziamoci sui dati reali di questa “epidemia”.

Toscana,la regione nel mirino dei casi di meningite in soggetti VACCINATI.

Innanzitutto ricordiamo che la meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. La malattia è di origine infettiva o virale(detta meningite asettica ,non ha gravi conseguenze e si risolve nell’arco di una decina di giorni). I batteri più spesso responsabili sono Neisseria Meningitidis (meningococco) il quale è un ospite frequente nelle prime vie respiratorie,ed’è giusto dire che esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe (il “nuovo test” ovvero l’Abbott RealTime, serve proprio a questo,è bene che se ne parli e che si dica apertamente).

Sono stati identificati 13 sierogruppi ma 5  (A,B,C,W135,Y) quelli che maggiormente causano meningite e altre malattie gravi; i sierogruppi B e C sono i più frequenti in Europa (da qui, la pressione dei governi per l’iperimmunizzazione di massa verso i suddetti,nonostante le linee guida contrarie sulla vaccinazione contro il meningococco B da parte dello stesso AAP, a cui nei correlati troverete il riferimento).

Si,avete letto bene,lo stesso American Academy of Pediatrics (notizia di gennaio 2015) NON raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non vi siano dei rischi di malattie meningococcica; forse ai media è sfuggita volutamente questa importante notizia?

Ricordiamo per ultimo ma non meno importante,che dal 2% al 30% dei bambini sani in periodo non endemico ,vengono definiti come PORTATORI ASINTOMATICI, e questo dato di fatto,non è correlato ad alcun reale rischio di meningite e dell’epidemia volutamente messa in piedi per speculare sulla vaccinazione e sul fantomatico nuovo test che, proprio nuovo, non è.

Finita la premessa,a nostro avviso ,fondamentale per la comprensione della malattia,torniamo ai dati.

Come giustamente dichiarato dal Dr.Serravalle,ricordiamo che l’epidemia meningococcica (questa è la definizione dell’Organizzazione Mondiale della sanità) può essere definita tale quando si verificano un numero > di 100 casi/100.000 abitanti/anno, e sicuramente non riguarda il nostro paese.

“Nel 2015 in Toscana sono stati notificati 38 casi di meningococco di cui 31 appartenenti al sierogruppo C (e questa è una vera anomalia), 5 al sierogruppo B, 1 al sierogruppo W, 1 caso non risulta tipizzato, con 7 decessi di cui 6 riconducibili al sierogruppo C e 1 al sierogruppo B. I casi hanno riguardato in particolare le aree metropolitane di Firenze ed Empoli, per poi spostarsi verso le aree costiere (Pisa, Viareggio, Massa) nei mesi estivi e tornare nelle aree metropolitane in autunno. Insomma, si parla di epidemia dimenticando che queste, sono zone con maggiore densità abitativa. Altrettanto vero è che se non vi erano stati casi nel Senese invece,la tv ha trovato il modo per non risparmiare  l’epidemia mediatica infatti, anche in quel territorio è stato proclamato un “Vaccino day-Meningite “il 27 febbraio 2016, e non solo li.

I 31 casi di meningite da meningococco C su 3.750.511 abitanti indicano che l’incidenza è di 0,83 casi su 100.000 toscani, il che colloca la regione nel range più basso tra i paesi, dopo Belgio, Danimarca, Grecia, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Turchia, ma anche Austria Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Lettonia, Serbia, Slovacchia e Slovenia.

Si può perciò dichiarare tranquillamente che da noi non vi è alcuna epidemia.

I casi di meningite da pneumococco in Toscana nello stesso periodo sono stati 42, quelli da Listeria monocytogenes, un germe che può contaminare ortaggi, verdure, carni, formaggi molli, cibi preparati come hamburger e hot dog, paté di carne, salumi, burro sono stati  4.

Ma questi fanno poca notizia. Non se ne parla,come mai?

La paura e l’allarmismo, dove non serve.

La colpa della vaccinazione di massa qual è? L’aumento di infezioni provocate da alcuni sierotipi è correlabile al grande utilizzo del vaccino?

In Italia, sempre nel 2015, i casi totali di meningite da meningococco sono stati 174, in Lombardia sono stati 46. I casi totali da pneumococco sono stati 647, di cui 181 in Piemonte e 113 in Emilia-Romagna, senza per questo suscitare particolare allarmismo. Su scala nazionale, i casi di meningite da Listeria nel triennio 2011-2014 sono stati sempre abbondantemente superiori a quelli da meningococco C (Fig. 1), eppure tutti siamo spaventati solo da quest’ultimo.

meningococco1
La somministrazione di massa del vaccino in uso quindi,sta provocando un preoccupante fenomeno: l’aumento di incidenza di infezioni,provocate da altri sierotipi.

Oggi,un dato reale e sconcertante, riguarda la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici,con inevitabili conseguenze pertanto,sulla possibilità di efficacia terapeutica.  Se a questo, aggiungiamo l’inesattezza di un test “troppo specifico”, che nulla avrebbe a che fare con la diagnostica reale dei casi,siamo davvero al delirio. 

Il vaccino è sicuro? Guardando i dati,la risposta è “NO”.

La Fig. 2 illustra l’andamento della meningite da meningococco C in Italia: è evidente come la malattia si sia mantenuta costante dal 1994 al 2001, abbia registrato un incremento significativo dal 2002 al 2005, seguita, dal 2006  da brusca riduzione, poi lievi oscillazioni del numero dei casi. I dati del 2015 sono identici a quelli del 2008. Non è possibile attribuire la riduzione dei casi segnalata dal 2006 all’introduzione della vaccinazione dal momento che solo dal 2009-2010 il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati e che solo dal 2012 è stato inserito nel Piano Nazionale Vaccinazioni.

meningococco2

Immunogenicità? Di quale percentuale parliamo? Il vaccino non è efficace al 100%?

Menjugate e Menveo,quali sono i nei ad oggi mai visti di questi due vaccini?

Dalla scheda tecnica del Menjugate:

  • La necessità di una dose di richiamo in soggetti già immunizzati con una singola dose (ovvero soggetti di età superiore ai 12 mesi immunizzati precedentemente) non è stata ancora accertata.
  • Non esistono dati su adulti con età pari o superiore a 65 anni
  • Immunogenicità: non sono stati eseguiti studi clinici prospettici di efficacia.

Il Dr Serravalle continua, affermando quanto segue:

“Quindi,l’efficacia del Menjugate dopo 1 mese dalla somministrazione è del 78% nella fascia d’età 1-2 anni (epoca in cui il vaccino si somministra abitualmente), del 79% nella fascia 3-5 anni, per aumentare all’84% tra gli 11 e 17 anni e al 90% tra i 18 e 64 anni.

Anche la scheda tecnica di Menveo, andrebbe letta ai genitori e alle famiglie per fornire informazioni su efficacia e durata dell’immunità conferita,poiché la sua immunogenicità verso il siero gruppo C è del 73% dopo un mese per ridursi al 53% 12 mesi dopo la vaccinazione nei bambini 2-10 anni. I risultati sono migliori per gli adolescenti: l’84% 1 mese dopo la vaccinazione”.

Ringraziamo il Dr.Serravalle per le sue considerazioni e ricordiamo altresì la pubblicazione su PEDIATRICS dello studio (febbraio 2015) inerente all’aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica e di un esito fatale tra i bimbi con comorbilità rispetto ai bambini sani.

american pediatrics

Gli autori dello studio concludono “i sierotipi non inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile,sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia” (http://www.medscape.com/viewarticle/839127).

Non dimenticando gli effetti indesiderati,alleghiamo le importanti reazioni al vaccino,quale La sindrome di Guillain Barre ,conosciute bene dal CDC e dalla stessa FDA (http://fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/2005/ucm108494.htm ).

Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma. Lo stesso CDC nella sua pagina scrive che nessun vaccino è sicuro al 100% (https://vacciniinforma.it/?p=3587 )

Ricordiamo in ultimo che la rivista medica JAMA ha pubblicato le reazioni avverse riportate in USA durante i primi due anni (2000-2002) di utilizzo di massa del vaccino antipneumococcico eptavalente (quello in uso anche in Italia). Si tratta di oltre 4154 reazioni avverse presentate da bambini e adolescenti, con un’incidenza di 13,2 segnalazioni ogni 100.000 dosi distribuite.

Le segnalazioni più frequenti riguardano: febbre, reazione nel punto di inoculo, pianto anomalo e prolungato, rash cutaneo, orticaria, dispnea, disturbi gastrointestinali, artrite pseudosettica. Reazioni gravi sono state segnalate nel 14,6%, con 117 morti e 34 casi di infezione invasiva da pneumococchi, che con alta probabilità denotano, l’inefficacia della vaccinazione per quei soggetti. 

Eventi immuno-mediati sono stati registrati nel 31,3% delle segnalazioni. 14 pazienti hanno presentato reazione anafilattica. Altri 14 pazienti hanno sviluppato trombocitopenia ed altri 6 malattia da siero. Nel 38% delle segnalazioni si sono avuti sintomi neurologici. Convulsioni sono state descritte in 393 segnalazioni.

Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate. In realtà quello di cui abbiamo bisogno, quello che i giornali non dicono, quello che le istituzioni mediche spesso trascurano, è la creazione, anche per le vaccinazioni antimeningite, così come per tutti i vaccini, di un sistema di sorveglianza che valuti obiettivamente efficacia e sicurezza.

Più casi,più vaccini. Il test che smaschera  la finta epidemia.

Dopo aver chiaramente descritto tutto,torniamo a parlare del test,riportando le parole di colui che lo ha creato.

Non è assolutamente un test nuovo e rivoluzionario (come invece è stato scritto sui giornali quali repubblica,la nazione, etc) .

“il sistema di diagnosi batteriologica da un contributo “salvavita” alla salute pubblica: il metodo consente – con la macchina Real Time, utilizzata anche per la ricerca del virus Hiv – a tempo di record, al massimo in 45 minuti (contro i due giorni della coltura batterica che a volte impiega anche una settimana, quando non fallisce) di riconoscere il batterio responsabile della meningite e di altre infezioni”.

Dissentiamo da ogni affermazione scritta inerente a questo sistema di diagnosi che  (ricordiamolo) non può essere utilizzato e questo lo afferma CHI LO HA INVENTATO,ovvero,lo stesso Mullis.

Non è un nuovo metodo, e considerando che, quello della Toscana è un falso allarme alimentato dai media,ricordiamo altresì che lo stesso OMS , parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno, abbiamo ben capito la motivazione dell’utilizzo dell’Abbott RealTime, un test GRAZIE al quale  (loro stessi lo dichiarano) si rileverebbero moltissimi casi in più .

Paradossalmente, il più grande problema della PCR deriva proprio dalla sua elevata sensibilità ed efficienza. In effetti la reazione risulta molto sensibile alla presenza di materiale genetico contaminante che si può trovare in differenti posti: strumentazione, operatore, ambiente esterno.

Una delle maggiori fonti di contaminazione consiste nell’apertura di provette contenenti materiale amplificato (contaminazione da carry over) il quale, a seguito dell’apertura del recipiente, può disperdersi nell’aria sotto forma di aerosol che potrebbe contaminare successive PCR.

Considerato che non vi è alcuna epidemia e che in toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83 di che stiano parlando?

E perchè non viene specificato l’utilizzo di un  test molecolare che diagnostica innumerevoli casi in più di meningite?

In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino.

Test molecolare? Quello che serve per creare a tavolino la finta epidemia; peccato che qualcuno si sia dimenticato di far sparire le affermazioni di Kary Mullis.

“Test” PCR

Questo test genetico, chiamato PCR (Reazione a catena della Polimerasi), viene utilizzato per “confermare” e monitorare l’intensità dell’infezione Hiv in base al presunto numero di copie di virus per millilitro di sangue (IN QUESTO CASO, viene utilizzata per trovare più casi di meningite; tutto ciò dopo la perdita di milioni di dollari susseguita alla mancanza di analisi dei cittadini che hanno perso fiducia anche nella tematica HIV /AIDS, protratta in maniera meschina da anni) .

Qualche appunto di  microbiologia medica che dimostrano come funziona la PCR.

pcr1

pcr2

La PCR è controindicata quando il patogeno esiste davvero,figuriamoci quando non si conosce nemmeno ciò che si cerca.

Ancora qualche dubbio sulla panzana di casi che ci viene propinata?

A voi le considerazioni,noi crediamo solo ai dati di fatto.

Un test talmente specifico da trovare il batterio ovunque,questa non è prevenzione ma un piano ben organizzato,dall’inizio alla fine.

In ultimo per concludere,c’è  la palese contraddizione delle autorità che da un lato lanciano allarmismi (spingendo al vaccino) e dall’altra minimizzano il problema quando gli si fa notare che stanno creando un grave danno al turismo.

Dai virologhi agli assessori arrivano parole molto dure su chi non si vaccina ; gli stessi sostengono questa epidemia inesistente (non supportata da alcun dato scientifico) arrivando a danneggiare il turismo.

Gli albergatori toscani hanno perso lavoro (la maggior parte dei turisti che ha cancellato le prenotazioni erano esteri,parliamo di germania,america,francia etc); dinnanzi alla rabbia,qualcuno dovrà spiegare e dare delucidazioni assumendosene tutta la responsabilità.

Se è vero che dobbiamo tutti vaccinarci perché siamo in emergenza, allora dovrebbero raccomandare la vaccinazione anche ai turisti e a chiunque vada in quei posti della Toscana.

Siamo solidali con il Dr.Serravalle,il quale non ha avuto spazio (come accade di solito,viviamo in dittatura,è bene ricordarlo) il 5 aprile su Radio Rai1.

Invitiamo i gentili lettori ad ascoltare esattamente la trasmissione (riportato il link di seguito) ; il minuto 37 è particolarmente interessante e divertente per il dr. Rezza il quale,sui messaggi degli albergatori arrabbiati,cerca di sdrammatizzare dopo aver creato allarmismo.

A supportare le parole basate su evidenze scientifiche e dati ufficiali del  Dr Serravalle, c’era anche il Dr Tancredi Ascani,il quale è intervenuto scrivendo quanto segue senza ricevere però,alcuna risposta:

“quella della Toscana è un falso allarme alimentato dai media. Secondo l’OMS si parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno. In toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83. Ma di che stiamo parlando? E perchè non dite che state usando un test molecolare che diagnostica fino a 2/3 di casi in più di meningite? In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino”.

L’intervento del Dr Tancredi Ascani è stato letto dalla conduttrice (al minuto 25.30)  ma nessuno ha dato una risposta alle sue affermazioni e quesiti. Questo dimostra e conferma la poca voglia di fare chiarezza.

La censura non è più accettabile.

(Di seguito il link della trasmissione).

  • Radio Rai,trasmissione del 5 aprile 2016

Purtroppo i medici onesti ne fanno le spese. I cittadini, i genitori e quindi tutti noi contribuenti,ci stiamo rendendo conto delle bugie e delle omissioni perpetrate da anni.

Noi vogliamo verità e continueremo nonostante la censura e le minacce,a divulgare tutto ciò che può essere utile al fine di comprendere.

Sarebbe il caso di guardare le evidenze  e smetterla con questa farsa triste e indecorosa. Non solo i media,ma perfino le radio si prestano ad un teatrino ridicolo.

Nonostante ciò, altrove c’è chi lotta.  In Francia,seguiamo il caso dei lotti ritirati. In Italia aspettiamo una svolta.

RIFERIMENTI 

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Jafri et al.: Global epidemiology of invasive meningococcal disease. Population Health Metrics 2013 11:17.

http://sienafree.it/salute-e-benessere/257-salute/78858-meningite-vaccino-day-sabato-27-febbraio-sul-territorio-della-provincia-di-siena-modalita-della-giornata

http://www.iss.it/binary/mabi/cont/Report_MBI_20151223_v4.pdf

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110281&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-1

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Christensen H, May M, Bowen L, Hickman M, Trotter C L. Meningococcal carriage by age: a systematic review and meta-analysis. Lancet Infect Dis. 2010 Dec;10(12):853-61.

Soriano-Gabarró M, Wolter J, Hogea C, Vyse A. Carri age of Neisseria meningitidis in Europe: a review of studies undertaken in the region n. Expert Rev Anti Infect Ther. 2011 Sep;9(9).

Dominique A. Caugant, Georgina Tzanakaki & Paula Kr iz. Lessons from  meningococcal carriage studies. FEMS Microbiol Rev  31 (2007) 52–63

Stephens D S. Biology and pathogenesis of the evolutionarily successful, obligate human bacterium Neisseria meningitidis. Vaccine, 2009, 27 (Suppl. 2):B71–77

The immunological basis for immunization series: module 15 – meningococcal disease. Geneva, World Health Organization, 2010. (Available from http://whqlibdoc.who.int/publications/2010/9789241599849_eng.pdf).

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110282&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-2

Il Tirreno 7 settembre cronaca di Pisa

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2015/10/24/meningite-un-caso-a-pisa-profilassi-per-pendolari-treno_69b4442c-3e5e-486e-b221-ec671008f9f8.html

http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110279&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016

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ttp://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/lizioli.asp

http://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/meningiti.ap

Versione on-line di Green n°13 aprile-maggio 2008. 10 domande sulla meningite meningococcica http://www.incaweb.org/green/n0013/index.htm)

http://www.assis.it/la_meningite_in_toscana/

 

 

 

 

ALLEGATI “ABBOT REAL TIME” IL TEST FASULLO

http://www.scamilloforlanini.rm.it/bandi/allegati/b000842/Allegato%20A%20-%20Lotto%202.pdf

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