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Vaccini, la Corte Costituzionale si pronuncia : DECRETO LEGITTIMO

Vaccini, la Corte Costituzionale si pronuncia : DECRETO LEGITTIMO

Vaccini, la Corte Costituzionale si pronuncia : DECRETO LEGITTIMO
novembre 22
15:01 2017

Di seguito ecco la sentenza della Corte Cotituzionale. Come potete leggere chiaramente, l’obbligo viene giustificato dalla emergenza vaccinale.

Ma esiste questa emergenza? I dati lo smentiscono chiaramente, lo stesso avv.Manzi per la Regione Veneto li ha ampiamente controbattuti (i dati OMS smentiscono ciò).

La Corte ha confermato purtroppo la sensazione negativa avuta ia diversi intervenuti ieri durante l’udienza delle ore 16.00.

Una Corte restrittiva, che da per veto una falsità senza eguali. Non consideriamo la medesima una corte costituzionale e ci duole molto constatarlo.

Affermare che un decreto legge di tale portata sia legittimo è abominevole.

Considerata la evidente corruzione e la politicizzazione della sanità, ci auguriamo di ricorrere ben presto con esito a noi positivo direttamente presso la Corte Europea dei diritti dell’uomo.

Invitiamo i genitori a non darsi per vinti.

corte sent

 

Ufficio Stampa della Corte costituzionale

Comunicato del 22 novembre 2017

Obbligo dei vaccini legittimo nel contesto attuale

 

 

Nell’udienza di ieri, davanti alla Corte costituzionale, sono state discusse le numerose questioni di legittimità costituzionale promosse dalla Regione Veneto sul decreto legge n. 73 del 2017, convertito nella legge n. 119 del 2017, in materia di vaccinazioni obbligatorie per i minori fino a 16 anni di età. Le questioni sottoposte alla Corte costituzionale non mettevano in discussione l’efficacia delle vaccinazioni – attestata dalle istituzioni a ciò deputate (Organizzazione mondiale della sanità; Istituto superiore di sanità) e da una lunga serie di piani nazionali vaccinali – ma la loro obbligatorietà, sospesa dalla Regione Veneto con una legge del 2007 che aveva introdotto un sistema di prevenzione delle malattie infettive basato solo sulla persuasione.

La Corte ha dichiarato non fondate tutte le questioni prospettate. Secondo i giudici costituzionali, le misure in questione rappresentano una scelta spettante al legislatore nazionale. Questa scelta non è irragionevole, poiché volta a tutelare la salute individuale e collettiva e fondata sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie. La Corte ha considerato tra l’altro che tutte le vaccinazioni rese obbligatorie erano già previste e raccomandate nei piani nazionali di vaccinazione e finanziate dallo Stato nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea). Inoltre, il passaggio da una strategia basata sulla persuasione a un sistema di obbligatorietà si giustifica alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali. È stato altresì considerato che la legge di conversione ha modificato il decreto legge riducendo sensibilmente le sanzioni amministrative pecuniarie e prevedendo che, in ogni caso, debbano essere precedute dall’incontro tra le famiglie e le autorità sanitarie allo scopo di favorire un’adesione consapevole e informata al programma vaccinale.

Infine, la mancata vaccinazione non comporta l’esclusione dalla scuola dell’obbligo dei minori, che saranno di norma inseriti in classi in cui gli altri alunni sono vaccinati.

Roma, 22 novembre 2017 Palazzo della Consulta, Piazza del Quirinale 41 Roma – Tel. 46981-4224/4511

 

http://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20171122142508.pdf

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