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Vaccini: Codacons, una petizione contro il decreto Lorenzin

Vaccini: Codacons, una petizione contro il decreto Lorenzin

giugno 10
09:08 2017

PETIZIONE CONTRO IL DECRETO LORENZIN

lorenzin
Una petizione contro il decreto Lorenzin, ovvero il provvedimento che amplia il numero delle vaccinazioni obbligatorie e che ne prevede l’obbligatorietà per l’accesso a nidi e scuole materne, oltre a robuste sanzioni per la scuola dell’obbligo.

L’Associazione Codacons, dopo aver messo a disposizione di tutti gli interessati il modulo per richiedere adeguate analisi pre-vaccinali, porta avanti il suo impegno in favore di vaccini singoli, sicuri, testati. E lo fa raccogliendo le firme di tutti i cittadini che contestano i metodi scelti dal Governo.

“Non si tratta di uno stato di emergenza ma di una preoccupazione alla quale il governo intende rispondere”, ha ammesso d’altra parte il premier Paolo Gentiloni: e proprio per questo motivo molte famiglie italiane si sarebbero aspettate un forte investimento sulla trasparenza, informazioni chiare sulla questione, impegni sostanziali per il rafforzamento della vaccino-vigilanza. Queste aspettative sono invece rimaste deluse: nulla di tutto questo compare nel cuore del decreto Lorenzin, che privilegia un approccio coattivo e del tutto sorpassato al problema delle coperture vaccinali, e non contempla se non in minima parte un coinvolgimento diretto, partecipativo, attivo dei cittadini che si propone di tutelare.

Per tutte queste ragioni, l’Associazione ha deciso di lanciare una petizione: aderendo, i cittadini possono affermare la loro contrarietà al decreto Lorenzin, la volontà di abrogarlo una volta in vigore e l’impegno a votare contro il provvedimento ove si riesca a presentare la proposta di referendum abrogativo. Un impegno forte, a tutela dei diritti di tutti.

IL DECRETO: DI COSA SI TRATTA

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge ‘Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale’. Le misure del decreto entrano in vigore dal prossimo anno scolastico. Sono 12 i vaccini obbligatori cui i bambini dovranno essere sottoposti, pena la non iscrizione al nido e all’asilo e pesanti sanzioni (inasprite “fino a 30 volte”) per i genitori dei non vaccinati dalle elementari in poi. Le vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute. Ecco, in sintesi, i punti principali del decreto.

Il decreto varato dal Cdm prevede 12 vaccini obbligatori per i bambini. Si tratta dei vaccini contro polio, difterite, tetano, epatite b, pertosse, emofilo b, meningococco b e c, morbillo, rosolia, parotite e varicella.

Chi non è in regola con il certificato vaccinale non potrà essere iscritto dai genitori all’asilo nido e alla scuola materna. L’obbligatorietà riguarda anche le scuole elementari, ma in questo caso la violazione della norma prevede sanzioni e non il divieto di iscriversi alla scuola dell’obbligo. Dai 6 anni in poi, infatti, si prevede che la scuola avrà l’obbligo di riferire alla Asl la mancata vaccinazione. Sarà la Asl a contattare la famiglia, cui darà qualche giorno per mettersi in regola.

Se questo non avverrà scatteranno le sanzioni.
Sanzioni: in caso di violazione dell’obbligo vaccinale, ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori verrà comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 7.500,00 euro. Le sanzioni saranno irrogate dalle Aziende sanitarie.

Potestà genitoriale: il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione sarà “segnalato dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale”.

L’INIZIATIVA CODACONS

Il decreto sui vaccini approvato dal Consiglio dei Ministri è per l’Associazione palesemente incostituzionale e, pertanto, verrà impugnato al fine di ottenerne l’annullamento presso la Consulta. Non è in questione l’obiettivo (una più ampia copertura vaccinale) ma il metodo scelto dal Governo, che ha preferito seguire la strada dei trattamenti sanitari coattivi invece di esplorare la possibilità di soluzioni condivise e concordate.

Una strada possibile, come dimostra il caso francese: oltralpe, infatti, la ministra Marisol Touraine ha avviato un piano di consultazione con i cittadini con l’obiettivo di riformare in modo condiviso la materia. Tutt’altra storia da noi: il decreto rappresenta l’ennesima occasione persa per creare politiche vaccinali capaci di coinvolgere attivamente le famiglie e accompagnarle in un percorso consapevole nella tutela della salute dei bambini e della popolazione.

In particolare, mancano all’interno del decreto Lorenzin alcune misure di rilievo richieste da più parti, come:

impegno a diffondere informazioni chiare e trasparenti sui dati epidemiologici delle malattie;
impegno a diffondere dati certi sulle reazioni avverse;
riforma (e rafforzamento) della vaccino-vigilanza;
azioni finalizzate a promuovere e dare piena attuazione alle Leggi 210/92 e 142/01 che sanciscono l’esistenza di “rischi e complicanze dei vaccini”;
diagnostica e analisi pre-vaccinali.

Aderendo alla petizione, affermi la tua contrarietà al decreto Lorenzin, dichiari di voler abrogare il provvedimento e chiedi di essere avvertito/a ove si riesca a presentare la proposta di referendum abrogativo, impegnandoti – in quel caso – a firmare presso il tuo Comune.

CLICCA QUI PER ADERIRE ALLA PETIZIONE

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