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AIFA: i dati sull’uso dei farmaci in età pediatrica nel 2015

AIFA: i dati sull’uso dei farmaci in età pediatrica nel 2015

AIFA: i dati sull’uso dei farmaci in età pediatrica nel 2015
giugno 27
06:49 2016
Vacciniinforma condivide con i lettori questo interessante rapporto OsMed 2015, il quale mette a fuoco un dato aberrante.
“Il Rapporto OsMed 2015 dedica anche quest’anno un focus all’utilizzo dei farmaci in età pediatrica. I dati evidenziano che nell’anno,la fascia di età che ha fatto registrare i maggiori consumi è quella dai 0 ai 2 anni con 82,2 dosi giornaliere ogni mille abitanti”.

Questione di guadagno o speculazione? Leggiamo insieme “sull’immissione di medicinali innovativi ad alto costo ed in particolare dei nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (DAAs) per la cura dell’epatite C cronica, la spesa pubblica ha fatto registrare un significativo aumento dei costi”.  

Poi qualcuno dovrebbe illuminarci in merito alla pericolosità dell’Epatite e sopratutto sulle nuove terapie salva tasche (non certo dei pazienti).

FONTE AIFA (alla fine dell’articolo).

L’uso dei farmaci in Italia – Rapporto OsMed 2015

PINOCCHIO BEDDU

I dati dell’edizione 2015 sono, più che mai, indicativi dei successi conseguiti nell’ambito della ricerca farmacologica e riflettono scelte e politiche attuate nell’ottica di garantire al cittadino il più ampio e sicuro accesso alle cure, con particolare attenzione ai medicinali innovativi e per il trattamento di malattie rare. Nel 2015, a seguito dell’immissione sul mercato di medicinali innovativi ad alto costo ed in particolare dei nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (DAAs) per la cura dell’epatite C cronica, la spesa pubblica ha fatto registrare un significativo aumento dei costi. E’ emblematico, al riguardo, il balzo, in termini di spesa, dalla quinta alla prima posizione, fatto registrare dalla categoria terapeutica degli antimicrobici, cui afferiscono questi farmaci, che per la prima volta è riuscita a spodestare i farmaci cardiovascolari.

Il Rapporto quest’anno si è ulteriormente arricchito di due nuovi indicatori di appropriatezza d’uso, volti a valutare i profili d’utilizzo dei farmaci e quelli dell’aderenza al trattamento nell’ambito della fibrillazione atriale e della trombosi venosa profonda. Inoltre,viene riportata, per la prima volta, per ciascun indicatore, anche una valutazione del valore regionale con lo scopo di evidenziare la distanza in termini di appropriatezza delle cure erogate in ogni singola Regione rispetto ad un valore di riferimento. Presente per la prima volta, inoltre, un’analisi sull’utilizzo e la spesa per la categoria dei farmaci impiegati per il trattamento dell’epatite C, con approfondimenti per sottocategoria terapeutica, molecola e a livello regionale.

Il Rapporto OsMed 2015 dedica anche quest’anno un focus all’utilizzo dei farmaci n in età pediatrica. i dati evidenziano che nell’anno considerato la fascia di età che ha fatto registrare i maggiori consumi è quella dai 0 ai 2 anni con 82,2 dosi giornaliere ogni mille abitanti. Nello specifico, è stato osservato un maggiore utilizzo di questa classe di medicinali per i maschi rispetto alle femmine, ad eccezione della fascia d’età 14-17 anni.

L’attenzione ai farmaci utilizzati in pediatria è in linea con le direttive promosse dall’Agenzia Europea dei Medicinali, concretizzatesi con il recente avvio di una consultazione pubblica sulla necessità di raccogliere ulteriori evidenze scientifiche al fine di promuovere un migliore impiego dei medicinali in ambito pediatrico.

Per l’analisi dell’utilizzo dei farmaci in età pediatrica (<18 anni) sono stati utilizzati i dati provenienti da 40 ASL e 8 Regioni, distribuite tra Nord, Centro e Sud Italia, a cui afferisce una popolazione di circa 38,7 milioni di assistibili.

La categoria maggiormente utilizzata è quella dei farmaci dell’apparato respiratorio (35,6%) e dei farmaci dell’apparato gastrointestinale (25,5%).
Nella lista dei primi 30 principi attivi per consumo quasi la metà appartengono alla categoria dell’apparato respiratorio (13 principi attivi), seguono per numerosità i farmaci appartenenti alla categoria degli antimicrobici (6 principi attivi).

I primi tre principi attivi per consumo sono rappresentati dal colecalciferolo, beclometasone e dall’amoxicillina associata ad acido clavulanico. Non si evidenziano differenze rilevanti nella distribuzione dei consumi delle diverse categorie di farmaci tra generi se non per i farmaci del sistema genito-urinario, che presentano un maggior uso nelle femmine rispetto ai maschi”.

 

FONTE

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/aifa-i-dati-sull%E2%80%99uso-dei-farmaci-et%C3%A0-pediatrica-nel-2015

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/luso-dei-farmaci-italia-rapporto-osmed-2015

 

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